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Recensione di: Andrea "Maro" Maroni


 

Eccoci di nuovo qui, a recensire l’ennesimo picchiaduro uscito per PSX, che il nostro carissimo Bill (oramai prossimo al suicidio...) mi ha affidato per questa prova. Mi sono reso conto che il nostro capo-redattore continua a passarmi picchiaduro di qualunque tipo (hai detto che non vuoi più i giochi sportivi... ti ho accontentato... ndBill) e perciò mi sono promesso che, per almeno un mesetto non mi troverò più a dover dare un giudizio ad un altro titolo simile. Comunque, prima di entrare in sciopero mi sembra doveroso farvi conoscere un titolo che si presenta abbastanza interessante. Bloody Roar 2 (del quale ignoro il predecessore e quindi mi aspetto un chilometrico ndBill relativo a ciò...) (non voglio insultarti, ma comunque il primo BR è uscito all’incirca un anno fa e si trattava di un discreto e originale picchiaduro, della Hudson Soft, la software house di Bomberman, piuttosto divertente da giocare, convertito però in versione PAL in maniera piuttosto selvaggia...) è il classico picchiaduro ad incontri, dove vincerà chi pigia più velocemente i tasti del joypad. L’introduzione del gioco, abbastanza inutile, consta in un mix tra un videoclip giapponese (macabra la performance della band heavy metal...) e vari spezzoni di gioco; il consiglio è comunque di non guardarla. Il menu del gioco è abbastanza classico: abbiamo la possibilità di scegliere tra i vari Arcade Mode, Story Mode, VS Mode, Survival Mode, Watch Mode (anche qui?!?) e Custom Mode, oltre alle solite Options, che vi permettono di configurare i vari aspetti del gioco. Pesante è la mancanza di un menu che vi permetta di visualizzare tutte le mosse disponibili, per cui, di conseguenza, scoprirle sarà compito del giocatore (non preoccupatevi, non sono molto difficili...). Veniamo ora, invece, a quello che è il punto forte di BR2. Durante i combattimenti, infatti, ognuno dei personaggi, oltre alla classica barra dell’energia, possederà una barra ausiliaria che si riempie a mano a mano che si diano o si ricevano pugni e calci. Quando questa barra sarà sufficientemente piena, il giocatore, tramite la pressione di un apposito pulsante, potrà trasformare il suo personaggio in un animale da combattimento, più letale e notevolmente più agile.

Spettacolari invece le mosse speciali e non, soprattutto le combo, che sono molto varie nonchè letali. E’ anche possibile, tramite una certa combinazione di pulsanti (che personalmente non ho ancora capito...), effettuare con qualsiasi personaggio in sembianza animalesca, una combo che prosciugherà letteralmente l’energia dell’avversario (ovviamente se andrà a segno...). Il tutto è accompagnato dalla solita grafica 3D che non guasta mai e da una velocità incredibile che rende il tutto molto frenetico. I personaggi disponibili sono nove, tutti realizzati in puro stile Manga (noto anche come fumetto giapponese...), ai quali si aggiunge il boss finale, non appena si termina il gioco. Ecco a voi una presentazione degli eroi di Bloody Roar 2.

Yugo – Il Lupo: non è velocissimo, ma è molto potente;
Stun – L’Insetto: in assoluto il personaggio più lento e più brutto del gioco, ma che in cambio offre potenza e resistenza;
Marvel – Il Leopardo: una ragazza che picchia più di molti altri uomini e che nella veste animale si rivela letale;
Bakuayu – La Talpa: questo nanerottolo è velocissimo, ma poco potente;
Long – La Tigre: la potenza di questo personaggio non è inferiore a quella di nessuno, e anche in velocità non scherza;
Busuzima – Il Camaleonte: questo qui è più brutto nella sua veste umana, che in quella animale, ma non si tratta certo di uno svantaggio;
Urico – La Mezza Bestia: nonostante sia velocissima, questa bambina farà il solletico ai personaggi più forti;
Alice – Il Coniglio: un’altra bambina, che come la precedente si distingue per velocità e debolezza;
Jenny – Il Pipistrello: il personaggio che preferisco. Nella sua veste umana sfoggia mini gonne da paura, nonchè un caschetto biondo da pornostar, ma al di là di questo sa rendersi letale soprattutto con i calci, dimostrandosi tra i più forti;
Gado – Il Leone: è il boss finale della sezione Arcade, duro da uccidere, perchè forte e veloce. Senz’altro il migliore (e vorrei vedere, è il boss...).

Purtroppo, però, come ogni gioco, anche il titolo della Hudson ha i suoi nei, o meglio, i suoi punti neri (dopo questa potrei anche licenziarti... ndBill). I personaggi inizialmente disponibili sono nove e, al contrario di molti altri titoli del genere, dopo aver terminato il gioco più e più volte, ho potuto verificare che esiste un solo personaggio nascosto e questa è una cosa non proprio positiva. L’esiguità dei personaggi porta inevitabilmente ad aumentare la monotonia, soprattutto dopo parecchi match. Deludente risulta anche lo Story Mode, che differisce dalla modalità Arcade, in quanto tra un combattimento e l’altro si assiste allo svolgersi della storia di ciascun personaggio, accompagnata da fotogrammi statici e tutti uguali tra loro. Complessivamente, però, Bloody Roar 2 è un bel picchiaduro, sul quale si fa sentire notevolmente la scarsa varietà dei personaggi, che sono comunque ben realizzati e piuttosto vari. Strabiliante è la giocabilità, che conferisce al gioco una velocità impressionante, mentre la grafica tridimensionale e colorata fornisce un tocco di vivacità che non guasta mai. Concludendo, posso dirvi che Bloody Roar 2 è un buon gioco, dinamico e ben realizzato, che soffre di una certa superficialità di realizzazione per quanto riguarda le modalità di gioco e la quantità dei personaggi; sicuramente è consigliato agli amanti del genere, che cercano un gioco veloce e dinamico.


  Titolo: Bloody Roar 2: Bringer of the New Age
Software House: Hudson
Sviluppatore: idem
Distributore: Importazione
Formato: NTSC-J
Prezzo: Lire 139.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1 - 2



Totale -


PRO
- Ottima giocabilità
- Gioco molto frenetico
- Grande quantità di mosse
- Grafica abbastanza buona

CONTRO
- Pochi personaggi
- Trascuratezza generale
- Story Mode poco curato


Ringraziamo Hangar per averci fornito il materiale recensibile.