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Recensione di: Antonio "Devastator" Conte


 

Inizialmente previsto per il 64DD ora è qui per tutti quelli che hanno un Nintendo 64 e hanno tanta voglia di divertirsi…La saga di Zelda ritorna in grande stile : una grafica inedita in un mondo vasto quanto la bravura di Miyamoto. Non esagero dicendo che questo gioco forse è il migliore fino ad ora uscito per il Nintendo 64 e ora cercherò di dimostrare a voi il perché…

IL GIOCO:

Iniziamo dicendo che questo gioco è un’avventura con la visuale in terza persona (come Mario 64) e narra le gesta di un giovane ragazzo (chiamato convenzionalmente Link) che si trova a dover risolvere con l’arguzia e il coraggio i problemi che cadono sulla famiglia regnante di Hyrule , luogo ove è ambientata l’intera saga. Zelda altri non è, che la Principessina che cade vittima in prima persona delle varie maledizioni e anatemi che si susseguono… Questa volta il malvagio di turno è Ganondorf , in pratica lo stesso dell’episodio per Super NES. Il gioco inizia con Link da bambino che viene richiamato dall’albero protettore del giocondo mondo di Hyrule , l’albero è stato maledetto ed è impossibile per lui fronteggiare le forze del male… la fine dell’albero è vicina ma Link può ancora cercare di contrastare le forze del male grazie al proprio coraggio. Il metodo di controllo è abbastanza intuitivo e ci si abitua subito grazie ad un semi-tutorial che deve essere fatto per poter iniziare a giocare: infatti per iniziare a giocare nel primo dungeon è necessario trovare una spada, che sarà usata per il resto dell’avventura dalla versione giovane di Link, e uno scudo.

L’avventura si struttura in due dimensioni temporali, una nella quale l’eroe ha poco più di 10 anni e l’altra dove questi ne ha 17. Quindi, il gioco si sviluppa, oltre che nella differenza di età con la quale Link può interagire, anche nell’uso dell’ocarina (dalla quale prende il titolo). Questo flauto, infatti è la chiave di volta di tutta la storia. L’ocarina infatti permette a Link di eseguire una serie di magie che dovranno essere usate a seconda dell’occasione. Il gioco non presenta enigmi troppo difficili, e solo in alcuni casi si rimane impantanati, ma mediamente si procede senza problemi. Ma, se invece si vuole terminare il gioco con tutti i cuori, tutto al massimo, allora lì si potrà iniziare a piangere, perché per trovare tutto bisognerà faticare veramente tanto… Una cosa che rimane impressa è l’uso intelligente della telecamera, che cerca sempre il lato migliore per rendere l’immagine il più possibile cinematografica. Il bello è che quando si tira di arco o di fionda, la telecamera è in prima persona cosa che rende tutto molto più interessante.

LA GRAFICA:

Mai visto niente di simile sul Nintendo 64. Questo gioco sfrutta tutto quello che c’è nella scatoletta nera, vi dico solo che nella maggior parte delle locazioni vedrete il tempo scorrere tramite il sole e la luna che tramontano e sorgono come nella realtà: alla mattina, nei pressi del lago di Hyrule vedrete la nebbia aleggiare dolcemente sulle acque che, piano piano, si dirada fino a quando il sole non fa capolino. Il giorno passerà qualunque cosa facciate, come nella realtà, e durante la notte, da bambino, se uscirete, vi potranno attaccare gli scheletri che verranno bloccati dal canto del gallo. Le texture sono applicate in maniera impeccabile , non ho notato in nessun caso un errore nella applicazione e l’effetto fogging è presente solo in maniera realistica e non desta assolutamente fastidio ove è presente. Vi sono dei mostri enormi (comunque meno grossi rispetto al pescione di Banjo/Kazooje), che sono animati in maniera estremamente fluida. Link viene accompagnato da una fatina, di notte se si fa uscire fuori questa, illumina il nostro eroe in tempo reale con la luce che ruota attorno a lui in maniera realistica. Non vi sono parole riguardo agli effetti usati: uno dei mostri è un’ameba gigante, una piscina, e non ho mai visto una cosa simile: un mostro enorme con un effetto trasparenza assurdo. Tutti i mostri sono vere e proprie meraviglie.

IL SONORO:

Non vi è parlato se non pochissimo, qualche risata o qualche parola (la Nintendo ha sviluppato un nuovo sistema di sintassi sonora solo dopo la release di Zelda) e comunque non se ne sente la mancanza perché la musica e i suoni del mondo sono bellissimi: si parte dal canto del gallo alle musiche dei vari dungeon, che creano un’atmosfera stupenda. L’enorme cartuccia usata dalla Nintendo ha permesso una quantità smodata di musica e grafica.

CONCLUSIONI:

Che dire? I pregi sono molti più di quelli che vi ho potuto descrivere. I sottogiochi sono stupendi e garantiscono una vagonata di tempo di divertimento, nei pressi del lago, per esempio, è possibile svolgere un gioco di pesca che, se usato in presenza del Rumble Pack risulta addirittura il miglior gioco del settore per la console Nintendo. L’unica cosa per la quale, secondo me, il gioco non merita un 10 è per il fatto che, una volta finito non vi è un incentivazione al continuare nel andare alla ricerca di nuovi elementi che, magari potrebbero semplificare il tutto. Considerate questo: Legend of Zelda apre una nuova era per il Nintendo 64, cose del genere non capitano tutti i giorni e la firma di Miyamoto non può che essere il garante di un prodotto Nintendo di qualità. Accattatevillo.

Titolo: Legend of Zelda: Ocarina of Time
Software House: Nintendo
Sviluppatore: Shigeru Miyamoto
Distributore: Nintendo
Formato: PAL
Prezzo: Lire 139.000
Giocatori: 1
Note: Supporta Rumble Pak


Totale -
Ho già espresso le mie impressioni durante la recensione, per cui vi lascio al voto finale, che vale sicuramente più di mille parole.....