KOEI per PSX
Trombe di fuoco che viaggiano verso lavversario, numerose se abbiamo aggiunto la componente estenzione o rade ma rapide, se nella nostra combo è stato utilizzato anche il tasto quadrato. Tuttavia, Destrega è fondamentalmente un gioco di movimento, simile a un Commando tridimensionale, dove si colpisce e si schivano le fireball in corsa, con degli scatti repentini o riparandosi dietro agli ostacoli offerti dalle arene 3D. Una delle animazioni più convincenti del videogioco è il modo in cui i personaggi preparano le magie in corsa, con le gestualità che ho descritto ma guardando sempre verso lavversario, indipendentemente da dove stanno dirigendo, e spostando il busto o avvitandosi in volo al momento di emanare il loro ki. Gli attacchi sono veramente sconvolgenti, apocalittici, alquanto fantasiosi e accompagnati da effetti speciali a profusione. Le arene di gioco sono, naturalmente, in tema con il periodo storico in cui è ambientato il gioco. In prevalenza abbiamo castelli medievali, cattedrali, rovine, templi di estenzioni enormi, allincirca il quadruplo di un tipico quadro di Bushido Blade. Lavversario e il nostro personaggio sono sempre visibili nellarea di gioco grazie allo zoom che si allarga a delle visioni in grandangolo che definirei quasi satellitari. Daltraparte, se anche i personaggi divenissero quasi microscopici, le dimensioni degli attacchi energitici rimarrebbero comunque ben visibili data la loro enormità. Quando si raggiunge lo stretto la visuale stringe rapidamente sui contendenti, conferendo al quadro un aspetto non diverso dai picchiaduro tipici come Tekken o Tobal. Anche in queste circostanze lo scontro non è certo meno acceso, grazie a delle combo, semplici nellesecuzione ma spettacolari a schermo, di calci e pugni che si possono eseguire grazie agli stessi tasti delle magie, convertiti per loccasione a controlli classici da beatem up. È inoltre disponibile la guardia, tramite un tasto sul dorso, e la corsa rapida, comoda per schivare gli attacchi, ma che non ci permette di modificare la traiettoria una volta impostata. Le fireball hanno delle discrete capacità di auto-homing, in pratica seguono lavversario automaticamente, ma limitatamente alla direzione che hanno preso inizialmente. Se gli attacchi sono piuttosto letali, anche le tecniche difensive sono alquanto efficaci. Premendo il tasto della guardia immediatamente dopo il tasto del fuoco, il nostro personaggio si riparerà dietro uno schermo energetico invalicabile che lo proteggerà fino al termine del suo ki, la barra di energia spirituale grazie alla quale è possibile anche lanciare gli attacchi e che tende a scaricarsi molto rapidamente (fortunatamente si ricarica in fretta non appena smettete di usare i vostri poteri).
Lultima caratteristica che aggiunge profondità strategica al picchiaduro è il cosidetto blazing rush, in pratica uno scatto rapidissimo in coda a uno scudo energetico, compiuto premendo il tasto della corsa subito dopo il tasto del fuoco, serve a cogliere di sorpresa gli avversari mediamente distanti che non si aspettano che gli piombiamo addosso. Sebbene, posto in questi termini, il metodo di gioco sembra uno di quelli che esaltano il giocatore fin dalle primissime partite, permettendogli di aver finalmente un decente spin-off di DragonBall Z con tutti i blastaggi nucleari del caso, in realtà diventa molto più divertente una volta che si è imparato a padroneggiare le varie tattiche di attacco e di difesa, che richiedono un minimo di pratica dal momento che questo gioco non è il solito beatem up prodotto in serie. La Story mode è la seconda modalità di gioco rilevante di questo titolo, dato che le altre presentano delle similitudini più che evidenti con quelle di altri games e non hanno bisogno di spiegazioni approfondite. In sostanza lo Story mode aggiunge degli ulteriori elementi scenografici alla modalità One Player Battle, prononendoci una storia in cui prenderanno parte tutti i personaggi di Destrega, divisi in malvagi e buoni (a noi spetterà il controllo dei buoni, ovviamente). I combattimenti saranno intervallati da delle sequenze cinematografiche, ricche di buon recitativo, realizzate completamente in real time 3D. Rispetto a giochi come Final Fantasy VII, Destrega rappresenta certamente un passo in avanti, infatti gli scenari completamente 3D permettono, anche durante queste sequenze, movimenti di camera impensabili in un clone di Alone in the Dark o Resident Evil. Inoltre i visi dei personaggi sono animati con un gran numero di texture diverse che dipingeranno il graduale manifestarsi di stupore, rabbia, odio, o dei semplici movimenti labiali. Lo story mode è anche lunico che ci permette di osservare delle sequenze di chiusura animate, assenti nella modalità battle.
Koei si
distingue tra tutte le altre software house con un prodotto coraggioso e ben realizzato.
Il concetto di un picchiaduro completamente tridimensionale dove si combatte a tutto campo
è certamente unimpresa ardita e tanto più è da lodare la Koei quanto più ci si
rende conto che il gioco è veramente riuscito. Dopo qualche incertezza iniziale sarà
infatti del tutto naturale appassionarsi al metodo di combattimento e non lasciarlo fino a
quando non si saranno padroneggiate tutte le varie tecniche disponibili. Lunica
pecca di questo gioco probabilmente è la longevità, infatti non esistono delle vere
distinzioni nello stile di combattimento dei vari personaggi, gli attacchi sono diversi,
ma non il modo di eseguirli. Non esistono personaggi dal metodo di controllo completamente
diverso rispetto agli altri, come poteva essere un Lei Woo Long di Tekken 2 o lo Shun Di
di Virtua Fighter 3. Globalmente, con Destrega è possibile provare un picchiaduro
originale, un probabile antesignano di un genere che potrà esprimersi al massimo grazie
alle console della nuova generazione e che non immaginavo di poter vedere già sul caro
vecchio 32 bit Sony.
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