
Ave a tutti voi, cari ed affezionatissimi lettori, sono ben lieto di scrivere ancora per voi e per l'intera redazione di AVOC dopo aver lasciato il... un momento, io non me ne sono mai andato. Scusate il piccolo lapsus, è solo che con tutti questi compiti in classe ed interrogazioni che, guarda caso, si ammucchiano sempre nel mese di Dicembre, quando io penso solo ai regali sotto l'albero, non ci sto più con la testa. Ma se sono ancora vivo (almeno in parte...) è giusto che contribuisca all'incessante macinare della macina schiavizzante di AVOC, alla quale ho già venduto la mia persona parecchio tempo fa. Dunque,dopo aver finalmente superato la tirata di fine quadrimestre posso ritornare a scrivere le mie adorate recensioni e a consigliarvi l'ultimo gioco (almeno per quanto mi riguarda...) della stagione Natalizia. Sto parlando di Hidden Evil, nuovo titolo della Activision tratto dalla serie TV e cinematografica di Star Trek (alzi la mano chi non la conosce e si vergogni di essere stato assente da questo pianeta per così tanto tempo...). Il gioco è stato sviluppato dai Presto Studios, una software house abbastanza esperta nel genere (è sua la serie dei Journeyman Project...) (mentre l'action/adventure Beneath, che stavano realizzando per Activision, è andato misteriosamente in hold...ndBill). Conoscerete tutti quanti, senza ombra di dubbio, questa fantastica serie fantascientifica che si è distinta dalla massa dei suoi simili per la trama fluida, per il coinvolgimento e le numerose serie prodotte nel corso degli anni, per non parlare poi dei lungometraggi che continuano ad uscire al cinema sbancando regolarmente i botteghini. I più anziani ed affezionati fans di questo universo sapranno bene che l'attuale cast di Star Trek non assomiglia minimamente a quello che lanciò la serie tanti anni fa. Allora i protagonisti erano il pavido capitano Kirk ed il freddo e razionale Spock del pianeta Vulcano, discendente di una razza umanoide caratterizzata dalle inconfondibili orecchie a punta e dall'insopportabile tendenza a razionalizzare al massimo l'interpretazione degli eventi ed eliminare fin dalla più tenera età la tendenza a provare emozioni non spiegabili con la ragione, quali l'amore o l'amicizia (che barba di vita...) (forse si starebbe meglio...ndBill). In seguito, dopo una serie di film di gran successo del primo cast, gli sceneggiatori decisero di sostituire l'intera serie, oramai invecchiata sia nei contenuti che nelle facce degli attori, con una nuova, rispolverando l'intera storia, portando Kirk alla pensione e al ritorno sulla Terra (il pianeta d'origine...), e nominando un nuovo comandante per l'Enterprise (la mitica astronave della federazione interstellare...): J.L. Picard. Proprio da questa serie prende il via la storia di HE.
Se proprio dobbiamo essere sinceri, gli eventi del gioco si collocano dopo la vicenda narrata da Insurrection, l'ultimo film della serie, uscito da ormai un anno negli USA e solo da qualche mese nei nostri cinema. Hidden Evil, infatti, inizialmente, quando era stato annunciato, doveva proprio intitolarsi Star Trek: Insurrection, ma vari problemi hanno costretto gli sviluppatori a creare una nuova storia che avesse luogo dopo gli eventi narrati dalla pellicola. Dovremo vestire i panni di Jaden, figlio dei famosi terrestri Kelly Yamashiro e Robert Ba'dos, grandi ed illuminati scienziati. Questo ragazzo ha passato una parte della sua vita su Vulcano, mentre i genitori, illustri e rispettati nella Federazione, completavano le loro ricerche presso l'Accademia di Scienze di Vulcano. Ma lo sfortunato bambino conobbe ben presto l'ombra della morte quando perse i due genitori in un incidente di laboratorio volto a studiare il "Warp Funnel". La Dr.sa Si'tann, grande amica della madre adottò il bimbo e gli diede il nome vulcaniano di Sovok, crescendolo come fosse stato suo. Il ragazzo crebbe nella più ferrea disciplina, quale era usuale presso Vulcano e le sue doti lo spinsero a tentare la strada dei genitori iscrivendosi all'Accademia Vulcaniana. Superati gli studi, nonostante il dolore della madre adottiva, si separò dai propri cari per entrare a far parte dell'equipaggio di una delle navi della Federazione. Il gioco comincia nella mitica sala degli ologrammi, dove impariamo non con poche difficoltà (legate soprattutto alla disposizione "sgaffa" dei tasti e dai dialoghi in inglese, distorti e soprattutto non sottotitolati...) a muoverci nel mondo nel quale ci troveremo. Superate le prime difficoltà mi trovo in una città di quelle alla Star Trek, per intenderci e naturalmente non so cosa fare. Ora mi accuserete di essere un grande ignorante, ma come posso parlare bene di un gioco, che tra breve destinato anche al mercato italiano, che sarà acquistato da italiani che parlano italiano. E' difficile capire cosa mi chieda il comandante Data (lo stesso androide del telefilm, quello con la pelle gialla, gli occhi gialli e la maglia gialla, per intenderci...) nella prima parte del livello, quando dovrei capire cosa fare per superarlo ed è ancora più difficile muoversi in questa città, piena zeppa di vie e vicoli ciechi. Il sonoro è ben sviluppato e la grafica è di buona qualità, ma non so proprio perché questo gioco non mi attira per niente. E' quasi come se provassi una sorta di repulsione per questo tipo di avventure in 3D e soprattutto per quelle dedicate a Star Trek, troppo chiuse negli schemi rigidi della serie. Il gioco, pur lasciando spazio all'azione non attira mai più di tanto il giocatore e non porta nulla di innovativo.
E' anche vero che non posso portare termini di paragone poiché è la prima volta che mi imbatto in un'avventura dedicata al telefilm del capitano Picard (la vecchia A Final Unity rimane, a mio avviso, ancora imbattuta da questo punto di vista...ndBill). Sono però altrettanto sicuro che chiunque appartenga alla numerosa massa di fans della serie possa di certo apprezzare un titolo interamente dedicato a quel mondo tanto amato e dopotutto realizzato con una certa cura (almeno dal punto di vista tecnico...) che è tipica dei prodotti di casa Activision. Una nota sul registro la vorrei però assegnare alla realizzazione dei filmati, che, anche se portano il marchio della Paramount, sono di una qualità veramente scadente (basta verificare nell'immagine che ho immortalato per capire di cosa sto parlando...); nonostante sia necessario installare QuickTime 4 per farli girare e i grandi studios statunitensi abbiano appoggiato la produzione mi sono trovato davanti a filmati così mal realizzati da doversi mettere le mani nei capelli, e non esagero se dico che avrei potuto contare i punti dei fotogrammi uno ad uno in meno di 60 secondi, se ne avessi avuto voglia. Non so come possa giustificarsi una cosa del genere, ma sono veramente rimasto a bocca aperta! Che dire dunque, acquistare o no questo titolo? Lascio a voi la scelta, ma con tutta onestà confesso che, considerando gli attuali prezzi di listino dei videogiochi affronterei un tale acquisto solo se fossi un vero fanatico della serie e non volessi perdermi nulla che ne sia minimamente collegato per non rovinare la collezione. Concludo augurando a tutti voi lettori e a tutti gli Startrekkiani un felice anno nuovo con la speranza di poterci risentire sulla linea del telefono e di non dover rimpiangere i danni causati dal nostro BUG di fine millennio. Potrebbe essere la fine e basta? Ci credo poco, comunque... Ma passiamo al commento.
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Titolo: Star Trek:
Hidden Evil
Software House: Activision
Sviluppatore: Presto Studios
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium
200, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 250
Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX6 (Direct 3D), Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium II
266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit,
Acceleratore Grafico comp. D3D.
Gioco provato su: K6-2 400,
128 Mb Ram, CD-Rom 24X, Matrox Mystique G-200 8 Mb, Sound Blaster 16.Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
Non è niente male, è fluida e ben realizzata, ma niente di spettacolarmente sconcertante (non so se avete capito...).
Effetti Sonori - 
Dire "nella norma" è troppo sintetico? Va bene, allora dirò "tutto OK!".
Musica - 
Dire "vedi Sonoro" è vietato da qualche perversa legge sul Copyright che io non conosco?
Giocabilità - 
Fra i dialoghi in inglese e la scomodità dei tasti non so proprio come poter dargli di più, I'm sorry.
Longevità - 
Il gioco sembra piuttosto ampio e abbastanza lungo da finire.
Real. Tecnica - 
Non ho visto molti bug e problemi in giro. Meglio così...
Ric. Hardware - 
Se volete navigare sul velluto, procuratevi almeno un PII 266, con
64 Mb e una scheda 3D.
Totale - 
Forse è troppo, ma siccome a qualcuno potrebbe piacere poiché è interamente dedicato a Star Trek allora è meglio rassegnarsi e cercare di guardare le cose obbiettivamente.
Ringraziamo Activision
per averci fornito il materiale recensibile.
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