Tanti milioni di
anni fa cadde sull'Artico un meteorite che fece emergere dal mare una piccola isola, sulla
quale in seguito arrivò una tribù polinesiana; e scoprendo che il meteorite emanava
delle strane radiazioni che aumentavano di giorno in giorno il numero della fauna e della
flora, decise di costruire delle trappole per immagazzinare questa misteriosa energia. Nel
1880 a bordo della Beagle, Charles Darwin sbarcò sull'isola e notando che il clima era
tropicale, anzichè polare, decise di organizzare una spedizione. Così i quattro
ricercatori si addentrarono nell'isola e trovarono quattro oggetti magici, ma attaccati da
una strana belva scapparono in fretta e furia, dimenticando sull'isola uno di loro.
Durante il viaggio di ritorno morirono altri due uomini, e l'ultimo sopravvissuto decise
di annotare tutta la vicenda sul diario di bordo e sparse i misteriosi oggetti magici in
quattro parti del globo. La storia si sposta poi ai giorni d'oggi, dove il professor
Willard è riuscito a trovare il diario di bordo sul quale erano state annotate anche le
locazioni degli oggetti magici. Ma dovrà vedersela con la testarda eroina di questa
serie, che dopo essere venuta a conoscienza di tutto ciò, decide di partire alla ricerca
dei quattro reperti archeologici. Questa la storia di Tomb Raider 3, il terzo capitolo
della serie creata dalla Eidos e dalla Core, che ha venduto una miriade di copie ed ha
riscosso un notevole successo, grazie in parte a Lara Croft. Infatti, da un recente
sondaggio svolto dal sottoscritto, risulta che alla maggior parte dei giocatori piace più
l'affascinante eroina che il gioco stesso. Ma non tutto il merito è della signorina
Croft, poichè senza una struttura di gioco come questa non credo si sarebbe arrivati al
terzo episodio. O sbaglio? Tomb Raider 1 arrivò sulla Playstation pochi anni orsono, e
spianò la strada ad un genere a quel tempo poco frequente; TR2 ne riscosse altrettanto
solo che, verso gli ultimi livelli diventava sin troppo noioso ed inverosimile. Succederà
anche in TR3? Sinceramente non lo so, poichè per ora sono ancora nei primi livelli di
gioco, e non mi sono sembrati un gran chè. Ma vediamolo meglio insieme.
LA GRAFICA:
La Core ha apportato al motore grafico alcuni cambiamenti tecnici, ed ora gli effetti
speciali sono fenomenali. Se prendiamo ad esempio un attacco di alcuni piranha ai danni di
Lara, notiamo che l'acqua intorno all'eroina diventa rossa (e di conseguenza l'energia
cala); quando Lara usa un arma da fuoco si vedono i bozzoli che fuoriescono e cadono a
terra; inoltre ora le superfici acquose sono dotate dei dovuti riflessi e delle consuete
trasparenze. Il tutto gira ad una risoluzione grafica di 512*240 pixel. Un altra novità
viene dal fatto che le strutture curve sono composte da triangolini anzichè quadratini.
Per quel che riguarda il look di Lara vi dico solo che avrà quattro costumi differenti;
per Londra indosserà un completino nero, per l'Area 51 una tenuta da ladra, per
l'avventura nel Pacifico e in India il completo tradizionale, mentre per l'Artico
indosserà una tuta super calda.
IL CONTROLLO:
Se in TR2 il sistema di controllo era abbastanza complicato (tutti i bottoni servivano a
qualcosa), ora in TR3, le cose si complicano, dato che sono state inserite due nuove
abilità. Una è quella di accucciarsi e procedere a carponi, l'altra consente di
accelerare in corsa per pochi istanti, concludendo poi con un tuffo in avanti. Le vecchie
abilità sono state tutte riconfermate, ma con qualche cambiamento. Se ad esempio dovete
accendere un bengala, bisogna andare nell'inventario e selezionarlo; se dovete camminare a
destra o a manca, ora basta tenere premuto il pulsante L2 e usare una direzione. A parte
ciò il sistema di controllo è facile ed immediato.
IL GIOCO:
Il gioco si divide in cinque aree specifiche, ognuna delle quali è suddivisa in quattro
livelli, per un totale di venti missioni; ma a differenza dei suoi predecessori il gioco
si rivela meno lineare. Infatti dopo aver completato i livelli dell'India, potrete
scegliere tra un isola del Pacifico, un avventura in Nevada, ed una attraverso i quartieri
Londinesi, ed una volta completati questi avrete libero acceso all'ultima missione
nell'Artico, dove Willard ha sistemato la sua base di ricerca. Dopo aver scelto una
locazione potrete scegliere anche il livello, e se vi bloccate durante una missione si
può tornare indietro e sceglierne un altra. La maggior parte dei livelli si divide in
vari sentieri; tutti portano nello stesso luogo ma sono caratterizzati da un diverso grado
di difficoltà. Se vi avventurate attraverso un sentiero di difficoltà facile, troverete
meno oggetti che in un sentiero di difficoltà difficile, dove si trovano anche delle armi
nuove. Se in TR1 si poteva salvare soltanto sopra ad alcuni cristalli sparsi per i
livelli, ed in TR2 si poteva salvare ovunque, il sistema di salvataggio di TR3 si può
considarare un misto tra quello dei suoi capitoli precedenti, poichè tornano i cristalli
sparsi per i livelli, solo che ora si possono raccogliere ed utilizzare quando si vuole. A
mio parere però il sistema di salvataggio più azzeccato è quelle del secondo episodio.
Una delle altre grosse novità riguarda l'intelligenza artificiale dei nemici. Se vi
ricordate in TR2 la maggior parte dei nemici umani girava in tondo e sparava a vanvera; ma
ora le carte in gioco cambiano, dato che qualcuno alla Core ha finalmente deciso di fornir
loro in dotazione, un cervello. Ora se sparate a qualcuno farete più fatica ad ucciderlo
subito poichè cercherà di mettersi al riparo dai colpi. Se invece venite attaccati da un
gruppo di nemici e ne fate fuori qualcuno, vedrete i superstiti ritirarsi come dei
conigli, per poi tornare ad attaccarvi in un secondo momento.
CONCLUSIONI:
Se devo essere sincero allora vi posso anche dire che questo gioco non mi è molto
piaciuto! Il notevole livello di difficoltà, il sistema di salvataggio e alcuni aspetti
grafici molto deludenti, non mi hanno convinto del tutto. Come ho già detto però ho
potuto provare solo i primi livelli, e può anche darsi che col procedere dell'avventura
il gioco migliori. Una delle poche cose carine che ho riscontrato è che all'interno della
casa di Lara è presente una piccola pista da cross, nella quale è divertente riuscire a
fare il miglior tempo utilizzando una moto simile a quella che guida il poliziotto nella
serie TV di Baywatch (per rimanere in tema di belle donne, nevvero? ndBill); ed inoltre
durante il percorso di allenamento all'esterno della casa (ora c'è una piccola palestra
anche all'interno), si trovano molto semplicemente le pistole. Tutto sommato è un gioco
più che discreto che consiglio sia agli amanti del genere che ai non. Ma se non vi sono
piaciuti neanche i primi due capitoli della serie, allora potete pure lasciare stare, dato
che questo vi piacerà ancor di meno.