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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Il biliardo non è mai stato uno sport preso molto in considerazione sui vari home computer. Ricordo solamente due titoli abbastanza belli in passato per PC: Jimmy White’s Whirlwind Snooker e Archer McLean qualcosa Snooker (non ricordo esattamente il titolo), che sono stati praticamente gli unici titoli degni di essere giocati per lungo tempo per gli appassionati di biliardo. Poi, nel 1995, la Interplay, ma più precisamente, gli sviluppatori della Celeris, hanno iniziato a deliziarci con delle simulazioni di biliardo veramente vicine alla realtà. Prima l’ottimo Virtual Pool, poi il sottovalutato Virtual Snooker e quindi questo Virtual Pool 2 che rappresenta la naturale evoluzione, con numerosi miglioramenti, del primo titolo. Il gioco supporta tutte le più recenti tecnologie grafiche (Direct3D, Pentium 2 e Pentium Pro Optimization) per regalarci un’esperienza molto simile a quella dei veri tavoli da biliardo nei bar, ma molto meno inquinante per il nostro organismo (vedi fumo e sigarette nella realtà), ma altrettanto gratificante. Se Virtual Pool si poteva considerare incredibilmente realistico, il suo seguito lo è ancora di più. Forse l’unico modo per giocare a biliardo in modo molto simile alla realtà evitando brutte esperienze, per gente come il sottoscritto (leggi: ho già fatto fuori due tavoli da biliardo e siccome il loro costo non è molto esiguo, ho preferito smettere). Come ho già detto, e questo mi è stato confermato da chi gioca quasi di professione a questo sport, VP2 è realizzato davvero in maniera molto realistica e molto simile alla realtà. Il lavoro dei programmatori della Celeris (mi sa che sono tutti giocatori di biliardo votati alla programmazione) è di altissima qualità, ma andiamo a sviscerare subito tutte le caratteristiche del gioco.

Stiamo per spaccare il gruppo di palle. Notate l'ottima grafica dall'inquadratura ravvicinata. Questa ripresa dall'alto mostra il gioco dell'8-Ball, con le regole inglesi, mi pare.

Dopo la breve installazione (prima della quale ci viene mostrato un filmato relativo al prossimo gioco dedicato a Star Trek, Secret of Vulcan Fury, in uscita a fine anno), il gioco parte subito. Nessuna intro, nessun altro fronzolo e ci viene quindi data subito la possibilità di inserire il nostro nome e iniziare a giocare. Ci sono varie modalità di gioco disponibili e quindi possiamo scegliere tra una di queste. E’ possibile giocare in due su un medesimo PC, giocare via modem, rete o TCP/IP, giocare contro il computer, provare i colpi particolari o di allenamento che utilizzeremo in gara, o fare pratica da soli. Esiste un’altra modalità, chiamata Shark Skins, ovvero pelli di squalo, che comunque non mi è sembrata diversa dalle altre disponibili. Le modalità di biliardo disponibili sono 12, e adesso cercherò di andarvele a spiegare, ma non aspettatevi troppo, visto che la mia competenza in biliardo è minore di quella in qualunque altro sport. Lo Straight Pool è un tipo di biliardo a manche: ogni pallina buttata in buca vale un punto e per ogni infrazione viene tolto un punto; le partite, in questo caso, risultano molto lunghe: i punti da ottenere per manche vanno da 50 a 100, e bisogna vincere almeno 5 manche per vincere la partita; io, comunque, la ritengo la modalità più avvincente. Quindi c’è il 9-Ball, con 9 palle, nel quale bisogna colpire le palle, partendo sempre da quella con numero minore. Poi troviamo l’8 Ball, con le sue cinque varianti di regolamento, a seconda del tipo di campionato (APA, BCA, APA, American Pub ed English Pub). Ci sono poche varianti tra tipo e tipo perché il fulcro della modalità di gioco rimane sempre lo stesso. Sul tavolo ci sono 15 palle (gialle/rosse o tinta unita/striate) e, a seconda del tipo di palla colpita da noi, o dall’avversario, durante il gioco potremmo mettere in buca solo quel tipo di palla (per spiegarmi meglio: noi colpiamo per primi la palla in tinta unita e quindi potremo mettere in buca solamente palle di quel tipo, mentre all’avversario rimangono quelle striate).

La palla bianca si sta per muovere verso la buca. Speriamo non cada. La Overhead Camera è molto utile per carpire la traiettoria dei colpi nostri e degli avversari.

Il Rotation ha come obiettivo il totalizzare 61 punti, colpendo le palline dalla più piccola alla più grande; le palle hanno il valore contrassegnato su di esse e le manche sono sempre cinque. Il 6-Ball ha come scopo principale quello di mettere in buca, la palla numero 6, in qualunque momento, sempre facendola colpire prima, però, dalla palla con valore più basso; le palle sul tavolo sono sei. Il 10-Ball presenta 10 palle e presenta le medesime regole di gioco del 6-Ball, tranne per il fatto che la palla da imbucare è la numero 10. Il 3-Ball presenta tre palle, e l’obiettivo è mettere in buca l’ultima palla rimasta sul tavolo, sempre a partire da quella con valore più basso. Quindi c’è il Bank Pool, nel quale l’obiettivo principale è quello di imbucare nove palle, effettuando un “bank”, ovvero colpendo la sponda opposta e poi mettendo in buca. L’ultima modalità disponibile è la One Pocket, nel quale dopo aver spaccato, si deve scegliere una buca dove imbucare le palle tra quelle disponibili nell’angolo dove si trova la palla; le biglie vanno tutte imbucate in quella buca, altrimenti si commette il fallo. Comunque, se la mia spiegazione non è sufficiente, c’è sempre il manuale del gioco (ottimamente tradotto in italiano) a potervi spiegare tutto. I colpi disponibili sono, oltre a quelli tradizionali, numerosi ed è possibile caricarne di nuovi per eseguirli, tra quelli che ci vengono forniti. Ma non ho ancora parlato della grafica. Questa è veramente molto buona, sia in modalità accelerata (alla quale si riferiscono le foto che potete vedere in questa recensione) che in modalità 16-bit non accelerata. La luce si riflette sulle palle in modo molto realistico e la possibilità di muovere la stecca e la telecamera liberamente sono molto funzionali e permettono di poter osservare l’azione dall’angolazione migliore, per essere vista o eseguita nel modo migliore possibile.

Abbiamo appena commesso un'infrazione, come potete vedere in alto a destra dello schermo. Ormai siamo alla fine della partita, ma mettere in buca quelle palle non sarà facile.

C’è una telecamera fissa, quella da sopra il tavolo, a volo d’uccello, molto interessante perché permette di seguire in modo migliore le traiettorie della palla che viene tirata da noi o dall’avversario, in modo da imparare in caso di sbagli o colpi giusti. E’ presente inoltre un comodo sistema di help in linea, sia sotto forma di tradizionale file ipertestuale, che di filmati che ci mostrano due ex-campioni mondiali di biliardo, Lou “Mitragliatrice” Butera e Mike Sigel, che ci mostreranno i loro colpi migliori, per insegnarci e farci utilizzare, sia nel gioco o, se ne siamo capaci, nel vero biliardo, questi colpi. Be’, penso di aver detto tutto, per cui posso anche passare al commento.

Titolo: Virtual Pool 2
Software House: Interplay
Sviluppatore: Celeris
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 90, Windows 95, 8 Mb Ram, 10 Mb HD, Cd-Rom 2x, Scheda Audio e Video 2 Mb comp. DirectX 5, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Acceleratore Grafico D3D, Cd-Rom 4x.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Orchid Righteous 3D 4 Mb, Sound Blaster AWE 32, Cd-Rom Pioneer 12x. Con questa configurazione il gioco si è comportato ottimamente.


Grafica -
La grafica, sia in versione D3D che a 16-bit non accelerata, è veramente ottima. I riflessi sulla palla sono gestiti molto bene e tutto il sistema grafico è in generale molto buono.

Effetti Sonori -
Adatto ad un gioco di biliardo, ma non eccezionale. Niente di speciale.

Musica -
Un elemento che non serve assolutamente per un gioco del genere, ma che bisogna però giudicare. L’unica traccia audio presente è abbastanza bella.

Giocabilità -
Il controllo via mouse è ottimo e permette di gestire molto bene la stecca per colpire. L’utilizzo di numerosi tasti per controllare i vari movimenti della stecca è abbastanza funzionale.

Longevità -
Penso che il gioco vi duri abbastanza, visto che non c’è una vera e propria fine. Le modalità di gioco sono molte e sono tutte da giocare o da provare.

Real. Tecnica -
Ottimo lavoro, sia dal punto di vista tecnico, che da quello della simulazione per i programmatori della Celeris. Il gioco del biliardo è stato realizzato molto accuratamente in tutti i suoi aspetti e sul mercato non c’è di meglio.

Ric. Hardware -
Qui casca un po’ l’asino. Se non avete una scheda acceleratrice, la modalità a 16-bit richiede almeno, in 640x480 un P166 con 16 o 32 Mb di Ram per girare bene. Più si sale con la risoluzione, più le richieste aumentano. Con una scheda compatibile D3D, invece un P133 con 16 Mb Ram è più che sufficiente.

Totale -
Virtual Pool 2 è la migliore simulazione di biliardo presente sul mercato e presenta numerose migliorie rispetto ai suoi predecessori. La grafica e la giocabilità sono ottime e il gioco del biliardo è stato realizzato in modo veramente accurato. Se siete appassionati di biliardo o vi piacciono le simulazioni sportive, VP2 fa sicuramente al caso vostro. Altrimenti, ciccia.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.