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Recensione di: Emanuele "Gamer" Gesuato


La 3DO che si propone all’ interno del mercato videoludico non solo nell’ambiente PC ma anche in quello delle console con prodotti quali "Uprising", "Requiem" e "Might & Magic VI" ci stupisce con questo poco reclamizzato "Army Men". Avete presente quei soldatini di plastica che vengono generalmente utilizzati in alcuni wargame da tavolo ? Bene, la 3DO ha deciso di dedicare loro questo piccolo capolavoro. La trama è molto lineare e del resto non necessita di ulteriori approfondimenti: è in corso una guerra tra due nazioni quella dei verdi e dei marroni; per caso i verdi scoprono che la nazione avversaria sta costruendo un’arma potentissima e rigorosamente top-secret. Voi, impersonando un soldato dei verdi dovrete sventare i piani di costruzione impossessandovi di importanti informazioni e rubando pezzi dell’arma segreta stessa. Le missioni necessarie al raggiungimento di questo obiettivo sono raggruppate in tre campagne, una nel deserto, una nella giungla e l’ultima in una baia; le missioni stesse però sono suddivise in due o tre fasi ciascuna che si svolgono nello stesso scenario.

Ci troviamo in una stazione di rifornimento, che rappresenta anche uno
degli obiettivi da conquistare.
Ci prepariamo a svaligiare una banca.
Dobbiamo sbrigarci, presto arriveranno nemici da tutte le parti !

All’inizio del gioco potrete usufruire di un campo d’addestramento in cui potete imparare ad utilizzare tutte le armi e i mezzi a vostra disposizione. Infatti, per riuscire a portare a termine il difficile compitoassegnatovi avrete a disposizione un nutrito arsenale: un fucile a munizioni illimitate, granate, lanciafiamme, esplosivi, bazooka e mortai. Per le granate e il mortaio potrete anche calibrare con una certa precisione il punto di caduta del proiettile; con il mortaio in particolare la visuale a volo d’uccello si amplierà fornendovi una migliore panoramica dell’ambiente circostante. Per spostarvi più velocemente da un luogo all’altro potrete utilizzare quattro differenti mezzi: la jeep, provvista di un’ottima mitrgliatrice leggera utile per falciare la fanteria, un camion adibito al trasporto di materiali, un’autoblindo assolutamente indifesa da qualsiasi attacco e un potente carro armato. Talvolta potrete utilizzare il supporto aereo disponibile in tre diverse modalità: attacco in una preselezionata zona ove verranno sganciate numerose bombe ad alto potenziale esplosivo, chiamata rinforzi rappresentata da un gruppo di paracadutisti e ricognizione aerea utilizzata per conoscere per un certo periodo di tempo la dislocazione delle unità nemiche nella mappa. Infine, può essere posto sotto il vostro comando un gruppo di uomini che a seconda di determinati tasti funzione può svolgere le seguenti direttive: seguirvi, attaccare un obiettivo oppure difendere una locazione. Il vostro uomo ha solo due locazioni possibili che possono essere adibite all’alloggio delle armi, ma,queste ultime possono essere poste solo o sul primo o sul secondo slot libero indipendentemente da eventuali altri alloggi liberi. Il dettaglio grafico offerto nei vari scenari è impressionante, tutto è rappresentato nella maniera più realistica possibile e anche l’interazione non fa altro che aumentare quel senso di realismo che permette di immedesimarsi nel personaggio.

Guardate che disboscamento e tutto per il capriccio di un povero pazzo ... Eccoci alla guida di una lussuosa jeep: la più veloce di tutti i mezzi disponibili.

Per esempio potete nascondervi dietro a rocce o ad alberi per sfuggire ai proiettili nemici; oppure se vi trovate nel mezzo d’un gruppo d’alberi appicando fuoco a uno di essi vedrete che presto esso si propagherà agli altri. Decisamente in antitesi rispetto alla grafica è il sonoro:assolutamente indecente; Army Men offre un campionario audio digitalizzato veramente male che non riesce a competere qualitativamente con l’ambiente scenografico. Peccato, perchè questo gioco aveva tutte le carte in regola per diventare un must, inoltre si debbono aggiungere altri bug riscontrabili peraltro non in maniera grave ma che minano gravemente la giocabilità: capita molto di rado che gli uomini che sono sotto i vostri ordini non obbediscano e restino semplicemente fermi. Altre volte, ma sempre di rado, i bug diventano più seri andando a far sorgere conflitti che degenerano in crash del sistema operativo. Oltre a ciò il gioco si rivela particolarmente originale, divertente e longevo. L’originalità riguarda in particolar modo l’idea di trasporre in un computer le stesse emozioni che si avrebbero nei wargame da tavolo, le missioni stesse non sono monotone e la loro difficoltà va progressivamente aumentando, inoltre alcune di esse ricordano fatti storici realmente accaduti che rendono sicuramente più interessante il susseguirsi degli eventi. Tra una fase e l’altra, infatti, sarà il vostro stesso comando supremo che vi informerà tramite bollettini militari di ciò che sta succedendo. La longevità, invece, è garantita dalla difficoltà via via crescente delle singole fasi; il salvataggio durante le partite viene totalmente gestito dal computer: viene automaticamente salvata la vostra posizione al momento in cui riuscirete con successo a conseguire l’obiettivo di una fase. Una delle ultime opzioni rese disponibili dai programmatori è il supporto multiplayer, divenuto ormai indispensabile per rendere la longevità più interessante.

Vedete quel camion in basso a sinistra? Bene, lo dobbiamo distruggere!

Per questo motivo, sono disponibili il multiplayer relativo a collegamento seriale, connessione tra modem, via rete e via internet; purtroppo però Army Men in questi casi richiama sempre le routine grafiche di Windows; sarebbe stato sicuramente più professionale realizzare una propria interfaccia. Il gioco è stato testato solamente in modalità seriale e ha dato dei gravi problemi di collegamento a velocità superiori a 38400, il lato negativo è che a velocità inferiori il gioco scatta perdendo sicuramente in giocabilità. Comunque vi sono due particolari modalità in cui può essere gestito il gioco in multiplayer: o la raccolta di un certo numero di bandierine avversarie, in cui chi effettua per primo questo compito vince automaticamente, oppure l’uccisione del proprio avversario per un certo numero di volte che varia da cinque, dieci o quindici. In multiplayer il giocatore si può avvalere di tutte le mappe messe a disposizione e, tramite selezione, di tutte le unità e i mezzi disponibili. Army Men si presenta come un gioco di buona fattura che avrebbe potuto diventare benissimo un classico, ma che, grazie ai bug riscontrabili diminuisce sicuramente il numero di persone che formano il target per questo prodotto. Veramente un gran peccato, anche perchè è proprio la giocabilità che in questo genere di giochi si dovrebbe presentare come il pilastro portante dell’intera struttura ludica a risentire di questi difetti.

Titolo: Army Men
Software House: 3DO
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 75, 8 MB di RAM, CD-ROM 2x, scheda audio e scheda video compatibile DirectX 5, Windows 95.

Requisiti consigliati: Pentium 120, 16 MB di RAM, CD-ROM 4x.

Gioco provato su: K6 200, 32 Mb di Ram, Sound Blaster AWE 32, CDrom Goldstar 24X, Windows 95 OSR 2. Con questa configurazione il gioco non ha avuto nessun problema.


Grafica -
La parte migliore di questo gioco. Se l'interfaccia grafica avesse reso di più, qualititivamente parlando, avrebbe avuto un punto in più.

Effetti Sonori -
Indecente e privo d'atmosfera. Vi consiglio di giocare con le casse audio spente. Il voto è così alto solo perchè l'intenzione di farlo migliore c'è.

Musica -
Molto di routine.

Giocabilità -
Più che soddisfacente, ma migliorabile in alcuni fastidiosi bug che comunque si verificano assai di rado.

Longevità -
Buona, garantita da un'ottima gestione della difficoltà che aumenta progressivamente.

Real. Tecnica -
Qualche crash con Windows ne giudica la valutazione.

Ric. Hardware -
Il gioco non richiede particolari configurazioni per poter girare.

Totale -
Poc'altro da dire...


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.