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Recensione di: Emiliano "Kamikaze" Ferrari


 

Con le pinne, fucile ed occhiali... Beh, ricordate l'allegra canzone di Edoardo Vianello di un bel po' di anni fa? A quanto pare alla Konami deve essere piaciuta un sacco dato che hanno realizzato sulla falsariga di questa canzone, un gioco. Infatti, in Diver's Dream vestirete i panni di un sub molto intraprendente e alla ricerca di avventure mozzafiato (e non è una metafora!). Ovviamente, come nei giochi che si rispetti, avete un grande sogno, cioè il ritrovamento e l'esplorazione di una gigantesca nave da crociera costruita nei tempi d'oro dei grandi viaggi oceanici e misteriosamente affondata! La nave in questione si chiama "Gigantic Matilda" e fa gola, tra l'altro, a moltissimi avventurieri, ma fatto curioso (se no il gusto sadico delle software house dov'è?), tutti quelli che hanno provato a riesumare il relitto hanno miseramente fallito ed inoltre ci hanno lasciato quasi le penne. Ma quando il gioco si fa duro, il duro taglia la tela e voi, il pollo, cominciate a giocare! Mamma Konami, nella sua lunga carriera ci ha regalato sempre ottimi prodotti (ricordo ancora l'ottimo Castlevania: SotN...) e raramente dei flop; ha sempre avuto tra l'altro molta fantasia nel concepire i suoi giochi e questa volta ce ne ha messa molta, a quanto pare. Diver's Dream è un gioco prevalentemente esplorativo con degli elementi da puzzle-game (pochi per la verità...). Ricorda un po' Tomb Raider (non per la protagonista di sicuro, voi siete un omaccione brutto e senza tette!), ma è ambientato sott'acqua.

La spina dorsale del gioco

Il gioco ha un'impostazione classica, opzioni di gioco con i vari settaggi, un'area di gioco con cui prendere confidenza con i movimenti del personaggio, ecc. Iniziata una partita, vi vedrete nei panni di un avventuriero alla ricerca della Gigantic Matilda, privo però dei mezzi necessari per esplorare gli abissi e soprattutto senza dindini - pecunia - dinero - grana - e chi più ne ha più ne metta. Fortunatamente, un vecchio lupo di mare verrà a darvi una mano (per poi prendervi un braccio quando vi chiederà 498.000 lupetia per riparare la barca che voi usate per le immersioni!). Una volta che vi sarete sorbiti il giro panoramico del paese - limitato a pochi edifici - affronterete la vostra prima missione. Il vostro primo obbiettivo sarà quello di recuperare una Water-Cam persa da un rivenditore di attrezzature marine (attrezzature dal costo salato, che strozzino sto rivenditore!), e ovviamente dovrete equipaggiarvi e sorpresa, non avendo dinero, non vi potrete equipaggiare di una bella cippa! Avrete solo un paio di pinne fantozziane e potrete resistere sott'acqua a malapena per un minuto circa. Ci sono quindi alcuni elementi RPG limitati al solo equipaggiamento. Degna di nota, per chi ama le sfide ostiche, la possibilità di portare con se solo cinque oggetti utili per la sopravvivenza che, se non ben organizzati, possono mettervi in una posizione di svantaggio anziché avvantaggiarvi. Presente, pertanto, anche una minima componente strategica. Il protagonista potrà svolgere alcuni movimenti, non molti come nel caso di Tomb Raider, ma comunque adatti per il tipo di gioco (difficile sarà infatti aggrapparvi ad un parete e scalarla visto che siete sott'acqua!).

Occhio ai pesci !

Per quello che riguarda l'aspetto grafico, il gioco Konami si difende piuttosto bene dalla concorrenza. Non che vi stupisca, ma neanche che vi faccia vomitare. Il mio giudizio tutto sommato è positivo, almeno varia il panorama dei giochi che negli ultimi periodi circolano sul mercato per PSX. Ciò che ho trovato carino è la realizzazione dei pesci che vivono in questo mondo subacqueo (dato che sono le forme viventi che al 99% incontrerete nelle vostre missioni esplorative...). Ovviamente - anche se da una software house come la Konami ci si deve aspettare di più - non tutte le vite marine sono curate al meglio sotto l'aspetto poligonale e cromatico, infatti solo gli squali bianchi o i pesci martello sono realizzati con cura (grazie, sono mostri cruciali per lo svolgimento del gioco!) animazione e struttura 3D dei corpi sono buoni, ma per quanto attiene alle vite minori - i pesci che fanno da contorno allo sfondo - niente di che. Quando provate ad esempio a girarci intorno v'accorgete che sono sottili come i fogli di carta velina e non hanno la consistenza della terza dimensione ma sono imprigionati in un mondo a due dimensioni. Comunque non è da disprezzare tutto in modo definitivo, i fondali ad esempio sono realizzati con buona cura, un po' spogli ma in un relitto di una nave non è che possiate trovare gli affreschi di Michelangelo o il settimo cavalleggero della Sirenetta che canta "In fondo al mar...". Gli ambienti, dicevo, sono realizzati con buona cura, e sono tra l'altro ampi e discretamente complessi. Non sono vastissimi, ma considerando la limitatezza di autonomia d'aria che avete, nonostante i vari tipi di bombole d'ossigeno che potrete comprare, sono ottimi per darvi senso di claustrofobia e di asfissia, e pure degni di nota! Pochi, ma presenti, gli effetti di bad-clipping che non disturbano affatto l'azione non troppo frenetica del gioco. Un appunto personale al sistema di telecamere, non troppo preciso, che a volte non aiuta a sufficienza nel destreggiarsi nell'ambiente. Ultima nota negativa sui comandi di guida del personaggio non sempre all'altezza della situazione!

L' atmosfera che soffoca... 

Piccolo spazio per descrivere l'atmosfera del gioco. Se c'è qualcosa che mi dà i brividi è il senso di soffocare, l' impossibilità di respirare quando sono rimasto a corto d'aria, preziosa aria, e ho perso il senso dell'orientamento. Ed è proprio questo che offre questo titolo di casa Konami; lugubri ambienti popolati da pescetti velenosi, aragoste giganti e paguri grossi come Gamera (l'amico di Godzilla, ignoranti!) dove gli spazi sommersi sono ignoti e ampi, l' aria del respiratore è sufficiente per una rapida esplorazione, dove i pericoli sono il limite tra la vostra vita e la morte! Come avrete capito, questo gioco, anche se non frenetico, offre un'atmosfera coinvolgente e da cardiopalma dove un vostro errore potrebbe essere ripagato con l'insuccesso e la morte.

Le musiche di sottofondo... La Sirenetta canta e rockeggia?

Mi chiedo se in un gioco di esplorazione subacquea possa avere importanza il sottofondo musicale, ma d'altronde la sua assenza renderebbe piatto un prodotto comunque buono. In un gioco simile, risulta difficile, almeno per quanto mi riguarda, fare una valutazione obiettiva delle musiche, visto che non si tratta certo della componente principale! Tutto sommato la musicalità dei brani è buona, rilassa in determinati punti e sottolinea i momenti di tensione in altri. Il mio giudizio non può che essere buono. 

Il giudizio finale

Questa è la parte difficile, visto che non posso definirmi un appassionato del genere, per cui non mi sento di consigliarlo a tutti. Il voto che ho espresso forse non risponderà esattamente a quello che è il prodotto, ma in fin dei conti è un gioco che si lascia giocare. Ammetto che ci si poteva aspettare di più dalla Konami, ma dopo tutto, essendo un genere piuttosto inusuale, non mi sento di buttare giù la Konami e mi sento in dovere, anche grazie alle perle prodotte da questa software house, di incoraggiarla.

Titolo: Diver's Dream
Software House: Konami
Sviluppatore: idem
Distributore: Halifax
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -


PRO
- Buone le atmosfere
- Un gioco non eccessivamente impegnativo che regala buone emozioni
- Alcune creature sono ben realizzate sia nell'aspetto che nelle animazioni

CONTRO
- La telecamera non sempre all'altezza e comandi ogni tanto scomodi
- Grafica non ai livelli offerti in precedenza dalla Konami
- Bad-clipping presente anche se non infastidisce l'azione di gioco
- Gioco non proprio per tutti


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.