
Un parto difficile questo, un foglio bianco e un gioco di cui non capivo nulla. No la recensione non la voglio fare, non so cosa scrivere... Ho pensato al plagio a rubare le idee e il lavoro di un altro, ma non sia mai detto! Roberto Donnini certe schifezze non le fa, piuttosto fa una brutta figura e consegna due righe scritte alla bene e meglio..., ma questo non sarebbe giusto nei confronti del gioco. Non scrivo bene, non sono un giornalista o altro, solo un semplice appassionato di videogiochi..., ma quello che devo fare lo faccio al mio meglio.... Dopo questi sproloqui, e giuro di non aver bevuto, parto con il gioco, e prima di tutto vi espongo le mie sensazioni, installato e una prima partitina di assaggio.... Orrore, non ci capisco nulla, non so chi sono e cosa devo fare! Provo a girare un po' per il posto e a parlare con gli indigeni...; no, il sistema proprio non mi piace, troppi momenti morti, troppi caricamenti..., sì la grafica è carina e molto "alla manga", ma sotto non c'è nulla.... BADATE BENE CHE QUESTE ERANO SOLO LE PRIME IMPRESSIONI! Oggi, quattro ore fa mi sono rimesso a giocare seriamente, a provare e riprovare le varie cose da fare ed ho scoperto una gran verità: non tutto quello che luccica è oro, ma non tutto quel che puzza è uno schifo. Il gioco è bello e avvincente, e certo non privo di difetti, e proprio a causa di questi non riesce a essere un grande gioco (per il sottoscritto si intende...) ma comunque resta un gran bel gioco. Un gioco di ruolo alla Giapponese, con i suoi pregi e i suoi difetti, lo si potrebbe quasi definire un fumetto interattivo, e come cosa è molto meglio riuscita dei film interattivi di un tempo. Ma vediamo nel dettaglio questo birbone che si nascondeva tra le pieghe di una falsa prima impressione. La storia, originale e ben curata, ambientata in un mondo con le sue leggi e la sua geografia, dettagliato fino all'inverosimile, un mondo sconosciuto che si imparerà a conoscere pian piano durante la partita. Un mondo in cui si muovono personaggi credibili con una loro storia, le loro manie, le loro idee e i loro difetti, personaggi che ci colpiranno e ci rimarranno impressi, comparse, comprimari, eroi e cattivi che non sono cattivi... Non posso essere più preciso, posso solo svelare la intro, realizzata con la grafica molto curata che caratterizza tutto il gioco. Si vedono alcuni personaggi vestiti alla moda dei Cavalieri dello Zodiaco che discutono, uno di questi è un imperatore, gli altri due sono seguaci e nobili.
Uno si trova d'accordo con l'imperatore sul non sfruttamento di un misterioso Core, l'altro, Doskias, invece è convinto che gli eletti devono dominare e che questo era il sogno del Creatore.... Gunnar il buono si oppone a questa idea, spalleggiato come dicevo dall'imperatore..., offeso e pure un po' incavolato, Doskias se ne va seguito dai suoi seguaci. Cambio di scena, un gruppo di ragazzini, una fanciulla con i capelli blu e un vecchio, lo zio. La ragazza parla di una nave degli eletti vista in cielo, lo zio è preoccupato, la mente torna a momenti antichi, dieci anni prima, l'ultima apparizione degli eletti. Apparizione che portò morte e distruzione, la morte dei genitori di quella ragazza. Il fratello di lei non si ricorda di quegli avvenimenti, era troppo piccolo, ma vuole migliorare, un giovane ribelle che cerca ricchezza e fortuna, vuole uscire dal mondo dei junkers.... E poi inizia il gioco. Voi impersonerete Maya, la ragazza dai capelli blu e lunghi, una ragazza che va vestita come un guerriero, armata di fucile, decisa e coscienziosa, oltre che con una bella voce sensuale! La guiderete attraverso il mondo di Septerra, scoprirete i segreti che si celano dietro gli eletti, dietro la strage di 10 anni prima. Vi muoverete tra varie ambientazioni, affronterete diversi nemici, vi unirete ad altri personaggi che saranno utili con le loro caratteristiche e capacità. Ho detto che era un gioco di ruolo, ma non è troppo complesso, esiste la tecnologia e certe persone sapranno fare le cose giuste al momento giusto. Il mouse intelligente vi suggerirà le azioni che si possono compiere, le regole dei combattimenti non sono complesse. Mi sembra di correre un po' troppo e di incasinarmi, è che mi trovo in difficoltà a non parlare della storia, anche perché alcune caratteristiche del gioco si imparano proprio giocando e usando un po' di buon senso. E' vero infatti che tutti gli enigmi del gioco sono risolvibili con la logica, a volte risolvibili in una sola maniera..., e la trama vi porta a quel punto senza aver la possibilità di fare altro. Un difetto che praticamente tutti i giochi di ruolo o adventure possiedono, forse in questo caso un po' più marcato, ma come contro c'è una trama che si vuole conoscere, una storia intrigante. Un altro elemento che arricchirà il gioco è la magia basata sulle carte del destino. Funzionamento della magia e motivo della sua esistenza, oltre che la spiegazione logica basata sulle leggi fisiche che governano lo strano mondo di Septerra vi verranno spiegate in corso d'opera. La mia frustrazione iniziale era dovuta in parte a questo, ho fatto di testa mia e non riuscivo a scoprire nulla, giravo in tondo..., poi ho imboccato il sentiero e mi sono divertito anche perché il gioco è piuttosto facile e si riesce ad andare avanti senza intoppi e senza frustrazioni. Come in tutti i giochi del genere bisogna parlare con le persone che si incontrano, un po' tutte. I dialoghi sono parlati con i sottotitoli, le risposte e le domande vengono fatte tramite l'uso di immagini che indicano l'argomento di conversazione. Quando un dialogo è indispensabile parte da solo e non è possibile uscire fino a quando non si seleziona l'argomento giusto..., una volta che la trama procede il personaggio non vi ripeterà più le stesse cose (vi ricordate Fallout che dopo aver salvato la centrale dei mutanti, non si riusciva a farsi dare il premio?). Questo modo di gestire i dialoghi fa si che si rifaccia sentire la sensazione di essere marionette nelle mani degli sceneggiatori..., ma lo ripeto: la storia e la grafica meritano questo approccio, in modo che non si perda il gusto di questo racconto, anche perché oggi giorno di fumetti interessanti in edicola ce ne sono ben pochi (se volete parlare di fumetti fatemi un fischio, sono un grande amante di questa forma di comunicazione e un ex-collezionista..., ma torniamo a noi...). Il gioco è molto lineare, voi vi spostate dove volete ma i combattimenti e gli avvenimenti sono tutti precalcolati. Dicevo dei combattimenti..., ce ne sono a bizzeffe, con nemici di tutti i generi. Il combattimento è a pseudo turni, nel senso che ogni azione costa energia, anche se questa si ricarica continuamente. L'energia è divisa in tre livelli, ad ogni livello successivo corrisponde un'azione più decisa.
Mi spiego meglio, se decidete di sparare quando l'energia è al primo blocco, il danno che farete (se colpite il bersaglio, ma questo è casuale...) sarà del livello più basso; se invece decidete di aspettare, avrete un colpo molto più potente ma vi esporrete ai colpi nemici e ancora potete aspettare per tirare una legnata di quelle molto violente..., in pratica come nei giochi di combattimento alla Street Fighter, vi ricordate? Tenete premuto il pulsante e colpite più forte, quando l'energia è al massimo tutto lampeggia e colori vari tingono lo schermo. Anche qui gli effetti speciali si sprecano, con una pletora di colori e suoni. Insomma, mi sono spiegato sul modello di combattimento, vero? All'inizio ci si incasina un po' ma poi ci si muove agilmente, anche se muoversi non è proprio corretto perché tutto si sviluppa in una serie di colpi senza la possibilità di scegliere una tattica. A questo punto mi sembra il caso di riassumere i lati positivi e quelli negativi di questo gioco, in un modo un po' inconsueto per una recensione.
POSITIVO:
- Grafica molto bella se vi piace lo stile Giapponese, fondali ben curati e ambientazioni molto evocative, i filmati che spiegano la storia in alcuni momenti sono realizzati con lo stesso motore del gioco.
- Audio ben curato, un po' di musica nei momenti giusto, per il resto il rumore dell'ambiente in cui ci si trova, il respiro della città, il sussurro del deserto..., l'orrore del buio.
- Parlato ottimamente realizzato con attori credibili e partecipi..., una volta tanto sembrano i personaggi a parlare e non uomini che leggono.
- Storia immensa e altamente immersiva, verrebbe voglia di completare il gioco nella prima sessione di gioco, giusto per il gusto di vedere cosa viene dopo, di svelare la storia.
NEGATIVO:
- Libertà d'azione paragonabile a quella di un carcerato nel giardino della prigione durante l'ora d'aria, in altre parole vicina allo zero.
- Troppi caricamenti tra un ambiente e l'altro.
- Mancanza di una qualsivoglia componente tattica durante i combattimenti.
Conclusione: il gioco vale la pena essere giocato, e durante non si pensa alla libertà limitata o ai dialoghi guidati o ai combattimenti monotoni, e chi se ne frega dello sviluppo dei personaggi, ciò che conta è la storia, perché si ha voglia di vedere la fine, e l'estrema facilità del gioco agevola questo atteggiamento. Ma alla fine, dopo aver finito la partita, ci si chiede se quelle centomila lire non stavano meglio in tasca..., in fin dei conti sono un po' tantine. Tutto questo mi ricorda un vecchio gioco, chi si ricorda di Portal? Un grande romanzo, non c'era grafica in movimento, bisognava solo spulciare la rete e gli archivi, collegando tutti gli indizi per capire perché tornati da una missione spaziale il mondo era rimasto vuoto..., interattività zero, libertà totale e nulla..., ma erano ore di pura emozione. Non me la sento di consigliarlo a tutti, ma nemmeno di bocciarlo, solo sappiate a cosa andate incontro. Però sarebbe bello vedere un Fallout ambientato in questo universo, o ancora un Ultima On-Line in questo mondo..., voglio un mondo persistente fantascientifico! Fine umanoidi, questo è tutto e spero di aver sollazzato il vostro spirito videoludico. Ci sentiamo alla prossima, ricordate che se volete io sono sempre disponibile per chiacchierate via e-mail.
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Titolo: Septerra Core
Software House: Ubi Soft
/ Topware Interactive
Sviluppatore: Valkyrie Studios
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 99.900
Requisiti minimi: Pentium
200, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 150
Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX7, Windows 95/98, Mouse.
Requisiti consigliati: Pentium
233 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit,
Acceleratore Grafico comp. D3D.
Gioco provato su: Pentium
II 350, 192 Mb Ram, Matrox Marvel 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster
Live!, 4-Point Surround System, Cd-Rom PC-DVD Creative 30x, HD 16 Gb
Totali, Joypad Microsoft Freestyle Pro. Con questa configurazione il
gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
Ottima, fluida ed evocativa. Un vero e proprio fumetto animato digitale.
Effetti Sonori - 
Azzeccati, sempre il rumore giusto al momento giusto, in città il rumore dell'acciaio e della televisione che gracchia in sottofondo..., bello.
Musica - 
Poca, ma quella poca è molto buona.
Giocabilità - 
Dopo i primi momenti di disorientamento ci si muove facilmente, anche i combattimenti non risultano complicati. Poi i caricamenti sono veramente troppi e alquanto estenuanti.
Longevità - 
Praticamente nulla se non per la lunghezza della storia e la dimensione del mondo...per il resto si tenterà di iniziare meno volte possibile... ed anche il caricamento sarà evitato come la peste se non all'inizio della sessione di gioco. Drasticamente bassa.
Real. Tecnica - 
Confezionato molto molto bene, appagante per gli occhi, le orecchie e l'animo fantasioso che dimora in noi, chi ama leggere libri o fumetti passerà momenti di gloria..., fino a quando non lo avrà terminato. Ma oltre non c'è nulla, l'intelligenza artificiale è nulla, la routine di gestione casuale degli eventi è inesistente... Insomma, un mondo precostruito con una storia fissa che di più sarebbe cemento..., un po' poco per un gioco venduto a pieno prezzo. Doppio voto, esteticamente memorabile, come storia meravigliosa..., ma gameplay quasi allo zero assoluto. Il voto è la media.
Ric. Hardware - 
Non serve un computer della Nasa per giocare, una macchina di un paio di anni fa va benissimo. Sarebbe stato uno scandalo, altrimenti.
Totale - 
Dura, ma molto dura. Troppo! Grandi premesse, immersione totale e poi la sensazione di aver perso tempo, un po' come guardare un film che assorbe completamente, che ci fa vivere la storia inventata da un altro. Appunto, ci rendiamo conto di essere attori che non possono improvvisare, e questo non è bello. Non posso consigliarlo a tutti, specie al prezzo al quale è venduto. Ma con questa cifra ci si porta a casa una biblioteca nelle baracche dei libri usati. Però la storia vale molto..., perché non creano un film sul gioco? Provatelo se vi capita l'occasione, potrebbe anche piacervi.
Ringraziamo Ubi
Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.
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