Tempo: storico, fuori dal tempo. Ora: imprecisata, ma notte fonda, scura, immobile e silenziosa. Camminiamo io ed il mio fratellino insieme e mentre mi guardo i piedi vedo... Due boc..e enormi; oddio il mio personaggio, cioè quello principale è una donna. All'improvviso, alle spalle e dal davanti, mi appaiono quattro esseri, due per parte, mostruosi e molto corpulenti. Sguaino la mia spada corta e mi metto in posizione di difesa. Due tra i più piccoli di loro mi si avventano contro bramosi del mio sangue e quello del mio fratellino più caro. Arrivati nel raggio d'azione della mia spada corta mi esibisco nel taglio gemellare della loro giugulare e cascano per terra senza vita mentre io ringrazio il mio istruttore (grazie Conan..., non c'entra niente...). Uno degli esseri grossi urla un ordine in una lingua incomprensibile alle mie orecchie e tutto d'un tratto mi si gettano tutti addosso in carica. Sopraffatta dal disavanzo numerico mi regalano una clavata tra capo e collo che mi procura una leggera mancanza di sensi. Al mio risveglio non v'è traccia del mio fratellino; segno che l'hanno preso con loro. Mi dirigo verso il villaggio; in lontananza colonne di fumo si elevano in direzione del mio luogo di nascita. Morte e distruzione mi riaccolgono al mio arrivo, e riesco a trovare solo un abitante agonizzante. Prima di morire mi dice di prendere il libro in casa sua ed andare al tempio, in cerca dell'ordine delle fiamme. Si narra che l'ordine delle fiamme fosse un gruppo di cavalieri che vivevano in armonia con i draghi e combattevano le angherie, ma purtroppo il tradimento di uno di loro gettò in disgrazia l'ordine, maledicendone il capo. Questo è, non proprio in sintesi, l'inizio di Drakan: Order of the Flame. Drakan è un'avventura sulla falsariga dei vari Tomb Raider, aventi per protagonista Lara Croft, ma con elementi che lo differenziano nettamente dal suo ispiratore. Innanzitutto, l'ambientazione chiaramente fantasy delle avventure delle nostra eroina; troveremo orchi, coboldi, draghi malvagi e mostri enormi ad attenderci per farci visitare il paradiso dei guerrieri. All'inizio sono abbastanza stupidi e maldestri, ma più si va avanti e maggiore sarà l'incremento della loro IA: si metteranno a parare i vostri colpi, a saltare e ad aggredirvi con spallate in carica per stordirvi o per buttarvi giù da un dirupo. Ogni colpo molto potente vi farà perdere qualche frazione di secondo per riprendervi, dando così un tocco di realismo all'avventura. Il campionario delle armi e degli oggetti è molto vasto, come del resto ci si aspetterebbe da un'ambientazione fantasy piena di pozioni di vario genere, armi bianche normali o incantate, più i vari oggetti utili per la risoluzione dei vari enigmi come chiavi, rune etc. etc. Le pozioni presenti in Drakan, almeno quelle che ho avuto modo di usare io, sono la pozione di cura, rossa; la pozione di vita, che ristabilisce quasi totalmente, blu chiara; la pozione di invisibilità, gialla, che permette di combattere rimanendo invisibili, più altre che sono tutte da scoprire.
Gli oggetti magici sono essenzialmente di due tipi: armi o bacchette. Le bacchette hanno un numero finito di cariche ed una volta usate tutte le bacchette scompaiono; finora quelle in mio possesso sono state la bacchetta del fuoco che come effetto genera un cerchio di fuoco con epicentro noi, allargandosi poi improvvisamente per un tot di metri. La bacchetta del ghiaccio crea uno scudo di freddo alla nostra eroina mantenendola al sicuro da determinati attacchi (non voglio rovinarvi la sorpresa, eh, eh...). Le armi oltre che a dividersi per il tipo (taglio, contundente...), si differenziano anche per le dimensioni e la velocità d'attacco (corta, media, lunga, veloce...) e per il fatto di avere delle qualità magiche o non averle. Queste armi sono caratterizzate tutte da un fattore di durata che si avvicina allo zero, cioè rottura dell'arma, più usate quella determinata arma. Al livello cui sono arrivato io non mi è stata mai data la possibilità di ripararle nemmeno se erano magiche, trovandone di nuove sul mio cammino. Le armi finora in mio possesso sono la spada corta con la quale partite all'inizio dell'avventura, che è addirittura indistruttibile, una spada media, una spada lunga, una spada grande ed una enorme. Principalmente sul monitor del vostro computer notate la differenza dalla resa grafica dell'oggetto, reso poi perfettamente anche nei dettagli, veramente magnifico, e da quale distanza potete tenere a bada un nemico. Sono entrato in possesso anche di una mourning star, una specie di mazza, veramente poco utile fino a quando non vi capita la mazza della mano (niente doppi sensi...), una mourning star più potente. Per gli amanti del cecchinaggio laido e bastardo, i programmatori, poi, forniscono una serie di comodissimi archi, arco corto, lungo e pesante, con annesse frecce normali e magiche. Cliccando con il tasto sinistro del mouse vedremo la nostra alter-ego digitale in tutta la sua magnificenza mentre incocca e scocca la freccia, con una mira approssimativa perché la visuale è da dietro, mentre usando il tasto destro del mouse si avrà la visuale in prima persona con la punta della freccia in primo piano ed una comodissima crocetta bianca per mirare meglio. La prima novità sta proprio qui; non nell'uso dell'arco in se stesso, ma il poter raccogliere le proprie frecce, solo quelle normali e se non si sono rotte, dal puntaspilli di turno morto.
Così si sprecano poche frecce e le si usano nei momenti più importanti, anche perché in modalità easy non ci sono poi molte frecce in giro. Le armi da taglio magiche si trovano dopo aver sconfitto uno dei mostri normali, solamente un po' più pompato del normale e più sveglio. Le armi finora adottate sono state una spada di mithril, una spada di fuoco con annesso lo stesso potere della bacchetta del fuoco con cinque cariche, la spada del fuoco di un guerriero dell'ordine caduto in disgrazia e sotto l'influsso del malvagio di turno, che da un +20 alla classe dell'armatura ed infine (potete ridere se non l'avete fatto prima, ma dubito...) per la dolce donzella, la mazza della mano. Naturalmente sono solo una piccola parte di quelle che dovrebbero essere presenti nel gioco e sono tutte da scoprire. Come tutti i giochi del genere anche la nostra beniamina possiede un inventario diviso in quadratini. Ciascun oggetto ha un ingombro precalcolato; per esempio una spada enorme occupa quattro quadratini. Tutti gli oggetti che occupano più di una casella vengono posizionati in verticale, cioè in piedi, e quattro caselle è l'altezza massima di qualsiasi oggetto. Così, eccoci qua a creare dei puzzle di oggetti dentro l'inventario per riuscire a far stare tutti gli oggetti potenti senza dover abbandonare niente; fate bene attenzione però perché per poter cambiare arma e riporre l'altra nell'inventario ci deve essere lo spazio necessario. Vedo che non avete afferrato bene; se avete in mano uno spadone enorme che occupa quattro caselle, l'inventario è pieno naturalmente, e volete usare un arco, che ne occupa solo tre caselle, non potrete effettuare il cambio; uomo, pardon donna avvisata e... L'altra novità del gioco sta nel fatto che avrete un compagno a disposizione (vedo già gli sguardi maliziosi...), ma non è normale, ma bensì è un drago che libererete all'inizio dell'avventura e vi aiuterà durante tutta la missione. Rynn ed Arokh, la strana coppia. Col vostro alleato potrete cavalcare, per andare in giro a piedi oppure volando tra le gole delle montagne, ma attenzione alla contraerea ed agli altri draghi nemici. Una volta a bordo potrete usare la caratteristica che tanti lutti portò a molti frequentatori di AD&D: il soffio del drago.
Come Rynn ha sulla destra dello schermo un'ampolla rossa che nient'altro è il suo stato di salute, il drago ne ha una uguale sulla sinistra, ma non è quella vitale bensì ha a che fare con la quantità di soffi a disposizione: una volta esaurita sarete a secco di carbonella, per il momento, ma niente paura si ricarica da sola e pure velocemente. Man mano che andrete avanti il dragone guadagnerà altri tipi di soffi che potrete cambiare a vostro piacimento, ma più potente è il soffio più rapidamente si consuma l'ampollina, che cambia colore a seconda del soffio che state usando. Il soffio può essere di due tipi: il primo serve per gli incontri ravvicinati nel caso fossero troppo vicini dei nemici ed è la classica alitata, il secondo è una sorta di missile a lunga gittata per gli scontri tra draghi. Il mio dragone ha guadagnato, per ora, il soffio venefico. Sebbene non abbia menzionato della barra dell'energia del drago, non vuol dire che è immortale anzi..., quando l'avete trovato, il povero rettile oltre ad essere scorbutico non può volare finchè un cavaliere o chi per lui non farà una sorta di patto di sangue e fedeltà tra di loro; la sua energia vitale sarà la tua e la tua sarà la sua, romantico no? Quando colpiscono voi subirà pure lui il danno, muore lui e morite voi. Quando siete a cavalcioni del vostro amico non sarà disponibile l'inventario. Il drago non appena non vi vedrà più, se può, vi verrà a cercare volando; è disponibile pure il richiamo perché accorra in nostro aiuto, ma nel mio caso non arrivava quasi mai... questione di feeling? Mah. Molte sezioni sono all'aperto, ma altrettante sono al chiuso dove dovrete abbandonare il vostro drago, causa cunicoli troppo stretti, e cercare le varie leve che aprono porte più grandi per poter riunirvi perché diverse sezioni di gioco saranno impossibili da finire senza il combinamento delle forze. Graficamente Drakan si presenta in un 3D stile Tomb Raider. Il personaggio principale femminile risulta convincente e ben strutturata come proporzioni, anche se un filino di "ciccia" in più non guastava. La skin del volto e delle braccia risulta ben rifinita ed anche il colore è azzeccato. I capelli sono raccolti in una treccia unica che ondeggia dietro la schiena a seconda delle azioni del corpo. Non possiede il ricco guardaroba di Lara Croft, ma l'abbigliamento di Rynn è abbastanza vario e cambia a seconda delle armature che le vengono fornite durante il gioco. Possiede tutti i movimenti, molto fluidi e normali, di Lara Croft a parte il ribaltamento su se stessi; per contro possiede i movimenti utili per tirare fendenti e per parare con le armi bianche. Il salto non ha però bisogno di una determinata corsa per effettuarla, ma lo si può fare dopo uno, due o dieci passi, liberamente. Il dragone ha una livrea rossa, rosso scura e la forma tipica dei draghi; particolarmente belle le membrane delle ali, nonostante siano di un colore così forte i grafici sono riusciti a ricreare l'effetto della membrana tesa quasi trasparente e un po' sfilacciata durante il volo. Il drago compie tutti i movimenti orizzontali possibili per un essere così grosso in maniera fluida; quando vola sembra di pilotare un aereo e pure qui tutto OK, nessuna sbavatura e movimenti veramente fluidi. Il paesaggio è principalmente ambientato in splendide vallate, con fiumi che scorrono, strette gole innevate oppure dentro anguste grotte piene di progenie del male. Gli sfondi sono stupendi e ben curati soprattutto le vari costruzioni rocciose create dai grafici. Da rimanere a bocca aperta sono le cascate a più piani che ho avuto l'occasione di vedere. Le grotte ricreano la sensazione di claustrofobia, con angoli bui e sorprese ad ogni giro. L'engine del gioco mostra qualche fenomeno di bad clipping soprattutto quando un nemico spinge verso la montagna, fino a passarci attraverso, oppure quando vicini ad una parete e la telecamera gira dietro a noi si vede una parte del monitor tutta bianca. Non sono fenomeni frequenti e per il resto il gioco gira bene, a patto di avere un computer con i muscoli. Sarà una valida alternativa a Tomb Raider oppure un concorrente formidabile? A mio avviso è una valida alternativa, non sostituzione, al filone di Lara Croft, un qualcosa di diverso con diverse idee innovative. Un bravo a tutto il team di sviluppo ed alla Psygnosis per un gioco che non tarderà ad appassionare l'utente come fece la serie d'oro della Eidos, grazie a dei rompicapo non esageratamente difficili ed ad una IA equilibrata nel gestire gli scontri con i mostri nemici. Ah, prima di dimenticarmi: a differenza di Tomb Raider causa l'autotargetting di Lara, Drakan lo si può giocare via Internet facendo degli appassionanti duelli a due o aerei con i draghi: assolutamente da provare.
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Titolo: Drakan: Order
of the Flame
Software House: Psygnosis
Sviluppatore: Surreal Software
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi:
Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, 400 Mb Hard Disk, Cd-Rom 4x, Scheda Audio e Video comp.
DirectX6 (comp. D3D),
Windows 95/98.
Requisiti
raccomandati: Pentium II 300, 64 Mb Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D.
Gioco provato su:
Pentium II 266, 64 Mb Ram, Matrox Millennium II 8 Mb, Sound Blaster
Live!, 4 Point Surround System, Cd-Rom Pioneer 36X, Diamond Monster 3D 2 8 Mb, Windows 98.
Con questa configurazione il gioco ha mostrato qualche rallentamento in
presenza di parecchie cose da muovere sullo schermo.
Grafica -
Belli i personaggi, molto belli i paesaggi e bellissima la gestione delle cascate. Un ottimo lavoro da prendere come esempio.
Effetti Sonori -
Tutti servono a ricreare l'atmosfera fantasy che si respira in Drakan, dai grugniti dei nemici, i rumori della natura e il vocione del nostro compagno. OK.
Musica -
Motivetto tipico delle locande medievali, che cambia tono man mano che la situazione cambia da calma ad incasinata. Bello da ascoltare e non molto ripetitivo.
Giocabilità -
Come i vari Tomb Raider c'è da prendere la mano con i vari comandi. Un po' ostici diversi combattimenti, ma con un po' di pazienza, niente è troppo difficile.
Longevità -
Tre livelli di difficoltà ed il collegamento via Internet, oltre ad una difficoltà degli enigmi ben bilanciata, assicurano ore di divertimento. Inoltre l'emozione di una cavalcatina su di un drago la si può ripetere diverse volte, tale è il divertimento.
Real. Tecnica -
A parte qualche fenomeno raro di bad clipping il gioco gira bene e senza incertezze.
Ric. Hardware -
Potrebbe rimanere sullo stomaco di qualche computer non proprio aggiornato mostrando qualche impuntamento, perciò è caldamente consigliato un computer robusto.
Totale -
Un gioco ben confezionato e strutturato bene. Complimenti alla Psygnosis.
Ringraziamo Halifax
per averci fornito il materiale recensibile.
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