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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Mettersi a scrivere qualche decina di minuti prima del cenone di Natale non è sicuramente il massimo della vita, ma si sa, quando non si ha nulla da fare, questa può essere una delle attività più utili per passare il tempo. Lo stomaco reclama ma, finchè le cibarie non sono in tavola, non si può mangiare. Per cui, è venuto il momento di parlarvi di questo Rogue Squadron, nuovo titolo della Lucasarts ispirato alla saga di Star Wars (e i più informati dovrebbero sapere che a Maggio, negli USA, uscirà il primo episodio della nuova trilogia...) e seguito ideale di quello Shadows of the Empire che, all’incirca un anno fa, strabiliò per la sua grafica eccezionale e fece sbavare a dismisura gli appassionati della saga redazionali. Si trattava di un arcade, una conversione da N64, con tutti i pregi e i difetti che ne conseguirono. Il gioco era divertente, veloce ed aveva un’ottima grafica e la varietà dei sistemi di gioco non lo rendeva mai noioso ma i puristi dei simulatori spaziali alla X-Wing lo snobbarono e non ebbe il successo che, a mio avviso, questo titolo si meritava. Ora, in contemporanea con la versione Nintendo 64 (Rogue Squadron è uno dei primi titoli a supportare la nuova espansione da 4 Mb che eleva le prestazioni grafiche della console nipponica in maniera incredibile....), la Lucasarts ha deciso di fare uscire questa sorta di spin-off di SOTE, che prende praticamente spunto dal primo livello di questo gioco, ovvero la Battaglia di Hoth.

Siamo in volo su Mos Eisley, presidiando la cittadina dai Tie Fighter imperiali. Questi due AT-ST sono proprio delle bestie grame. Notate le ombre sul terreno..

Tutti i 16 livelli di questo Rogue Squadron, sono le conseguenze della celebre battaglia, che vi porteranno a scontrarvi con tutti i più celebri nemici visti nella saga. Ma andiamo con ordine. L’installazione si porta via solamente 55 Mb di Hard Disk, dopodichè potrete settare la vostra scheda video e il vostro joystick, in modo da cominciare subito a giocare. Il gioco supporta l’accelerazione 3D sia tramite D3D, che in modalità nativa 3DFX tramite le Glide e tutti i joystick con Force-Feedback, che risulta implementato molto bene. RS è stato sviluppato da una software house esterna alla Lucasarts, chiamata Factor 5, ma fin dall’inizio, si vede che il lavoro svolto da questi sviluppatori è sicuramente di alto livello. Non c’è alcun tipo di intro e, dopo i tradizionali loghi delle software house, dovrete inserire il nome del vostro pilota che rimarrà memorizzato nel database interno al gioco, in modo da utilizzarlo come salvataggio automatico per la vostra partita. Prima di iniziare a giocare, potrete settare alcune opzioni relative a sonoro, gioco e grafica, ma di queste parleremo dopo. Dopo aver scelto, quindi, il pilota, vi verrà mostrata la schermata di selezione del livello, attraverso la quale potrete decidere quale livello giocare. Il gioco è sequenziale, ma nulla vi vieta, se volete guadagnare una qualche medaglia in più, per aumentare di grado, di rigiocare alcuni livelli che avete già giocato e passato. Successivamente, allora, si passa alla schermata di selezione dell’astronave che volete utilizzare. Il parco astronavi comprende praticamente tutte quelle viste nella saga di Star Wars: X-Wing, A-Wing, B-Wing, Y-Wing, Speeder e il gigantesco Millennium Falcon (selezionabile solo alla fine, sorry....) potranno essere utilizzate per le varie missioni. Ci sono però dei limiti: dopo aver selezionato la missione, vi saranno mostrati i velivoli che potrete utilizzare per il livello in questione; in alcune, ne avrete a disposizione due o tre, mentre in altre solamente una di queste potenti astronavi.

Un AT-AT fa sempre paura quando appare davanti. Bisogna capire la strategia adeguata per metterlo a terra.... La battaglia finale di Calamari è sicuramente il livello più difficile...

Nella schermata di selezione, si può notare la dovizia di particolari e la qualità grafica con la quale sono realizzate: veramente incredibile e molto simile a quella che dovremmo vedere nel nuovo X-Wing: Alliance, per il quale gli Starwars-Maniaci redazionali stanno sbavando davanti agli screenshots diffusi sulla rete. In questo modo, finalmente, potrete iniziare a giocare. Una caratteristica che rende RS più longevo e più vario, rispetto ad un arcade come poteva essere, ad esempio, SOTE, è la presenza di obbiettivi da portare a termine nelle varie missioni. Questi vi saranno mostrati in una sorta di briefing iniziale e il loro mancato compimento, causerà una fine prematura della missione. Non sarà indispensabile, quindi, essere colpiti a morte per terminare la vostra partita, ma semplicemente non portare a termine uno dei compiti potrebbe farvi perdere una vita. Non vi ho ancora detto che, nel gioco, prendete il ruolo di Luke Skywalker, ma non sarete soli in queste missioni, ma verrete aiutati da una squadriglia, la Rogue Squadron del titolo, composta da valenti elementi che vi aiuteranno nel vostro compito di sterminare i nemici presenti sul campo di battaglia. Molto spesso, il loro aiuto vi sarà assolutamente indispensabile, soprattutto in presenza di nugoli di nemici pronti a farvi la pelle. I nemici sono quelli tipici di Star Wars: si va dai fastidiosi (ma facili da eliminare) droidi, per passare ai vari AT-AT e AT-ST, che invece saranno leggermente più difficili da mandare all’altro mondo, e alle astronavi dell’impero: Tie Fighter, Tie Interceptor, Tie Advanced, e così via. Ci sono poi anche postazioni missilistiche di vario genere e, cosa molto fastidiosa, soprattutto nei livelli più avanti, alcuni missili teleguidati che vi inseguiranno finchè non vi avranno colpiti (o non li avrete fatti distruggere....). Prima dello svolgimento di ogni missione, vi sarà mostrata una breve animazione per introdurre il livello, nel quale potrete ammirare la qualità grafica che gli sviluppatori della Factor 5 hanno impresso al gioco. Gli ambienti, come già detto in precedenza, sono molto vari e si passa attraverso tutte le locazioni rese famose dalla saga di Star Wars: da Mos Eisley (dove si svolge il primo livello), agli ambienti ghiacciati di Fest, fino alla battaglia finale di Calamari. Le varie missioni presentano tutte caratteristiche piuttosto diverse, sia dal punto di vista grafico, che da quello degli obbiettivi: in alcuni casi, dovrete sparare a tutto quello che vi trovate intorno, mentre in altri casi, invece, il vostro compito sarà quello di scortare un convoglio di rifornimenti, e così via....

Non ci posso credere!!!! X-Wing: Alliance!!! Eh, vi piacerebbe??? Abbiamo fatto esplodere un po' di nemici davanti a noi. Bello spettacolo, eh?

La difficoltà risulta crescente a mano a mano che si avanza nel gioco: i primi livelli sono abbastanza facili (e veloci) da portare a termine, mentre verso la fine, dovrete stare molto attenti e mantenervi concentrati sul campo di battaglia. Ogni astronave possiede un’arma primaria, dalla potenza leggermente inferiore e una secondaria, da utilizzare con parsimonia, nei momenti di difficoltà. Le visuali disponibili sono sei: le più comode sono, ovviamente, le varie Chase (il mio consiglio è di utilizzare quella a media distanza), che sono quattro. Ci sono poi due visuali più coreografiche, quella frontale (assolutamente ingiocabile) e quella interna all’astronave, utile probabilmente solo per fare qualche foto e per notare le differenze tra i cockpit. Disporrete di una sorta di mirino, che evidenzierà sempre il bersaglio corrente e poi, potrete velocizzare l’azione o rallentare per colpire al meglio certi bersagli in movimento. Per quello che riguarda il gioco, mi sembra di avere detto tutto, per cui passo alle parti più tecniche. Dal punto di vista della grafica, RS è assolutamente all’avanguardia, con esplosioni realizzate molto bene ed effetti di luce di alto livello. Il sonoro, pur non supportando le nuove tecnologie tridimensionali, è di ottimo livello ed è accompagnato dalle solite musiche realizzate da John Williams. Mi hanno chiamato a mangiare, per cui, per gli altri aspetti, vi lascio al commento finale.

Titolo: Star Wars: Rogue Squadron 3D
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: Factor 5
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 55 Mb Hard Disk, Scheda Audio comp. DirectX 6, Acceleratore 3D AGP o PCI comp. Direct3D o Glide, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico 3DFX (Voodoo, Voodoo 2 o Banshee), joystick dotato di Force-Feedback.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Microsoft Sidewinder Force Feedback Pro. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.


Grafica -
Ottima, sotto tutti i punti di vista. Molto fluida e le esplosioni sono tra le migliori viste in questo periodo.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono stati tutti presi di forza dagli archivi della Lucasarts e anche il doppiaggio dei personaggi non è affatto male.

Musica -
La colonna sonora originale di John Williams suscita sempre commozione in molti di noi. In questo caso, però, è leggermente sottotono.

Giocabilità -
Un joystick (anche se è tutto comandabile anche via tastiera) è rigorosamente consigliato e rende il gioco molto giocabile e divertente. Se poi ne avete uno con Force-Feedback....

Longevità -
L’aspetto più deludente del gioco: l’ho finito in quattro ore e, notate, io non sono proprio un fenomeno dei videogiochi.

Real. Tecnica -
Molto degna di nota e senza alcun bug di sorta.

Ric. Hardware -
Penso che con un P233 MMX e scheda accelerata 3D non dovreste soffrire di particolari problemi.

Totale -
A stomaco pieno si ragiona sicuramente meglio (volete sapere cosa ho mangiato? Non ve lo dico...) e il voto finale di questo Rogue Squadron mi è giunto dopo un’attenta riflessione durante la cena. Dal punto di vista tecnico non c’è nulla da eccepire, ma da quello della durata, invece, c’è da fare una ramanzina agli sviluppatori, siccome potevano cercare di introdurre qualche elemento che rendesse più lungo il gioco. Se volete un gioco divertente, in cui il cervello viene lasciato da parte, RS fa sicuramente per voi e, anche se siete appassionati della saga, ma amate più giochi alla X-Wing o alla Jedi Knight, forse è meglio che lasciate stare e aspettate X-Wing: Alliance. Alla fine, si tratta di un gioco onesto, con poche pretese, che può garantire sane ore di divertimento (poche, però....).


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.