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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Bene, eccoci di nuovo qua. Come sempre, ad ora tarda, perché, altrimenti, non si potrebbe essere considerati veri recensori, se non si scrivesse a quest’ora. Per la cronaca, l’orologio nel mio Systray segna le 22.38 di questo Venerdì 17 Aprile che, invece di avermi portato sfortuna, come molti superstiziosi credono, è invece stato molto fortunato e proficuo sotto tutti i punti di vista (scuola, lavoro, ma manca, purtroppo, quello fondamentale e chi vuole intendere….. intenda!). Comunque, andiamo a parlare del gioco che ci apprestiamo a recensire. Come avrete sicuramente visto dal logo qui sopra, si tratta di Tex Murphy: Overseer, nuovo capitolo, per la precisione il quinto, della saga, realizzata dalla Access Software, che vede per protagonista il grande Tex Murphy, investigatore privato stile Humphrey Bogart, che ci perseguita fin dal 1987 (correggetemi, se sbaglio), con Mean Streets. Il fatto è che le storie di Tex Murphy sono interamente ambientate nel futuro, per cui, il vecchio stile dell’investigatore è molto più affascinante (non mi veniva altro aggettivo), in questo modo. Overseer è abbastanza differente dai precedenti giochi della serie, ma di questo ne parliamo dopo. Parliamo un po’ della saga di giochi dedicati a Tex Murphy, che ci perseguita, come ho già detto, fin dal 1987. Il primo gioco che ha visto la luce era Mean Streets, seguito, qualche anno dopo, da Martian Memorandum, che è quello che ha consacrato il personaggio dell’investigatore tra quelli più conosciuti nella storia dei videogiochi.

Certo che vedere Tex Murphy vestito in questo modo fa un certo effetto. Abituati al trench con cappello floscio questa è proprio tutta un'altra cosa. Sylvia Linsky, la futura moglie di Tex è anche la scintilla che dà inizio a questo a caso. Niente male, direi!

Nel 1994, poi, con l’avvento della nuova era multimediale, la Access sorprende tutti con il primo vero film interattivo, Under a Killing Moon, interpretato da veri attori, con filmati in FMV e personaggi digitalizzati nelle sequenze di gioco. Il gioco ha anche una sua peculiarità. La visuale non è esterna, come nelle normali avventure, ma è in prima persona, come se si trattasse di un gioco alla Doom (parlando dell’anno in cui ci troviamo). UAKM sorprende molta gente e si prende dei voti altissimi sulle varie riviste. Il gioco è anche il primo ad avere un cast di attori abbastanza conosciuto e nutrito, almeno dagli appassionati cinematografici. Troviamo Margot Kidder (la Lois Lane dei vari Superman), Brian Keith (Hardcastle & McCormick, Tre Nipoti e un Maggiordomo) e Chris Jones, un nome che ai più non dirà molto, perché si tratta del presidente della Access, cinefilo di vecchia data, che sia in UAKM, che in Pandora Directive e che in Overseer ha interpretato, seppur con alterni risultati, il personaggio di Tex Murphy. The Pandora Directive è il capitolo successivo della saga, che vede un cast ancora più nutrito: tra gli attori più conosciuti ricordiamo: Tanya Roberts (tra i suoi film c’è uno 007 con Roger Moore, di cui non ricordo il titolo, comunque una gran bella donna), Kevin McCarthy (Salto nel Buio, Il Distinto Gentiluomo) e Barry Corbin (M.A.S.H). Il gioco presenta un numero incredibile di CD (6, per l’esattezza), con vari finali disponibili e una storia ottimamente congegnata. Overseer comincia immediatamente dopo The Pandora Directive, anche se, il gioco si svolge interamente in flashback, infatti, ogni tanto, la voce di Tex, fuori campo, ci parla del succedersi degli eventi. Ma, andiamo con ordine. Prima di cominciare, però, mi voglio scusare con voi per la penuria di foto e per la mancanza del solito box relativo ai personaggi. Purtroppo, la copia del gioco a me pervenuta gradisce molto poco il mio grabber e, grazie a questo, il gioco si impiantava regolarmente. Se poi tenete conto che il gioco è pieno di bug, e ogni tanto, si impianta nei caricamenti (ma non vorrei fosse colpa della beta di Win 98 che ho installata sul mio PC) e in alcune locazioni, direi proprio che per realizzare le poche foto che vedete, ho dovuto sudarmi le letterali sette camicie.

La casa di Linsky è molto lussuosa e nasconde un gran numero di indizi. Ma state attenti a ciò che vedete sul tavolo.... Eccolo, ciò che vedete sul tavolo è il primo puzzle a cui verrete sottoposti. Questo domino deve dare 21 in orizzontale, verticale e diagonale. Non è difficile, basta pensarci.....

Detto questo, dopo l’installazione, siamo sottoposti ad una intro più corta del solito, nella quale ci viene mostrato un incubo di Tex, che viene così svegliato, oltre che da questo, anche dalla bella Chelsea, l’edicolante a cui il nostro investigatore va dietro da tre episodi, ma che non è ancora riuscito a conquistare del tutto. Una veloce sveglia e una corsa, vestito elegantemente, dalla dirimpettaia (ovvero Chelsea), per raccontargli una storia avvenuta 6 anni prima, nel 2037. La San Francisco del passato (anche se si tratta solo della medesima città 6 anni prima), ricorda molto la Los Angeles di Blade Runner, come potrete vedere da alcune foto e Tex è solamente un investigatore privato agli esordi, vestito in giacca e cravatta, molto diversamente da come siamo abituati a vederlo. Una donna entra nel suo ufficio, coinvolgendolo così in un caso di suicidio di un uomo, il padre della donna, Carl Linsky, medico e studioso di nota fama, il quale, in realtà, sembra non essere morto in questo modo, ma essere stato ucciso. La donna, una bionda alta e attraente, conquista subito Tex e lo coinvolge in un caso che lo porterà abbastanza in giro (anche alle note rovine di Anasazi) per giungere alla conclusione nella prigione di Alcatraz. Un caso che, in realtà, non sarà assolutamente quello che è sembrato all’inizio, anche se, alla fine Tex sposerà Sylvia Linsky, dalla quale divorzierà nel 2042. In poche parole, se siete dei veri appassionati di videogiochi, avrete capito che si tratta della medesima storia di Mean Streets, il primo gioco avente per protagonista il nostro investigatore privato, anche se, non avendo giocato a Mean Streets, non posso dirvi se poi la storia è veramente uguale. Terminata la intro, possiamo notare che l’interfaccia, rispetto all’ultima volta è cambiata pochissimo. Ma, andiamo con ordine. Prima di cominciare, però, mi voglio scusare con voi per la penuria di foto e per la mancanza del solito box relativo ai personaggi. Purtroppo, la copia del gioco a me pervenuta gradisce molto poco il mio grabber e, grazie a questo, il gioco si impiantava regolarmente. Se poi tenete conto che il gioco è pieno di bug, e ogni tanto, si impianta nei caricamenti (ma non vorrei fosse colpa della beta di Win 98 che ho installata sul mio PC) e in alcune locazioni, direi proprio che per realizzare le poche foto che vedete, ho dovuto sudarmi le letterali sette camicie.

Cavolo, ho preso una foto da Blade Runner! Mi sono sbagliato. Invece era uno scherzo, perchè questa è la Frisco del 2037. Gli indizi possono anche essere visualizzati in maniera migliore ed esaminabili in tutti i più piccoli particolari.

Detto questo, dopo l’installazione, siamo sottoposti ad una intro più corta del solito, nella quale ci viene mostrato un incubo di Tex, che viene così svegliato, oltre che da questo, anche dalla bella Chelsea, l’edicolante a cui il nostro investigatore va dietro da tre episodi, ma che non è ancora riuscito a conquistare del tutto. Una veloce sveglia e una corsa, vestito elegantemente, dalla dirimpettaia (ovvero Chelsea), per raccontargli una storia avvenuta 6 anni prima, nel 2037. La San Francisco del passato (anche se si tratta solo della medesima città 6 anni prima), ricorda molto la Los Angeles di Blade Runner, come potrete vedere da alcune foto e Tex è solamente un investigatore privato agli esordi, vestito in giacca e cravatta, molto diversamente da come siamo abituati a vederlo. Una donna entra nel suo ufficio, coinvolgendolo così in un caso di suicidio di un uomo, il padre della donna, Carl Linsky, medico e studioso di nota fama, il quale, in realtà, sembra non essere morto in questo modo, ma essere stato ucciso. La donna, una bionda alta e attraente, conquista subito Tex e lo coinvolge in un caso che lo porterà abbastanza in giro (anche alle note rovine di Anasazi) per giungere alla conclusione nella prigione di Alcatraz. Un caso che, in realtà, non sarà assolutamente quello che è sembrato all’inizio, anche se, alla fine Tex sposerà Sylvia Linsky, dalla quale divorzierà nel 2042. In poche parole, se siete dei veri appassionati di videogiochi, avrete capito che si tratta della medesima storia di Mean Streets, il primo gioco avente per protagonista il nostro investigatore privato, anche se, non avendo giocato a Mean Streets, non posso dirvi se poi la storia è veramente uguale. Terminata la intro, possiamo notare che l’interfaccia, rispetto all’ultima volta è cambiata pochissimo. L’engine 3D che gestisce le parti in cui siamo alla ricerca di indizi non è molto al passo coi tempi, anche se è totalmente sufficiente per il lavoro che deve fare. Il fatto è che la parte 3D del gioco è piuttosto scattosa su computer non dotati di processore MMX, come il mio e in questi casi si deve ricorrere alla riduzione della finestra di gioco. Sembra che i programmatori della Access, però, siano al lavoro su una patch Direct3D per muovere il tutto più velocemente. I movimenti vengono gestiti tramite tastiera e il mouse serve solamente in caso troviamo qualcosa da esaminare o da prendere o muovere. Appariranno infatti, cliccando su un oggetto, alcune icone che vi mostreranno che cosa è possibile fare con quell’oggetto. I giochi della serie Tex Murphy sono molto conosciuti per la presenza di un gran numero di puzzle da risolvere. Potrete accedere anche a questi, cliccandoci sopra, e in questo modo risolverli. Il loro livello di difficoltà sarà crescente, a mano a mano che avanzerete nel gioco, ma se avete problemi, c’è comunque l’efficacissimo sistema di Hints on-line che vi permetterà di bypassare facilmente le parti più difficili. Questo però solo al livello Entertainment, mentre al livello Gamer le cose si fanno molto, ma molto più dure (un po’ come il Monkey e il Mega-Monkey di Monkey Island 3). Con il mouse potrete accedere all’inventario, muovendolo a destra dello schermo e al menu delle locazioni accessibili, muovendolo a sinistra.

Vedo che le presenze femminili in questo Overseer sono molto nutrite. Questa biondona non è niente male..... Il laboratorio di lavoro di Carl Linsky. Se userete bene quel computer otterrete importanti indizi.

Una cosa molto interessante è l’AID, accessibile dal videotelefono situato nell’ufficio di Tex, un database dal quale potrete attingere informazioni sui personaggi di cui avete bisogno, una cosa molto utile per scovare indizi. Le parti in cui dovete dialogare con gli altri personaggi si svolgono principalmente all’interno dei vari filmati di cui è costituito il gioco. In un’era in cui i filmati sono quasi tutti interamente in full-screen e con qualità video molto simili all’MPEG, invece, i filmati di Overseer sono sì a pieno schermo, ma totalmente interlacciati. L’arcano è comunque spiegato. Nella scatola di Overseer è anche disponibile la versione DVD del gioco, con filmati di qualità MPEG-2, mentre la versione da me testata, per mancanza di hardware, è quella da 5 CD. Comunque, non appena incontrerete un personaggio, dovrete quasi scegliere sempre una linea di conversazione di un certo tipo (a seconda dei casi), per poi passare alle domande generali, selezionabili da un block notes, sui personaggi o sugli oggetti che avete incontrato o scovato nel corso del gioco. Anche in questo caso, gli attori svolgono una buona recitazione e il cast non è del tutto sonosciuto. Il regista delle sequenze video è sempre Adrian Carr, aiuto regista di Simon Wincer (film come Free Willy e Carabina Quigley) e regista di telefilm, principalmente. Gli attori, oltre al solito Chris Jones sono: Michael York (film come Il Deserto del Sahara, Assassinio sull’Orient Express e La Bisbetica Domata), Brian Keith (già visto in UAKM), Tanya Roberts (già vista in TPD), Kevin McCarthy (già vista in TPD) e Rebecca Broussard, nel ruolo di Sylvia Linsky. Quest’ultimo è un nome che forse ai più non dirà molto, ma se vi dico che lei è la moglie di uno dei più grandi attori esistenti, premiato con l’Oscar quest’anno, ci credete? E’ infatti la moglie del grande Jack Nicholson. Veramente bel gusto per le donne, Jack! Mi sembra di avervi detto veramente tutto il possibile. Prima di passare al commento, però, ritengo di avere ancora qualcosa da dirvi. Sia UAKM che TPD soffrivano di questo problema e anche Overseer non è esente da questo difetto. Il disk swapping sarà piuttosto insistente, visto che nei singoli CD non sono memorizzate in sequenza le locazioni che potrete visitare nel corso dell’avventura, ma ogni CD contiene solo determinate locazioni (ovvio che questo problema è esente dalla versione DVD), cosa che vi costringerà ad un insistente disk swapping (vi faccio un esempio: siete da Gideon e dovete andare nel vostro ufficio, allora dovrete passare dal CD 4 al CD 2 e viceversa). Ricordo inoltre la possibilità di attivare i sottotitoli ai filmati per i non anglofili, visto che l’inglese parlato è piuttosto difficile. Detto questo, beccatevi il commento e alla prossima!

Titolo: Tex Murphy: Overseer
Software House: Eidos Interactive
Sviluppatore: Access Software
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 119.000



Requisiti minimi: Pentium 133, Win 95, 16 Mb Ram, 35 Mb Hard Disk, Cd-Rom 4x, Scheda Video e Audio comp. DirectX 5, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 200 MMX o Pentium 2, 32 Mb Ram, Scheda Video AGP o con almeno 4 Mb di Ram, Cd-Rom 8x o DVD, Sound Blaster 16 o 32.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Matrox Millennium 4 Mb Wram, Sound Blaster AWE 32. Con questa configurazione il gioco si è comportato abbastanza bene. Potevano anche ottimizzarlo un po’ il codice, però.


Grafica -
La grafica del gioco lascia un po’ a desiderare, sia nel caso del gioco vero e proprio che dei filmati. L’engine 3D non è proprio al passo coi tempi e, anche se in hi-res, non è il massimo della vita. I filmati sono interamente interlacciati e visto che in molti altri giochi abbiamo visto molto meglio, possiamo dire che alla Access potevano fare di meglio.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono buoni e il parlato, interamente in inglese, è di ottimo livello.

Musica -
Le musiche sono in puro stile cinematografico e non stonerebbero assolutamente in una vera e propria pellicola da cinema.

Giocabilità -
Il sistema di controllo in 3D in prima persona può piacere o non piacere. Sinceramente, a me piace molto e se tutte le avventure fossero così, io mi metterei sicuramente a giocarle di più. I dialoghi, seppur in alcuni casi molto semplicistici, sono gestiti invece abbastanza bene.

Longevità -
Il gioco è molto longevo e vi garantirà un medio – ottimo numero di ore di gioco. Gli enigmi sono ottimamente calibrati e i due livelli di difficoltà la rendono giocabile sia ai meno esperti che agli appassionati.

Real. Tecnica -
Alla Access, sinceramente, potevano sbattersene di più. L’engine 3D sembra buttato lì e per niente ottimizzato e le uniche attenzioni sono state riservate ai filmati, girati veramente bene, anche se ancora su sfondi generati dal computer e non su set reali (come in WCP).

Ric. Hardware -
Penso che un P133 con 16 Mb Ram basti per godersi il gioco. Se poi siete tra i fortunati possessori di DVD e Pentium 2 potrete godervi dei filmati di qualità pazzesca e una grafica accelerata AGP.

Totale -
Il voto che vi mostrerò alla fine è stato oggetto di una lunga riflessione. Overseer è un’ottima avventura, ma sembra che alla Access abbiano messo molta cura nella realizzazione dei filmati e molta meno cura nella realizzazione del gioco vero e proprio. La longevità sembra comunque ottima e i finali possibili dovrebbero essere un buon numero, ma visto che alla fine non ci sono ancora arrivato, non posso dare in questo caso giudizi avventati. Alla fine della fiera, però, secondo me, ci troviamo un passo indietro rispetto a The Pandora Directive. Io consiglio il gioco agli appassionati della saga di Tex Murphy e agli avventurieri che non si stufano a giocare un titolo che presenti moltissimi filmati.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.