
Finalmente, non ho
più recensioni in arretrato da fare, e posso dedicarmi allunica che mi rimane in
sospeso. Il gioco oggetto di questo mio test è Test Drive 4 (sottotitolo: The Beauty and
the Beast), di cui, a mio malgrado, vi presento solo adesso la recensione, perché la
versione italiana del titolo, quella da me testata, mi è arrivata solamente pochi giorni
or sono e quindi, eccovela subito recensita. Test Drive 4 è lennesimo seguito di
una saga che ci perseguita ormai dalla notte dei tempi (leggasi: a partire dal C64), su
tutti i computer e console immaginabili. Mi ricordo ancora il vecchio The Duel, se non
sbaglio, il secondo dei Test Drive (sono ben accette correzioni di tutti i tipi), nel
quale ci potevamo battere direttamente con una macchina tra quelle disponibili (che erano
la Ferrari F40 e la Porsche 959) e, con il rischio di essere presi dalla polizia per
eccesso di velocità. Cera la possibilità di correre su percorsi sterrati,
desertici o tropicali e ricordo ancora bene le lotte che facevo contro il computer, ai
tempi del mio primo PC (un 386 DX 40 con 4 Mb Ram), per arrivare primo. Test Drive ha
avuto numerosi seguiti e, ultimamente, i programmatori che si sono occupati di svilupparli
hanno sfruttato solamente il titolo per vendere di più, visto che, negli ultimi due
titoli della serie, Test Drive: Offroad e Test Drive 4 è rimasto ben poco dello spirito
originale del gioco. Test Drive: Offroad è stato un titolo che ha raccolto notevoli
critiche, ma anche giudizi tuttaltro che negativi.
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In
questo tunnel, nel circuito inglese, potete notare la buona qualità degli effetti di
luce. |
Potevano
mancare a San Francisco i saliscendi che ci hanno emozionato in numerosi inseguimenti
cinematografici? |
A
me, francamente, era piaciuto, ma il 5 che gli fu affibbiato nella relativa recensione, a
suo tempo, da Sigmund, penso sia sintomatico delleffetto che il gioco fece su tutta
la redazione (me escluso). Test Drive 4 è programmato dai ragazzi della Pitbull
Syndicate, autori, come dice la press-release che mi è stata consegnata assieme al gioco,
di Destruction Derby (strano, mi pareva fossero i Reflections i programmatori di DD), cosa
su cui nutro qualche grosso dubbio. TD4 si avvicina molto di più al vero spirito dei TD
del predecessore, ma rimane ancora molto lontano dal feeling che si provava a giocare ai
primi titoli della serie. Il gioco gira in versione liscia o in versione gassata (per gli
amici 3DFX), ma a causa di alcune infelici scelte da parte dei programmatori si pappa dai
220 ai 260 Mb di spazio su HD, a seconda della versione che deciderete di installare. Va
bene che ho 3 Gb di Hard Disk solo per i giochi, quindi io non dovrei avere,
relativamente, problemi, ma pensate quei poveri tizi che non hanno tutto questo spazio per
installarsi giochi. Francamente, mi sembra un po eccessivo. Passiamo a parlare
allora del gioco vero e proprio. Dopo una brevissima introduzione, realizzata interamente
in CG, quindi non al livello di quella stupenda di NFS2, che ci mostra due macchine, una
Dodge Viper e una Chevrolet old Style, che si sfidano lungo una tipica strada americana.
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Potete
vedere che la grafica non è brutta. Peccato però per alcuni difettacci. |
Nel
circuito giapponese capiterete dentro a questa galleria con negozi ai lati e campane di
carta in alto. |
Detto
questo, è possibile scegliere la lingua con cui si vogliono leggere i menu del gioco
(dallinglese allitaliano) e arriviamo così al menu principale. Un menu
principale, a nostro malgrado, un po scarno. Potete scegliere se iniziare un nuovo
gioco; settare le opzioni relative a controlli, grafica, sonoro, gameplay; settare le
opzioni relative al gioco multiplayer, visualizzare i credits e i record. Lunico
tipo di opzioni di cui vale la pena parlare sono quelle relative al gameplay, che vi danno
la possibilità di settare il metodo di visualizzazione della velocità, la presenza o
meno del traffico e la densità del traffico. Niente di così speciale, quindi. Iniziando
un nuovo gioco ci verranno proposte varie modalità: la gara singola, la coppa sfidanti,
la coppa campioni, la coppa Pitbull e il dragster. Vale la pena spendere qualche parola in
più sullultima modalità che ho menzionato. In questa modalità infatti, giocate un
uno contro uno, su una pista rettilinea, con una macchina controllata dal computer (quasi
come se si trattasse dei 100 m in atletica leggera). Questo tipo di gioco è molto veloce
e molto divertente, ma a causa degli incredibili caricamenti (cosa che stupisce molto,
visto che il gioco è interamente residente su HD), la frenesia tra una manche e
laltra rischia di scemare. Le altre modalità di gara sono le consuete. Si può solo
riscontrare una differenza fra le varie coppe dovuta al livello di difficoltà. Con la
coppa Sfidanti avrete una serie di gare senza check point e con avversari meno ostici, con
la coppa Pitbull, invece, ci saranno i check point, gli avversari saranno difficili e
così via. Nella gara singola dovrete invece passare tutti i check point per arrivare alla
fine. I circuiti sono ambientati in 6 luoghi diversi e ci sono due diversi circuiti per
luogo. In più cè un circuito segreto. Ogni circuito è piuttosto lungo e per
concludere la gara è necessario solamente compiere un unico giro. Abbiamo due circuiti
ambientati a Keswick, in Inghilterra; due a San Francisco (con le caratteristiche strade
in discesa); due a Kyoto; due a Washington; due in Svizzera e due a Monaco di Baviera.
La seconda serie di circuiti si sbloccherà gradualmente solamente dopo aver vinto
le varie coppe. Allinizio della recensione vi ho detto che il sottotitolo del gioco
è "The Beauty and The Beast".
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A
Washington D.C. oltre alla Casa Bianca, c'è anche il famoso obelisco. Sembra ben
riprodotto. |
Un
altro tunnel e un rischio di sbattere contro i muri. Infatti poco dopo mi sono capottato. |
La
Accolade ha scelto questo titolo perché allinterno del gioco si trovano a competere
auto moderne con auto del passato, ma non per questo meno potenti, anzi, totalmente
lopposto. Tra le moderne possiamo trovare una Dodge Viper, una Jaguar XJ 220, una
Chevrolet Corvette, una TVR Cerbera e una Nissan 300ZX. Tra quelle del passato, invece,
troviamo una Shelby Cobra, una Plymouth Cuda, una Chevrolet Camaro, una Chevrolet Chevelle
e una Chevrolet Corvette Old Model. Il fatto è, come ho già detto qualche riga fa,
queste ultime auto di cui ho parlato hanno una potenza paragonabile alla Jaguar, la più
potente delle moderne, che però è molto difficile da manovrare. Be, per il resto
mi sembra di aver detto tutto. Il gioco è totalmente simile a NFS, senza sostanziali
differenze; la polizia potrebbe causarvi qualche danno per eccesso di velocità e il
traffico vi ostacolerà senzaltro nel vostro tentativo di tagliare il traguardo per
primi. Ora ho proprio detto tutto, e quindi vi rimando al commento. |
Titolo: Test Drive 4
Software House: Accolade
Sviluppatore: Pitbull Syndicate
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti
minimi: Pentium 133, 16 Mb Ram, Win 95, 220 Mb Hard Disk, Cd-Rom 2x (versione non
accelerata); Pentium 100, 16 Mb Ram, Acceleratore Grafico 3DFX, 260 Mb Hard Disk, Win 95,
Cd-Rom 2x (versione 3DFX).
Requisiti
consigliati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Acceleratore Grafico 3DFX, Sound Blaster 16,
260 Mb Hard Disk, Joypad o Joystick.
Gioco
provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Orchid Righteous 3D 4 Mb, Sound Blaster AWE 32,
Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con questa configurazione TD4 si è comportato ottimamente.
Grafica - 
La grafica di TD4, in versione 3DFX è molto buona, anche se, in alcuni casi, il clipping
è a dir poco incredibile. Non ci si può lamentare però.
Effetti Sonori - 
Gli effetti sonori sono ben realizzati e curati. Nessun problema.
Musica - 
Le tracce audio sono molto convenzionali e abbastanza noiose. Toglietele pure mentre
giocate.
Giocabilità - 
La giocabilità è molto buona, con ogni sistema di controllo e la macchina si lascia
controllare bene in qualunque caso. Ben fatto, da questo punto di vista.
Longevità - 
Molto bassa. Ho impiegato qualche ora di gioco a terminarlo. Forse era meglio calibrare
maggiormente il livello di difficoltà.
Real. Tecnica - 
Non ci si può lamentare, neanche in questo caso. I Pitbull hanno fatto un buon lavoro e,
a parte alcuni caricamenti, lenti in maniera scandalosa anche su macchine di fascia
elevata, tutto fila liscio. Se poi tenete conto che è in preparazione una patch Voodoo
2
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Ric. Hardware - 
Il gioco non è eccessivamente esoso. Richiede un P133 con 16 Mb Ram e 220 Mb su HD per la
versione liscia e un P100 con 16 Mb Ram e 260 Mb Hard Disk per quella 3DFX. In alcuni
casi, però, qualche rallentamento cè, anche su macchine non proprio vecchie
.
Totale - 
Test Drive 4 non è altro che un pallido clone di Need for Speed 2 (normale o SE che dir
si voglia) e mantiene molto poco lo spirito dei precedenti Test Drive. La sua sufficienza
piena, comunque se la prende, grazie alla buona giocabilità e alla grafica, non certo
grazie alla varietà, per altro scarsa, di modalità di gioco.
Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile. |