Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Recensione di: Andrea "Maro" Maroni


 

Chiariamo subito le cose. Silent Hill è un vero capolavoro, perciò il consiglio che vi do, è quello di leggere attentamente questa recensione per scoprire tutto ciò che c’è da sapere di questo stupendo gioco della Konami, destinato a lasciare un segno in tutti noi.

UN PO’ DI STORIA:

Era passato qualche anno dalla morte di sua moglie, ma Harry Mason aveva voglia di ricominciare, di ricostruirsi una vita assieme a sua figlia, Cheryl. Quell’estate, Harry decise di portarla in vacanza nel loro posto preferito, per farle tornare il sorriso; non poteva immaginare cosa sarebbe accaduto. Dopo ore alla guida della sua jeep, Harry si fece cogliere dalla stanchezza nei pressi di Silent Hill, un tranquillo paesino non molto distante dalla meta del viaggio. All’improvviso, ecco sbucare dal lato della strada una figura umana, proprio davanti alla jeep. Per evitarla, Henry fu costretto a compiere una brusca sterzata fuori strada ma, prima di schiantarsi, gli sembrò che quella figura che aveva evitato tempestivamente fosse una bambina e poi, il vuoto.

Al suo risveglio, Henry cominciò a chiamarla e presto si accorse che Cheryl non era più in macchina, né nelle vicinanze. Allarmato Henry cominciò a cercarla e presto si accorse che nella sua ricerca era capitato proprio al centro di Silent Hill, ma c’era qualcosa di molto strano. Tutta la città era avvolta nella nebbia, fatto insolito considerando il periodo dell’anno, ma ancora più insolito era che la città sembrava deserta. Ad un certo punto, il silenzio venne rotto da un rumore di passi, ed Harry riuscì ad intravedere la sua Cheryl. Harry si diresse verso la figlia cercando di richiamare la sua attenzione, ma lei sembrava non sentirlo, come se lui non esistesse. Preoccupato, Harry cominciò a correre verso l’amata figlia, ma lei, noncurante, cominciò a correre a sua volta verso l’interno della città e più lui cercava di muoversi velocemente, più sembrava allontanarsi. Senza sapere come, Harry si trovò in un vicolo stretto dall’aspetto inquietante, ma lontano sentiva ancora i passi della sua piccola, così percorse tutto il suo vicolo fino a trovarsi in uno cieco, accorgendosi che i passi provenivano da dietro le sue spalle. Voltandosi, Harry si accorse che i passi non erano quelli di Cheryl e, per la prima volta nella vita, egli provò paura, vera paura. In un attimo, Harry venne assalito da un gruppo di esseri che definire umani sarebbe stato un insulto all’intera razza umana; ma essi erano diversi, erano deformi, sembravano quasi... bambini. L’ultima cosa che Harry vide prima di perdere i sensi era che una di quelle creature gli stava infilando i denti nello stomaco e poi, di nuovo il buio.

IL GIOCO:

Come avrete capito, voi siete Harry Mason, un uomo sulla trentina che si è ritrovato improvvisamente senza una moglie, né un figlia. Il nostro compito è quello di ritrovare la nostra amata Cheryl e riportarla a casa. Il nostro cammino non sarà facile, visto che di Silent Hill voi non conoscete neanche un centimetro quadrato, ma posso assicurarvi che presto la conoscerete meglio delle vostre tasche. Se volete avere un’idea di cosa vi aspetti lungo il vostro cammino, guardate la sequenza introduttiva, che mostra alcuni dei filmati a cui assisterete nel corso del gioco; i quali sono stati realizzati con tale accuratezza da fare sembrare veri i personaggi e le ambientazioni. Per il resto, l’unica cosa che vi separerà dall’avventura, saranno il menu delle opzioni e il menu che vi permetterà di selezionare la difficoltà. Come prima cosa, terrei a specificare a che genere appartenga Silent Hill: il titolo della Konami potrebbe essere indicato come un’avventura horror in terza persona con frequenti elementi d’azione o, più semplicemente come un gioco alla Resident Evil. Se però Resident Evil 1 e 2 mi hanno fatto letteralmente saltare dalla poltrona per lo spavento, sappiate che Silent Hill, sotto l’aspetto del terrore e della paura sorpassa alla grande i sopracitati titoli (per la serie, ma siete tutti dei fifoni... io ho preso paura solamente con i cani di RE... ndBill). Fin dalle prime sequenze verrete trasportati in un ambiente di assoluta tensione, dove ogni singolo rumore rappresenta un’incognita e se abbassate la guardia, siete spacciati (SOTOMAYOR!!!! ndBill); presto vi sembrerà di trovarvi in un vero e proprio film horror. Sorprendente è la libertà di movimento di cui dispone il protagonista. E’ possibile infatti girare ogni angolo della vastissima città, rivoltandola come un calzino, cercando indizi che vi condurranno a Cheryl e alle cause che hanno portato la cittadina di Silent Hill all’oblio. Le locazioni chiave dell’intero gioco sono la scuola elementare, l’ospedale e la New Silent Hill, dove il gioco arriverà ad una conclusione e dove si materializzeranno i vostri incubi peggiori. La vastità del gioco e la discreta quantità di enigmi sparsi in tutta la città contribuiscono a rendere il titolo della Konami un gioco ostico anche per i cervelloni più allenati. Le azioni che verranno compiute durante il gioco saranno fondamentali per l’esito dell’avventura, la quale dispone di ben quattro finali differenti, a seconda che vengano compiute o meno certe azioni. La prima volta che ho portato a termine il gioco, l’ho fatto con molta fretta, saltando inevitabilmente dei passi fondamentali e determinando l’esito negativo della mia avventura. La seconda, che compiate o meno le scelte giuste, avrete un finale diverso e un giudizio finale sulla vostra avventura; posso continuare che il finale con un giudizio negativo risulta veramente squallido, tanto da farvi esclamare: “Tutto qui?!?”. Il mio consiglio è quindi di non dare nulla per scontato e di esplorare ogni angolo possibile. Fatto estremamente positivo è quello che io chiamo “tasche senza fondo”, cioè la possibilità di poter raccattare tutti gli oggetti che trovate, senza avere limiti di numero e senza doverli lasciare in punti altrimenti scomodi da raggiungere.

Anche il numero di salvataggi è illimitato, ma questi si possono compiere soltanto in appositi punti. Da notare il fatto che il numero di mostri presenti in Silent Hill è innumerevole e la mira del personaggio è decisamente scarsa, perciò il consiglio che vi do è di evitare gli scontri quando potete. Gli avversari sono infatti molto intelligenti e preferiscono cogliervi alle spalle o di lato, provocando spesso grosse ferite., perciò è meglio che scappiate anzichè cercare di ucciderli a tutti i costi, anche se molti sono più veloci di noi. Un’altra tattica è quella di agire nell’ombra senza fare alcun rumore (non tenendo la torcia accesa, né correndo...) in modo che le creature non vi vedano (funziona spesso...). Per rivelare la presenza di nemici avrete a disposizione una radio che emette un fruscio ogni volta che nelle vicinanze si presenta una creatura che non siate voi, rivelandovi così l’oggetto più utile del gioco. La grafica durante il gioco non rappresenta nulla di eccezionale (o almeno, risulta in linea con altri titoli del genere...) e spesso viene “ingarbugliata” dai numerosi cambi di prospettiva; per questo motivo a mio avviso Silent Hill non riesce a raggiungere la perfezione. Per il resto posso tranquillamente affermare che il titolo della Konami è senza dubbio la migliore esperienza videoludica che mi è capitata dall’uscita di Resident Evil 2 e, per certi aspetti si colloca al di sopra del titolo della Capcom. L’ambientazione è quella dei più classici film horror, la trama è talmente coinvolgente da tenervi attaccati al pad finché non lo avrete finito, la longevità è impressionante e il sonoro vi farà venire i brividi. Dalle mie parole si potrà certamente intuire che Silent Hill è più che un gioco, è quasi come un libro di Stephen King trasportato su console, per cui non bisogna perderselo per nulla al mondo.


 

Titolo: Silent Hill
Software House: Konami
Sviluppatore: KCET
Distributore: Importazione
Formato: NTSC-U
Prezzo: Lire 139.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -


PRO
- Trama avvincente
- Longevità elevata
- Molto longevo
- Sequenze in FMV ottimamente curate
- Aree di gioco molto vaste
- Difficoltà ben calibrata

CONTRO
- Grafica al di sotto del livello del gioco


Ringraziamo Hangar per averci fornito il materiale recensibile.