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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


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Una volta si diceva: fatto il film, fatto il gioco. Abbiamo memoria di numerosi tie-in (così vengono chiamati i giochi tratti da film) realizzati in fretta e furia solamente per uscire poco dopo l'uscita del film nei cinema. La Ocean, la gloriosa software house inglese di Manchester, che ora distribuisce giochi come F22 ADF dei Did, si era specializzata, a suo malgrado, nella produzione di questi tie-in: mi ricordo per esempio: Terminator 2: Judgment Day, uno strano sparatutto a volo d'uccello - picchiaduro di qualità piuttosto mediocre (dovrei averlo ancora qui da qualche parte); Cabal, un platform tratto dall'omonimo film di Clive Barker, di qualità a dir poco infima e Hook, una buona avventura dalla longevità pittosto alta. Ci sono poi altri esempi di qualità ridicola, come Ghostbusters 2 della Activision, Star Trek V: The Last Frontier della Mindscape o anche Jurassic Park, sempre della stessa Ocean. I tie-in non hanno mai avuto grossa fortuna e sembra che ultimamente la loro qualità si sia abbastanza alzata: Star Trek: Generations è un buon compromesso tra sparatutto e avventura; Waterworld è un clone di C&C, arrivato con un gran ritardo sul mercato, ma abbstanza valido se fosse uscito senza ritardi; The Lost World è un buon sparatutto uscito per PSX e i prossimi in uscita sembrano promettere ottimamente.

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Una delle prime locazioni in cui capiterete. Qui vicino, c'è la bomba, quindi state attenti. Da questa foto potete anche notare l'ottima qualità della grafica. Siamo all'inseguimento di un gruppo di malviventi che ci hanno sparato addosso. Ci troviamo sopra un palazzo.

Star Trek: First Contact è uno sparatutto che sfrutterà l'engine di Unreal e Mission Impossible dovrebbe essere un buono sparatutto 3D. Fortunatamente Men in Black è un gioco abbastanza bello e divertente ed ha molte caratteristiche che non lo faranno elevare a capolavoro, ma che sicuramente accattiveranno le simpatie degli amanti del genere (non tie-in, ma avventura 3D alla Resident Evil o Alone in the Dark). Come già detto, Men in Black è un'avventura 3D alla Resident Evil, che, sorprendentemente per questo periodo, non richiede l'utilizzo di nessuna scheda acceleratrice. Il gioco si porta via dai 60 ai 300 Mb sul vostro Hard Disk e richiede un sistema interamente compatibile con le DirectX 5 (come il 99% dei giochi usciti in questo periodo). Il gioco, appena avviato, fa subito partire una intro realizzata in stile fumettoso, che racconta la storia iniziale del film. La versione da me recensita è interamente doppiata in italiano e non possiede, come dice la scatola, i doppiatori originali del film. Se notate, infatti, la voce dell'agente K - Tommy Lee Jones è quella del telecronista di Actua Soccer 2. Comunque, non ci interessa tutto ciò, e passiamo a parlare del gioco vero e proprio. Il gioco non possiede i filmati originali del film, ma presenta filmati in stile fumettoso, tipo Pop Art.

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Il poligono di tiro nel quartier generale dei MIB. Con quella sorta di computer, a destra, potete avere informazioni sulle armi che potete usare. Ci hanno appena scaricati nella zona artica, vicino al Polo Nord. Ci sono alcuni scienziati pazzi da fronteggiare.

I filmati sono realizzati abbastanza bene e sono compressi in .avi e non sono eccessivamente scalettati. Il gioco è realizzato in stile Resident Evil e, infatti in molti punti ricorda il pluripremiato gioco della Capcom. Il gioco possiede una storia molto simile al film e infatti, all'inizio, vi trovate ad impersonare Will Smith come agente della NYPD, la polizia di New York, alle prese con una serie di malviventi. La vista di un alieno e quindi l'arruolamento nei MIB, con conseguente perdita dell'identità. Chi ha visto il film (i malati redazionali di Men in Black sono Sigmund e Helg, che l'hanno visto per diverse volte, sia in italiano che in francese) capirà perfettamente quello che voglio dire. Fin dall'inizio, comunque, il gioco presenta una difficoltà abbastanza elevata. Infatti avrete pochi minuti di tempo per disinnescare una bomba, nascosta molto bene nelle stanze della casa in stile Bronx dentro la quale vi trovate all'inizio. Se non riuscite a disinnescare la bomba, morirete subito e questo può causare anche un eccesso di nervoso in voi. Non vi dico quante volte ho dovuto ricominciare il gioco prima di capire che dovevo disinnescare questa bomba per andare avanti. Anche i combattimenti sono abbastanza difficili e, a mio avviso, da questo punto di vista, c'è un difetto relativo, però, al sistema di controllo. Il gioco è infatti controllabile solamente via tastiera, e non è assolutamente possibile utilizzare un'altra periferica di controllo, come il joypad, che sarebbe molto più comodo per questo tipo di gioco.

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Potete notare la qualità della grafica, anche se non accelerata. Siamo alle prese con uno strano essere. Il computer in alto a sinistra è dotato di uno strano e curioso sistema operativo. Scoprite come si usa!

Tralasciamo momentaneamente questa cosa e andiamo avanti a parlare del gioco. L'avventura si svolge in diverse ambientazioni, di difficoltà crescente: vi troverete nella zona Artica, in Amazzonia e in diverse altre ambientazioni. Il gioco è strutturato come un avventura, ma prima di ogni sezione, dovrete scegliere l'agente con il quale giocare, cercando di andare avanti nel gioco (leggetevi il relativo box per la presentazione degli agenti). Durante il corso dell'avventura potrete raccogliere 8 armi, di potenza crescente, ovvero quelle del film, tra cui il mitico Grillo Tonante. Del gioco mi sembra non ci sia molto altro da dire, per cui passo subito al commento.

Titolo: Men in Black
Software House: Gremlin Interactive
Sviluppatore: Gigawatt Studios
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 90, 16 Mb Ram, Windows 95, 60 Mb Hard Disk, Scheda Video e Audio comp. DirectX 5, Cd-Rom 4x.

Requisiti consigliati: Pentium 120, 16 Mb Ram, Scheda Video 2 Mb, Scheda Audio 16 bit.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Sound Blaster Awe 32, Matrox Millennium 4 Mb, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con questa configurazione MIB si è comportato ottimamente.


Grafica -
La grafica, pur non essendo accelerata, è molto bella e, a mio avviso, molto più bella di quella del termine di paragone della categoria, ovvero Resident Evil. I fondali sono tutti in alta risoluzione e i pixel fuori posto sono veramente pochi. Un ottimo lavoro da parte dei Gigawatt Studios.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono quelli del film e il doppiaggio italiano è realizzato molto bene. Il lavoro svolto, in compenso, è abbastanza buono.

Musica -
La musica non svolge un grande lavoro all'interno del gioco. Abbastanza convenzionale.

Giocabilità -
La giocabilità è buona, se non fosse per lo scomodissimo sistema di controllo realizzabile solamente tramite tastiera. Il supporto joypad avrebbe sicuramente giovato al gioco.

Longevità -
La longevità è molto elevata e penso che impiegherete un bel po' di tempo per terminarlo.

Real. Tecnica -
Il gioco è realizzato abbastanza bene, dal punto di vista tecnico. A parte alcuni impallamenti, che credo siano dovuti alla mia macchina, nient'altro da notare. Inoltre, le richieste hardware non sono assolutamente eccessive.

Ric. Hardware -
Le richieste hardware non sono assolutamente eccessive. Un Pentium 120 con 16 Mb Ram e scheda video con almeno 2 Mb di memoria dovrebbero bastare a farlo girare a velocità buona.

Totale -
Men in Black è un gioco molto bello, che si meriterebbe anche l'Avoc Award, ma, a causa di piccoli difetti, lo perde per pochissimo, anche se il suo bell'otto se lo prende. Se vi piacciono le avventure 3D compratelo senza remore. Se invece non amate il genere, avete sbagliato recensione.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.