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Recensione di: Roberto "Cloud" Donnini


Se sapessi scrivere in siciliano lo farei, perché al termine di una seduta di gioco a Gangsters l’accento cambia e la nostra parlata diventa quella di un siculo-americano; per intendersi quella voce di Marlon Brando ne ‘Il Padrino’. E credetemi, andando a dormire avrete paura di risvegliarvi al fianco di una testa di cavallo!!! (Questa è sempre presa da il Padrino). Da come avrete capito il gioco vi mette nei panni di un boss di una gang di Mafiosi; ma siccome è ambientato nell’America anni ’30 si dice gangster e voi, come giovani Al Capone, dovete portare la vostra famiglia a governare sulla città. Inizierete il gioco con pochi “picciotti”, ma poi li potrete reclutare, così come potrete reclutare un avvocato e un contabile di fiducia che vi farà evadere le tasse (ma attenti, ricordatevi di Alfonse “Scarface” Capone che, evadendo le tasse, se l’è presa là dove non si dice). Le azioni che potete compiere per raggiungere il vostro scopo sono tante, discretamente descritte nel manuale che la confezione contiene, ma il vero aiuto viene dal tutorial che vi guida passo passo nella creazione del vostro regno di malvagità. Inizierete a fare soldi taglieggiando i negozianti, raccogliendo il pizzo e punendo chi non lo vuole dare; potrete poi dar vita ad attività parallele ben mascherate dietro attività legali come, che so, una bisca clandestina, una distilleria (ricordo che siamo in pieno proibizionismo) e così via. Mi raccomando di ungere bene le ruote della giustizia, vale molto di più una mazzetta nelle mani di un giudice che non un gruppo di picciotti armati fino ai denti. Poi dovrete eliminare le gang rivali che si muovo nella città esattamente come voi……ma come si fa tutto questo?

Il gioco è diviso in due sezioni, una direttiva e manageriale, l’altra di osservazione. Nella prima parte dovrete impartire gli ordini ai vostri uomini che sono divisi secondo un preciso organigramma: sotto di voi avete i luogotenente che faranno eseguire ai piciotti gli ordini che voi darete. L’intelligenza dei luogotenente è buona e sceglieranno sempre i migliori uomini possibili per eseguire gli ordini in base al tipo di azione che dovranno compiere e alle capacità degli stessi uomini. Infatti ogni piciotto è caratterizzato da degli attributi che indicano se è più adatto all’uso delle armi o ad un ruolo di scrivania (ad esempio gestire una attività illegale). Tutte le azioni le deciderete in questa sezione; gli ordini che potete impartire sono diversi, divisi in categorie: perlustrare una zona, fare la guardia ad un posto, corrompere, comprare locali, estorcere, intimidire, rapire, uccidere e tutta una lunga serie di crimini. Sempre in questa sezione date gli ordini al vostro avvocato e al vostro contabile, quindi tirate fuori di prigione i vostri uomini arrestati, evadete le tasse ed andate a parlare con qualcuno. Le destinazioni delle varie azioni vengono decise su una mappa che rappresenta la città, mappa sulla quale si possono vedere le zone degli avversari……di cui all’inizio non si sa nulla. Per scoprire le loro zone e i loro covi si dovranno mandare i nostri a perlustrare le zone e pagare gli informatori per avere informazioni più o meno attendibili, rischiando anche di scatenare una guerra fra bande per aver invaso un territorio. Esiste anche una piccola sezione diplomatica in cui si decide l’atteggiamento nei confronti degli avversari: se per esempio decidiamo di essere in pace con i ROSSI i nostri non attaccheranno i loro uomini che sono dalle nostre parti, mentre se siamo in guerra cercheranno di massacrarli. Nella fase di pianificazione si decide anche di acquistare armi o mezzi e di vendere beni di nostra proprietà come alcool, droga o refurtiva. Una volta pianificato il tutto si accede alla seconda parte: la settimana lavorativa. Nella prima fase abbiamo lavorato con un dettaglio di mappa cittadina, in questa seconda invece si lavora a livello di singolo uomo e di strada. Con una visuale isometrica si seguono le azioni dei nostri uomini mentre eseguono ciò che gli abbiamo ordinato (la grafica è molto carina e ricorda quella di X-Com: Apocalypse).

In questa parte possiamo in parte modificare gli ordini che avevamo imposto, bloccando, per esempio, il reclutamento di nuovi uomini perché servono un po’ di braccia in più per ripulire la nostra zona dalla feccia composta dagli uomini delle bande rivali. Non si possono dare ordini complessi come nella prima parte, ma anche qui si può decidere se uccidere una persona o se picchiarla. L’azione poi può essere accelerata e lasciare che i nostri sbrighino le loro faccende; un servizio di messaggistica ci avverte se succedono delle cose importanti, riducendo la velocità e indicandoci la zona…..(proprio come in X-Com). E’ durante questa sezione che si vede quanto è dura la vita del gangster: i poliziotti minacciosi, i rivali cattivi, ogni momento è quello buono perché qualche nemico ci attacchi all’interno del nostro HQ e ci tolga dagli affari!!! E’ ora che le armi cantano, che la voce dei nostri uomini si faccia sentire mentre chiede il pizzo (IN ITALIANO CON ACCENTO SICULO), che la voce dei cittadini suoni spaventata…..ed è ora, purtroppo, che i nostri uomini cadano sotto i colpi di un agguato o della polizia, e là dove il loro corpo cade rimane una sagoma in gesso. Al termine di questa fase si torna alla parte amministrativa dove un giornale ci informa degli ultimi avvenimenti e dove i nostri uomini ci relazionano sull’esito delle loro missioni. E ci INCAZZEREMO veramente quando scopriremo che il proprietario del negozio di biancheria intima all’angolo si è rifiutato di pagare il pizzo….e dovremo riportarlo sulla retta via…..e così di questo passo in una specie di Monopoli del crimine, cercheremo di eliminare i nostri avversari o di diventare tanto potenti dal farci eleggere sindaci. Il gioco non è per nulla male, la possibilità di modificare tutti i parametri di partenza e la creazione di una mappa casuale ad ogni partita lo rende anche longevo…del resto come il monopoli le cose da fare sono quelle, cambiano gli imprevisti e le carte in tavola!!!

Difetti evidenti di questo gioco? Come nel Monopoli le cose da fare sono sempre quelle, l’interfaccia utente non è poi così comoda, ci sono a volte situazioni in cui per tornare alla lista dei nostri uomini dobbiamo accedere a un’altra pagina dell’organizer virtuale per azzerare il dettaglio; il manuale è scritto bene ma un po’ troppo superficiale e per ultimo le armi sono poche, 2 tipi di pistole, la dinamite, 2 tipi di fucile e il mitra….basta non ce ne sono altre!! E i mezzi sono 4 (nel dettaglio due auto, un blindato e un furgoncino). Però un modo nuovo per presentare questo genere di giochi, graficamente non è violento, ma secondo me è peggio di uno spara e fuggi….proverete la voglia di uccidere quel negoziante che ha fatto la spia con la polizia…e quel giudice? Meglio farlo saltare. Insomma spinge le persone ad entrare veramente nella logica criminale, almeno per la durata della sessione di gioco….. Anche se al termine si ha la netta sensazione che a Gangster manchi qualcosa per essere definito un grande gioco, sarà sicuramente in grado di far passare parecchio tempo davanti al computer a tutti coloro a cui piacciono questo genere di giochi....chi invece predilige l’azione lo troverà un pochino lento e piatto. Secondo il mio umile parere un ottimo diversivo tra una partita di X-Com (che pur essendo un po’ vecchiotto mi diverte ancora...) e l’altra.

Titolo: Gangsters: Organized Crime
Software House: Eidos Interactive
Sviluppatore: Hothouse Creations
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 50 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 166, 32 Mb RAM, 60 Mb Hd, Scheda video SVGA con 2MB comp. DirectX 6, CD-ROM 8x, Mouse.

Gioco provato su: Pentium II 350, 64 Mb Ram, Matrox Marvel G200 8 Mb, Sound Blaster Live!, 4 Point Surround System, Cd-Rom PC-DVD Creative 30x.Con questa configurazione il gioco non ha presentato problemi.


Grafica -
Niente di speciale, ma essenziale al gioco, del resto qualcuno si è mai lamentato della grafica di Monopoli????

Effetti Sonori -
Accento siciliano dei nostri picciotti, voci impaurite dei commercianti, il secco colpo delle armi di una volta, il rumore delle nocche che si infrangono sui denti di quelli che dobbiamo convincere.....direi molto, molto buono.

Musica -
Manca la colonna sonora de “Il Padrino” ma quella che c’è fa il suo dovere, magari a volte è un po’ ripetitiva.

Giocabilità -
Tanta, superato l’imbarazzo iniziale ci si sente dei veri gangster (o meglio mafiosi), è in grado di tirare dentro gli appassionati dei manageriali, ma lo apprezzeranno anche gli altri, in fin dei conti è una ventata di aria fresca.

Longevità -
Se non vi piace il Monopoli la vita di questo gioco non è lunghissima, ma se amate questo genere di giochi (come Sim City, Championship Manager) vi garantirà ore e ore di divertimento. Ogni partita è una cosa nuova, tre livelli di difficoltà e sempre nuovi imprevisti ne fanno un salto nel buio. E poi l’opzione multiplayer, non l’ho provata ma c’è!!

Real. Tecnica -
Risulta sempre difficile dare giudizi dei colleghi (in realtà, faccio il programmatore, come vero lavoro....), comunque hanno fatto un buon lavoro, pensando soprattutto al gioco e poi all’impatto visivo, la loro è stata una scelta che condivido. Probabilmente si poteva fare di meglio sull’interfaccia utente.....ma chi sono io per dare giudizi? Non avrei saputo da dove iniziare.

Ric. Hardware -
Pentium 133, 16MB RAM, Scheda video SVGA con 2MB, 50 Mb di HD, CD-ROM 4X e scheda video che supporti le DirectX 6. Niente di eccessivi mi sembra, e ritengo che queste bastino.

Totale -
Giudizio finale quindi, fosse per me vi direi di prenderlo che è un ottimo passatempo, certo che con i prezzi che corrono bisogna pensarci un attimo su, ci sono tanti titoli in uscita in questo periodo che meritano la precedenza. Questo era un modo educato per dire che è un bel gioco ma non un capolavoro, non certo imperdibile, io però sono contento di averlo preso!!!! Per il resto fate voi.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.