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Recensione di: Roberto "Cloud" Donnini


Ed ecco un altro tentativo di riproporre su PC i Martelli da Guerra, famosi nella loro incarnazione di Board Game. Quasi un annetto fa, la EA aveva realizzato un discreto strategico, uno dei primi a supportare l’accelerazione 3D, avente per protagonisti i personaggi di Warhammer, ma nella loro incarnazione più antiquata. La recensione di questo gioco la potete trovare qui e, comunque, cambiando nuovamente software house, alla SSI hanno pensato di riproporci i personaggi del noto Board Game con questo nuovo gioco. Per chi non avesse mai giocato o sentito parlare di questo gioco, o meglio universo fantastico, un brevissimo riassunto: impersonerete gli Ultramarines, una sorta di Fanteria spaziale del 40,000 D.C., in perenne lotta contro le forze del Chaos e i loro Chaos Marines. Per vincere dovrete guidare i vostri uomini attraverso una serie di missioni; al termine di ognuna di esse, i sopravvissuti vedranno migliorare le loro caratteristiche. Esistono diversi tipi di Marine ognuno con le proprie caratteristiche e abilità, così come esistono diverse armi e diversi mezzi per supportare i Marine durante le battaglie. Il gioco è sostanzialmente molto simile alla parte tattica di X-COM: si ottengono dei punti movimento per ogni soldato, che potranno essere spesi per muoverlo, sparare, usare oggetti dall’inventario (ricaricare le armi, lanciare granate o usare il medikit), raccogliere oggetti dal terreno e azionare leve e pulsanti. Come ho già detto, gli avversari sono le forze del Chaos, che possono essere constituite da dei semplici soldati senza armatura o altri marine, o ancora demoni e creature malvagie. Il gioco si svolge a turni, come se si giocasse a scacchi; il terreno è una mappa molto ricca di paesaggi in cui si può passare dai deserti alle paludi passando per interni di grandi fortezze.

Anche la grafica ricorda molto quella di X-COM. Ma vediamo di andare con ordine! Prima cosa l’introduzione, un filmatino in computer graphics, nulla di memorabile ma nemmeno disprezzabile, che serve a calare il giocatore nell’universo futuristico medioevaleggiante del gioco. Poi le opzioni, in cui si può scegliere se giocare uno scenario o una campagna, in single player oppure in rete (fino a quattro giocatori), difficoltà ecc.... Poi si inizia con il solito superiore che ci comunica gli obbiettivi della missione, e successivamente si armano al meglio le squadre da portare sul campo di battaglia e si scende quindi sul terreno di gioco. A questo punto inizia il gioco, una mappa con visione isometrica con tre livelli di dettaglio; da più lontano si ha un’ottima visione di insieme, ma i particolari si perdono un bel po’, e a volte non si riescono nemmeno a distinguere le truppe avversarie. Con il dettaglio più ravvicinato si godono i particolari ma non si sa bene cosa succeda, anche perché la finestra non è molto estesa essendo un quarto dello schermo occupato dalla console di comando. Il livello migliore è quello intermedio che permette una più che buona panoramica e al tempo stesso la visione di tutti i dettagli. Con un apposito tasto sulla consolle di comando ci si può muovere attraverso i vari livelli di altezza (fino a sette) e sempre tramite questa si può decidere di fare correre i nostri uomini o farli inginocchiare, o ancora sparare con colpi mirati (costano più punti movimento) oppure con colpi d’opportunità. Strategicamente si tratta di qualcosa di molto completo e, per finire anche le prime missioni, bisogna studiare parecchio la mappa e la posizione dei nemici, e quindi sfruttare i ripari naturali e cercare di evitare perdite....durante la campagna gli uomini perduti non sono più rimpiazzabili quindi si rischia di affrontare una missione pericolosa con pochi uomini. Il fatto che nel corso della campagna compaiano delle missioni a random regala a tutto il gioco un motivo di interesse in più. La scelta del gioco a turni è più che azzeccata, in sintonia con lo spirito del gioco da tavolo da cui prende ispirazione.

E’ un gioco di strategia a livello di singolo uomo, e come tale è fatto molto bene, la grafica delle unità è veramente molto buona, un po’ meno quella degli ambienti che sembra un pochino datata, ricorda troppo quella del primo X-COM. Effetti sonori più che degni e una musichetta di sottofondo azzeccata. L’interfaccia è molto user-friendly, e un unico difetto è da imputare allo scrolling dello schermo che si muove un po’ a scatti. Tutto sommato non si tratta di nulla di grave, ma allora perché non sono così entusiasta di questo gioco? Eppure ho amato la serie di X-COM!!! Forse perché qui si gioca solo a livello di singola battaglia, non sono io che decido cosa fare e come farlo, non devo gestire nessuna risorsa, nessuna base.....non mi piace sentirmi legato, e purtroppo in questo gioco io mi sento così. Ma non è un difetto, è una scelta di congruità con il gioco da tavolo, quindi tocca adattarsi. Senza infamia e senza lode, quindi, si tratta di un gioco divertente da giocare per chi ama i giochi tattici e per chi ha amato i combattimenti della serie X-COM. Per chi è fan del gioco da tavolo, invece questo è un MUST, il miglior gioco per PC ambientato nell’universo di Warhammer.

  Titolo: Warhammer 40.000: Chaos Gate
Software House: SSI
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb Ram, Cd-Rom 2x, 200 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 5, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti raccomandati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Video SVGA 2 Mb, Cd-Rom 4x.

Gioco provato su: Pentium II 350, 64 Mb Ram, Matrox Marvel G200 8Mb, Sound Blaster Live!, 4 Point Surround System, Cd-Rom PC-DVD Creative 30x, Joypad Microsoft Freestyle Pro, Windows 98. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.


Totale -
Giudizio complessivo: divertente da giocare. Non è complesso, non è impossibile, per gli amanti della tattica un ottimo acquisto, per gli appassionati della serie un acquisto obbligato, per tutti gli altri un gioco da provare.