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Recensione di: Matteo "Bonvi" Bonvicino


 

“Citation  525 Charlie Juliet, rullate sulla pista ed attendete.” “Attendo sulla pista, Citation 525 Charlie Juliet.” “Citation  525 Charlie Juliet, siete autorizzati al decollo, contattate il controllo partenze su 191.0, buona giornata.” Fatemi dare un’ultima controllata agli strumenti prima di prendere il volo e librarmi nel cielo azzurro che sovrasta Roma. La destinazione ? Londra, sorvolando magari anche Torino. Tutti è ok, si può partire: lascio i freni che mi legano come colla alla pista, faccio avanzare dolcemente la doppia leva per accelerare un po’ fino ad arrivare alla velocità ottimale e mi alzo con una leggerezza degna del Barone Rosso. Bello vero ? E’ il sogno di molti poter avere un proprio aereo e poter solcare i cieli in lungo e in largo. A meno che vinciate al Super Enalotto e possiate permettervi un “ giocattolo “ come quello dei vostri sogni, potrete sempre consolarvi con questo simulatore di volo che si presenta, già dalla sola introduzione, come una vera e propria chicca che vi terrà ore, ma cosa dico ore, giorni, ma cosa dico giorni, mesi, impegnati in funambolici voli sopra i cieli di tutta Europa e di tutti gli Stati uniti d’America. Il programma, infatti, non prevede solo scenari “ nostrani “ ma anche d’oltreoceano, così potrete divertirvi a svolazzare sia sopra la tour Eiffel che sopra Miss Liberty. Lanciando il programma, vi trovate di fronte ad una presentazione realizzata in modo molto accurato che rappresenta le fasi iniziali di un bel decollo di un Cessna 172 Skyhawk, con tanto di comunicazioni radio in italiano.

L’abitacolo del Cessna CitationJet, come potete osservare, ricreato in ogni più piccolo dettaglio. Qui in fase di decollo. Roma con il suo fascino: il Colosseo e San Pietro. Ma il resto dov’è ?

Bello, ma come al solito è un’introduzione, quindi vi aspettate un gioco dove basta tirare verso l’alto la leva del joystick e … et voilà, si può raggiungere velocemente l’aeroporto di destinazione. Con questo pensiero in mente aspettate con trepidazione che la prossima videata faccia la sua comparsa. L’attesa, devo dire, è breve, poiché subito vi trovate all’interno della cabina di pilotaggio del Cessna 172 Skyhawk. Da qui in avanti è una sorpresa unica. Parlando dei pregi di questo videogame non si può non parlare dell’esauriente sezione dedicata alle lezioni di volo a terra, in cui una voce italiana ci svela ogni più piccolo segreto del volo. Ho detto volo, in quanto le lezioni insegnano a pilotare un vero Cessna 172 Skyhawk, in quanto fa riferimento ai movimenti da eseguire con la cloche ed i pedali, con flaps e timone. All’inizio sembra essere fuori luogo ma, con il passare del tempo e delle lezioni, troverete interessanti quei filmati molto accurati. Provate, se non credete, a lanciare il primo ed il secondo filmato delle lezioni e vi troverete e discutere su ogni strumento a bordo del Cessna e sul suo funzionamento a seconda delle situazioni in cui vi troverete. Seguono, tra le lezioni, indicazioni come effettuare partenze eccellenti o cabrate pazzesche, oppure atterrare senza sfasciare l’aereo. Per poter atterrare, ad esempio, vi saranno date, durante il volo, indicazioni su alcune parte dell’aeroporto, come il tratto base o sottovento. Se non sapete a cosa si riferiscono potrete tranquillamente andare a “ ripassare “ i termini nella sezione lezioni di volo. Comunque sia è molto utile per capire, soprattutto per i meno esperti, come funziona un aereo. Purtroppo, però, le lezioni sono inerenti solo al Cessna e non agli altri aerei che sono: il Beechcraft V35 Bonanza, il Beechcraft Baron 58, il Beechcraft Super King Air B200, tutti ad elica, ed infine il mio preferito, il Cessna CitationJet, a reazione. Ognuno di questi aerei ha, evidentemente, una propria cabina ed un proprio funzionamento che concerne un po’ di pratica le prime volte, altrimenti ci potremmo trovare per terra dopo soli cinquanta metri dalla pista.

Il Beechcraft V35 Bonanza in tutto il suo splendore. Questo Cessna, anche se piccolo, è pur sempre il più maneggevole degli aerei a disposizione.

A questo proposito bisogna dire che il funzionamento dei pannelli di comando è molto realistico e riproduce esattamente le risposte che fornirebbero dei veri strumenti a bordo di un vero aereo durante un vero volo. Capita, a volte, infatti, che l’altimetro possa dare i numeri, nel vero senso della parola, oppure che i flaps si guastino, magari durante all’atterraggio, causando un violento disastro sulle piste ed il conseguente riavvio del volo. Una volta scelto l’aereo e l’aeroporto da cui partire, si pianifica un volo, scegliendo la partenza e la destinazione, la quota a cui si vola ed altri parametri che serviranno durante il volo. Fatto ciò, vi troverete dentro la cabina e davanti a voi ci sarà la pista che vi attende. Non vi basta che accendere le comunicazioni e lasciarvi guidare dal controllo partenze, prima e dalla torre di controllo poi. Ovviamente le comunicazioni sono in italiano ma per i più fondati per la lingua anglosassone esiste la possibilità di convertire le comunicazioni in Inglese, fatto che, personalmente, trovo più gustoso, specialmente se vi trovate a sorvolare aeroporti inglesi o stranieri dove la lingua in uso non è certo l’italiano. Sierra Pro Pilot sembra essere un simulatore degno di questo nome anche se, mi spiace ammetterlo, ho trovato alcuni particolari che devono essere considerati. Primo fra tutti ( se si può considerare solo un particolare … ) è la completa mancanza della possibilità di giocare a Sierra Pro Pilot con l’ausilio di 3Dfx o con altre schede acceleratrici. Proprio così: Sierra Pro Pilot è ben congegnato e ben realizzato in ogni aspetto ma manca di quel qualcosa in più che, dati i tempi che corrono, avrebbe potuto definirlo come un gioco completo. Con stupore, infatti, ho notato che gli ambienti sono ben ricreati ma purtroppo non così particolareggiati come potrebbe farlo una scheda acceleratrice. Si ottiene così l’effetto solito dei pochi palazzi enormi rispetto alla città completamente appiattita. Ne è un esempio Roma, che mostra la città del Vaticano ed il Colosseo con altri pochi palazzi ed una torbida macchia grigia simboleggiante il resto della città. Ricordo ancora come fosse ieri i tempi in cui giocavo a Flight Simulator 5 o poco più e speravo che un giorno i simulatori sarebbero stati “totali". Non pretendevo certo di vedere ogni palazzo all’altezza regolare oppure i cartelli per le vie cittadine ma neanche una approssimazione stile “ gioco d’altri tempi “. Purtroppo in questi ultimi tempi, si da molta importanza alla grafica che un gioco possiede e non tanto alla storia o all’argomento che esso tratta. Questo, a mio avviso, è un male, perché giochi come Sierra Pro Pilot vengono penalizzati dalla mancanza di una buona grafica. Non che quella solita sia male, intendiamoci, ma quella che si presenta ai nostri occhi è simile a quella di Flight Simulator.

Il Beechcraft Baron 58 è un buon aereo e la sua linea è molto accattivante. Il Beechcraft Super King Air B200 solca i cieli maestoso ed imponente. Non vi piacerebbe riceverlo per Natale ?

Basti a darvi un esempio il fatto che, in alcuni voli in cui siamo costretti a fronteggiare un banco di nuvole, queste possano apparirci come dei bellissimi cubi  con spigoli vivi bianchi e grigi. Ragazzi, siamo in un’epoca in cui la grafica e le schede grafiche sono in continua evoluzione; se alla Sierra hanno deciso di non supportare schede acceleratrici nessuno può dire niente ma, forse, bisognava pensare alle ripercussioni che questo avrebbe influito sul gioco. Che questo non vi lasci trarre in inganno, però. Passando ai controlli del gioco, si possono utilizzare qualsiasi Joystick o Joypad in circolazione. Se proprio non volete usarli, potete sempre ricorre alla cara e vecchia tastiera che non vi deluderà assolutamente. Parlando di sonoro, invece, non troviamo musica di nessun genere ma questo è, senza ombra di dubbio, riscattato dalla presenza di un ottimo parlato italiano che, come dicevo prima, è molto realistico ed utile, soprattutto negli atterraggi. Per i più fanatici, poi, è possibile creare un directory nel gioco ed editare con la propria voce ogni frase pronunciata dal pilota. In modo tale potrete così conversare successivamente con la torre di controllo con la vostra voce. Io ho provato e devo dire che è stato bello sentirmi dialogare con i cervelloni del controllo partenze ed arrivi. Altro fatto importante, poi è caratterizzato dalla presenza del traffico aereo gestito molto bene dal computer, anche se a volte capita che siate già sulla pista, motori al massimo, pronti a partire e ricevete una comunicazione di togliervi di mezzo per l’arrivo di un altro aereo e dovrete anche sbrigarvi se non volete procurare un incidente grave. Sierra Pro Pilot, insomma, è veramente un bel gioco, degno del nome di “ simulatore “ e per quanto riguarda la grafica non all’avanguardia, questo occupa solo, diciamo così, il quindici percento dell’intera valutazione, peraltro molto positiva, che potrete sicuramente farvi di questo bellissimo simulatore.

Titolo: Sierra Pro Pilot
Software House: Sierra
Sviluppatore: Sublogic
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 119.000



Requisiti minimi: Pentium 90, 16 MB di RAM, Windows 95, Cd-Rom 2x, 60 MB Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 5, Mouse.

Requisiti raccomandati: Pentium 133, 32 MB di RAM, 150 Mb Hard Disk, Scheda Sonora 16-bit, Cd-Rom 4x, Joystick.

Gioco provato su: Pentium 233 MMX, 32 Mb Ram, Diamond Monster 3D 4 Mb, Sound Blaster 16, Cd-Rom 24x. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.


Totale -
Un simulatore di volo molto realistico e preciso, all'altezza di FS98 e FU2 ma che, a causa di alcuni problemi (soprattutto dal punto di vista grafico: non si capisce perchè alla Sublogic non abbiano implementato l'accelerazione 3D..) non riesce a raggiungere tali titoli. Peccato, peccato davvero, perchè SPP merita tantissimo, soprattutto se amate il genere e avete voglia di leggervi 300 pagine di manuale (tutte ottimamente tradotte in italiano....). Ciao e alla prossima....


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.