
Quanto rimpiangete i
vecchi platform a due dimensioni come quelli che venivano realizzati fino a qualche anno
fa, su console? Non so voi, ma io tantissimo. Mi ricordo interi pomeriggi passati davanti
al mio storico e glorioso Mega Drive, cercando di non far morire il famelico riccio blu o
facendo in modo che Paperino non si abbrustolisse il portapiume. Ancora oggi, ripensando
ai giochi del genere di una volta provo un po di nostalgia e mi assale
la tentazione di riciclarli, solo per il gusto di sentirmi bambino unaltra volta.
Peculiarità di questi giochi erano lenorme divertimento che assaliva il giocatore,
che ogni volta veniva trasportato in ambienti diversi, ricchi di situazioni divertenti e
comunque irte di pericoli. Con lavvento delle console della penultima generazione
(lultima è cominciata con il Dreamcast, e proseguirà con la Playstation 2 e con il
Nintendo 2000, oltre al fantomatico ProjectX...) e quindi di tecnologie senzaltro
più avanzate, i cari vecchi platform 2D hanno cominciato a farsi più rari, fino alla
loro quasi completa sparizione dal mercato. Al loro posto, si sono imposti come veri e
propri eredi i platform-adventure 3D, graficamente impeccabili e dal punto di vista
tecnico sicuramente più validi. Tuttavia, a mio avviso, questi titoli non sono mai
riusciti a creare nei videogiocatori quel senso di divertimento che aveva caratterizzato i
loro predecessori. Adesso come adesso, se ho tra le mani un platform, non provo
lantico desiderio di doverlo finire, ma tendo a stufarmi in fretta; ciò è dovuto
anche al fatto che, se prima, i giochi, anche se difficili, avevano comunque una lunghezza
limitata, ora invece (con lavvento del supporto ottico...) sono diventati molto più
lunghi, parendo spesso interminabili (dipende dai punti di vista... ndBill). Questa
nostalgia e lunga digressione può sembrare inutile, a parere di molti, ma si rivela
indispensabile per capire la reazione che ho avuto a giocare a Gex 3, nuovo nato della
serie partita sul 3DO per opera della californiana Crystal Dynamics e arrivata, per opera
della Eidos, la software house di Tomb Raider, al terzo episodio. Protagonista del gioco
è (non ci crederete...) Gex, un vero e proprio geco (lucertola notturna tanto disgustosa
quanto innocua... tutto ciò per farvi capire che non sono un cretino...) che, per
ammazzare il tempo, ha imparato a parlare e a camminare su due zampe e, come se non
bastasse, nel tempo libero si diletta a fare anche lagente segreto (con successo,
visto che siamo al terzo capitolo...).
Dovete
sapere che il vecchio Gex ha un brutto vizio, ereditato dal sottoscritto (su questo ho
molti dubbi... ndBill), di fare la corte alle belle fanciulle e poco importa se queste
sono della sua specie. Negli ultimi due mesi, il rettile infame ha provato a sedurre,
senza successo, la sua bellissima collega Xtra (leggasi Ecstra...) (o Marliece Andrada,
fate un po voi...), tanto gnocca quanto donna da marciapiede. A questo punto Gex,
quasi disposto a cancellare il numero di Xtra (per giustificare il nome, basta vederla...)
dalla sua agendina, riceve un video messaggio della sua beneamata fi.....gliola, che lo
implora di aiutarla a liberarsi dalle grinfie del cattivone di turno, noto anche come Rez,
che la tiene prigioniera per soddisfare le sue voglie represse. Gex, che è un vero
gentleman, con due G, non ci pensa su due volte e, fattosi promettere una
folle notte damore con la formosa e maldisposta Xtra, parte al suo salvataggio.
Questa è, più o meno, la storia che introduce il gioco (con qualche leggera
sfumatura...) ed è da questo punto che ha inizio la vostra avventura. Allinizio vi
ritroverete come dei gechi nella vostra umile dimora, e il vostro primo passo
dovrà essere quello che vi porterà ad infilarvi in una delle numerose porte di accesso
ai livelli, situate in tutta la casa. Ogni porta conduce ad uno scenario diverso, ognuno
dei quali racchiude vari sottolivelli. E indispensabile completare i vari
sottolivelli per ottenere i telecomandi della missione che, se raccolti e accumulati,
portano alla conclusione vittoriosa del livello. Da notare il fatto che ogni livello
risulta completamente differente dagli altri e che il rettile protagonista indossa per
ciascuno di questi un abito differente. Vedremo così Gex improvvisarsi novello Sherlock
Holmes, imitare il Conte Dracula (sono il Conte Dracula, miiiiiiiii......), indossare i
panni di faraone, fare il buffone vestito da pirata e giocare a fare il soldato. Quelli
descritti sono solo alcuni dei numerosissimi aspetti che il lucertolone assumerà nel
corso dellavventura e che vi assicuro sono sempre molti vari e divertenti. Anche i
livelli sono molto vari, così è possibile muovere Gex in ambienti sempre diversi, che
vanno dal Polo Nord allantico Egitto, dal fronte nemico al galeone pirata. Ciò
contribuisce a non fare annoiare il giocatore, che non sarà costretto a familiarizzare
con livelli sempre uguali (come avveniva in Croc...). Sparsi ovunque ci sono inoltre anche
i livelli bonus, che saranno raggiungibili trovando un certo numero di monete particolari,
e che si distinguono in quanto sono tutti diversi gli uni dagli altri e molto spassosi.
Spettacolare il livello bonus che vede Gex rimbalzare ovunque allinterno del
marsupio di un canguro. A condire il tutto ci sono unottima grafica 3D ed un sonoro
sempre coinvolgente, con musiche a tema. Molto carini sono i numerosi e frequenti
interventi vocali dello stesso Gex, che inveisce contro i nemici e sfotte chiunque gli
capiti a tiro (lo confesso, ciò mi ha molto divertito...).
La
grafica che costituisce gli ambienti 3D è curata ottimamente, ma soprattutto (cosa che
tengo particolarmente ad evidenziare...) la gestione delle telecamere è molto ben
realizzata, per cui è sempre possibile avere la visuale di gioco più vantaggiosa per
compiere qualsiasi azione (al contrario di Gex: Enter the Gecko, dove la camera faceva un
po quello che voleva... ndBill). Come in quasi tutti i titoli del genere, anche in
Gex: Deep Cover Gecko (questo è il sottotitolo...), la giocabilità risulta molto
elevata. Imparare a giocare non richiede infatti molto tempo, anzi, la disposizione dei
tasti è così elementare che è inutile consultare il manuale per vedere a che tasto
corrisponde una determinata azione. Nasce qualche perplessità per quanto riguarda la
longevità. E vero che i livelli sono tantissimi ed è pieno di livelli bonus sparsi
ovunque, tuttavia il tutto risulta molto facile e, a mio avviso, i giocatori più
assennati non impiegheranno molto tempo a terminarlo. Se questo può essere visto da molti
come un difetto, di sicuro non lo è per me. A mio avviso, il gioco è tanto facile quanto
basta per non togliere il divertimento al giocatore, che non viene assolutamente frustrato
da enigmi impossibili e da situazioni alla uno su mille ce la fa
(patagarresu.... addamannu... ndNico), come avviene spesso in numerosi videogames del
genere. Lo stile cartooneggiante, la varietà dei livelli, la giocabilità incredibile e
il discreto numero di livelli bonus, avvicinano Gex 3 ai platform che fecero la storia dei
videogiochi, solo che il titolo in questione aggiunge a questi ingredienti una tecnologia
grafica davanguardia, divenendo perciò uno dei migliori platform 3D che si possono
trovare sul mercato. Per questo motivo, mi sento di consigliare Gex: Deep Cover Gecko a
tutti gli appassionati di questo magnifico genere, che non è morto come pensano molti
(forse tu lo pensi, gli altri no... ndBill), anzi ne è in continua evoluzione, e questo
titolo della Crystal Dynamics ne è la prova lampante. |
Titolo: Gex 3: Deep Cover Gecko
Software House: Eidos Interactive
Sviluppatore: Crystal Dynamics
Distributore: Halifax
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1
Totale -
PRO
- Grafica 3D ben realizzata
- Inquadrature intelligenti
- Musiche azzeccate
- Commenti vocali imperdibili
- Varietà dei livelli
Lagente Xtra è una gran gnocca
CONTRO
- Seppur lungo, non è per niente difficile
- Molti lo potranno giudicare come vietato ai maggiori di 16 anni
Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale
recensibile. |