
Dopo qualche mese di
inattività, dovuta anche ad una pausa di riflessione (visto che gli ultimi giochi della
Psygnosis non sono proprio stati dei capolavori.....), e dopo aver presentato un line-up
per i prossimi mesi, sia allE3 che allECTS, che promette molto bene, la
Psygnosis, la software house di Manchester (che la Sony si appresta a vendere) , affidando
lo sviluppo ad una software house francese (di cui non ricordo il nome... Bill!!) (se te
lo devo dire con sincerità, neppure io me lo ricordo, ma mi pare si chiami Studio 54 o
qualcosa del genere ndBill), ha preparato questo O.D.T., acronimo di Or Die Trying (che
non vi traduco....), un action-adventure 3D alla Tomb Raider, ma con alcune
caratteristiche che dovrebbero differenziarlo dal pluripremiato e stravenduto titolo della
Core, di cui dovrebbe uscire, a giorni, il terzo episodio (che purtroppo, lo dico con un
gran rammarico, è praticamente identico al 2, che a sua volta era uguale al primo
ndBill). Iniziamo a parlare della storia, seguendo quello che ci dice il manuale del
gioco. Nel mondo di Tonantzin, una epidemia sta consumando la città di Calli, una delle
due città principali del pianeta. Le autorità hanno deciso che lunica speranza per
la città è quella di utilizzare i poteri magici della perla verde. Nessuno conosce le
origini di questa perla, ma tutti conoscono, invece, i suoi effetti benefici, che da
secoli rendono possibili molte cose. Per riportare velocemente la pietra a Calli,
viene organizzata una spedizione, con a capo il Capitano Lamat, un uomo di grande
esperienza e forza. A causa della pericolosità della missione, al capitano Lamat sono
affiancate quattro persone, che lo aiuteranno nel governare la sua nave, il Nautyfilus.
Mentre sta tornando a Calli, il Nautyfilus è distrutto da una strana forza, che lo porta
in cima ad una torre, in unarea chiamata Forbidden Zone (zona proibita ndBill).
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Questo
pipistrello: penso proprio che ce labbia con me! |
Ebbeccate
questo, brutto cattivo! |
Mentre
la maggior parte dellequipaggio si impegna a riparare la nave, Lamat e un membro
dellequipaggio vogliono andare a controllare la zona, alla ricerca di carburante per
la nave. Ma dove finiranno? Riusciranno a riparare la nave e terminare la missione? E,
soprattutto, cosa sono quegli strani rumori provenienti dallarea circostante. Come
dicevo inizialmente, questo gioco ricorda molto Tomb Raider: infatti i movimenti dei
personaggi sembrano copiati ad arte da più famoso videogioco della prorompente Lara Croft
(naturalmente sembrano, non voglio insinuare niente). Allinizio del gioco vi
troverete in una schermata dove sarà possibile controllare tutte le varie opzioni del
gioco: regolare laudio, cambiare a vostro piacimento la configurazione dei comandi
(i comandi di default sono veramente scomodissimi!), o calibrare meglio il vostro monitor.
Superate queste opzioni (finalmente) inizierà il gioco vero e proprio. Allinizio vi
troverete a selezionare il vostro preferito tra una serie di quatto brutti ceffi, tra cui
possiamo riconoscere tranquillamente il caro vecchio guerriero (anche se siamo in tutto
tranne che in unambientazione Dungeon & Dragons); il classico mago, ovvero colui
che padroneggia al meglio le varie magie; il classico miscuglio di tutto (definibile
chierico) e la classica figona, la povera donzella che sembra indifesa, ma che se la fate
incavolare vi farà vedere lei
non quello che pensate voi porci!!! In questo
gioco, prodotto dalla Psygnosis, i personaggi possono compiere vari movimenti: si può
saltare (vedrete vi capiterà molto spesso) e potrà correre o accasciarsi, o qualsiasi
altro movimento che un qualunque omino protagonista di giochi di questo genere è in grado
di fare.
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Avete
presente il pipistrello di prima? Eccolo al flambè! |
Questo
è un mio amico, uno dei quattro moschettieri. |
Sarete
muniti di fucili a laser blu, di lanciafiamme, o capaci di sputare della roba verde che
non ho capito cosa sia. In questo gioco, come già accennato in precedenza, vi tocchera
saltare molto: per raggiungere parti fondamentali per il completamento di ogni missione
dovrete, per esempio, raccogliere dei bagagli pieni di benzina in modo da andarvene. Ma
questi barili, naturalmente, sennò il gioco sarebbe una palla mostruosa, sono posizionati
nei posti più impensabili, tipo in una roccia sperduta, sulla quale, solo facendo un
salto degno di Yuri Chechi quando era al liceo, riuscireste ad arrivarci. Dei bei mostri
animeranno i momenti che passerete in compagnia di questo gioco: troverete dei pipistrelli
(almeno credo che siano tali) che vi si fionderanno addosso senza pensarci due volte non
appena vi avvicinate alla loro zona, oppure degli aborti (posso chiamarli solo così visto
che non so la definizione scientifica), rassomiglianti a quegli alieni del film
Mars Attacks, ma solo molto più grossi. Per certi versi il gioco si ispira al caro
vecchio Doom , non certo per linterfaccia di gioco, ma per la necessità di trovare
delle chiavi per accedere alle porte, fondamentali per il proseguo del gioco (vi ricordate
le vecchie chiavi rosse, bianche e blu? Bene le ritroverete anche qui!). Il personaggio
sarà un atleta quasi perfetto: salterà millimetricamente aggrappandosi se non dovesse
riuscire a superare completamente lostacolo, correrà come Michael Johnson ai tempi
dellasilo, rotolerà per terra come un cicciobombo cannoniere in caso di sparatoria.
Una cosa che non mi è molto piaciuta del gioco è la seguente: certi pezzi li trovo
troppo annoianti; cioè in certi momenti passerete un tot di tempo per trovare il modo di
andare avanti. Questo, a mio parere è alquanto annoiante per chi compra questo genere di
gioco solo per uccidere mostri e maciullare gente.
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Veduta
"from the back" di un aborto che ce lha con me! |
Ho
appena fatto esplodere una tanica di
qualcosa. |
E
doveroso dire anche che questo titolo della Psygnosis è basato su una sorta di missioni,
a loro volta divise in submissioni. Ogni tanto infatti incontrerete alcuni membri del
vostro gruppo (quello dei quattro moschettieri descrittovi precedentemente)
che vi daranno delucidazioni su che cosa fare per arrivare alla fase successiva della
missione. Inutile dire che i livelli sono intervallati, nella migliore tradizione dei
giochi di questo genere, da alcune sequenze animate di intermezzo, riprodotte a tutto
schermo e compresse in .mpg. La realizzazione è piuttosto buona, anche se, ahime!,
inferiore a quella di altri rappresentanti del genere. Vorrei spendere una parola
sullengine grafico. Che fosse accelerato, questo era chiaro, infatti il gioco
supporta pienamente il D3D con risoluzioni dalla 640x480 in su. Quello che
allinizio, per la buona fluidità, e per gli effetti di luce ottimi che mostra,
sembra un grande motore grafico, si rivelerà alla fine una mezza sola... Questo perchè
gli sfondi sono molto spogli (praticamente sempre neri....) e i poligoni da cui sono
costituiti i personaggi non sono proprio il meglio che si sia potuto vedere. In alcuni
casi poi, soprattutto se gli oggetti su schermo sono parecchi, la fluidità, anche su PC
abbastanza potenti (come il mio....)(non faccio commenti... ndBill) non è proprio
ottimale. Gli effetti sonori sono molto curati, come ogni gioco di questa categoria. Con i
vari aaaarrrggghh ad ogni morte di un cattivo, corredati dai vari suoni che
riproducono uno spiattellamento molto fedelmente. Comunque adesso passiamo al commento. |
Titolo: O.D.T.
Software House: Psygnosis
Sviluppatore: Studio 54
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 133, Windows 95/98, 16 Mb Ram, Cd-Rom 4x, Scheda Video
e Scheda Audio comp.DirectX 5, 150 Mb Hard Disk.
Requisiti raccomandati: Pentium 200
MMX, 32 Mb Ram, Acceleratore grafico 3DFX o D3D, Scheda Sonora 16-bit.
Gioco provato su: Pentium 233 MMX, 64 Mb
Ram, Apollo 3DFX Voodoo Rush, Sound Blaster 16, Cd-Rom 24x. Con questa configurazione il
gioco non ha presentato problemi, se non in alcune sezioni, in cui c'erano alcuni
rallentamenti.
Totale - 
Beh, gli appassionati del genere penso che faranno
fatica a staccarsi dal monitor: se vi piacciono questi giochi, se vogliamo un po
cloni di Tomb Raider, allora questo è il titolo che fa per voi. In caso
contrario non spendete neanche i soldi per comprarlo.
Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale
recensibile.
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