Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Recensione di: Lorenzo "Caronte" Pagliacci


Fallout al contrario della prima impressione che può fare è veramente un bel gioco, ma andiamo con ordine. Siamo alla fine del ventesimo secolo, il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche, sulla faccia della terra gli oceani sono scomparsi e le pianure hanno l'aspetto di desolati deserti, tuttavia la razza umana è sopravvissuta... (vi ricorda qualcosa? :-)). Citazioni a parte le parole che descrivono l'inizio di Ken il Guerriero vanno benissimo anche per descrivere Fallout; dopo la terza guerra mondiale il mondo è stato praticamente raso al suolo da una catastrofica guerra atomica, la scarsa popolazione rimasta è riuscita a sopravvivere solo rintanandosi all'interno di enormi costruzioni sviluppate nelle viscere delle montagne (i vault) che proteggono dalle fatali radiazioni ancora presenti in dosi massiccie all'esterno. Sembra che tutto sia tranquillo, ma ecco comparire come dal nulla un gravissimo problema; le risorse idriche del Vault 13 (il vostro) stanno scarseggiando a causa della rottura di un importante microchip per la depurazione dell'acqua, mettendo a repentaglio la vita di tutti gli occupanti del bunker sotterraneo; sta a voi andare all'esterno e cercare di trovare un nuovo chip da sostituire a quello guasto, vi vengono date delle coordinate da seguire, quelle del Vault 15, poco lontano dal vostro...

Questa è la terribile locazione GLOW, dove vi dovrete recare per entrare a far parte del clan BrotherHood of Steel. Senza un'apposita protezione le radiazioni vi cuocerebbero in 10 minuti!! Stiamo contrattando con il tizio per ricevere un'antidoto contro la puntura di uno scorpione del deserto. Succhiare il sangue dalla ferita sembra non funzionare, forse perchè lo scorpione era lungo 5 metri?

Da qui inizia Fallout, uno splendido gioco di ruolo che vi vede impegnati nell'esplorazione di un mondo a voi del tutto sconosciuto (siete nati nel Vault e ci siete cresciuti) e vi mette in contatto con decine di persone dalle caratteristiche particolari; ovviamente all'esterno le radiazioni hanno causato "qualche" danno, quindi verrete in contatto anche con dei mutanti (abbastanza disgustosi) e sarete anche impegnati nella soppressione di una loro base militare, ma non voglio svelarvi troppo della bellissima trama e la finisco qui. Per quanto riguarda lo stile di gioco siamo di fronte ad un titolo con aspetti strategici e per un certo punto di vista anche arcade, il personaggio principale infatti (è possibile scegliere fra tre personaggi predefiniti oppure crearne uno tutto nuovo modificando i vari valori a vostra disposizione...) si muove in tempo reale, spostandosi per le caselline esagonali che compongono la mappa di gioco, in questa modalità (simile a Diablo), il nostro alter-ego può compiere qualsiasi azione, camminare, correre, raccogliere ed usare oggetti e parlare, ma non può combattere; la modalità combattimento infatti (perchè proprio di modalità di tratta), ci catapulta in uno scenario a turni, dove quegli innocenti esagoni di prima si trasformano in una terribile scacchiera strategica dove si gioca la nostra vita (che poeta eh?). Come nel migliore gioco a turni che si rispetti quindi, in quesa modalità, ad ogni azione corrisponde l'utilizzo di un determinato quantitativo di "action-points", che vanno gestiti con senso tattico per non vedere il nostro personaggio diviso a meta da un mitragliatore nemico (le scene "gore" in Fallout non mancano proprio anche se è possibile disabilitarle tramite un apposito locker); durante i combattimenti inoltre non è possibile parlare (con chi?), oppure curarsi con l'abilità first aid (il box vi dovrebbe chiarire tutte le idee), o con quella Doctor, per il semplice fatto che richiedono tempo per essere portati a termine.

Accompagnato dai miei fedeli aiutanti mi sto dirigendo dal tipo in questione, magari per comperare uno squisito spiedino di iguana... aaarrggh! Questo è il risultato del colpo del mio fido lanciarazzi, li avevo avvertiti, non mi hanno voluto offrire neanche una nuka-cola dopo che avevo camminato per 6 giorni nel deserto...

Una volta terminato il nostro odioso nemico, tramite il pulsante END Combat è possibile tornare alla modalità in tempo reale, magari cercando nel suo cadavere munizioni armi o quant'altro il mentecatto aveva preso la briga di portarsi dietro, decidendo in qual caso se sia conveniente o meno "rubarglielo" (tanto lui non dice più niente ormai...), oltre a questo, una volta terminato il combattimento, vi verranno assegnati dei punti esperienza (ogni volta che portate e termine una determinata azione importante vi vengono elargiti punti esperienza aggiuntivi), che vi permettono di aumentare il livello del vostro personaggio (come in Diablo); ovviamente un personaggio di livello elevato farà più danno, sarà più agile e soprattutto migliorerà le sue abilità. Naturalmente durante il gioco in real-time è possibile interagire con gran parte del mondo di Fallout, esaminado i vari oggetti che compongono lo scenario infatti è possibile ottenere dettagliate descrizioni degli stessi (che tuttavia dipendono dalle caratteristiche del nostro personaggio, ma è tutto spiegato nella didascalia di una foto qui da qualche parte), oppure frugando fra le scansie di un magazzino è possibile trovare oggetti interessanti. Ovviamente, come accennato in precedenza non manca l'interazione con le persone, quindi è possibile intraprendere lunghi dialoghi, sostenuti da un'apposita schermata dove vendono elencate tutte le frasi che potete scegliere, oppure brevi discussioni non interattive, caratterizzate da frasi in sovraimpressione sul monitor, un po' come accadeva con il sistema SCUMM di Monkey Island. Anche gli acquisti in Fallout sono molto particolari, non si tratta infatti di acquisti veri e propri bensì di baratti, ogniqualvota si intraprende un dialogo con un personaggio, è possibile tramite l'apposito pulsante Barter entrare in una schermata alternativa dove sulla sinistra viene visualizzato il nostro inventario e sulla destra quello del nostro amico, al centro è presente una zona dove è possibile riporre gli oggetti che si vogliono barattare ed una volta trovata la combinazione giusta non resta altro che premere Offer.

Siamo sempre nella locazione GLOW, vedete quel "bucanino" alla mia sinistra?, Bene ecco il risultato di un computer troppo overcloccato! Ho appena comperato un fucile da cecchino, vediamo se riesco a centrare l'occhio destro di quell'incauto barbone all'angolo...ehehe!!

L'unità monetaria di Fallout consiste in piccoli sacchetti di tappini (si proprio quelli delle bottiglie di birra..., forse è tutto quello che hanno salvato dall'olocausto), che tuttavia hanno lo stesso valore degli oggetti scambiati. L'area di gioco è molto vasta ma complessivamente le locazioni visitabili sono una ventina, a parte questo ogni luogo ha le sue particolari caratteristiche, ci ritroveremo così a Junktown, una piccola cittadina costruita con dei bidoni recanti un inquietante simbolo radioattivo, nel mezzo del deserto, alla base militare dei supermutanti, dove la tecnologia avanzata e le armi sofisticate la fanno da padroni. La trama principale non è delle più lunghe, anche se le sfaccettature del vostro viaggio sono talmente tante che è possibile perdersi qualcosa (alcune volte le decisioni che dovete prendere sono "biforcute"), quindi la rigiocabilità è assicurata. Per quanto riguarda gli spetti tecnici posso dire che il titolo è esclusivamente giocabile con il mouse, e l'interfaccia è veramente eccezionale (tutto è alla portata di un click), il sonoro si attesta su dei livelli più che buoni, con un parlato eccellente e degli effetti sonori tutto sommato azzeccati, l'unica nota negativa rimane a mio avviso la grafica, nonostante sia dettagliata rimane priva di colori (256) e la sgranatura fa capolino forse un po' troppe volte. Forse se i programmatori si fossero spremuti un po' di più ed avessero aumentato il numero di colori sullo schermo (anche perchè non è che l'engine debba sopportare un carico di lavoro snervante con schermate fisse e sprite bidimensionali alti perlopiù 5 cm...) forse ne avrebbe giovato anche il look del prodotto, ma per questo c'è il commento.

Titolo: Fallout
Software House: Interplay
Sviluppatore: idem
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 90, Windows 95, 16 Mb Ram, DirectX 3.0, Cd-Rom 4x, Scheda Sonora comp. DirectX 3.0, Scheda Grafica Svga, mouse, 30 MB HD.

Requisiti consigliati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Sound Blaster 16, Cd-Rom 4X, Svga compatibile Direct X 3.0, 30 MB HD.

Gioco provato su: Pentium II 266, 128 Mb Ram, Sound Blaster AWE 64, Cd-Rom 24X, Mouse Logitech Mouseman, Direct X 5.0. Ottimo sotto ogni punto di vista.


Grafica -
La grafica di Fallout è funzionale e semplice, dettagliata ed adatta al gioco, senza quindi colori fuori dalla norma o stonature cromatiche; nonostante questo pecca di una notevole mancanza di colori, e a volte può risultare ripetitiva, penso che l'engine non avesse avuto problemi nel muovere 65.000 colori, soprattutto con i PC che ci sono al giorno d'oggi.

Effetti Sonori -
Il sonoro si attesta su voci digitalizzate veramente eccellenti e su effetti sonori nella media. Niente da dire in proposito, bella la caratterizzazione sonora delle armi.

Musica -
La musica non è niente di eclatante. Se volete immergervi nell'atmosfera di Fallout la disabiliterete quasi subito, complice anche un non meglio precisato problema di lettura delle tracce audio da CD.

Giocabilità -
La giocabilità si attesta su livelli eccellenti, la trama è coinvolgente al punto giusto e il sistema di controllo è intuitivo e semplice dopo averci fatto l'abitudine. Veramente molto giocabile.

Longevità -
Come ho già accennato la trama principale non è lunghissima da completare ma le numerose sotto avventure, i dialoghi multiscelta e la selezione random di alcuni nemici lo rendono un titolo rigocabile e molto appetibile.

Real. Tecnica -
Il motore grafico non è certo il massimo per questo periodo, i colori, come ho già detto più volte, sono un po' pochi e gli sprite da muovere sono piccoli (sebbene animati molto bene). Forse di si aspettava qualcosa di più dal 1998 e dai tempi che corrono (vedi MMX e 3Dfx). Va fatto comunque un elogio ai programmatori per la quantità di varibili e di eventi in grado di modificare il corso del gioco, veramente degno della migliore simulazione strategica...

Ric. Hardware -
Non richiede un PC particolarmente pompato (grazie all'engine non troppo sofisticato), la scatola parla di un Pentium 90 con 16 MB di Ram, meglio di così!

Totale -
Che dire, senza ombra di dubbio Fallout è un titolo veramente ben fatto, caratterizzato al punto giusto con un'atmosfera azzeccatissima ed una trama accattivante e dannatamente divertente. Un titolo che, in un era in cui grafica 3D e processori potenti  la fanno da padroni, si riesce ad imporre ugualmente pur sfoggiando una grafica bidimensionale grazie ad un concept geniale e intrigante. Ottimo lavoro Interplay!


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.