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Recensione di: Luca "Angel" Novali


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Il baseball è per gli americani un vero e proprio culto, al pari di altri tre sport molto popolari negli States: il football, l’hockey e il basket. Come gli altri tre “colleghi”, anche il baseball cattura ogni giorno l’attenzione della stragrande maggioranza della popolazione del nuovo continente, per non parlare poi del vastissimo giro di denaro che fa da corollario all’evento sportivo in se; facciamo degli esempi? Niente di più facile: basti pensare alle pubblicità, ai diritti televisivi e, perché no, anche ai diritti sui software che consentono di provare le emozioni che si vivono nel “diamante” (per i neofiti: il diamante è il campo da baseball, proprio per il fatto che il suo perimetro che ricorda le forme della celebre pietra preziosa...). Tutte le attenzioni che il popolo americano rivolge verso la Major League (il campionato di baseball americano...) non potevano passare inosservate alle case produttrici di videogames, che tentano di riprodurre le bellezze di questo sport. Da anni la EA Sports regna sovrana per questo genere di prodotti, ma da questo mese si deve iniziare a preoccupare anche della più recente, ma decisamente competitiva, VR Sports che, proprio in questi ultimi giorni, ha messo sul mercato VR Baseball 2000. Il prodotto, uscito già da qualche mesetto negli States (o meglio, non sì è ancora capito, visto che ufficialmente, il gioco sembra uscito ad Aprile, ma io possiedo una versione di VRB2000 già dall’Ottobre del 1998. Misteri del software...ndBill), ha avuto un ottimo riscontro sul pubblico (come poteva non averne??) e ora sta approdando anche in Europa anche se, a mio avviso, gli risulterà più difficile affermarsi come ha fatto in America per il solo fatto che, facciamo l’esempio dell’Italia, lo sport in questione non ha una grossa presa sulla gente.

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Ecco la schermata di riepilogo dopo il primo inning. Il punteggio è ancora fermo sullo 0 a 0. Strike Out per il giocatore degli Yankees. …Coraggio, avrai tempo per rifarti!

Questo è un vero peccato perché la VR Sports ha fatto, a mio avviso, un buon lavoro e ora vi spiegherò bene tutto quanto, fin nei minimi particolari!! Andiamo con ordine: l’installazione raccomandata vi porterà via la bellezza di 255Mb dal vostro HD, e questo in effetti potrebbe sembrare una quantità di spazio un po’ eccessiva per un gioco ma in fondo, ormai, tutti i titoli di una certa rilevanza si aggirano intorno a queste richieste. Terminata la solita fase di installazione dei file sull’HD e lanciato il gioco verrà eseguita una bella introduzione nella quale, un filmato di ottima qualità passerà in rassegna tutte le squadre delle Major League Baseball, dagli Yankee di New York agli altrettanto famosi Indiani di Cleveland, dagli calzini bianchi di Chicago (i White Soxs, ndr) agli altrettanto noti San Francisco Giants. Dopo questa interessante introduzione, che vi porterà un po’ già all’interno del gioco, entrerete nel menù principale composto da una semplice ma efficace schermata nella quale compariranno tutte le modalità di gioco e la possibilità di andare a configurare le opzioni a nostro piacimento. Uno dei pezzi forti di questo gioco sono proprio i tanti tipi di gara: potremo effettuare una partita singola, un’intera stagione oppure il cosiddetto “Home Run Derby” (continuate a leggere e saprete di che si tratta!). Per l’“Exhibition Game” (ovvero la partita singola, di esibizione...) c’è davvero poco da dire: si scelgono le due squadre partecipanti, il campo di gioco e scenderete subito in campo accolti da una voce di donna che canta l’inno americano (proprio come accade all’inizio delle partite!). Qualche parolina in più vanno spese invece per la descrizione della stagione che, come forse saprete, è composta da una “Regular Season”, dove tutte le squadre professionistiche americane e canadesi si danno battaglia raggruppate in quattro gironi a seconda della loro posizione geografica, e dai Play Off, ai quali partecipano le prime due classificate di ogni girone per disputare incontri dove avanza al turno successivo quella che vincerà per primo tre incontri su cinque fino ad arrivare all’attesissima finale, evento seguito dalla stragrande maggioranza degli americani.

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Fase di preparazione alla battuta. Osservate la grafica: perfetta (ma solo dal collo in giù!!). HOME RUN!!! Palla scagliata a ben 377 piedi dal box dalla casa base!

Dopo aver scelto la vostra squadra preferita potrete anche stabilire che tipo di stagione effettuare: da quella regolare (composta da ben 162 match....) ad altre edizioni “leggermente” più accorciate con un numero inferiore di incontri (la stagione col minor numero di incontri ne è invece 20). Non vi preoccupate: anche se sceglierete la stagione “regolare” (quella con 162 match...) potrete scegliere la simulazione della partita che in realtà avreste dovuto giocare; in questo modo comparirà solamente il risultato finale dell’incontro. Nella schermata principale del menù della stagione potrete sempre avere sotto controllo la situazione del campionato con tutte le classifiche, gli incontri disputati e quelli ancora da affrontare, potrete effettuare scambi di giocatori fra due squadre oppure potrete studiarvi le statistiche dettagliate di ogni singolo giocatore di ogni squadra. Terza modalità di gioco e forse la più stravagante, è l’Home Run Derby, della quale vi ho già accennato qualche riga più in alto. Essa si tratta di una particolare sfida fra i più forti battitori di tutte le squadre professionistiche che sono stati invitati per una gara che verrà vinta da colui che avrà messo a segno il numero maggiore di Home Run. Ogni giocatore verrà sottoposto a una serie di dieci lanci (il lanciatore è sempre manovrato dal computer...) e, o spedisce la palla oltre la recinzione del fuori campo, oppure verrà conteggiato lo strike. Passeranno al secondo turno i primi quattro classificati, poi da quattro si passerà a due e infine verrà nominato il vincitore! In tutte le diverse competizioni, si essa una banale amichevole sia la finale della stagione, abbiamo la presenza del fattore “infortunio”: in maniera del tutto casuale potrebbe infatti comparire sullo schermo l’avvertimento che uno dei vostri giocatori è a rischio di infortunio, dopodiché starà a voi la scelta di rischiare che si faccia male davvero oppure se sostituirlo in tempo. Nel qual caso che il giocatore si infortuni, il suo nome comparirà nella lista degli indisponibili e non potrete più utilizzarlo fin tanto che non uscirà dalla “lista nera”! Ovviamente nella partita amichevole perderete il giocatore fino al termine del match mentre le cose si complicano se state disputando una stagione: l’infortunio potrebbe essere una cosa lieve (con un rientro in campo nella partita successiva), oppure potrebbe essere ben più grave (e allora preparatevi a farne a meno per un numero superiore di incontri). Una parolina in più vorrei spenderla però sull’engine grafico con il quale è stato realizzato il gioco. Per la prima volta, infatti, l’engine di un gioco che deve ancora uscire viene mostrato prima dell’uscita di quest’ultimo appunto.

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…e questa è la corsa per raggiungere la base successiva!! E’ il mio sogno effettuare una scivolata del genere per conquistare una base!!

Si tratta del motore grafico che muoverà Messiah, il nuovo e rivoluzionario titolo della Shiny, la software house di MDK, che dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno. Il problema, però, è che in VR Baseball 2000 ci sono alcuni problemi nell’implementazione di tale engine che, se nel vero Messiah, sarà così, allora ci sarà molto da discutere in fase di recensione. Insomma: giocando con VR Baseball i sogni di ognuno di voi, nati per caso guardando magari una partita delle finali della Major League, possono diventare realtà! Seduti comodamente sulla vostra poltrona, davanti al vostro computer, potrete viaggiare (mentalmente...) all’interno dei trenta stadi delle squadre professionistiche americane, calpestare l’erba, sentire il rumoreggiare del pubblico, afferrare una mazza dalla vostra panchina, colpire la palla e farla volare nelle gradinate in fronte a voi e correre attraverso le quattro basi fino a segnare il punto della vittoria! A questo punto della recensione mi sento di aver detto proprio tutto: guardate i voti, leggete i commenti e correte alla mia prossima recensione che, posso già anticiparvi, si tratterà del diretto concorrente di questo prodotto, ovvero Triple Play 2000 della nota EA Sports!!! A presto!

Titolo: VR Baseball 2000
Software House: Interplay
Sviluppatore: VR Sports
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 200, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 225 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico Comp. D3D o 3DFX, Joypad.

Gioco provato su: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Matrox Mystique 220 4 Mb, Sound Blaster 16, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Windows 98, Cd-Rom 24x. Con questa configurazione non ha dato problemi.


Grafica -
Nel complesso è discreta. Va precisato però che le maglie sono realizzate in maniera perfetta mentre le textures del viso e quelle degli scenari sono piuttosto scarse. Un vero peccato!!

Effetti Sonori -
Effetti sonori all’americana e tutto realizzato in maniera quasi perfetta: inno americano cantato all’inizio del match, arbitri che urlano in maniera veemente lo strike out e l’home run, giocatori che si parlano (e fra avversari si insultano...) e addirittura l’omino sulle gradinate che urla “Pop Corn” per venderlo agli spettatori!! Ottimo… ma solo se i programmatori si fossero sbilanciati un po’ meno in queste “americanate”.

Musica -
Anche le musiche sono azzeccate e ben realizzate. Vengono eseguite anche durante il gioco (e visto che hanno una breve durata non sono nemmeno noiose...) proprio come se venissero diffuse dagli altoparlanti dello stadio!!

Giocabilità -
È necessaria la conoscenza delle regole e questo fa si che non sia un gioco accessibile a tutti. In ogni modo, se siete degli appassionati di questo sport, dopo un po’ di pratica vi divertirete davvero tanto!

Longevità -
Sono presenti numerosi e divertenti tipi di match. Inoltre la modalità della stagione, se sceglierete quella regolare, sarà praticamente infinita con più di 150 partite! Non lo terminerete molto presto e, se siete appassionati come me, non vi stancherete nemmeno. Garantisco io!!!

Real. Tecnica -
Questo è l’unica cosa che a mio avviso è da ritenersi insufficiente! Sono presenti troppi ed evidenti errori, soprattutto a livello grafico, che infastidiscono davvero tanto!! A volte mi è anche capitato qualche spiacevolissimo blocco totale del computer e perdere una partita (dove magari si sta vincendo all’ottavo inning, grazie anche a un po’ di fortuna, contro una squadra piuttosto forte) è sempre una brutta cosa che fa disperare parecchio! Ragazzi... miglioriamo un po’!!

Ric. Hardware -
Le richieste hardware non sono eclatanti e un mediocre computer vi consentirà di godervelo al massimo (un P200 MMX e una scheda acceleratrice 3D saranno più che sufficienti). Mi sembrano un po’ eccessivi solamente i 255 Mb di spazio libero su HD richiesto.

Totale -
Premesso che il gioco del baseball non è, purtroppo, molto seguito in Italia e di conseguenza molti di voi potrebbero non essere attratti da una simulazione di questo sport, è giusto che io vi dica che VR Baseball 2000 è un prodotto davvero avvincente, realistico e entusiasmate. Inoltre credo che possa farvi anche avvicinare un po’ di più al gioco del baseball nel caso in cui impariate un po’ le regole fondamentali di questo sport. Tutto un ottimo lavoro… peccato che sia stato sciupato da una grafica non perfetta e soprattutto dalla realizzazione tecnica del tutto insufficiente!


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.