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Recensione di: Amedeo "DioBrando" Rabottini


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Si dice che in Giappone, una piattaforma videoludica, per poter decollare abbia bisogno di un gran numero di giochi di ruolo e la nostra PSX, da un po’ di tempo ormai, conquistati i mercati occidentali, sta sfornando i suddetti in quantità industriale, manco fosse un Super Nintendo. E di ottima qualità, aggiungo io. Perché sto dicendo tutto questo? Ma è ovvio: per introdurre l’ultimo, splendido RPG uscito per la console di casa Sony. Scopriamolo insieme. Lunar si apre con una meravigliosa sequenza in Full Motion Video, in stile anime, e subito rivela il suo carattere marcatamente nipponico. L’introduzione sembra presa pari pari da una puntata di “Il mistero della pietra azzurra”, e alcune scene ricordano le vicende di Conan e Lana. Avete presente la sensazione di pace e tranquillità che provate nel rivedere una puntata di un vecchio cartone che vi ha accompagnato per tutta l’infanzia? Ecco, questa è l’emozione che proverete nei primi minuti di gioco. E il modo con cui viene presentato il vostro alter ego e il suo mondo è altrettanto magistrale. Infatti non vi troverete nel mezzo di una guerra o sull’orlo di una catastrofe, né avrete alcuna missione di salvare il mondo. No. Siete solo un ragazzo che, nel ben mezzo dei preparativi che si tengono per allestire l’annuale Festival Musicale, dove anche voi dovrete esibirvi accompagnando la suadente voce della vostra amica Luna, decidete di partire all’avventura con i vostri amici per scoprire la reale esistenza del Drago Bianco; la leggenda vuole che egli viva in una caverna nei pressi del vostro villaggio. E il vostro desiderio di avventura vi spingerà a cercare la verità. L’atmosfera è quella che si prova nel preparare una bravata di altri tempi, ma piano piano quello che è iniziato per scherzo diventerà una questione di vitale importanza. Non voglio svelarvi nulla della trama, sarebbe un peccato. Vi dico solo che ne godrete a piene mani, accompagnati da tantissime sequenze a cartone di grande qualità. Chi non ha mai desiderato di essere al posto di Conan per salvare la vostra Lana, o di essere al fianco di Nadia per risolvere il mistero della pietra azzurra?

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Ecco, Lunar dà l’impressione di essere lì, al posto dei vostri eroi d’infanzia, a decidere gli sviluppi, a determinarne la storia. In poche parole, sarete attori e registi di un cartone di alto livello e di grande spessore. Bava alla bocca? Non vi preoccupate, basta comprare il gioco… Lunar sembra appena uscito dall’accademia degli RPG di scuola nipponica, con tanto di laurea. Come tale, il perno del gioco è equamente diviso tra trama e combattimenti. Per quanto riguarda questi ultimi, la scuola nipponica nasce con un sistema di combattimenti rigidamente a turni in cui i personaggi, in base a vari parametri quali destrezza, carico ed eventuali bonus o malus, ottengono il diritto di compiere un’azione secondo un determinato ordine, seguendo il proprio turno, appunto. Tuttavia, con il passare degli anni, si è cercato di evolvere un sistema tanto rigido con un sistema più dinamico. I turni infatti dipendono questa volta, in soldoni, dalla velocità con cui ci si prepara a compiere l’azione, e così si viene a creare una situazione più dinamica, simile ad una in tempo completamente reale. Lunar, tuttavia, risente delle sue origini abbastanza “vecchiotte” adottando il sistema a turni. Ricordo che il gioco in questione altro non è che un adattamento dell’originale uscito ormai parecchi anni fa per la sfortunata piattaforma che fu il Mega CD della Sega. In effetti, quella dei combattimenti a turni, è una delle poche critiche che si possono muovere a questo titolo. Per quello che riguarda la gestione dei combattimenti, il gioco mostra un’inusuale varietà. Le icone illustrano le varie possibilità. La prima è quella di affidarsi all’intelligenza artificiale. Chiaramente nessuno vorrà togliersi il piacere dei combattimenti; per di più l’IA tende a sprecare punti magia a destra e a manca, quindi vi consiglio di starne alla larga. Altra possibilità è quella di dare un ordine stabilito, cioè quello di attaccare e quello di difendere. Con il primo chiaramente i personaggi non faranno altro che attaccare, lasciando perdere le altre possibilità come usare magie o utilizzare gli oggetti dell’inventario; il secondo ordine invece costringe i personaggi alla sola difesa, con la quale però i danni subiti risulteranno chiaramente inferiori. L’ultima possibilità, che è poi quella che userete maggiormente, sarà quella del comando manuale, dove le scelte le farete voi: attaccare, difendere, utilizzare una magia, usare un oggetto. Ognuna di queste possibilità è applicabile a tutto il party o ai singoli personaggi.

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Al di fuori del combattimento, nel menù principale, potrete infine scegliere qual è la disposizione in campo che preferite. Magari mettere in prima fila i personaggi più resistenti e alle spalle quelli più deboli, o potrete adottare una tattica a rombo, insomma, vedetevela voi, l’importante è che quest’opzione sia disponibile ed efficace. Il menù principale comprende tutte le opzioni di gestione dei vostri personaggi. C’è tutto il necessario per controllare lo status dei vostri eroi, l’equipaggiamento da utilizzare, le magie disponibili e l’opzione di salvataggio. Quest’ultima si è rivelata una vera sorpresa. Infatti, per salvare la vostra posizione, non sarete costretti a giungere in una posizione particolare o utilizzare i classici save point, ma basterà accedere nel menù e schiacciare il pulsante, ovunque voi siate. Questa opzione ha un’importanza fondamentale, perché ci eviterà di dover rifare più volte uno stesso tratto, e chi ha poco tempo a disposizione per giocare non può che gioire. Da sottolineare come ogni membro del party non potrà portare con sé più di sei oggetti nello zaino, costringendovi a riorganizzare continuamente l’inventario. Per quanto riguarda la veste grafica, anche qui Lunar conferma la sua vocazione abbastanza classica, con una rappresentazione in due dimensioni. Non saremo di fronte ad una grafica sbalorditiva, come lo era stato Final Fantasy VII a suo tempo. Anzi, a volte tutto l’apparato grafico sembra addirittura minimalista. Anche le magie si mantengono molto lontane dalla spettacolarità del titolone Squaresoft. Tuttavia è proprio la grafica a due dimensioni, un po’ fumettosa, che meglio si integra con una impostazione tanto anime e con così tante sequenze animate. Certo, alcune locazioni sono un po’ bruttine, i personaggi sono bassi e “pallottosi” e si sa, anche l’occhio vuole la sua parte, tuttavia chi si sollazza con gli RPG da ormai tempo indefinito sa benissimo che non è la grafica a fare di un gioco di ruolo un capolavoro. Di sicuro interesse sono, invece, i disegni dei vari personaggi, che compaiono in calce nello status e durante i discorsi. I piccoli eroi sono disegnati con un tratto di alto livello (non a caso il design è stato affidato a Yoshiyuki Sadamoto, che gli appassionati ricorderanno per “Il Mistero della Pietra Azzurra” e “Neon Genesis Evangelion”...) ed ognuno di loro riprende qualcosa dai migliori cartoni d’annata. Per concludere con la parte tecnica, i motivi di accompagnamento e gli effetti sonori non riescono ad elevarsi dai livelli standard, ma la varietà è comunque apprezzabile; tuttavia il gioco gode di alcuni momenti in cui la vostra Luna canterà dei motivi davvero toccanti. Sul fronte della giocabilità, degna di nota, è l’abolizione totale degli attacchi casuali. Finalmente potrete muovervi in santa pace per la mappa principale senza paura che qualcuno vi attacchi, e anche dentro i dungeon i mostri sono perfettamente visibili, per cui potrete anche riuscire a scappare! Infine voglio spendere due parole anche per la perfetta calibrazione della difficoltà. Mi riferisco specialmente ai combattimenti, in cui spesse volte sarete impegnati alacremente, mantenendo così vivo l’interesse. In generale gli enigmi non sono mai di difficile soluzione, ma vi costringeranno a girare continuamente per tutte le isole che compongono il mondo di Lunar.

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L’interattività con il paesaggio circostante non è molto elevata, si risolve in qualche discorso con i passanti, nell’entrare per le case che compongono i vari centri abitati e nell’apertura dei bauli sparsi qua e là. Tuttavia da buon gioco alla giapponese, alcune situazioni sono davvero divertenti ed esilaranti, e serviranno a risollevare un po’ il tono dopo le fasi più drammatiche (la ragazzina che fa notare la sua diarrea è davvero spassosa!). Per quanto riguarda le immancabili magie, queste sono suddivise in tre categorie principali più una speciale per Luna (l’avete capito che è la protagonista femminile o no?). La prima è quella dei guerrieri, che si basano in sostanza su attacchi di spada; la seconda è quella dei maghi con annessi e connessi; fondamentalmente riguardano gli elementi naturali. Infine l’ultima è quella dei preti, le classiche magie di guarigione. Graficamente purtroppo gli incantesimi sono solo nella media: svolgono onestamente il loro lavoro. Dopo una descrizione tanto analitica, voglio dare un giudizio d’insieme. Lunar mi è piaciuto davvero tanto, soprattutto per l’atmosfera di cui ho parlato più volte. Il tutto è rappresentato con una grafica tanto semplice quanto evocativa, e non può che provocare una lacrima sui volti dei nostalgici. Con questo non voglio dire che il prodotto non sia adatto ai novellini o a quelli che non rimpiangono affatto i tempi andati. Anzi. Proprio perché il gioco è sempre scorrevole, godibile e fresco nella sua semplicità, mi sento di consigliarlo davvero a tutti, a patto di poter rinunciare, almeno una volta, ai vostri amici poligoni. Certo, non rappresenta niente di radicale e innovativo, ma non pretende di esserlo. Vuole solo essere un ottimo gioco di ruolo e, per quel che mi riguarda, è promosso a pieni voti!!


Hangar

 

Titolo: Lunar: Silver Star Story Complete
Software House: Working Designs
Sviluppatore: idem
Distributore: Importazione
Formato: NTSC-U
Prezzo: Lire 169.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -


PRO
- Le sequenze FMV sono tante e di alto livello
- La meccanica di gioco, anche se non nuovissima, è riproposta con cura inusuale
- L'atmosfera e i personaggi sono degni del migliore anime

CONTRO
- Grafica non sempre all'altezza
- Combattimenti a turni


Ringraziamo Hangar per averci fornito il materiale recensibile.