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Recensione di: Antonio "Devastator" Conte


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L’intero mondo un‘altra volta si ritrova in crisi e solo un eroe, magari pilota di elicotteri e grande americano, può salvarci dalla distruzione globale. Questa è la tragica storia che si para dietro all’ultimo titolo della serie STRIKE. Dopo aver distrutto nemici somiglianti a Saddam Hussein, russi, americani e chi più ne ha, più ne metta, questa volta vi troverete davanti ad una semplice banda di criminali che vuole spingere l’umanità nel terzo conflitto mondiale. Ed ecco che i soliti buontemponi del Pentagono vi richiamano per fare la solita carneficina con il vostro solido, anche se vecchio, Apache che per l’occasione potrà essere cambiato con altri mezzi. Dopo l’enorme successo ottenuto da Desert Strike , la EA ha deciso di sfornare l’uno dopo l’altro dei seguiti del suddetto con una sempre migliore veste grafica e innovazioni sia nel piano sonoro che tecnico. L’ultimo uscito è proprio questo Nuclear Strike che ripropone da subito lo stesso gameplay dei titoli precedenti aggiungendo al tutto dei filmati di buona fattura. Questi fungono da briefing per ogni missione e potranno essere visualizzati durante il gioco e sicuramente garantiscono un’immediatezza che è tipica di questa serie. Permettono al giocatore di entrare nel vivo dell’azione, senza tediarlo con immagini statiche. Graficamente il gioco, supportando la 3Dfx, non è che sia un miracolo, anche perché non si ha una visuale decente e si ha l’impressione di non riuscire a pianificare una tattica vincente (nel frattempo, parlo un attimo io. Come potete vedere, le foto sono state oggetto di profondi problemi di grabbaggio, che mi hanno fatto bestemmiare come poche volte ho fatto. Queste sono le foto migliori che sono riuscito a fare ndBill). Un gioco nella quale il giocatore è chiamato a essere veloce sia di grilletto, ma anche nel saper pianificare tattiche d’avanguardia. Chi vorrà fare il kamikaze avrà una vita molto breve.

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Uno dei primi obiettivi che dovrete distruggere è questo elicottero che sta andando a fuoco. Fatelo. La grafica del gioco è molto buona, come potete vedere da questa foto.

Non facilita la situazione il fatto che la visuale è troppo ravvicinata all’elicottero e al terreno; sarete vittima troppe volte del fuoco nemico e spesso, negli attacchi perderete troppa armatura per poter sopravvivere. Ed è proprio per questo che dovrete essere capaci di gestire armatura, carburante e armi. Fatevi i vostri calcoli, ogni volta che voi morirete dovrete riiniziare la missione daccapo e non avete idea quanto siano stramaledettamente lunghe. Specialmente i nuovi giocatori troveranno frustrante questa scelta e non saranno un granché invogliati nel continuare nel gioco. Nelle missioni che avrete da compiere, avrete vari incarichi: dal distruggere villaggi gremiti dai nemici, al proteggere i membri chiave della vostra missione, tutto, naturalmente, facendo saltare in aria i nemici. I nemici moriranno o salteranno in aria a seconda dell’arma usata, mentre gli edifici salteranno in aria texture per texture, tutto grazie alla 3Dfx. Degne di nota comunque rimangono le costruzioni che si possono osservare durante le missioni. Comunque, il gioco presenta alcune novità, come la possibilità di guidare altri mezzi oltre che al solito elicottero, quindi dovrete mantenere i nervi ben saldi perché i nuovi mezzi sono per certi versi migliori al vostro fidato elicottero, anche se questo si mantiene quasi sempre il miglior mezzo, essendo questo nella media di per quanto riguarda armatura, armamentario e possibilità di carico per prigionieri. Per quanto riguarda le armi disponibili sin da subito notiamo che gli Hellfire fanno da padroni incontrastati per quanto riguarda potenza e precisione. Dopo quest’arma portatrice di bene, troviamo i normali Rocket, che essendo in maggiore quantità nei vostri lanciarazzi vi permetteranno di fare raid contro le cittadine proprio per la loro capacità distruttiva, ridotta in confronto agli Hellfire, proprio per la loro velocità molto elevata. Come arma per i disperati rimane la normale mitragliatrice che comunque vi permette di massacrare i poveri nemici a piedi, ma SOLO quelli, quindi non pensate di fare dei raid con quest’arma se non avete almeno o un buon piano o un istinto suicida. Comunque la visuale non migliora la situazione visto che avrete difficoltà, specialmente nelle prime battute, nel fare fuoco con la vostra mira. Questo infatti non aiuta, poiché all’inizio avrete difficolta nel mirare l’omino con bazooka che vi sta massacrando. Il gioco non è che sia granché. visto da chi Desert Strike se lo è giocato e rigiocato, comunque saprà tenere attaccati i nuovi giocatori che vorranno provare un gioco sicuramente non semplice. Per semplificare le missioni si ha a disposizione una mappa onnisciente con cui potrete orientarvi durante il gioco e che comunque toglie a questo la ricerca dei bonus. Le armi sono sempre rimaste le stesse dal primo Strike, e questo infastidisce per la mancanza di novità che non avrebbe fatto male.

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Le esplosioni sono realizzate molto bene e anche le distruzioni fanno la loro figura.

Anche i nemici sono sempre gli stessi e tranne qualche nemico più grosso, come le navi della prima missione, non vi sono dettagli che permettano di fare una grande distinzione con i vecchi titoli. Tutto rimane assolutamente attaccato alla vecchia saga e questo non farà piacere a chi, come me, ha apprezzato i vecchi titoli come Desert Strike, infatti, si ha una sensazione di deja-vù che non aiuta il giocatore nel voler andare avanti. Le richieste tecniche sono comunque troppo esose per un gioco che all’inizio andava su un Amiga 500, infatti è consigliata la 3Dfx, un Pentium 133 e almeno un centinaio di mega di hard-disk. Troppo, anche se dal canto suo, il gioco ha tantissimi filmati e un buon sonoro. Il bisogno estremo di originalità fa questo titolo consigliato solo a chi è uno sfegatato della serie Strike e a chi vuole dare un’ennesima batosta ai cattivoni di turno.

Titolo: Nuclear Strike
Software House: Electronic Arts
Sviluppatore: Tiburon Entertainment
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 90, 16 Mb Ram, 115 Mb Hard Disk, Cd-Rom 4x, Win 95, Scheda Video e Audio comp. DirectX 5.

Requisiti raccomandati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Acceleratore grafico 3DFX.

Gioco provato su: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Sound Blaster AWE 32, Diamond Monster 3D. Con questa configurazione Nuclear Strike si è comportato ottimamente, senza presentare rallentamenti.


Totale -
Purtroppo le innovazioni scarseggiano e non si ha una grandissima sensazione nel guidare il nostro fidato elicottero, i filmati non sono granché e sicuramente alla EA basavano il successo del tutto proprio su questo. In fondo il gioco rimane uguale ai vecchi titoli, le novità riguardano solo la grafica, ma il gioco in se e per sé è sempre lo stesso Desert Strike, che fece tanto scalpore nel 1990/91. Il concept è oramai vecchio e il gioco rimane troppo attaccato al passato. Per giocare bene poi, serve anche un computer che dovrebbe preferibilmente avere una 3Dfx ma i miglioramenti non sono tantissimi e l’uso della scheda sembra che sia dovuto alla pigrizia dei programmatori. Paradossalmente, l’unica caratteristica che si salva è proprio la grafica che, con i filmati riesce a salvarsi proprio sul filo. Tra le altre cose che sicuramente mancano di più, anche rispetto agli altri titoli della serie, c’è la mancanza del salvataggio durante le missioni che costringe il giocatore a fare una sessione con la preoccupazione di riiniziare il tutto. Magari un maggiore impegno nella realizzazione di questo gioco, sia dal lato della grafica che dal lato della giocabilità, avrebbe sicuramente giovato ad una saga che ormai sente il peso degli anni.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.