Come al solito, mi faccio prendere più del dovuto dai titoli che mi appresto a recensire e, come avete ben capito dalle immagini qui incluse, il gioco in questione è ambientato nella freddissima Danimarca ehm, volevo dire nella caldissima terra dei tappeti, ovvero la Persia. Innanzitutto, diciamo che questo nuovo titolo avente per protagonista il principe più famoso della storia dei videogiochi, si sviluppa su due supporti argentei e che questo titolo è il terzo della saga di Prince of Persia. Cominciata molti anni or sono con il primo episodio del gioco che, grazie all'allora rivoluzionaria tecnica di acquisizione video chiamata rotoscoping (un antenato del moderno motion-capture...) suscitò un notevole scalpore tra gli addetti ai lavori. Tutto ciò, infatti, era stato fatto per pura passione da un giovane americano di nome Jordan Mechner ma che, dopo ben quattro anni di lavorazione, portò al ragazzo moltissimi premi per la realizzazione e oltre due milioni di copie vendute in tutto il mondo. Poi, dopo quattro anni dall'uscita del primo episodio, la software house Broderbund, che aveva acquisito i diritti di sfruttamento del primo Prince, lanciò il secondo episodio, intitolato: "Prince of Persia 2: The Shadow and the Flame", che però, a causa delle moltissime similitudini con il suo predecessore, non riscontrò un grandissimo successo. Il gioco era poi fornito anche di un notevole numero di livelli, che lo rendevano molto difficile e scontrarsi con i nemici non era la cosa più facile a quei tempi (si parla del 1992...). Il gioco era poi molto longevo, ma sette anni fa, la longevità dei vari titoli era tutta un'altra cosa rispetto a quella dei giochi odierni. Ed oggi, nell' anno 1999, ad un misero passo verso il terzo millennio (visto che siamo in tema di terzo millennio, andatevi a vedere End of Days, Giorni Contati per chi non masticasse la lingua, e poi mi saprete dire...ndBill) la Red Orb Entertainment (che poi è sempre la Broderbund, che ha cambiato nome all'incirca due anni fa...) ci riprova con questo Prince of Persia 3D. La novità di questo sequel è, senza ombra di dubbio, l'ambientazione in tre dimensioni, anche se la chiave del gioco è rimasta più o meno sempre la stessa, cioè quella di salvare la nostra amata principessina dalle grinfie di perfidissimi personaggi che fanno di tutto per impossessarsene. In questo nuovo episodio, infatti, salta fuori che la nostra principessa era, in effetti, originariamente promessa sposa a Rugnor, figlio di Re Assan, il fratello più giovane del Sultano (nostro suocero ) (praticamente doveva sposare suo cugino...ndBill). I vari personaggi, vengono così invitati nel palazzo del Sultano, con la scusa di discutere amichevolmente sul fatto che vede coinvolta la principessa, e trovare una soluzione in comune accordo, senza dover scatenare raid distruttivi da parte della forze armate della NATO.
Dopo vari festeggiamenti, nel bel mezzo di una esibizione di una bellissima danzatrice del ventre, scatta il tranello, e con la complicità della stessa ballerina, il Re Assan riesce a far fuori tutta la scorta armata del Sultano e a rinchiuderci nelle segrete del suo palazzo. Il gioco vero e proprio comincia da qui, con il nostro principe impegnato a trovare la via di fuga e impedire che Rugnor, uomo con le sembianze di una tigre, si porti via e sposi la nostra amata. Il gioco è suddiviso in quindici interminabili livelli nei quali il PoP (Prince of Persia...), emulo di Lara Croft (anche se un po' diverso...), si ritroverà a saltare da piattaforma a piattaforma, risolvere rompicapi, evitare trappole, ma soprattutto gironzolare per il castello a cercare la via d'uscita per il livello seguente. Come in Tomb Raider, il nostro principe potrà eseguire tutte quelle acrobazie, che tutti i personaggi tridimensionali presenti nei giochi di ultima generazione riescono a fare, come ad esempio arrampicarsi ,appendersi , strisciare, saltare, nuotare, salutare, starnutire e così fino in fondo, a ripetere le azioni che il caro Claudio Cecchetto (ma cosa c'entra? ndBill) ci chiede di eseguire nel suo bellissimo Gioca Joe (si scrive cosi ?! Mah!) Una nota di merito deve essere fornita senza esitazioni ai vari livelli presenti, dove avrete la possibilità di effettuare scontri con altri personaggi che popolano il palazzo e, per affrontare questi combattimenti dovrete fare uso di quattro tasti, tre per l'attacco e uno per la difesa. Appena sfoderiamo l'arma scelta per intraprendere il combattimento, il nostro avversario di turno, si avvicinerà con aria minacciosa e, da allora in poi, che la forza sia con noi. Il succo del combattimento sta nel destreggiarsi attraverso varie combinazioni di tasti che, si tramutano in altrettante mosse del nostro eroe. Naturalmente ogni arma ha le sue caratteristiche: la spada ha moltissime combinazioni di tasti a sua disposizione, i pugnali hanno una rapida risposta ai nostri comandi, mentre il bastone ci offre la possibilità di convertire ogni attacco del nostro nemico in una mossa a nostro favore. Poi abbiamo a nostra disposizione l'arco che, secondo il tipo di freccia caricata, può provocare danni più o meno gravi al malcapitato di turno. Come ogni action/adventure che si rispetti anche in questo, in versione 3D, gironzolando qua e là incontreremo per strada delle pozioni magiche con varie proprietà , come quella
energizzante (ahi, ahi, gli anabolizzanti...), flaconi che aumentano la nostra capacità di salto, e via via altre che ci aiuteranno a raggiungere il nostro obiettivo finale.
Parlavamo prima dei livelli: questi risultano essere molto ampi e sembrano essere una versione tridimensionale di quelli presenti dei primi due episodi della saga. Comunque, le architetture progettate dai designer di livelli della Red Orb risultano essere molto ben realizzate e ricordano moltissimo le zone dell'Oriente dove dovrebbe essere ambientata la saga del principe. E questo è un punto che va sicuramente a favore del voto finale. Ma purtroppo, come ogni sequel che si rispetti (cosa ne dici EA SPORTS?) (frecciatina...ndBill) anche Prince of Persia 3D ha alcune note negative. Ad esempio, la scarsa manovrabilità del personaggio, che di certo non si può definire tra le migliori, visto che ormai abituati ad avere a che fare con personaggi nei giochi di ultima generazione, con movenze pressoché simili alla realtà. Per essere proprio sinceri, sembra che questi anni di inattività, abbiano un po' irrigidito il povero principe, che sembra camminare con un bastone tra le gambe; una sensazione non proprio piacevole. Una degna di nota, come detto precedentemente, dobbiamo necessariamente assegnarla alla gestione dei combattimenti, che sicuramente fanno alzare notevolmente il voto a questo titolo. Poi, oltre ai combattimenti durante il gioco si presentano davanti a noi numerosi enigmi da risolvere, per poter proseguire nell'avventura, ma che, a mio avviso, non ci riservano grosse difficoltà. Sicuramente, poi, buona è la longevità che, grazie ai suoi quindici livelli, vi terrà incollati al monitor del vostro amato personal computer per un bel po' di tempo, anche se all'inizio manovrare il principino si rivelerà abbastanza frustante. Cosa si può dire, alla fine, allora, di questo Prince of Persia 3D? Sicuramente che, dopo tutti questi anni di assenza, alla Red Orb si poteva e doveva fare di più e, così nel suo stato, il gioco si classifica come un arcade nella media, senza infamia e senza lode, anche se, sicuramente gli amanti del genere action/adventure (e sono tanti...) o i numerosi estimatori dei due primi episodi troveranno il gioco piacevole. Ma passiamo al commento.
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Titolo:
Prince of Persia 3D
Software House: Red Orb
Entertainment
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium
166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 300
Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX 6 (Direct3D), Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium
II 300, 64 Mb Ram, Sound
Blaster 16, Acceleratore Grafico 3DFX o D3D.
Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb
Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb SLI, Sound Blaster PCI 128, Cd-Rom 32x. Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.
Grafica - 
Sotto l'aspetto grafico era d'obbligo aspettarci sicuramente molto di più, sia per quello che riguarda le movenze del personaggio, che per le ambientazioni che a mio giudizio sono troppo fantasy. Poi i personaggi o gli oggetti che passano da zone d'ombra a zone di luce rimangono tali e quali come se brillassero di luce propria e anche i modelli e le animazioni renderizzate non sono assolutamente di buon livello.
Effetti Sonori - 
Anche sotto questo aspetto Prince of Persia 3D lascia a desiderare, anche se si nota il tentativo di creare un'atmosfera arabeggiante che però in alcuni momenti viene vanificata da cambi di musica a dir poco insensati.
Musica - 
Il sistema dinamico delle musiche possiede qualche problema di adattamento e poteva sicuramente essere migliorato.
Giocabilità - 
Beh, qui sicuramente un buon voto ci sta tutto, anche se inizialmente manovrare il principe nei combattimenti può risultare complesso, ma dopo averci preso la mano è tutto più facile.
Longevità - 
Parecchi livelli e una
difficoltà abbastanza elevata. Bene...
Real. Tecnica - 
Qui purtroppo c'è da segnalare un bug che a partire dal livello con il pallone aerostatico, porta in blocco totale il gioco. Quindi un mio consiglio è quello di salvare all'inizio di un nuovo livello e fare subito un restart di esso, in questo modo dovreste ovviare all'inconveniente.
Ric. Hardware - 
Procuratevi almeno un PII 300, 64
Mb di Ram e una bella scheda 3D.
Totale - 
Ci si aspettava senza dubbio qualche cosa di più da questo titolo anche se in linea di massima mi sento di consigliarlo ad amanti del genere. Peccato, perché le premesse per fare di questo titolo un best seller da mettere rigorosamente sotto l'albero di Natale, c'erano tutte, ma sarà per la prossima avventura del Principe di Persia. Ciao a tutti.
Ringraziamo Leader
per averci fornito il materiale
recensibile.
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