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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


 

Poco meno di un anno fa, se non sbaglio, Ubi Soft distribuì un gioco di tennis chiamato Tennis Arena, un gioco di uno degli sport che apprezzo maggiormente, molto particolare. Gli sviluppatori erano i ragazzi della Smart Dog, che avevano già realizzato qualche gioco per la Codemasters e, purtroppo, Tennis Arena fu un mezzo flop. Il gioco era divertente, ma la grafica non era del tutto all’altezza e la giocabilità lasciava piuttosto a desiderare. Inoltre, esso conteneva un sacco di modalità di gioco curiose e molto divertenti, ma non convinse del tutto. Memore degli errori fatti con quel gioco, la Smart Dog, sempre sotto l’egida distributiva della Ubi Soft, ritorna sulle nostre PSX con questo All Star Tennis ’99, che sarà realizzato anche per N64, un nuovo gioco di tennis a metà tra la simulazione e l’arcade. AST ’99 (da ora in poi, lo chiameremo in questo modo) sfrutta la licenza ufficiale di otto campioni reali di tennis, cinque uomini e tre donne. Si tratta di: Michael Chang, Richard Krajicek, Gustavo Kuerten, Jonas Bjorkman e Mark Philipoussis tra gli uomini e di Jana Novotna, Conchita Martinez, Amanda Coetzer tra le donne. Questi campioni possono essere selezionati all’interno del gioco, oltre ad alcuni giocatori creati apposta dagli sviluppatori. Ognuno di loro possiede le caratteristiche del corrispettivo reale e anche le sembianze fisiche (addirittura a livello di abbigliamento) sono quelle del giocatore reale. Comunque, passiamo pure a parlare di quello che accade quando inseriamo il CD nella nostra scatoletta grigia.

Dopo i consueti loghi delle software house che hanno realizzato il gioco, parte una bella e frenetica sequenza in FMV che ha il compito di introdurci nel dorato e ricco mondo del tennis, che ci porta molto rapidamente al menu principale. La prima cosa che salta subito all’occhio è che, purtroppo, ci sono solamente tre modalità di gioco diverse: una è la tradizionale Arcade, sicuramente la più tipica e quella che rispecchia maggiormente un gioco di questo genere, mentre l’altra piuttosto particolare, ideata dai pazzi programmatori della Smart Dog (le cui idee al limite del reale si erano già viste con Tennis Arena), chiamata modalità Bomba. Possiamo metterci a parlare subito di questa: si tratta di una modalità molto curiosa, soprattutto perchè ha veramente poco a che fare con il tennis giocato nella realtà (sport che ultimamente, grazie al passaggio dell’Italia in finale di Coppa Davis, sta rivivendo una seconda giovinezza, anche se nel mio caso è ormai una decina d’anni che lo pratico, con alterna frequenza). Può essere spiegata in poche parole: tutte le volte che la pallina toccherà il campo, verranno distribuite per questo, in modo casuale, delle mine, piccole bombe che, se colpite, potrebbero causarvi grossi danni. Dovete quindi cercare di riuscire, con i vostri colpi, ad evitare questi ordigni, per evitarvi conseguenze spiacevoli. Già da qui, quindi, si capisce che il gioco non prende esattamente sul serio, questo stupendo sport. Vi dicevo all’inizio della recensione che gran parte della forza di AST ’99 si basa sulla licenza ufficiale che gli Smart Dog hanno ottenuto da otto grandi del tennis (che occupano posizioni di rilievo nelle classifiche ATP e WTA), per lo sfruttamento dei loro nomi e delle loro fattezze. Non vi sarà difficile riconoscere Michael Chang, con i suoi occhi a mandorla o il brasiliano Kuerten per le sue magliette vivamente colorate. Inoltre, gli stessi atleti hanno collaborato attraverso il motion-capture alle loro animazioni, che rispecchiano molto le loro movenze reali.

Le animazioni sono sicuramente uno degli aspetti più positivi del gioco, che risulta molto soddisfacente anche dal punto di vista della grafica, colorata e definita al punto giusto, e dei movimenti del campo, un po’ sproporzionato (è eccessivamente corto, al contrario di quello dell’ottimo Actua Tennis, che vedrete recensito al più presto qui su AVOC, ottimamente realizzato), ma con uno scrolling tra i migliori visti in giochi di questa categoria. Un’altra delle componenti che dimostra chiaramente che il gioco è un arcade sono le fattezze dei campi dove potrete giocare i vostri match. Del fatto che questi sono sproporzionati ne ho già parlato, ma che questi, a seconda del luogo in cui sono situati, siano totalmente immersi in ambienti tipici di quella zona (un campo in mezzo al Colosseo non l’ho mai visto.....) non ancora. Come avrete potuto capire, il reale sta tutto da un’altra parte e la stessa cosa, purtroppo, si ripercuote sulla giocabilità. Il sistema di controllo, infatti, è tutt’altro che preciso e risulta molto difficile, al momento in cui toccherete la palla, dirigerla dove vorrete. Molto raramente, infatti, ciò succederà e purtroppo, non saprei suggerirvi una buona tattica per fare punto all’avversario: forse la più appropriata è quella di aspettare un suo sbaglio e approfittarne così. Sempre all’interno dei match, poi, è possibile effettuare delle sorta di mosse speciali, che vi permetteranno di eseguire mosse molto particolari (che non vi descrivo, è meglio....), che potrebbero favorirvi notevolmente, però.

Prima di passare al commento però, vorrei sottolineare un’altra pecca di questo gioco: si sente sicuramente la mancanza di un’opzione per creare un torneo o un campionato, per cui si possono disputare solo partite singole, cosa che si fa sentire soprattutto su uno degli aspetti più importanti, la longevità del prodotto. E con questo, potremo anche passare al commento.

Titolo: All Star Tennis 99
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Smart Dog
Distributore: 3D Planet
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -
All Star Tennis ’99 è sicuramente un’occasione mancata, e vi spiego anche il perchè. Sicuramente c’è un notevole miglioramento da Tennis Arena (il precedente titolo tennistico degli Smart Dog), ma siamo ancora molto lontani dai livelli di eccellenza di altri giochi come lo stupendo Actua Tennis (che oserei definire il meglio per questa disciplina su PSX). L’impostazione è poi esageratamente arcade, cosa che potrebbe far piacere a chi ama un gioco veloce e senza fronzoli relativi a regole particolari, e che quindi vuole solo divertirvi, ma per alcuni casi risulta terribilmente surreale. Che cos’è che salva questo gioco e gli permette di prendere la sufficienza: la grafica, sicuramente, la licenza ufficiale degli otto campioni e il discreto sonoro, ma per il resto, gli Smart Dog devono sicuramente migliorarsi, magari in un prossimo AST 2000, chissà. Rimane comunque una grande amarezza per questa occasione mancata.....


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.