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Recensione di: Antonio "Devastator" Conte


 

Ci troviamo davanti ad uno dei primi giochi sviluppati per l’add-on da 4 Mb della console Nintendo, un titolo che riprende in pieno lo spirito che aveva caratterizzato il primo livello (quello della Battaglia di Hoth) di Shadows of the Empire. Non solo novità dal lato grafico grazie ai 4 mega aggiuntivi (per chi li ha montati) ma anche una nuova routine sonora (sviluppata internamente dalla Factor 5, la software house che ha realizzato il gioco) con la possibilità di sentire un mare di parlato digitalizzato.

IL GIOCO:
Come detto nel preambolo qui si guidano "soltanto" le astronavi ribelli per svolgere le missioni, collegate da un filo conduttore abbastanza esile. Le vostre navi, che potrete pilotare, saranno: il classico X-Wing, l’Y-Wing, l’A-Wing, tanto cari ai giocatori per PC e due nuove entry, il V-Wing e lo Snowspeeder. Ci sono, poi, anche due navi segrete: il Millennium Falcon e il Tie-Interceptor. I modelli delle navi sono stupendi e le unità a terra, tranne i soldatini (rigorosamente e brutalmente in 2D), sono ben coperte di texture in maniera ottima. Il problema si fa vedere quando si svolgono manovre brusche e il motore grafico soffre e non riesce a ricoprire i poligoni lasciandoli scoperti. Cosa abbastanza triste. Non ho avuto modo di provare la versione con i 4 Mb aggiuntivi, quindi non ho idea se questo terribile bug sia stato eliminato (confermo, è stato eliminato…. ndBill). Il gioco in sè e per sé, non è difficilissimo (in due giorni sono arrivato alla quintultima missione, dopodiché il gioco diventa un caos incredibile). Le missioni dovranno essere completate seguendo uno schema prefissato e, se non lo rispetterete, sarete costretti a terminare anzitempo il vostro volo. Il sistema di controllo è selezionabile tra una mezza dozzina di profili prefissati ed è consigliabile trovare quello più congeniale per non trovarsi in situazioni di svantaggio. Le missioni potranno essere rigiocate, dopo che le avrete terminate per la prima volta, per ricevere una medaglia che alla fine vi permetterà di abilitare nuove caratteristiche. Non vi rivelo nient’altro, siccome ho già scritto troppo riguardo ai segreti di questo gioco. Comunque le missioni, una volta terminate per la prima volta, non riescono ad attirare più di tanto chi sia riuscito a finirle e, per questo, non sono così belle da essere rigiocate una volta concluse. A lungo andare, purtroppo, si rischia di annoiarsi per la ripetitività del medesimo schema di gioco: vai, proteggi un qualcosa che si muove lentamente e distruggi i nemici. Anche se la grafica è ben realizzata, però, questa non sopprime la noia che fa sempre capolino.

LA GRAFICA:
Come ho già ribadito precedentemente, il motore grafico arranca abbastanza nella copertura del terreno e, non appena eseguirete una virata, potrete notare questo problema (senza l’espansione da 4 Mb, però…..). Gli effetti tipici del Nintendo 64 sono stati riportati con tutti i loro pregi e i loro difetti: gli effetti di luce sono calcolati in tempo reale, ma purtroppo, si deve notare anche la presenza di un esagerato effetto fogging, troppo vicino rispetto al giocatore, forse per coprire qualche problema di clipping. Ci sono due tipi di visuali: una interna all’astronave, con un cockpit abbastanza ingombrante, e una esterna che non permette di prendere una buona mira. Alcuni paesaggi, fortunatamente, risultano ben realizzati. Molto caratteristico è il paesaggio della missione ambientata sulla città delle nuvole, mentre gli altri appaiono un po’ ripetitivi a lungo andare. Peccato.

IL SONORO:
Ci sono delle novità enormi per il Nintendo 64 da questo punto di vista che risulta sviluppato veramente bene. Una nuova routine sonora, permette di ascoltare tutti i briefing delle missioni, le schede dei personaggi, e il parlato presente nelle missioni, cosa mai accaduta prima nello scatolotto nero della Nintendo. Le musiche sono quelle originali di John Williams e ci sono anche alcuni brani addizionali di Chris Huelsbeck, un mito dei tempi dell’Amiga e del C64. Gli effetti sonori, poi, sono tratti direttamente dalla prima trilogia. Non c’è nulla da dire, quindi, da questo punto di vista.

CONCLUSIONI:
Maledizione, scrivendo questa recensione mi sono accorto di tutto quello che va e non va, in questo gioco che prometteva veramente tanto… Consiglio Rogue Squadron ai fan sfegatati della serie e a tutti quelli ai quali era piaciuto Shadows of the Empire, che risulta, in alcuni livelli, molto simile a questo titolo. Il sonoro comunque salva in zona Cesarini, un gioco che dal lato della giocabilità presenta numerose pecche abbastanza gravi. Per tutti coloro che possiedono l’espansione da 4 Mb (assolutamente assurda… ndBill), consiglio di aggiungere un mezzo voto, perché comunque, dal lato grafico, dovrebbe riuscire a migliorare notevolmente un gioco discreto, ma non eccelso.

Titolo: Star Wars: Rogue Squadron 3D
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: Factor 5
Distributore: CTO
Formato: PAL
Prezzo: Lire 119.000
Giocatori: 1
Note: Supporta Rumble Pak e Memory Pak 4 Mb


Totale -
Ho già espresso le mie impressioni durante la recensione, per cui vi lascio al voto finale, che vale sicuramente più di mille parole.....


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.