Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Recensione di: Roberto "Cloud" Donnini


Mm, è la trentesima volta che provo a scrivere questa recensione, e ogni volta non sono soddisfatto, non so se essere sincero e seguire le mie impressioni che sono dettate dai gusti oppure analizzare freddamente il gioco. Ho deciso quindi in questo tentativo di fare entrambe le cose, ma in ogni caso non riuscirò mai a dire che questo è, a mio malgrado, un bel gioco.

TECNICA:

Il gioco è un tentativo di riunire sotto un'unica tipologia svariati modelli di gioco. In questo titolo ritroviamo elementi dei giochi di ruolo, elementi di adventure alla giapponese ed elementi tipici di uno strategico alla Myth. Purtroppo, nel tentativo sono andati perduti molti elementi che rendevano speciali i singoli, ed il risultato è un prodotto che rischia di non soddisfare nessuno. Tecnicamente il gioco è realizzato strizzando l'occhio ad alcuni giochi più datati, sono riuscito a trovare molti punti di contatto con un adventure uscito in sala giochi nel 1984 (Aimidal, dovrebbe intitolarsi...), l'interfaccia utente ricorda vagamente quella di Ultima On-Line e quella di Command & Conquer, perdendo però la funzionalità delle stesse. Interessante la possibilità di disabilitare alcune zone dell'interfaccia (inventario e lista degli incantesimi...), ma questa caratteristica porta a una lentezza insostenibile nelle reazioni dato che, essendo in tempo reale, ogni azione dovrebbe essere a portata di tiro. E' vero che si possono usare i tasti come scorciatoie, ma non per lanciare i singoli incantesimi. Bisogna poi selezionare sempre l'obbiettivo della magia, anche quando l'unico obbiettivo può essere il caster, ovvero colui che la lancia questa magia, e questo si traduce in altri momenti persi, momenti che possono significare anche la morte. Altri difetti dell'interfaccia sono la sua funzione intelligente, ovvero quella di suggerire le opzioni possibili sugli oggetti interessanti della locazione in cui ci si trova, non esiste infatti un pulsante Esamina, il che si trasforma in una estrema facilità nello scoprire la soluzione agli enigmi. Questa facilità e sensazione di mancanza di partecipazione da parte dell'utente si ritrova anche nei dialoghi che sono sempre predefiniti, insomma sembra di leggere un libro animato. Molto intrigante la possibilità di far crescere il proprio eroe e il suo party, purtroppo la crescita e il cammino sembrano un po' troppo rigidi, e non potendo scegliere un profilo morale o alcune abilità specifiche. E' vero che esistono quattro diverse scuole di magia e si cresce all'interno di esse. Il personaggio può essere di due razze diverse, guerriero o mago, in entrambi i casi si può scegliere il sesso, ogni razza ha delle particolarità che sono indicate solo nel manuale, e solo dal manuale si può capire chi può usare qualche arma. Ovviamente le armi sono accessibili solo ad un certo livello, livello che non è scritto da nessuna parte, nemmeno nella serie ornamentale dei valori dell'eroe. Quando si può usare un'arma, questa viene indicata solo dalla possibilità di armarsi con essa, se non si è pronti rimane immobile nell'inventario, è inutile quindi sprecare quindici minuti cercando di armare di scudo un battlemage. Il gioco si dipana lungo una serie di missioni che verranno fornite dai vari personaggi man mano che si procede, la campagna è di tipo statico, nel senso che non cambia in base a ciò che fate e rimane immutabile nel corso dei tempi seguendo la filosofia Tolemaica (questa l'ho inventata mostrando tutta la mia ignoranza...), che dice che tutto è immutabile. Nel gioco hanno enorme importanza le magie che graficamente sono rappresentate come flatulenze di topo norvegese (Rattus Norvegicus: simbolo e titolo di un album di un gruppo musicale inglese: The Stanglers...), si può decidere di gestire totalmente o parzialmente le magie, nel secondo caso si demanda all'intelligenza artificiale il compito di scegliere chi, come e quando attaccare. L'intelligenza artificiale si dimostra molto sanguinaria attaccando tutto ciò che si muove e che non è bollata come amico. Questo espone il nostro eroe a molti pericoli, ma in caso di riuscita, tanti punti esperienza. Tra una missione e un'altra ci si può rifornire di armi (scoprendo così quali potete usare...) e di magie e di compagni nelle varie città. 

Le città sono una schermata statica dalla quale si può accedere alla taverna statica, al negozio statico e alla finestra delle opzioni che è richiamabile in qualunque momento. Certo il gioco non si rivela come un capolavoro assoluto ma è sempre un gioco funzionante, che come tutti, ha i suoi difetti e i suoi pregi, e potrebbe piacere agli affezionati del primo titolo, oppure a coloro che vorrebbero entrare nel mondo dei GdR, degli adventure e degli strategici senza però entrare nel mondo dei GdR, degli adventure e degli strategici. Un plauso ai programmatori perché hanno scritto un programma. (Punto. La frase finisce qua).

PERSONALE

Lo installo, mi godo la intro che, nonostante sia inferiore allo standard attuale, è più che godibile, finalmente mi si para davanti la schermata iniziale, una pergamena con le varie opzioni: Nuova Partita, Load, Options, settare un server per il multiplayer e, ancora, iniziare una partita con altri amici umani. Scelgo di giocare in solitario, e mi ritrovo di fronte alla creazione del personaggio... Meraviglioso, un gioco di ruolo, uno di quei mondi fantastici in cui far crescere il nostro alter ego, farlo vivere ai confini della legge oppure farlo affermare come un difensore della giusta causa. Mmmm...vediamo le razza sono visibili due categorie di uomini, dove saranno i pulsanti per far scorrere le razze? Click niente, Click nemmeno, Click...click....click... non ci sono i pulsanti, non ci sono altre razze...., beh un mondo di soli umani, realistico, un fantasy realistico. Questa scelta non mi dispiace. Dunque le categorie sono Guerriero o Mago, sia uomo che donna.... Ce ne saranno altre, che ne so, ladro o barbaro...., torno a cercare i pulsanti ma non ci sono. Due sole categorie.... Probabilmente sono le inclinazioni del personaggio, un mago sarà dedito alla magia e quindi poi potrò scegliere se diventare.... Potrei continuare ore descrivendo le prime partite fatte, ma sarebbe solo una tortura, parto da fondo premettendo che trovo questo gioco, sempre a mio malgrado, assolutamente insignificante, se non addirittura brutto. Sparo a zero perché sono stufo di essere buono, io le 100Klire (anche se ROM2 ne costa una settantina...ndBill) per il giochetto me le guadagno sudando (il che non è vero perché sono seduto tutto il giorno a battere linee di codice, ma questo non importa...) e non mi posso permettere di buttarle per un gioco così. Le idee buone ci sono tutte, non ne manca nemmeno una, ma la realizzazione è assolutamente scadente.
Finestra di avvio della partita, una città statica, in realtà è un'interfaccia grafica con quattro pulsanti : taverna, negozio, inizia missione e opzioni.

Taverna: Il posto ove trovare compagni di viaggio o missioni. Si può parlare o meglio far parlare il nostro alter ego con i personaggi presenti sotto forma di figurine ai piedi di un oste beota. Dicevo far parlare, perché nei dialoghi noi giocatori siamo semplici spettatori, non abbiamo il minimo potere decisionale.

Negozio: Comprare armi e magie, prima si comprano e poi si vede se siamo in grado di usarle, oppure prima di prenderle si sfoglia il manuale. Qui si possono anche vendere per guadagnare un po' di moneta.

Opzioni: Il modo per settare i parametri di gioco, questa finestra è accessibile in ogni momento premendo il tasto ESC.

Missione: Andare a giocare la missione che abbiamo dovuto accettare.

La grafica della città non è male, forse la cosa più bella di tutto il gioco. Parliamo ora della missione, che come per la città, cercherò di dividere tutto in punti, così da evidenziare ogni singolo elemento senza farvi perdere in un brodo di parole in cui potreste sorvolare alcuni punti importanti.

Grafica: Direttamente da cinque o sei anni fa compare una grafica fumettosa e scarna per quanto riguarda i dettagli, che mi ricorda molto gli Ultima intorno al IV e V. Le magie non sono assolutamente rese bene, mancano di quegli effetti speciali che tanto piacciono agli amanti del fantasy magico. I movimenti del personaggio e dei nemici sono poco fluidi e sembra che arranchino sul terreno.

Musica: Onestamente non me la ricordo, prima di scrivere queste righe ho riavviato il gioco ma assolutamente la mia mente si rifiuta di ricordarla.

Effetti Sonori: Rumori di urla e di esplosioni, mi ricorda l'audio del CBM 64 (con il chip audio danneggiato...). Il parlato nella sezione della missione manca. Già non possiamo decidere cosa dire, ora nemmeno ascoltarlo.

Intelligenza Artificiale: Stendo un velo pietoso, i nemici attaccano a schemi fissi come i primi spara e fuggi, il controllo automatico dei personaggi è penoso. In caso di missione in cui bisogna mantenere l'anonimato i nostri iniziano a sparare ad ogni cosa che si muove e che non è marchiata come amico.

Interfaccia Utente: Il puntatore intelligente toglie anche quel poco che era rimasto, non bisogna nemmeno pensare solo schiacciare. Sui nemici si può solo sparare, sugli oggetti solo esaminarli o prenderli. Per le magie e l'inventario è un bordello, si possono disabilitare ma ogni volta che si deve fare qualche cosa bisogna richiamarle, sono preziosi secondi che vanno in un brutto posto. Per parlare non si deve decidere con chi o con che cosa, ma solo avvicinarsi, il dialogo partirà automaticamente.

Domanda: Ma cosa devo fare in questo gioco? Andare a spasso e vedere se ce la faccio a vincere i combattimenti? E basta? Ammetto che non sono andato tanto a fondo, magari ci sono delle chicche nascoste, ma non bastano per rendere questo minestrone piacevole. Il progetto era ambizioso, ricreare un mix vincente tra vari tipi.... Ma i ragazzi non ci sono riusciti, giocandoci ho avuto come la sensazione che le energie sono state impiegate male, un po' ovunque ma nessun elemento è ben trattato. Devo lo stesso consigliare il gioco a qualcuno? Non me la sento, non mi sento nemmeno di spezzare una lancia a favore dei programmatori..... secondo me questo è uno dei giochi meno belli al quale io abbia mai giocato e mi dispiace molto perché le idee c'erano, si respira il potenziale dietro ogni curva, ci si aspetta sempre che cambi qualche cosa..., ma nulla cambia e tutto procede nella solita piattezza. E si che sono di bocca buona, passo sopra alla grafica datata e all'audio scadente, passo sopra anche a una interfaccia scadente, ma il gioco, ciò che è da fare deve essere avvincente e qui non lo è.

Titolo: Rage of Mages 2: Necromancer
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Nival
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 100, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 150 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 2 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 350, 192 Mb Ram, Matrox Marvel 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, 4-Point Surround System, Cd-Rom PC-DVD Creative 30x, HD 16 Gb Totali, Joypad Microsoft Freestyle Pro. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Intro mediocre, grafica assolutamente datata.

Effetti Sonori -
Lasciamo stare....

Musica -
Per lo meno non dà fastidio.

Giocabilità -
Poca, molto poca. O si disabilita il controllo automatico dei personaggi o ci si incavola come iene della Tanzania. Si perde parecchio per lanciare gli incantesimi. Tutto il tempo si ha quella sensazione di : "Una forza superiore mi guida". Tutto sa di predefinito senza avere la possibilità di modificare il corso degli eventi, o seguite ciò che hanno pensato i programmatori o morite.

Longevità -
Scarsa, la campagna è sempre quella e la scarsa profondità del gioco fa il resto. Il multiplayer non aiuta il tutto a rialzarsi, le cose brutte sono nel motivo di esistere del gioco...

Real. Tecnica -
Tante energie sprecate in un progetto ambizioso, voleva essere tutto e invece non è nulla.

Ric. Hardware -
Modeste, ormai alla portata della quasi totalità dei giocatori, l'unica nota positiva del gioco.

Totale -
Non lo consiglio a nessuno, per lo meno a prezzo intero, ma se si trovasse a prezzo budget come di recente mi è capitato di vedere il primo (19 mila lire...), allora sì.


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.


Immagine N°5
Immagine N°6
Immagine N°7