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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


La saga di Warhammer, come la gran parte di voi (o almeno spero), saprà, non è altro che una serie di costose e molto belle miniature che la Games Workshop, nota casa di Nottingham, mette in commercio per allietare gli appassionati di miniature e RPG, e schierare nei loro giochi di ruolo alla D&D tutti questi personaggi, per creare battaglie e guerre. La saga di Warhammer ha avuto due ramificazioni: una futuristica, quindi ambientata nel futuro e una fantasy, ambientata in un’era simil-medievale. Per la prima serie i giochi usciti sono stati quelli della serie di Space Hulk, sempre editi dalla EA, che hanno riscosso un buon successo; poi c’è Final Liberation, uno strategico edito dalla SSI e uscito da molto poco, ma che non ha assolutamente riscosso molto successo. Della serie fantasy, l’unico titolo uscito fino ad ora era Shadow of the Horned Rat, edito dalla Mindscape, un titolo dalla realizzazione tecnica molto discutibile e dalla giocabilità scadente, che non piacque né agli appassionati, né agli altri. Siamo felici di dirvi che Dark Omen è totalmente diverso dal predecessore ed è un gioco veramente molto interessante e divertente. Vi faccio un’anticipazione prima del commento finale: il gioco è molto giocabile e avvincente e non vi deluderà affatto. Potrete condurre una campagna, purtroppo dalla trama fissata, contro il computer. Si è verificato il risveglio delle forze del male, che girovagando per le terre di Warhammer, cercano di accaparrarsi, con l’uso della forza, tre oggetti magici, cosa che provoca alcuni avvenimenti macabri e getta nel terrore la popolazione. I vampiri rapiscono le ragazze del villaggio per farle diventare le loro mogli e la terra butta fuori morti viventi. Il nostro ruolo è quello del comandante del reggimento di cavalleria Grudgebringer, Morgan Bernhardt che, agli ordini dell’imperatore, deve riportare l’ordine nelle terre di Warhammer, seguendo quest molto precise che ci permetteranno di visitare numerosi tipi di territori, come foreste, zone ghiacciate, lande tetre dove vivono i vampiri, e così via.

Un fotogramma tratto dalla intro, compressa molto bene e molto d'atmosfera. Questo è il tutorial che vi permetterà di prendere confidenza con i comandi del gioco.

Lo svolgimento degli eventi sarà poi intermezzato dai dialoghi tra i personaggi che partecipano alla battaglia, che si scambieranno veloci e dure battute. Il gioco è poi inframezzato da interessanti animazioni renderizzate, doppiate con ottima interpretazione, in inglese, ma molto comprensibile anche se non sottotitolato. Come è ovvio, c’è un’enorme differenza tra Dark Omen e il gioco da tavolo. Le regole del gioco da tavolo prevedono la possibilità di scegliere le proprie unità liberamente, cosa che in Dark Omen non è possibile, visto che le unità per ogni missione, risultano predefinite. La nostra truppa iniziale è costituita solo da uno squadrone di cavalleria, uno di fanti, uno di arcieri corredati da una batteria di cannonieri. A mano a mano che il gioco avanza e la trama si evolve, si avrà un aumento della truppa al nostro comando. Avremo dei balestrieri, una fanteria scelta imperiale, maghi, elfi, fuorilegge e molti altri ancora. Molte di queste unità si stabiliranno permanentemente all’interno del nostro esercito, mentre per altre, il compito di battaglia sarà solo temporaneo. Tra una missione e l’altra, potremo rimettere a posto il nostro esercito, con armature addizionali e chiamando nuovi uomini per sostituire chi è morto nella battaglia. Dovrete stare molto attenti ad utilizzare l’oro che avrete, visto che questo è sempre molto scarso. Potrete razziare tutti gli accampamenti che vorrete, ma l’oro che troverete non sarà mai sufficiente a rappezzare un esercito fatto a pezzi da una condotta di guerra piuttosto sconclusionata. L’utilizzo della migliore strategia è necessario se vorrete terminare il gioco. Il rischio di arrivare a metà del gioco con un esercito insufficiente a continuare le missioni è una cosa piuttosto concreta. Per cui, state attenti e dosate sempre bene le energie del vostro esercito. Le unità possiedono anche un altro elemento molto importante, ovvero l’esperienza. Mantenendo infatti le varie unità, da battaglia a battaglia, queste acquisteranno maggiori potenzialità e abilità nei combattimenti. Quindi la precisione e la potenza delle varie truppe saranno maggiori e migliori e il rischio di errori sarà diminuito gradualmente. Quindi, potete capire anche voi che, perdendo truppe, perderete anche potenza e precisione e quindi dovrete poi stare attentissimi alla vostra condotta di battaglia. L’ambiente in cui si svolgono le battaglie è tridimensionale, con montagne e depressioni, cosa che infliurà moltissimo sulla condotta di battaglia delle varie truppe. Inoltre è totalmente ruotabile a vostra discrezione, dandovi la possibilità di combattere la battaglia nella migliore prospettiva possibile. Grazie a questa configurazione tridimensionale del territorio, con alture e dislivelli, potrete posizionare le vostre truppe su queste, e approfittare della vostra posizione sopraelevata per sferrare attacchi mortali contro i vostri nemici. Potete così distruggere le varie abitazioni e costruzioni, per scoprire magari qualche importante segreto, ma la distruzione dell’ambiente circostante si limita solo a questo. La disposizione delle nostre unità risulta molto importante, siccome la posizione iniziale è quella che potrà propiziare la nostra vittoria o causare la nostra sconfitta. I cannoni e i mortai, infatti, non potranno più essere spostati dopo l’inizio della missione e la disposizione delle truppe sarà anche quella che condizionerà la maniera in cui i nemici vi attaccheranno e il vostro successivo metodo di difesa. Una tattica vincente è infatti quella di aspettare e ricevere i nemici e risulta totalmente inutile buttarsi contro gli avversari e tentare così di colpirli.

Come vedete, l'accelerazione 3D si fa sentire e l'effetto di trasparenza dell'acqua ne è un esempio. Il nostro plotone sta per essere affrontato da due truppe nemiche. Il risultato è assicurato.

Il modo migliore di vincerli è quello di mandare avanti delle truppe in avanscoperta, attirandoli nella vostra zona e poi di farli massacrare dalle vostre unità più potenti. Il gioco è uno strategico real-time ma, come in molti altri giochi del genere, questa caratteristica non vi costringerà a trasformare Dark Omen in uno sparatutto, dove rischia di vincere chi clicca sul primo pulsante del mouse più velocemente. All’inizio, la velocità risulta molto importante, siccome abbiamo poche unità e dobbiamo confrontarci con nemici piuttosto forti e armati, ma vedrete in seguito che, nelle battaglie più difficili, dove disponiamo di numerose truppe, le nostre decisioni sono molto importanti, anche per creare delle sinergie di collaborazione tra tutte le nostre unità. Dovremo infatti anche tenere conto dei caratteri dei singoli gruppi di unità e delle loro paure e sicurezze. In questo modo dovrete inoltre stare molto attenti alle risorse di cui disponete ed utilizzarle al momento dovuto. Un confronto che dobbiamo fare con Shadow of the Horned Rat è relativo all’interfaccia. Nel predecessore, dire che questa era semplicemente incasinata era come farle un complimento. Tutte le operazioni richiedevano delle combinazioni simili alle mosse speciali dei picchiaduro e, questo sarebbe stato accettabile in caso si fosse trattato di un gioco a turni, dove la velocità non era tutto, ma non in un gioco in real-time, dove la velocità nelle operazioni è una componente fondamentale. In Dark Omen, dove i programmatori mi pare siano gli stessi di SotHR, sembra che questi abbiano capito gli sbagli fatti nel predecessore. In questo caso, l’azione si svolge in full screen (e non in finestra come il precedente titolo), con grafica in alta risoluzione e supporto D3D che migliora un po’ questo parametro. Inoltre, l’interfaccia risulta molto semplificata e tutto sembra essere stato facilitato, anche per consentire di giocare in modo migliore anche ai meno esperti. Inoltre, il tutto è corredato da un ottimo manuale, sia cartaceo (tutto in italiano) che on-line, cosa che risulta molto efficiente. Come ho già detto, l’interfaccia risulta eccessivamente semplificata, con semplicissimi pulsanti che permettono di controllare tutti i parametri delle varie unità e, grazie alla velocità del vostro click con il mouse, di influire in modo maggiore o minore sulle truppe. Inoltre, per evitare lo scrolling del campo di battaglia, cosa non molto gradita, essendo il terreno in 3D, le unità che si trovano lontano dal punto in cui siete localizzati con lo schermo, potete comunque selezionare e impartire ordini all’unità attraverso uno stendardo che indica approssimativamente, la direzione di questa. Mi sembra quindi di aver detto tutto, per cui vi lascio al commento.

Titolo: Warhammer: Dark Omen
Software House: Electronic Arts
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 120, 16 Mb Ram, Windows 95, Scheda Video PCI con almeno 2 Mb comp. DirectX 5, Scheda Audio comp. DirectX 5, Cd-Rom 4x, 21 Mb Hard Disk, mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 166, 32 Mb Ram, Acceleratore 3D comp. D3D 4 Mb, Cd-Rom 8x, 250 Mb Hard Disk, hardware per il gioco multiplayer.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Sound Blaster AWE 32. Con questa configurazione DO si è comportato ottimamente, senza alcun problema di sorta o rallentamento.


Grafica -
La grafica di DO è molto bella, soprattutto in versione accelerata e, l’engine 3D che permette di muovere e ruotare il terreno a vostro piacimento risulta ben realizzato.

Effetti Sonori -
A livello di effetti sonori, il gioco si assesta su una buona qualità. Mentre il doppiaggio, interamente in inglese è molto ben realizzato grazie alla buona recitazione delle voci.

Musica -
Le musiche immergono perfettamente nell’atmosfera di gioco e sono realizzate abbastanza bene.

Giocabilità -
Il punto forte di DO. L’interfaccia altamente semplificata permette di controllare agevolmente tutte le unità e di avere un controllo totale sul terreno di gioco.

Longevità -
Penso che gli appassionati della strategia non tarderanno a terminarlo. Ma per chi gli RTS non sono tutto nella vita, questo gioco potrebbe rappresentare una buona sfida.

Real. Tecnica -
Abbastanza pregevole, per cui, niente di importante da segnalare.

Ric. Hardware -
Piuttosto parche, sia con che senza accelerazione 3D. Un P133 con 16 Mb Ram sia con che senza scheda acceleratrice per me basta alla grande.

Totale -
Warhammer: Dark Omen è un RTS molto interessante, con buon grafica e sonoro ed un’ottima giocabilità. La longevità risulta abbastanza buona e il concept di gioco e l’atmosfera, pur non essendo molto originali, hanno intrippato anche me, che non sono un appassionato di questo genere di giochi. Se vi piacciono gli RTS, DO non vi deluderà affatto, mentre in caso contrario, potrà creare nuovi proseliti al genere o farvelo odiare ancora di più.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.