Eccoci di nuovo, ve
lavevo detto che sto titolazzo mi sarebbe capitato, e così, in coerenza con le mie
Nostradamistiche previsioni eccomi qua a tessere le lodi del miglior gioco che mi sia
capitato di recensire (e se vi dicessi cosa ho avuto il piacere di recensire in passato,
rabbrividireste di certo). Se non fosse per la guerra che (ahinoi, e qui mi faccio più
serio) sbombeggia con prepotenza qui a quattro passi i titoli di tutti i giornali
avrebbero esordito (torniamo sereni) con titoli del tipo Silver VS FFVII, scontro
fra titani! oppure Il topolino sfida la montagna, ed è proprio così:
larmadillo che partorì gli Alone in the Dark che anni fa non ci fecero
chiudere occhio la notte, tenta il colpo e a mio modesto parere vince. E così che
vanno le cose, e dopo essere rimasto a bocca aperta davanti al capolavoro, al Final
Fantasy ultimo modello, rieccomi ad inumidire la tastiera con la saliva. Silver è quanto
di meglio ci si possa aspettare: la fusione perfetta tra RPG, picchiaduro e avventura
fantasy. Qualcuno di voi forse si ricorderà (e il mio amico Paco non si è fatto
ingannare dalla memoria...) di un gioco stupendo che uscì tempo fa su SNES, sto parlando
di Secret of Mana, gioco dalla grafica mediocre (i tempi e la piattaforma erano quelli che
erano...) ma dagli sviluppi avvincentissimi, dal coinvolgimento sensazionale e da una
storia che, anche se non originale, capace almeno di far rimanere incollato davanti alla
TV anche un profano (unico ostacolo: chi non conosceva linglese era
spacciato!), nonché dalla particolare scelta dei creatori di gestire i combattimenti in
real time; beh, ora lInfogrames, che mi aveva deluso con il pessimo Hexplore mi
stende con un titolo che ripropone il meglio di quel vecchio Secret of Mana,
reimpastandolo con quanto di meglio sia disponibile al giorno doggi sul campo
infinito della grafica 3D. Ma è giunta lora di addentrarsi nella piacevole analisi
del gioco vero e proprio.
E
già, perché a Jharra cè ben poco tempo da perdere: il malvagio imperatore Silver
sta tramando qualcosa di veramente losco e il suo progetto per conquistare il mondo intero
ha già avuto inizio. Primo passo per il controllo supremo, è quello di rapire buona
parte dei sudditi da sacrificare a qualche lurido demone. Sarebbe andato tutto liscio se
durante i sommari rastrellamenti non fosse stata coinvolta anche Jennifer, la futura sposa
di David, il protagonista. Lira soprassale subito il nostro, che parte in compagnia
del nonno (che sembra aver visto più guerre di chiunque altro...) alla disperata ricerca
di Jenny e di tutti gli altri abitanti del villaggio. Ma la trama si infittisce in breve,
e dopo essere venuti a conoscenza del fatto che, segretamente e lontani dagli occhi
indiscreti di Silver, diversi uomini si stanno preparando per sfidare larrogante
tiranno, il crudele figlio di Silver, comandante supremo dellesercito imperiale fa
fuori il nonnetto che ci faceva da spalla. A questo punto inizia la storia vera e propria:
dopo aver consultato loracolo, una forza mistica che si presenta soltanto in caso di
estremo bisogno, David scopre che lunico modo per fermare Silver è riunire otto
sfere magiche sparse per Jarrah, ognuna racchiude dentro di se un lato della natura e
insieme possono placare lincessante avanzata del male. Ora, chi fra di voi avesse
avuto loccasione di giocare in passato al sopracitato Secret of Mana ben si
ricorderà (e ringrazio ancora il caro Paco, che sempre mi fa notare i piccoli particolari
stuzzicanti...) che anche qui il compito del gioco era quello di trovare otto semi magici
che racchiudevano in se le otto componenti del Mana (equivalente di forza magica o
naturale...) che, riuniti insieme, avrebbero permesso al protagonista di fermare
limperatore malvagio, e le analogie non sono di certo finite qui. Punto di forza del
gioco che fu, erano infatti i combattimenti in real time, che caratterizzano guarda caso
anche il titolo della Infogrames e che segnano la differenza più importante col rivale
diretto, vale a dire FF7. Analogie e differenze con losannato titolo della (Fabio,
quale era la casa di FF7...?) (la Square, Teo... ndBill) ce ne sono eccome; eppure
lapproccio col gioco è fin da subito diverso e (trama a parte...) caratterizzato
dal diverso modo di gestire il personaggio (che tra laltro presenta caratteristiche
fisse e immutabili: forse il punto di distacco più evidente con gli RPG classici...);
combattere in real time significa necessariamente abbandonare il lato strategico della
battaglia e non potere pensare a quel che si fa riflettendo a lungo, ma ci avvicina
maggiormente alla realtà e a tutto quello che può succedere realmente durante un
combattimento corpo a corpo: non venitemi a dire che è realistico un combattimento dove
le due parti attendono con pazienza che lavversario faccia la propria mossa; anche
se so che negli RPG veri e propri, quelli fatti di carta, matite e dadi è così che si
procede, il tutto non mi sembra molto fedele alla realtà se riprodotto in un videogioco
che affianca al combattimento, immagini in movimento, tanto vale giocare ad un vero gioco
di ruolo, almeno cè più spazio per la propria fantasia.
Chiusa la
parentesi critica ritorno in breve allanalisi del gioco in sé. Riallacciandomi alla
marea di analogie col giochillo per SNES non posso non far menzione dellintuitivo
menù circolare che, come unico limite, ha quello di farci notare che le armi a nostra
disposizione, così come i tipi differenti di cibo da consumare (tra i quali spicca, con
disgusto, tale spiedino di ratto, per altro molto nutriente) e di ogni categoria di
oggetti sono sempre otto, che dà un totale di sessantaquattro, fra oggetti e abilità,
con i quali interagire durante lo svolgimento del gioco. Le armi a nostra disposizione
sono veramente belle, anche se talvolta risultano pienamente poco realistiche (a discapito
di tutta la pappardella di prima...), ma la fantasia non ha limiti. Il bestiario
propostoci è molto vario e mostra umani, Imp inferociti, mostri glaciali e spiritelli
vari ma il meglio arriva con i Boss di fine livello, i guardiani delle sfere: superbi (ma
tosti...)! Non potevano mancare le magie (otto in totale, una per sfera...) che vi
aiuteranno parecchio nella lotta contro i perfidi mostrilli, ma attenzione, il loro
utilizzo non è illimitato e ogni scarica costa un tot di energia magica, ricaricabile
però mediante luso di particolari pozioni (se ne avete bisogno cercate pure il
dott. Buzuki...). Ciò che più di tutto mi ha colpito della grafica rimane però la
realizzazione dei fondali sui quali si muovono i nostri beniamini, ogni particolare è
curato fino allesasperazione e pienamente inserito nel contesto della storia, ed il
tutto va a completare un quadro generale molto ampio e complesso di ambienti completamente
diversi tra loro, ma in ogni caso autosufficienti ed estremamente affascinanti: non
dimenticherò mai lincantevole e letale mondo glaciale dove la neve che lentamente
si posa sui vostri piedi, è unica muta testimone assieme alle montagne e al silenzioso
palazzo di ghiaccio delle epiche battaglie che vedono protagonisti Daniel e i suoi
alleati. Avete capito bene: ho detto alleati, perché come in FF7 potrete controllare
diversi personaggi alla volta coordinando i loro attacchi e gestendone le armi. A
proposito di armi: parentesina sui combattimenti; necessaria ed interessante. Dovendo
gestire i combattimenti in tempo reale il controllo del personaggio per quanto riguarda le
mosse da compiere per schivare ed affondare i colpi sono completamente affidate alla
nostra abilità nellusare il mouse: ogni movimento deve essere fatto terminare con
un click, che infatti corrisponde ad un diverso movimento del personaggio in battaglia. Mi
spiego meglio: se, per esempio, decidiamo che la tattica migliore per far saltare in aria
un Imp (piccolo diavoletto...) sia laffondo, in modo tale da non avvicinarci troppo
al nemico che data la piccola statura sarà costretto a ricercare il contatto diretto per
infliggerci danni, basterà muovere velocemente il mouse verso lalto e cliccare,
risultato: un affondo letale degno di un campione di scherma.
Se invece la
vostra intenzione è quella di segare in due il soldato imperiale che vi blocca il
passaggio con una bella spadata di taglio sui fianchi non ci resterà che scegliere da che
parte colpire: un lesto spostamento verso destra col mouse, clic repentino e il gioco è
fatto. Ah, ho detto segare in due? Beh, vi capiterà di vedere anche questo: se il danno
inflitto è veramente potente il nemico lascerà cadere a terra parte del suo corpo
lasciandovi davanti ad uno spettacolo inebriante. Incluse anche le mosse speciali,
caratterizzate dalla scia azzurrina lasciata dallarma in aria. Otto sono le abilità
disponibili, caratterizzate da un nome e un simbolo preciso (esempio: il colpo
stiletto è rappresentato da un teschio...); ogni colpo ha il suo tempo di
caricamento, che in poche parole vi impedirà di usarlo continuamente, al termine del
quale un campanellino vi farà notare che il colpo in questione è ancora disponibile.
Partendo privi di ogni conoscenza su tali colpi speciali sarà necessario
raccogliere le pergamene che in breve ci permetteranno di scoprire la nuova tecnica e di
fare a fette i nostri nemici. Ritornando al coinvolgimento del gioco vorrei farvi notare
le tracce sonore che, pienamente calate nel contesto paesaggistico e curate in maniera
esemplare, vanno a completare magistralmente la realizzazione artistica del prodotto.
Lunica pecca riguarda senza dubbio la longevità, infatti seguendo il gioco una
trama ben definita e rispecchiando per molti aspetti le caratteristiche di
unavventura grafica (come Monkey Island per intenderci...) a meno che non vi venga
voglia di ripetere il gioco da capo perché ammaliati dal suo fascino (e se così fosse,
vi capisco...) una volta terminato il tutto facile sarà che non vi venga più voglia di
giocarci, ma il mio consiglio rimane pur sempre quello di finirlo prima di parlare; voglio
vedere quanti, fra quelli che definiscono un gioco longevo, continuano a giocare con lo
stesso dopo anche un paio di anni dal suo acquisto! Non è detto che una volta finito dopo
qualche mesetto non vi venga nostalgia di David e del suo fantastico mondo e che
rispolverati i cd il vostro PC non vi faccia rivivere le avventure di Jarrah. Tirando le
somme, Silver è un gioco adorabile in quanto non appartiene a nessun genere definito e se
non fate parte di qualche cerchia di fanatici dellRPG puro al 100% e amate il genere
fantasy, fumettoso e magari anche lo stile manga dove esili guerrieri se le menano con
spade alte tre metri e martelloni alla Grattachecca e Fichetto, difficilmente Silver non
entrerà in casa vostra. Beh, è tutto carissimi, arrived.. a risentirc.. a rileggerci a
presto! (Ringrazio Paco per avermi rinfrescato la memoria...). Byez. |
Titolo: Silver
Software House: Infogrames
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium
166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 200 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6,
Windows 95/98, Mouse.
Requisiti consigliati: Pentium
II 233, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore 3D comp. D3D, Cd-Rom 8x.
Gioco provato su: K6-2 400, 128 Mb Ram,
CD-Rom 24X, Matrox Mystique G-200 8 Mb, Sound Blaster 16. Con questa configurazione il
gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
Non cè niente da dire, se i personaggi fossero stati un po più curati il 10
non glielo toglieva nessuno, ma sarebbe gravato sulla fluidità del gioco e non ne sarebbe
valsa la pena (a proposito, i personaggi sono comunque realizzati egregiamente...).
Effetti Sonori - 
Un più che buono anche al sonoro, via! Dopotutto le tracce sono azzeccate e il doppiaggio
è ben curato (ma soprattutto è in italiano, che è meglio!).
Musica - 
Una colonna sonora epica vi accompagnerà nella vostra avventura per il mondo di
Jarrah. Bellissima!
Giocabilità - 
Il limitato numero di enigmi, il tipo di combattimento immediato e semplice e la trama
semplice ma avvincente fanno di Silver il gioco adatto ad ogni fascia detà, e
quindi lesempio per tutti di un gioco dalla elevatissima giocabilità!
Longevità - 
Non si può avere tutto, e neanche Silver ce lha: la scarsa malleabilità della
trama fa di questo giochillo il classico da giocare un paio di volte massimo (ma la storia
vi impegnerà comunque un paio di settimane) e in seguito da riporre nella scatola senza
alcun rimorso ma col sorriso sulle labbra e la sensazione di aver speso bene i propri
soldi.
Real. Tecnica - 
Nessun problema e nessun bug. Molto bene!
Ric. Hardware - 
Non saprei con esattezza, ma avendo constatato che anche sul mio K6-2 400, lettore Cd-Rom
24x, 64 Mb di Ram e Matrox G200, i caricamenti a volte rimangono lunghi e il gioco
spippetta molto sul CD. Non posso certo dire proprio dire che in un computer di fascia
inferiore vada meglio, ma il risultato è poi dei migliori, fidatevi!
Totale - 
Un gioco per tutte le età e per tutti i gusti, che difficilmente non vi accontenterà.
Racchiude in se le qualità dellavventura grafica, le immagini di un album
fotografico, il coinvolgimento di un RPG e lo stile manga che va tanto di moda in questo
periodo. La pecca più grossa è forse il dover attendere il caricamento ogni volta che si
passa ad una nuova schermata, ma ne vale la pena.
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale
recensibile. |