
Ed eccomi ancora di fronte a uno schermo bianco, non sapendo come iniziare una anteprima, seguire la prima impressione o provare a fondo il gioco? Di solito mi baso molto sulla prima impressione, questa volta ho deciso il contrario, e ne sono felice perché avrei sicuramente sbagliato. Come avrete sicuramente capito dal logo qui sopra, l'oggetto di questa preview è Seven Kingdoms 2: The Frythan Wars, titolo sviluppato dalla Enlight Software e seguito di un titolo (Seven Kingdoms, appunto...) non molto conosciuto, ma molto apprezzato da tutti gli amanti degli RTS. Il gioco è poi distribuito dalla Ubi Soft, perché fa parte del pacchetto di titoli acquisiti dalla grande casa francese dopo la cessione da parte di Interactive Magic della sua divisione CD-Rom. Il grance capo mi ha comunque dato la possibilità di provare una versione non definitiva del gioco, in attesa di quella completa, che dovrebbe essere disponibile a giorni sul mercato. In fin dei conti, a guardare questo gioco all'inizio si ha una sensazione di disorientamento; il tutorial è buono, ma non a sufficienza, è anche vero che nella versione da me provata era l'unica cosa che non funzionava ed andava in errore due volte su tre. Comunque ci sono otto livelli di apprendimento, in teoria una volta giunti in fondo si dovrebbe essere in grado di padroneggiare tranquillamente il gioco. Non potendo provare il tutorial mi sono buttato su una vera e propria partita, precisamente una campagna, e come prima sorpresa una lunga lista di civiltà da condurre... Quasi dimenticavo di dirvi in cosa consiste il gioco, beh, fondamentalmente si tratta di conquistare il potere combattendo contro altre civiltà e mostri di vario genere. Non posso essere più preciso perchè descrivere nel dettaglio il tutto, sarebbe una impresa titanica, però posso riuscire a dire che genere di gioco sia, uno strategico in tempo reale con forti risvolti tattici, una massiccia parte gestionale e il tutto condito con abbondante diplomazia, insomma una specie di Civilization che sposa Command & Conquer, ma poi lo tradisce con Risiko. Un gran casino, e infatti è solo entrandoci che si rimane presi dal gioco, la mia prima impressione era impietosa, avrei giudicato il gioco come un guazzabuglio di idee mal espresse, un minestrone senza sale e senza fagioli, con poche patate... Insomma acqua sporca. Dopo due giorni intensi di prove, ed esplorando a fondo tutte le opzioni ho modificato radicalmente il mio giudizio, facendolo diventare come un cocktail di gamberetti freschi con rucola selvatica e una salsa rosa delicata, ma saporita, e arricchita di quel goccio di Cognac che la rende unica (basta, mi è venuta fame. Vado a svuotare il frigorifero...ndBill).
Insomma, lasciando stare le mie elucubrazioni culinarie, posso definire questo gioco come una vera sorpresa, non lo aspettavo e non bramavo di vederlo, è stato come un fulmine a ciel sereno. Non vedo l'ora di avere in mano la versione completa del gioco. A dire il vero questa beta che ho tra le mani potrebbe già essere pubblicata, perché è di gran lunga più stabile di tanti altri giochi che ho visto in commercio. Zoppica un po' sulla colonna sonora, che va per i fatti suoi, e non sempre i comandi vengono accettati... Ma sono piccolezze, tenendo conto che si tratta comunque di una versione preliminare. L'intelligenza artificiale è sicuramente ad un buon livello, anche se ogni tanto si vede un cittadino passeggiare dritto in bocca a un'orda di mostri assetati di sangue. Ma del resto si tratta di una versione non definitiva, spero solo che la difficoltà venga ricalibrata perché già al livello meno elevato ho avuto le mie difficoltà. Dicevo che si possono prendere le redini di una moltitudine di razze, partendo dai Romani ai Giapponesi, dai Vichinghi ai Greci, passando per i Cinesi e i Cartaginesi. Ognuna di queste razze è caratterizzata da un suo stile, ma non sono solo caratterizzazioni grafiche (ogni razza è ridisegnata sia negli uomini che nelle costruzioni...) ma anche modi di combattere e sviluppi tecnologici propri. In più ogni razza, ha una serie di personaggi particolari (ad esempio, tra i giapponesi, non potevano mancare i ninja...). Durante il gioco, ci si deve occupare di una marea di cose, dalla campagna militare alla gestione delle risorse e della produzione, della ricerca tecnologica e dello sviluppo all'espansione della civiltà costruendo nuove città e nuove risorse. Fondamentalmente gli uomini a nostra disposizione sono di due tipi: militari e civili. Entrambi possono fare varie cose e costruire degli edifici. Ovviamente la destinazione degli stessi sarà subordinata allo stato del personaggio controllato, in parole povere con il soldato costruirete gli edifici militari, mentre con il civile non potrete. Le cose edificabili vanno dalla città semplice, agli edifici speciali come mercati, posti di ricerca, fabbriche di armamenti e altro. Durante il gioco si possono visionare una marea di report, riassunti riguardanti i rapporti con gli altri giocatori, la situazione militare, i rapporti delle spie e quanto altro potrebbe venirvi in mente. Sembrerebbe un gioco veloce, uno di quelli tipo "produci le truppe e spezza i reni ai cattivi...". In realtà non è così, anche se questa tattica può essere usata nelle prime missioni. La campagna è di tipo dinamico il che vuol dire che non ci si trova a fare sempre la stessa partita. Il gioco ha anche delle rassomiglianze con i giochi di ruolo: infatti ogni soldato ha delle caratteristiche sue che lo identificano, come il coraggio, la fedeltà e la forza, dati indispensabili per decidere chi promuovere a generale (il che comporta una serie di opzioni speciali come il controllare una fucina di mostri o prendere possesso di un castello o addirittura comprare delle strutture neutrali...).
I soldati poi si differenziano anche in combattimento, quindi avranno in premio delle medaglie... Tutte queste cose sono importanti, in quanto permettono di scegliere i dieci uomini migliori da portare avanti nella campagna. Non mancano degli oggetti particolari, che nella forma di antiche pergamene regalano nuovi progressi tecnologici. Le campagne non sono mai lineari, a volte può andare tutto bene ma in altre, specie quando butta male, tradimenti e rivoluzioni possono sopraggiungere a incasinare il tutto. Potrei andare avanti ore a parlare di questo gioco, ci sono mille particolari, mille dettagli nascosti nelle pieghe dei suoi tasti che lo possono portare nell'olimpo dei giochi strategici, certo non è per chi ama le cose veloci e facili, richiede molta attenzione e pazienza, esiste la possibilità di velocizzare il tempo ma dopo le prime due partite mi sono ritrovato a metterlo al minimo, per avere la possibilità di studiare le mie mosse. Deve essere uno spasso poterlo giocare anche in multiplayer, possibilità che non ho ancora avuto il modo di provare, anche se ho in casa una mini rete di 2 PC. Purtroppo, mancava il secondo giocatore. Tecnicamente parlando il gioco è ricco di tocchi di classe, come fulmini e neve, dalla pregevole cura con cui sono ricreati gli omini, alla grafica degli edifici..., per non parlare della intro e delle immagini statiche. Un solo consiglio a tutti coloro che amano i giochi profondi, quando questo gioco esce non dovrete perderlo, e non fermatevi alla prima impressione che facilmente non sarà positiva, proseguite ed entrate in quel labirinto di divertimento che i ragazzi della Enlight hanno creato. E a loro vanno i miei più sentiti complimenti.
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Titolo:
Seven Kingdoms 2: The Frythan Wars
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Enlight
Software
Data d'uscita prevista: Ottobre '99
PRIMA IMPRESSIONE
Ottime premesse, già così com’è il gioco è
godibilissimo, se poi miglioreranno i piccoli difetti esistenti sarà
un capolavoro della strategia. Se poi si considera che le richieste
hardware non sono esorbitanti, tanti potranno divertirsi a prendere a
calci un po’ di mostri e altre creature simili. Un consiglio per
tutti gli amanti della strategia: provatelo a tutti i costi senza
fermarvi a quel primo senso di disorientamento che vi assalirà,
dietro una facciata di caos si nasconde una montagna di divertimento.
Attendetevi allora una recensione completa a breve.
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