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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Dopo aver dormito in tutto quattro ore nelle scorse due notti, risulta molto difficile piazzarsi davanti ad un computer per scrivere la recensione di un gioco che è arrivato in redazione, ma cosa ci volete fare… siamo qui per questo: se qualcosa arriva, qualcuno prima o poi deve proprio farlo e, siccome io sono quello a cui questo gioco è piaciuto di più in redazione, tocca proprio a me recensirlo. Dopo una due giorni massacrante a Milano, per la presentazione di Tomb Raider 3 (di cui spero riusciate a leggere entro fine settimana un’esauriente servizio), vi assicuro proprio che mettersi davanti al proprio nuovo e fiammante P2 400 per scrivere una qualche recensione non è molto facile, ma cercherò di riunire tutte le mie forze e fare il possibile per non deludere nessuno. Il motocross è una disciplina che non è mai stata trattata molto su PC, anche perché tutti i giochi che hanno tentato di simularlo sono caduti nell’oblio, vista la loro scarsa qualità. Pensate a International Moto X della TWI, sviluppato dalla Graftgold, un gruppo di programmatori molto conosciuto su Amiga, un gioco molto brutto o ad un gioco, mai uscito di una software house italiana, la The Dawn Interactive, che avrebbe dovuto avere addirittura la sponsorizzazione di Alex Puzar, noto campione italiano della specialità.

Qui stiamo seriamente rischiando di stamparci contro un muro. Non vi dico poi come è andata a finire. La premiazione è sicuramente il momento più bello, visto che rende molto gratificati.

C’è poi la parentesi Moto Racer, che oltre alle moto da strada permetteva di salire anche su moto da cross. Il gioco era molto divertente, ma risultava lontanissimo da quello che si poteva definire simulazione, visto che era un vero e proprio arcade. Qui in redazione stiamo aspettando con ansia il seguito, su cui si sta già lottando per ottenere il diritto di recensione. Il gioco di cui parleremo in questa recensione è Motocross Madness. Si tratta del nuovo gioco di motocross (come si può evincere dal titolo) della Microsoft, che come tutti saprete, da circa un anno a questa parte (dall’uscita di Age of Empires, visto che i precedenti Flight Simulator, a mio avviso, non vanno proprio considerati come giochi, visto che sono riservati solo ad una particolare nicchia di persone) è entrata di diritto nell’elite delle software house che producono giochi per PC. Visto che poi alcuni di questi titoli (lo stesso Motocross Madness, Age of Empires e altri) saranno convertiti per PSX e la stessa Microsoft fornisce il sistema operativo della nuova console Sega, il Dreamcast, si può capire quanto la casa di Redmond ci tenga a primeggiare nel mondo dei videogiochi e sembra addirittura che entro la fine del 1999 saranno addirittura lanciati 40 giochi, numero molto elevato per tutte le software house (tranne certi giganti, come EA e Activision). Staremo a vedere il loro livello di qualità. Il gioco è stato sviluppato dai Rainbow Studios, che avevano già realizzato The Hive (uno dei primi giochi per Win 95) e Deadly Tide (uno dei primi giochi usciti sono etichetta Microsoft), due giochi piuttosto mediocri, ma sembra che con MM (d’ora in poi chiameremo il gioco in questo modo) la qualità della loro produzione si sia elevata di parecchio. Una nota prima di cominciare: il gioco richiede obbligatoriamente la presenza di una scheda acceleratrice 3D compatibile con lo standard Direct3D all’interno del proprio computer, vista la presenza di notevoli effetti grafici e di luce che, in modalità software avrebbero sicuramente richiesto un computer ninja.

Il pilota sta rischiando seriamente la vita, visto che è quasi stampato sulla collina e la moto gli sta arrivando dietro. Nel frattempo, guardate le ombre. Stiamo tentando di atterrare. Speriamo in bene.

Appena inserito il CD nel vostro lettore Cd-Rom, partirà automaticamente il programma di installazione, che vi permetterà di installare da 50 Mb fino a circa 300 Mb di programma sul vostro Hard Disk. Dopodichè, il gioco può essere avviato. Non appena apparsi gli usuali loghi che indicano le software house coinvolte nella realizzazione del gioco, si passa subito al menu principale. Se non toccate il mouse per una decina di secondi, apparirà nel semicerchio a sinistra dello schermo, una bella intro, che vi mostrerà veri motociclisti in evoluzioni spettacolari. Un menu principale, realizzato ad icone, che vi dà la possibilità di cominciare una partita in singolo, in multiplayer, accedere alle opzioni o accedere all’help on-line. La prima volta che avvierete il gioco, dovrete impostare poi un vostro profilo, che servirà così a mantenere le vostre impostazioni e, in caso qualcuno accedesse al gioco, eviterebbe così di modificarle. Dalle Opzioni potrete modificare le impostazioni relative alla grafica (effetti vari e risoluzione), sonoro, controlli (il gioco supporta il Force-Feedback ed è il primo gioco a supportare, oltre ad altri giochi Microsoft come le nuove conversioni dei vecchi Rally-X e Xevious, le funzionalità particolari del nuovo joypad della Microsoft, il Freestyle, noto anche come Tilt!, un joypad caratterizzato da un sensore di movimento che vi consente di muovervi nelle varie direzioni semplicemente muovendolo), profili e impostazioni della moto, ma di quest’ultima cosa ne parleremo poi dopo. C’è poi anche la possibilità di inserire o togliere alcuni aiuti, come quello relativo alle frenate o ai salti e così via, in modo da rendere accessibile il gioco anche ai meno bravi.

Nella modalità Baja dovrete passare sotto questi archi. Cercate di non saltarne neanche uno. La partenza di una gara è sicuramente il momento più difficile, visto che basta un nulla per perdere posizioni importanti.

Scegliendo di svolgere una gara in singolo, ci vengono proposte quattro modalità di gioco: abbiamo la Supercross, che vi permette di gareggiare in piste molto simili a quelle dove si svolgono le vere gare di motocross, all’interno di stadi aperti o chiusi, con più o meno ostacoli; la National Race vi dà la possibilità di gareggiare all’interno di piste create in zone naturali di vario tipo, come deserti, montagne e chi più ne ha più ne metta; la Stunt Quarry, vi dà la possibilità di scegliere poi una pista dove gareggiare contro altri avversari e la vittoria andrà a chi ha ottenuto più punti, ovvero a chi ha effettuato le acrobazie migliori; l’ultima modalità in singolo (anche perché ce n’è un’altra multiplayer che viene menzionata nel manuale, ma che non sono riuscito a testare proprio per l’impossibilità di effettuare una partita multigiocatore) è la Baja, nella quale gareggiate su piste molto simili a quelle dei rally motociclistici (tipo Parigi – Dakar, per intenderci), in cui l’unico scopo, oltre a quello di giungere primi al traguardo, si intende, è quello di passare sotto alcuni archi, che fungono da check-point, dandovi così la possibilità di passare a quello successivo. Personalmente, quest’ultima è la modalità che gradisco di meno, perché a mio avviso è troppo dispersiva, al contrario di quelle su pista, che a mio parere rappresentano la vera essenza del motocross. Comunque, per ogni gara c’è la possibilità di scegliere il numero dei giri e il numero degli avversari contro cui battersi in pista, oltre ovviamente alla moto e al pilota. In tutti i tipi di gara, inoltre, avete anche la possibilità di accedere ad una funzione Garage, che vi permette di agire sul tipo di motore, sulla durezza delle sospensioni e sui pneumatici da montare sul vostro bolide a due ruote. Le prestazioni non sono modificate più di tanto, ma è bello vedere come i Rainbow Studios abbiano tentato di dare un pallido accenno di simulazione al gioco.

Questa è la Thrill Camera, che vi permetterà di ottenere queste visuali spettacolari mentre saltate. Una visuale dall'alto e una spiattellata per terra. Cadere è incredibilmente bello.

Purtroppo, come in Moto Racer, non è possibile visualizzare, tutte le volte che dobbiamo scegliere la nostra moto, le caratteristiche tecniche del mezzo (velocità, frenata, tenuta…) per cui, per vedere qual è la migliore, secondo la nostra modalità di guida, dobbiamo provarle tutte (personalmente ho scelto quella quasi completamente rossa, che a mio avviso è la più potente). Il numero delle piste disponibili, nelle varie modalità, è piuttosto elevato e soprattutto quelle nella National Race risultano molto varie e belle dal punto di vista del design. All’interno del gioco è anche presente un editor di piste di facilissimo utilizzo (in cinque minuti, partendo dal nulla sono riuscito a creare una pista difficilissima), con cui però è solo possibile disegnare piste del tipo Supercross, che verranno incluse all’interno della categoria degli User-Created Tracks, per cui non potranno partecipare ad alcun tipo di Campionato e potranno essere utilizzate solo in gare singole o in Time Trial. Vediamo però quello che succede quando entriamo in pista. Bisogna subito fare una nota relativa alla grafica, che risulta molto curata e con tutti gli effetti possibili. Ottimo il sistema a particelle che permette di visualizzare il fumo o la terra che noi alziamo ed è superlativa la gestione delle ombre, che grazie all’illuminazione in tempo reale sono le più realistiche che mi sia mai capitato di vedere visto che, a seconda dell’inclinazione della luce e vostra, risulteranno differenti. Sono disponibili diverse visuali, di cui alcune sono molto spettacolari, anche se la più comoda per giocare risulta la solita Chase, ovvero quella che vi segue da dietro. Durante le gare, mentre state effettuando un salto, potrete attivare una particolare telecamera, chiamata Thrill Camera, che vi mostrerà la visuale migliore da cui vedere la vostra prodezza acrobatica.

La visuale in prima persona è molto traumatica, soprattutto per chi soffre di vertigini. Non oso pensare cosa potrà accadere a questo motociclista.

Con un joypad con più di 4 pulsanti o con un joystick con le stesse caratteristiche, potrete effettuare, mentre saltate (ma tutto ciò vi sarà utile soprattutto nella Stunt Quarry) delle acrobazie di vario genere, che in alcuni casi vi potranno far guadagnare del tempo, ma in altre occasioni, invece, tutto terminerà in una rovinosissima caduta. E stranamente, mai in altro gioco del genere mi sono divertito a cadere come in Motocross Madness. Le cadute infatti sono altamente spettacolari e tante volte sembra addirittura di rivedere certe scenette (pensando al dolore che il pilota, se fosse stato vero, avrebbe potuto provare) dei cartoni di Wile Coyote. Ho scattato alcuni screenshots relativi a queste cadute, che potrete vedere da qualche parte in questa recensione. Parliamo un attimo, prima di passare al commento, delle sotto-modalità di gioco. In quasi tutte le categorie sono disponibili la Single Race e il Time Trial, ma il Campionato risulta solo disponibile nella modalità Supercross, in cui dovrete affrontare una vera e propria stagione di motocross in giro per gli Stati Uniti. In questo caso le gare saranno da 10 giri e dovrete scontrarvi con 8 ottimi avversari, visto che la loro AI sembra piuttosto elevata. Mi sembra di aver detto tutto, quindi, per cui posso anche passare al commento.

Titolo: Motocross Madness
Software House: Microsoft
Sviluppatore: Rainbow Studios
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, Windows 95/98, 16 Mb Ram, 60 Mb Hard Disk, Scheda Audio comp. DirectX 5, Acceleratore Grafico D3D con almeno 4 Mb, Cd-Rom 4x, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 166, 32 Mb Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D o 3DFX, 180 Mb Hard Disk Sound Blaster 16, Joypad Analogico o Digitale.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Windows 98, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 32, Microsoft Sidewinder Force Feedback Pro. Con questa configurazione MM si è comportato ottimamente (e vorrei anche vedere... ndR).


Grafica -
La grafica di Motocross Madness è ottima, con effetti di luce sopra la media, un ottimo sistema particellare per la gestione delle polveri e una gestione delle ombre in tempo reale a dir poco superlativa. Il prezzo da pagare per tutto questo ben di Dio è il possesso di una scheda 3D compatibile con lo standard Direct3D, ma ormai chi non ce l’ha?

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono di qualità molto buona e appropriati al tipo di gioco. Il rumore delle moto è uno dei migliori che ho mai sentito.

Musica -
Non è una parte molto importante, visto che durante la gara non farete assolutamente attenzione al sottofondo, ma solo alle insidiosissime piste. Comunque, risulta abbastanza buona per lo scopo che deve ottenere.

Giocabilità -
Con un joypad con più di quattro pulsanti, potrete controllare anche l’inverosimile. Comunque, anche con la tastiera si gioca bene (anche se non avete la possibilità di fare acrobazie) e il gioco supporta il Force-Feedback, anche se ritengo che con un joystick non si abbia un gran controllo. Ricordiamo che il gioco è il primo a supportare il nuovo Freestyle della Microsoft.

Longevità -
Le varie modalità di gioco, l’elevato numero di piste e la presenza di un editor di piste garantiscono una longevità molto elevata, anche se vi assicuro che non vi stuferete dopo aver fatto tutto l’immaginabile, visto che il gioco è divertentissimo.

Real. Tecnica -
Un engine ben fatto, ma anche delle richieste hardware contenute, visto che su un P200 con Voodoo 2, il gioco non presenta grossi rallentamenti.

Ric. Hardware -
Un P133 con 16 Mb Ram e scheda 3D è il minimo. Un P166 con scheda 3D (meglio se 3DFX) è vivamente consigliato.

Totale -
Motocross Madness è stato veramente una sorpresa. Sinceramente non mi aspettavo un gioco così giocabile e soprattutto molto divertente, visto che dopo Moto Racer nessun gioco di moto (di qualunque genere) mi aveva divertito così tanto. La grafica è a dir poco eccezionale, la giocabilità è altissima e la longevità anche, visto l’elevato numero di piste di vario genere e il più facile editor che mi sia capitato di provare (in rete, infatti, circolano già parecchie piste). Inoltre, il gioco multiplayer attraverso la IGZ della Microsoft vi consentirà di sfidarvi con avversari provenienti da tutto il mondo, il che rende il tutto ancora più longevo. Se vi piace il genere dovete correre a comprarlo, altrimenti rivolgete il vostro sguardo altrove. E per ora è tutto. Byez.


Ringraziamo Microsoft per averci fornito il materiale recensibile.