EIDOS - SILICON DREAMS per PSX
Nel leggere il titolo del gioco
probabilmente molti di voi avranno gettato le braccia al cielo e urlato con
somma gioia: “Evviva, un altro gioco di calcio, me lo compro!”. Non li biasimo,
d’altronde il calcio è rinomatamente lo sport più bello del mondo (tant’è che
molti vivono per questo sport...). Personalmente, la mia reazione è stata: “Un
altro gioco di calcio? Basta, non se ne può più!”. Posso però assicurarvi che
io adoro il calcio e lo pratico a tempo perso, tuttavia, le software house
stanno esagerando un tantino. Ormai, i titoli calcistici escono con una
frequenza impressionante e la cosa che stupisce di più è che il loro successo è
determinato dal titolo. Quello che ha il titolo più originale e lungo diventa
il best-seller del genere (da qui il chilometrico International Superstar
Soccer Pro 98...) (e che mi dici di Winning Eleven 3 Final
Version? ndBill).
Così, seguendo questa moda, ho deciso di lanciare un titolo che certamente avrà
un enorme successo. Lo intitolerò Kagemusha: Riflessioni di un Giovane
Calciatore Scarso in Panchina nell’Ultima Partita di Campionato, con la sua
Squadra sotto di 6 Goals. Sottotitolo: Andrea Maroni’s Nonsense Soccer (non
faccio commenti, è proprio meglio... ndBill). Terminata questa goliardica
parentesi, riguardante i misteri del marketing, passiamo a cose serie, ovvero
alla presentazione dell’ultima fatica calcistica di casa Eidos, sviluppata dai
Silicon Dreams, ovvero UEFA Champions League (sottotitolo: Stagione 98/99...).
Non vi starò a commentare l’introduzione che apre il gioco, visto che è la
stessa che vedete in televisione prima dell’inizio delle partite di Champions
League (o Chepsons League, come la chiama “Bisteccone” Galeazzi...), identica e
sputata, con addirittura la medesima musica di sottofondo. Il menu principale
vi offre la possibilità di scegliere una voce tra le quattro disponibili, tra
le quali c’è ne una che vi permette di effettuare una partita veloce, con
squadre casuali, contro la CPU. Le altre tre voci sono: Gioca Partita, che vi
rimanda ad un secondo sottomenu; Carica Partita e Modifica Opzioni. Se non
volete rimanere a contemplare per ore il menu principale, vi consiglio di
scegliere subito una di queste voci. Scegliendo la prima, vi verrà presentato,
come già detto prima, un ulteriore menu, nel quale dovrete scegliere in che
modo giocare a UEFA Champions League.
- Amichevole: superfluo ogni altro
commento;
- UEFA Champions League: vi
proietta nella competizione vera e propria, dove dovrete scegliere una squadra
tra quelle qualificate (tra cui anche la cara Inter... ndBill), per cercare di
portare a casa la prestigiosa coppa;
- Scenario Champions League: senza
dubbio si tratta della modalità più interessante. Il gioco vi mette a
disposizione alcuni scenari predefiniti, ognuno dei quali consiste in una vera
e propria “missione”, a volte praticamente impossibile, che dovrete portare a
termine;
- Torneo personalizzato: potrete
inventarvi di sana pianta un torneo, facendo partecipare chi volete (è giunto
il momento di creare la “Coppa del Nonno”. Yahoo!!!);
-
Allenamento: se volete imparare
a giocare, fate un salto qui prima di ogni altra cosa.
Prima di gettarvi come degli animali sul joypad, ansiosi di giocare, vi consiglio di fare almeno cinque – dieci minuti di allenamento, perchè vi assicuro che il titolo della Eidos non è assolutamente facile. Come prima cosa, sappiate che alla pressione di un qualsiasi tasto, corrisponde un’immediata azione da parte del giocatore selezionato, cosa che sembra molto positiva, a sentirlo dire, ma si rivela assolutamente snervante, durante le prime partite che giocherete. Ogni mossa va affrontata nell’attimo in cui il pallone arriva addosso al nostro giocatore, né prima, né dopo, altrimenti vi capiterà di compiere lisci clamorosi del pallone o tackle troppo azzardati, a vuoto. Potrei citarvi esempi di questo tipo all’infinito, ma non lo farò; vi basti sapere che il sistema di controllo costituisce il peggiore difetto (o il migliore, a seconda dei punti di vista, visto che qui in redazione, le opinioni sono state piuttosto discordi...) di UEFA Champions League, influendo parecchio sulla giocabilità e sul divertimento in generale (le prime partite sono state per il sottoscritto molto frustranti...). Il motore grafico che fa muovere il gioco è lo stesso di World League Soccer ’99 (recensito dal nostro Coma nella versione PSX e dal Nova nella versione PC...), perciò non aspettatevi nulla di speciale per quello che riguarda la grafica, che a dire la verità è piuttosto “scarna” (povera di dettagli...), ma è riscattata da una discreta qualità delle animazioni e da una certa fluidità nei movimenti (anche se questi a volte sono alquanto macchinosi...).
Ci terrei particolarmente a rimproverare il criterio in base al
quale l’arbitro giudica i falli durante le partite, che mi è sembrato abbastanza
casuale; per intenderci, è possibile che venga perdonato un fallo da ultimo
uomo e punito con l’espulsione un semplice tackle a metà campo? Pressoché nullo
è invece il movimento dei giocatori senza palla, e ciò si vede nei contropiedi
avversari, dove c’è sempre un solo difensore sul portatore di palla e gli altri
assistono inermi all’azione in velocità. In poche parole, i giocatori che voi
non controllate, non fanno nulla per prendere parte alle azioni di gioco,
provocando voragini immense in tutto il campo. Il commento, direttamente dalla
voce di Bruno Longhi, telecronista di Mediaset, risulta pertinente all’azione
di gioco, il che è una cosa decisamente rara, in questo genere di gioco. UEFA
Champions League, inoltre, supporta il Dual Shock e i controller analogici,
permettendo così una maggiore precisione e un maggiore realismo nel controllo
dei giocatori. Ritengo, tuttavia, che al di là dei numerosissimi difetti sparsi
un po’ ovunque, UCL non merita di essere incontrovertibilmente bocciato, ma
strappa la sufficienza (si, lo so, sono troppo buono, che ci posso fare?),
grazie alle numerose opzioni di cui dispone, e alla carica agonistica che
riesce ad infondere ai giocatori (chi non vorrebbe vincere la Champions
League?). Poi, se devo essere sincero, ho ritenuto necessario dare la
sufficienza al gioco quando, nella schermata per la selezione delle squadre
nelle amichevoli, ho visto che era possibile selezionare una qualsiasi delle
squadra che vinsero la Champions League, dalla prima edizione, fino allo scorso
anno (e tra queste c’è anche il mitico Milan dei tre olandesi, Rijkaard, Gullit
e il grande Marco Van Basten...), fatto che mi ha toccato il cuore.
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