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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


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Mi ricordo che AVOC era stata l’unica rivista on-line in Italia a presentarvi, visto che fui io a recensirlo, la recensione di Pandemonium. A me, contrariamente a molti altri, Pandemonium era piaciuto. Un’ottima grafica, una buonissima giocabilità e una buona longevità erano le caratteristiche che me l’avevano reso interessante, ma contrariamente a questo, la grafica 3D nascondeva il fatto che il platform, pur essendo ambientato in un mondo interamente tridimensionale, era, in realtà, completamente bidimensionale, con l’unica possibiltà di muoversi lungo un binario predefinito, forse in modo più strano, ma comunque abbastanza identico a quello dei normali platform. Questo è stato il motivo per cui, al di fuori di me e Mad, Pandemonium è stato poco apprezzato: per la sua poca originalità, visto che in fondo, alla fine, si trattava di un normalissimo platform con l’unica aggiunta della terza dimensione a livello grafico, ma non di gioco. Inoltre, a volte, la telecamera si spostava in posizioni assurde, rendendo molto difficile la possibilità di muoversi.

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Ecco Fargus. Come potete vedere, è molto migliorato dal titolo precedente. Ecco uno dei livelli più belli. Dovete stare molto attenti per evitare di cadere giù.

Insomma, un gioco alla Nights (platform della Sega dall’impostazione molto simile a quella di Pandemonium) e non alla Crash Bandicoot o alla Croc (di cui leggerete la recensione, in anteprima, a giorni), nei quali è possibile muoversi anche lungo la terza dimensione, facendo radicalmente cambiare la meccanica di gioco. Ma non vi sto ad anticipare quello che vi voglio dire nella recensione di Croc, altrimenti mi fumo in anticipo l’anteprima. Pandemonium 2, che ha come sottotitolo Goon City, modifica solo leggermente alcuni aspetti del predecessore. Come dire, squadra che vince, non si cambia. Il primo Pandemonium, infatti, ha venduto molto e i programmatori della Crystal Dynamics, sperano, con questo seguito di bissare il successo del primo gioco. Ma questo, purtroppo, porta ad alcuni pregi, ma anche ad alcune grosse pecche. Ma andiamo a parlare del gioco vero e proprio. Il gioco presenta un’introduzione molto simile a quella del primo Pandemonium, che ci narra del nuovo casino (il Pandemonium del titolo), combinato da quei pasticcioni di Nikki e Fargus, i due personaggi che potevamo controllare nel primo gioco della serie. E anche questa volta, possiamo scegliere tra la maga Nikki, molto agile e utile nei livelli dove ci sono molti salti da fare; e il giullare Fargus, molto più adatto nel caso della presenza di quantità industriali di nemici. I livelli da affrontare sono 19, 18 normali e l’ultimo nel quale dobbiamo affrontare il terribile boss finale, per il quale ho dovuto sudare le proverbiali sette camicie per batterlo. Ogni 4 livelli dovremo affrontare uno dei temibili boss intermedi, non difficili come quello finale, ma comunque ancora abbastanza complicati da far fuori. I livelli sono tutti molto lunghi, e i programmatori della Crystal Dynamics (che ricordiamo, sono già stati autori di giochi come Gex, di cui si aspetta con ansia il seguito, che dovrebbe essere in vero 3D e Blood Omen, un RPG apprezzato moltissimo dal nostro Pini), hanno inserito alcune particolarità, che rendono il gioco un po’ più difficile, ma più divertente. Innanzitutto, ai personaggi è stata data la possibilità anche di aggrapparsi, in caso di salti troppo corti, che causerebbero una nostra caduta.

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Quando prenderete possesso del robot, vi divertirete molto. Un po' come avere gli scarponi antigravità. Peccato che però, soprattutto nell'esplosione, i pixel regnano sovrani. Questa è la testimonianza del fatto che i programmatori siano stati soggetti a lunghi trip durante la lavorazione del gioco.

In alcuni livelli, potremo prendere il controllo di mezzi particolari, come un carro armato, di potenza devastante, e un robot, che ricorda molto quelli delle serie di cartoni giapponesi come Mazinga Z o Goldrake. In alcuni casi, avremo degli strani power-up, come degli scarponi antigravità che ci permetteranno di saltare altissimo e molti altri. In questo modo, è stata sicuramente aumentata la longevità, che comunque era già buona nel primo titolo, e ci permetterà di sfruttare a lungo questo titolo. Io l’ho finito in 4 giorni, ma giocandoci in modo disumano (leggi 6 ore al giorno). Come ho già detto, i livelli sono molto lunghi, e, tanto di cappello ai programmatori, che sono riusciti a creare sezioni di gioco che, come ambientazione, ricordano molto alcuni quadri surrealisti. Mi viene il dubbio che alcuni livelli siano il risultato di lunghi trip da parte dei programmatori, ma preferirei essere smentito.

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Questi scarponi antigravità vi permettono di saltare lontanissimo e ad un'altezza molto elevata. Usateli a dovere.... Eccovi il terribile boss finale, tremendamente difficile da battere. Dovete distruggere tutte quelle pietre che ha attorno.

Mi sembra non ci sia altro da dire, anche perchè il gioco è quello che è, e non è più che un normale platform con alcuni aspetti strani e interessanti. Mi dimenticavo di dirvi che il numero di filmati di intermezzo è aumentato e con questo, mi pare di aver detto tutto. Mi permetto quindi, di passare al commento.

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Titolo: Pandemonium 2: Goon City
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Crystal Dynamics
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb Ram, Windows 95, Cd-Rom 2x, Scheda Audio e Video comp. DirectX 5.

Requisiti consigliati: Pentium 166 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Acceleratrice 3DFX con 4 Mb di memoria, joypad con almeno quattro tasti.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Orchid Righteous 3D 4 Mb, Sound Blaster AWE 32. Con questa configurazione, il gioco ha presentato alcuni rallentamenti in diverse sezioni.


Grafica -
La grafica, disponibile in versione liscia e 3DFX, raggiunge il top nella versione accelerata, anche se, in alcune sezioni di livelli (non ricordo quali), i pixelloni regnano sovrani. L’engine grafico utilizzato è quello del primo titolo e, non avendo subito modifiche, mantiene le pecche del predecessore. Comunque, alla fine del tutto e trascurando questi aspetti, la grafica è molto buona.

Effetti Sonori -
Non parliamo di musica, visto che le tracce audio fanno assolutamente pena. Gli effetti sonori sono di buona qualità, ma assolutamente convenzionali. Gli addetti al sonoro potevano darsi un po’ più da fare.

Musica -
Poca e inutile.

Giocabilità -
La giocabilità, sia con un joypad, che con la tastiera è molto buona e migliora nettamente anche quella del predecessore. Buon lavoro.

Longevità -
Sicuramente, la longevità è un aspetto molto positivo del gioco. Se lo giocherete come dei forsennati, lo finirete presto. Se lo giocherete, invece, normalmente, ve lo goderete abbastanza.

Real. Tecnica -
Il gioco soffre di rallentamenti evidenti anche sul mio P200 con 32 Mb Ram e 3DFX. Inoltre, si vede che alcuni livelli sono il risultato di un lavoro abbastanza affrettato da parte dei programmatori. Poteva essere fatto meglio.

Ric. Hardware -
Eccessive, per un gioco del genere. E’ inaccettabile che un gioco, per di più accelerato, soffra di rallentamenti anche sul mio P200 con 3DFX, che sicuramente non è una macchina al top, ma è comunque ancora dignitosa. Se ve lo volete godere, dovete avere almeno un P166 MMX con 3DFX.

Totale -
Pandemonium 2 è la fotocopia del primo titolo. Aggiunge alcuni aspetti interessanti ma presenta, come ho fatto notare nel commento, grosse pecche a livello tecnico. La grafica e la giocabilità sono buone, mentre la giocabilità è ottima. La sua piena sufficienza, comunque, se la prende.


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.