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Recensione di: Ignazio "Ciccio" Trigona


Beh ,devo premettere che a me i giochi di tennis non sono mai piaciuti: troppo noiosi, troppo monotoni, troppo lunghi (chissà perché Bill continua a darmeli da recensire ?!?)(lo sai che hai una punizione da scontare, e quindi... ndBill), un po’ come il tennis reale; devo ammettere però che questo Roland Garros mi ha proprio colpito sia per la realizzazione tecnica, che per la giocabilità, ma soprattutto per la semplicità: di questi tempi è difficile infatti trovare giochi semplici, non solo di tennis. Ma andiamo con ordine. Il gioco è basato sul grande torneo di Tennis che si tiene in Francia, appunto il Roland Garros, anche se è possibile giocare in altri tornei (tipo Wimbledon o quello di Roma). Come in ogni gioco di tennis si possono usare vari modi per tirare la pallina al “di là della rete”: si può colpire la palla col dritto,  col rovescio, o schiacciando. Si può tentare di ingannare un avversario con un colpo ad effetto, inducendo la pallina a fare un rimbalzo strano, che metta in difficoltà l’avversario. Naturalmente per fare tutto ciò basta spingere il tasto giusto al momento giusto. Mentre giocherete un incontro noterete un mirino che appare ogni volta che spingerete un tasto: quel mirino, dopo un po’ di pratica, riuscirete a usarlo perfettamente (io non ci sono riuscito, spero in voi…) dirigendo la palla nella direzione desiderata. Un buon modo per giocare bene a Roland Garros è quello di cercare sempre di spiazzare l’avversario (qualcuno di voi dirà:<<Ma mica solo a Roland Garros!!>>), usando i tasti direzionali per mandare la sfera nella parte del campo desiderata. Il vostro “omino” si tufferà se la palla non dovesse essere raggiungibile con il semplice movimento del braccio: questo comporterà una piccola perdita di tempo per rialzarsi, che, a volte, vi costerà caro (anche troppo, secondo me, dato che i giocatori sono di una lentezza allucinante nel rialzarsi).

Ecco Pamela Andersen che torna a fondo campo per battere … la pallina. Ecco un esempio di servizio.

In Roland Garros si può iniziare facendo un po’ di pratica, giocando un match amichevole. Questo ve lo consiglio caldamente, perché iniziare una stagione a freddo non porterà sempre di risultati sperati (per alcuni non porterà molti risultati nemmeno allenarsi per mesi, ma tanto vale provare…). In Roland Garros è possibile anche giocare in doppio, opzione che, a mio parere, rende il gioco molto più divertente (quindi avrete anche il diritto di infamare il vostro compagno ogni qualvolta sbaglierà qualcosa lui e non voi, cosa, vi assicuro assai rara!). In questo gioco, sviluppato dalla Runn Software, è possibile intraprendere stagioni, nelle quali è possibile giocare in numerosi tornei nel corso di ogni stagione. Purtroppo, ecco una piccola pecca di questo gioco, non è possibile cimentarsi in stagioni in doppio. Ogni torneo comporta dei premi in denaro e in punti: i punti sono molto importanti per aumentare la vostra reputazione a livello mondiale. Man mano che vincerete tornei, il vostro ranking a livello mondiale salirà, fino a raggiungere,se sarete veramente bravi, i primi posti. Più alto è il prestigio del torneo, e più ricchi sono i premi. Naturalmente, si sembra superfluo dirlo, se qualche partita vi dovesse andare male, c’è il solito sistema “carica e non salva” che aiuta molto in questo genere di cose. I tornei giocabili sono un totale di 16 e sono sparsi in tutto il mondo, dall’Australia a Roma. Prima di iniziare un torneo bisogna scegliere il nome del vostro giocatore e prendere, da un totale di circa venti elementi, il fisico. Tutti i nomi dei giocatori sono ovviamente fittizi (avete voglia di pagarli voi i diritti ai giocatori veri?!?), con sponsorizzazioni quasi vere (tipo qualcosa che assomiglia all’Asics o all’Adidas).

Questa volta Pamela Andersen è pronta per ricevere … la pallina! Smettetela di pensare male!!! C’è anche la Hernikova (casuale anche questo?) pronta a effettuare un servizio.

Come nel mondo reale, in Roland Garros ci sono vari tipi di campi: la terra battuta, l’erba (come il mitico campo di Wimbledon) o il cemento. Bisogna spezzare una lancia a favore della grafica, che mi pare veramente ottima, con ottimi fondali e sprite che sembrano davvero reali. Penso infatti che questo sia il miglior gioco di Tennis attualmente in circolazione dal punto di vista grafico. Il tutto viene reso meglio, ovviamente, con l’aiuto di quelle ormai immancabili schede 3D, che con il loro fondamentale aiuto, rendono il tutto un po’ (tanto!) più bello. I livelli di difficoltà sono tre: il primo è il “principiante”, quello che, naturalmente, usano quelli meno pratici; il secondo, è il “dilettante”, da usare solo in caso nel principiante vinciate sempre 6-0 6-0; e poi quello che sarà la bestia nera di tutti i possessori di questo videogioco, il “professionista”. I comandi sono semplici e immediati: i tasti direzionali per muoversi e un tasto per lo slice, e uno per il liftato (quello ad effetto). Bello anche il commento: tutto è molto realistico, un perfetto esempio si ha quando lo speaker esorta gli spettatori a mantenere un comportamento civile (con frasi tipo questa: <<Silenzio per favore>>).

Vicino alla rete potete scorgere il mirino, prima citato. Riuscirà la tennista di colore a schiacciare? Si accettano scommesse.

Sono riusciti perfettamente anche gli effetti sonori, cioè vi sentirete più coinvolti nel gioco se il pubblico si dovesse esaltare per un vostro colpo andato a segno (mi capita spesso che dopo un ace non mi applaudisse nessuno… boh!).  Bisogna però parlare anche degli aspetti meno positivi di questo gioco anche se, a dire la verità, sono davvero pochi (peccato, provo un certo gusto a recensire giochi pieni di difetti!): una cosa molto irritante è l’impossibilità di salvare un match durante un torneo. Si può infatti salvare solo tra una partita e l’altra; pensate, per esempio, che vi manchi un solo game per vincere, e, inevitabilmente, avete un impegno e siete in ritardo: non potendo salvare dovrete ripetere la partita. Un’altra cosa poco carina è che non è possibile scegliere la durata di una partita all’interno dei tornei: vi capiterà infatti di giocare partite lunghe sette games e non poterne più. Un piccolo particolare che myself ha notato: tra i nomi delle ragazze che potete scegliere c’è anche una certa ragazza statunitense, bionda, abbastanza protuberante che, guarda caso, si chiama Pamela Andersen. Che tutto questo sia uno scherzo dei programmatori? Magari è solo una coincidenza…

Titolo: Roland Garros 98
Software House: Microfolies
Sviluppatore: Runn Software
Distributore: Medium
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 133, Windows 95, 16 Mb Ram, 50 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 5, Cd-Rom 2x.

Requisiti consigliati: Pentium 166, 16 Mb Ram, 3DFX.

Gioco provato su: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Windows 95, Cd-Rom 24x, Apollo Gold Voodoo Rush, Sound Blaster 16. Con questa configurazione il gioco non ha presentato problemi.


Grafica -
Cosa si può volere di più da un gioco di Tennis?!?

Effetti Sonori -
Come ho già detto prima, sono veramente ottimi!

Musica -
Senza voto: non esiste!

Giocabilità -
Il gioco è immediato e istintivo.

Longevità -
Forse dopo un po’ vi stancherete, ma penso che gli appassionati di tennis faranno fatica a disinstallare questo gioco dal proprio Hard Disk.

Real. Tecnica -
Impeccabile.

Ric. Hardware -
Un P166 con 16 Mb Ram e 3DFX è più che sufficiente per il gioco. Da notare che ci sono problemi con le nuove (mica tanto....) Voodoo 2, le quali richiedono l'installazione di una patch, per far funzionare il gioco.

Totale -
Come gioco di tennis attualmente non penso abbia rivali: è divertente, graficamente ben realizzato, e credo che molti appassionati del genere saranno soddisfatti di questo gioco. In definitiva penso che un 8 sia più che giusto.


Ringraziamo Medium per averci fornito il materiale recensibile.