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Recensione di: Roberto "Cloud" Donnini


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Spazio ultima frontiera, la razza umana ha da poco scoperto il modo di volare fra le stelle, e da poco ha abbracciato l’idea di esplorare e colonizzare i pianeti, riunendo tutti sotto la bandiera della Federazione dei Pianeti. Armati di Phaser e Prima Direttiva, coraggiosi comandanti sono partiti con i loro vascelli alla ricerca di nuovi pianeti e nuove forme di vita. Intanto sulla Terra si continuano a ricercare nuovi modi di sfruttare l’energia, la ricerca di nuove e migliori tecnologie prosegue rendendo possibili viaggi più lunghi, un attesa di vita maggiore e una qualità…… Vi piace questo inizio? Se volete ne ho un altro. Da poco, la razza umana ha scoperto il modo di volare fra le stelle a velocità accettabili, e già il consiglio ha abbracciato l’idea di colonizzare e conquistare nuovi mondi, al fine di riunire tutti i pianeti della Galassia sotto la bandiera della Federazione dei Pianeti. Armati di Phaser coraggiosi condottieri sono partiti alla ricerca di nuovi mondi e nuove razze da civilizzare e comandare…… O se preferite qualche cosa di più esotico: L’Impero Klingon è pronto per estendere la sua egemonia sul resto della Galassia, soggiogare con la propria forza e il proprio orgoglio i pianeti che ancora vivono isolati. Potrei continuare ancora per parecchio, magari scrivendo anche un racconto che non sfigurerebbe in libreria, ma questo era solo un modo per introdurvi nell’universo di Star Trek, un universo diverso da quello che la maggior parte di noi conosce, un universo vivo ancora allo stato embrionale, le esplorazioni sono appena cominciate e ancora non si conoscono le altre razze. Un universo che comincia a pochi (????? Si intende in confronto all’età della terra...) anni da noi e che non si sa dove andrà a finire. Il gioco si propone niente di meno che metterci alla guida di una delle potenze che caratterizzano la serie di Star Trek: Next Generation, e lo fa, facendoci partire all’albore dell’era delle esplorazioni. In questo gioco non si comanda un singolo vascello o una singola fregata, o anche una ammiraglia, ma si controlla tutto ciò che ha a che fare con un impero Galattico. Se vorrete, potrete fregarvi della prima direttiva e guidare gli incrociatori alla conquista di pianeti, magari prendendo a calci nel sedere i Romulani o i Ferengi….o ancora far alleare i Klingon con tutti, abnegando così il forte spirito guerriero di questa razza. Questo sembra un periodo molto florido per i giochi ambientati nell’universo di Star Trek, sono usciti alcuni giochi riguardanti i Klingon, e ne stanno uscendo altri due, uno strategico e una sorta di avventura/spaziale, e poi questo…..il bello che ognuno è diverso dall’altro, ognuno di questi giochi si occupa del tutto in maniera diversa.

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La maggior parte di questi giochi tende a mettere il giocatore nei panni del Kirk o Picard di turno, BoF invece vi vuole far provare l’esperienza di comandare questi uomini preziosi. Devo dire che mi sono avvicinato a questo gioco scettico come sempre quando si tratta di una  licenza, in più c’era l’aggravante di non poter comandare la Enterprise-D….. io aspetto sempre un gioco che mi permetta di dare gli ordini a voce, in modo da potermi sentire veramente sul ponte di comando, e magari palpeggiare il consigliere….. In più come se non bastasse sono rimasto scottato dall’esperienza di Star Wars: Rebellion, gioco che non mi è piaciuto affatto. Insomma per farla breve Bof aveva veramente molto da dimostrare e taglio subito corto dicendo che mi ha fatto rimangiare quasi tutto. Dico quasi, perché alcune cosucce che non mi piacciono ci sono, ma nonostante tutto è veramente un bel gioco, facile e avvincente. Come detto precedentemente il gioco permette di scegliere con chi giocare. Sono presenti tutte le principali alleanze conosciute in Star Trek: Next Generation. Poi, alla partenza, ci sono le solite opzioni di questo genere di giochi, ovvero dimensione della Galassia, quantità di civiltà minori e via dicendo, si può anche scegliere se lasciare al computer il controllo tattico delle battaglie o gestirlo personalmente. Una volta che tutto è stato deciso si parte dal proprio pianeta Natale con una nave da ricognizione e una di colonizzazione. I programmatori hanno optato per il gioco a turni (infatti, il tutto assomiglia molto ad un certo Master of Orion 2...), cosa che mi riempie di gioia (se non si fosse capito io sono un fan dei giochi a turni...), questo fatto permette di prendere confidenza con l’interfaccia e di controllare con tutta calma la situazione, senza essere assillati da eventi vari. Una nota di merito all’interfaccia che, dopo un primo momento di disorientamento risulta molto comoda, l’aspetto è quello tipico dei computer delle varie fazioni, quindi si avrà un design diverso a seconda della fazione con cui si sta giocando, una caratteristica minore, ma che regala un po’ di atmosfera. Ci si muove cliccando sul relativo pulsante, ma si può, in ogni momento passare da un’area all’altra richiamando con il tasto destro il menù di selezione. Le aree da tenere sotto controllo sono: Militare – Produzione – Diplomatica - Ricerca Scientifica. Bisogna riuscire a equilibrare tutte queste aree al fine di ottenere qualche risultato, la differenza fra lo splendore e la decadenza è minimo, bisogna stare attenti alla quantità di energia prodotta e la quantità di energia consumata, ogni struttura utilizza energia, e ogni struttura ha delle spese di mantenimento. Piacevole sorpresa, invece, la presenza della ricerca scientifica. Infatti, il gioco, copre un lungo periodo di tempo, durante il quale la tecnologia procede rendendo possibile la costruzione di nuove unità e nuove strutture in grado di garantire una superiorità militare oppure economica. Questa cosa regala una chicca unica, la possibilità di dismettere una Unità Enterprise-B per una di classe Galaxy come la D!!! Un’altra nota piacevole è che indipendentemente dalla fazione scelta si può scegliere la propria condotta, il che vuol dire che non si è costretti ad essere bravi e buoni se si stanno comandando i Terrestri e non bisogna essere dei figli di libere professioniste del sesso se si ha deciso di comandare i Romulani. Il gioco non è molto complicato in teoria, si tratta di esplorare la galassia, decidere quali sono i sistemi in cui impiantare una colonia, quali da terraformare, scoprire nuove razze, condurre le trattative diplomatiche, decidere quali sono le razze da annettere all’impero o federazione, decidere in che modo operare l’annessione (se diplomaticamente o con la forza...), gestire le risorse, coordinare la produzione dei vari sistemi, coordinare la ricerca scientifica e in caso di scontro (se si è deciso di giocare anche la parte tattica...) condurre le navi in battaglia. Quest’ultimo aspetto è quello che mi è piaciuto di meno, anche dal punto di vista grafico, ma non è un problema, quando i phaser partono o gli scudi deflettori diminuiscono la tensione è sempre alta. Il mio consiglio è di giocare anche questa parte, primo perché rende il gioco più completo, secondo perché si possono inventare nuove tattiche avendo quindi qualche possibilità in più di ribaltare una situazione di minoranza numerica. In questa fase è possibile zoommare sui vari mezzi impiegati in battaglia, quindi si possono vedere le varie navi, i vascelli Klingon e gli incrociatori della Federazione e ancora le navi Romulane che compaiono all’improvviso (maledetto sistema di occultamento!!!).

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Si intende che, quando dicevo che il gioco è semplice, scherzavo, visto che non è facile tenere tutto sotto controllo, ma non è nemmeno frustrante, e poi la scelta dei turni aiuta tutto questo, siamo noi a dettare il ritmo del gioco. Bisogna dimenticarsi una grafica d’impatto ed effetti speciali incredibili, in questo gioco non sono nè necessari nè funzionali, ma la cura che è stata riversata in questo progetto si nota fin dall’introduzione. Questa, è un filmato diviso in due parti, la prima comune a tutte le razze e parte una volta lanciato il gioco, la seconda diversa per ogni razza, e sembra di assistere alla proiezione di un trailer di un nuovo film di Star Trek (quando lo fate uscire Insurrection qui in Italia, barboni.... ndBill). Non si è forse capito che sono rimasto piacevolmente colpito da questo gioco ???? Comunico a tutti una cosa, la versione da me provata era solo una beta in fase molto avanzata, quasi definitiva ma con molti bug, ed è per questo che non mi soffermo troppo sui difetti, molti di questi (Tutti??) mi sembrano riconducibili allo stato della versione provata e non dovrebbero esistere in quella finale. Dopo questa breve parentesi ritorno sul gioco un po’ più in dettaglio, analizzando ogni singola area.
GENERALE: E’ la mappa della galassia, in cui sono indicati i vari sistemi scoperti, le anomalie riscontrate nel continuum subspaziale, le navi alleate e quelle avversarie, i sistemi controllati. Si possono scegliere diversi livelli di dettaglio, il maggiore mostra tutti i dati possibili e immaginabili: le risorse del sistema, il nome, il numero della popolazione, le rotte commerciali, le distanze dai sistemi ecc…. In questa schermata è anche possibile muovere le proprie navi, dargli gli ordini e visualizzare lo status delle stesse, organizzarle in flotte, dismettere singole navi e flotte intere. Una nota negativa: Non ho trovato il modo di dare un nome alle navi!
SISTEMA: Si controllano i singoli sistemi, impostando la produzione dei singoli. Questa procedura è effettuata utilizzando una coda di produzione. Si decide cosa produrre e in che ordine. Ci sono particolari tipi di produzione che hanno degli scopi particolari, ad esempio lo scambio dei beni serve per non produrre nulla quando si è già prodotto tutto, o ancora la repressione per mantenere il controllo in quei sistemi turbolenti. Da questa sezione si può accedere a tutte le notizie riguardanti i singoli sistemi, ad esempio lo stato del morale della popolazione, o ancora le infrastrutture create e le truppe mantenute, da qui si può sapere anche quanto si spende per mantenere il sistema, quanto bisogna spendere per produrre e quanto rende il sistema.

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RICERCA: Questa è la sezione con cui si gestisce la ricerca scientifica,  ci sono diverse aree di studio e bisogna specificare in percentuale quante energie vanno spese su ogni area. Ogni area porta a una scoperta nuova che porta nuove strutture e nuove migliorie. Ad esempio studiando propulsione si scopriranno nuovi motori che così permetteranno di andare più lontano, studiando la fisica si potrà giungere al teletrasporto……. è un sistema meno complesso e meno profondo di quello ad esempio implementato in Civilization, ma è funzionale e ben fatto. Da qui si può anche vedere l’enciclopedia che regala importanti nozioni su tutto quello che c’è.
DIPLOMAZIA: Sicuramente una delle parti più curate del gioco, si tratta di intrattenere dei rapporti con le civiltà scoperte. Si potrà proporre una particolare forma di alleanza, chiedere ai sistemi indipendenti di fare parte della federazione o dell’impero, si possono proporre alleanze commerciali o militari, si possono minacciare i più deboli e offrire soldi ai più forti…..Bisogna solo leggere quello che c’è scritto e in caso modificare il tono. Una nota negativa: se come me, non si conosce bene l’inglese, non sempre si capisce se il tono è minaccioso o meno, sarebbe stato meglio una selezione precisa del tono e non il pulsante generico Change.

OK, credo di essere riuscito a dare una immagine generale del gioco, e spero di aver invogliato molti di voi a provarlo, per chi ama Star Trek, la fantascienza e la strategia è un must!! I creatori di questo gioco hanno fatto una grande cosa, non solo hanno simulato l’universo di Star Trek, ma hanno preso le premesse di quello stesso universo e le hanno messe nelle nostre mani, regalandoci un immaginario vivo e molto ricco di spunti interessanti, anche per i produttori del telefilm che hanno permesso ai creatori del gioco di inventare due nuove razze e poi (una volta dato il benestare al gioco...) hanno promesso di includerle nella serie. Ancora una notizia, forse in questo gioco ci sono anche gli Svedesi dello spazio, i cattivoni inarrestabili, quelli che viaggiano sui cubi di Rubik….i Borg!!!! Ma quest’ultima è una notiziola che viaggia in giro per la rete sui vari newsgroup, quindi non me la sento di avvallarla. Devo dire che è appagante giocare dalla parte dei terrestri e riuscire a stringere un’alleanza con i Klingon, e leggere il rispetto che loro hanno per noi, è appagante vedere l’impero crescere e attendere una nuova invenzione. Il fatto che questo gioco sia slegato da una storia precisa di Star Trek è un bene perché ha dato una grande libertà ai programmatori che sono riusciti a realizzare un background immenso…..e poi pensate solo alla possibilità di scontrarvi con altri avversari umani. Auguro a questo gioco tanto tanto successo….. Passiamo al commento.

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Titolo: Star Trek: Birth of the Federation
Software House: Hasbro Interactive
Sviluppatore: Microprose
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 160 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6 da 2 Mb, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 166, 32 Mb Ram, Sound Blaster 16, SVGA 4 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 350, 192 Mb Ram, Matrox Marvel 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, 4-Point Surround System, Cd-Rom PC-DVD Creative 30x, HD 16 Gb Totali, Joypad Microsoft Freestyle Pro. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
NOTA : Il produttore avvisa di possibili problemi con i primi driver per la Matrox Millenium G200.


Grafica -
Non è indispensabile per questo gioco, nulla di incredibile ma nemmeno penosa. Non è un difetto, ma una precisa scelta degli sviluppatori.

Effetti Sonori -
Voci di alieni, voci di amici e esplosioni. Il tutto molto funzionale.

Musica -
E’ lui, il tema solito dello Spazio Ultima Frontiera.

Giocabilità -
Passato il primo momento di spiazzamento per una nuova interfaccia, ce ne è da vendere.

Longevità -
Generazione casuale delle galassie, posizioni a random degli alieni e intelligenza variabile......tanta longevità, da vendere anche a giochi che ne hanno di meno.

Real. Tecnica -
Realizzato con cura e se mi passate il termine “amore” per la serie.

Ric. Hardware -
Ne avrete a sufficienza di un Pentium 166 con 32 Mb Ram.

Totale -
Giudizio complessivo: divertente da giocare. Non è complesso, non è impossibile, per gli amanti della tattica un ottimo acquisto, per gli appassionati della serie un acquisto obbligato, per tutti gli altri un gioco da provare.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.