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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


La saga di Mortal Kombat è una delle più note tra quelle dei picchiaduro apparsi sulle console e sugli home computer. Con Mortal Kombat, prima nella versione coin-op e poi con quelle per Amiga, Super Nes, Mega Drive e infine, PC, si scatenò un vespaio di polemiche a causa della troppa violenza presente nel gioco, rispetto agli altri picchiaduro dell’epoca (vi ricordo infatti che sui vari sistemi imperversava Street Fighter 2, molto meno violento del titolo di MK), a causa delle mosse troppo cruente, le famose Fatality, caratterizzate da un tasso ematico piuttosto elevato (vi ricordate Kano che strappa il cuore, l’arpione di Scorpion, e molte altre…). La grafica era totalmente bidimensionale, ma quello che la differenziava dagli sprite bitmap di SF2 era il fatto che i personaggi erano interamente digitalizzati e questo conferiva un non so che di più reale al gioco. Il primo episodio ebbe talmente tanto successo che ne venne subito realizzato il seguito, con molti più personaggi e con l’aggiunta di più mosse finali, ma meno cruente, per placare le ire dei ben pensanti. Vennero aggiunte infatti le Babality, che trasformavano l’avversario in un bambino e le Friendship che, al suono del "Finish Him!", facevano una sorta di mossa amichevole all’avversario (gli facevate un regalo o gli consegnavate una torta con le candeline, e così via..). MK2 fu un gioco grandioso, tant’è che fu il gioco per cui mi comprai il Cd-Rom su un 386, per non poterlo giocare fino a quando non acquistai un 486 a 100 Mhz, visto che i 20 minuti di caricamento tra un combattimento e l’altro facevano passare la voglia a chiunque.

Kai ha appena scaraventato Jax con un bel pugno dal basso. Anche la qualità delle ombre è piuttosto buona. Come vedete, gli effetti luminosi di fuoco e trasparenza sono resi piuttosto bene.

Al termine del 1995 venne alla luce il terzo capitolo della saga, con meno personaggi, ma con una grafica maggiore e, soprattutto, meno digitalizzata e alcune nuove modalità interessanti e la possibilità di giocare anche in rete. Risale invece alla fine dell’anno passato Mortal Kombat Trilogy, in cui potete prendere controllo di circa 30 personaggi (quelli dei tre MK) e utilizzare tutte le mosse imparate nei tre giochi della saga. Alla Midway, che possiede i diritti per la versione coin-op e quelle console, ma ora anche per quella PC, hanno deciso di non stare con le mani in mano e, visto che l’acerrimo rivale di sempre, Street Fighter, aveva già raggiunto la terza dimensione, hanno deciso di trasformare le arene di combattimento del gioco in arene tridimensionali. Memori dell’esperienza di Wargods, uno dei primi giochi accelerati usciti e, a mio avviso, un discreto picchiaduro (il 7 che gli ho dato sulla vecchia AVOC dovrebbe essere un buon biglietto da visita), affidando alla software house inglese Eurocom, che aveva già sviluppato Wargods e anche la versione PC di Super Street Fighter 2 Turbo, lo sviluppo del nuovo titolo della saga. Il risultato di tutto ciò è questo Mortal Kombat 4, ma non vi dico subito che cosa ne penso perché altrimenti non andate a leggere neanche il commento. La licenza Mortal Kombat è stata comunque una licenza di grande successo, visto che da essa sono nati due film (e si sta già girando il terzo), fumetti, giochi e i soliti gadget. Comunque, bando alle ciance e andiamo a parlare del gioco, oggetto di questa recensione, che è la cosa che interessa di più a voi lettori. Il gioco si porta via solamente 25 Mb dal vostro hard disk e si installa senza dolori. La cosa bella è che, pur essendo tridimensionale, il gioco si muove molto bene anche in modalità software, cosa che vi fa capire quanto alla Eurocom abbiano lavorato bene. Comunque, in caso possediate una scheda 3D compatibile Direct3D, il gioco passerà immediatamente a tutto schermo, mentre invece, in versione software, avrete la possibilità di scegliere la risoluzione e di decidere se giocare a tutto schermo o in finestra (la prima opzione è vivamente consigliata).

Una delle sequenze di vittoria di uno dei nuovi personaggi, cioè Quan Chi. Ecco quello che succede a non essere accondiscendenti con certa gente.

Quindi, possiamo passare al menu principale, dove possiamo notare alcune opzioni particolari nuove, di cui parleremo in seguito. Abbiamo la possibilità di scegliere il solito arcade, la tradizionale modalità di gioco; quindi abbiamo la modalità Team, che permette di giocare a squadre (solitamente una controllata dal computer e una dal giocatore); in seguito c’è la modalità Endurance, molto simile alla modalità Survival di Tekken 3, quindi la modalità Tournament, che vi dà la possibilità di svolgere un torneo di combattimento fino a 8 giocatori e per ultima la modalità Practice, che vi dà la possibilità di provare le vostre tecniche di combattimento e imparare le mosse speciali dei vari personaggi. Partiamo proprio da quest’ultima modalità, che nel menu che precede il gioco vero e proprio possiede varie opzioni. Potete infatti scegliere con e contro chi combattere, quale scenario utilizzare, se volete che il vostro avversario reagisca o no, e così via. C’è un’altra opzione, chiamata Kombat Theater, che vi permette di visualizzare (sullo stile di Tekken 2 e 3) i filmati relativi ad un determinato lottatore dopo che, ovviamente, avrete finito il gioco nella modalità arcade con lo stesso personaggio. La qualità dei filmati è piuttosto buona e l’atmosfera che rendono si intona perfettamente con lo spirito sanguinolento del gioco, anche se la qualità e il pathos dei filmati del pluripremiato titolo Namco per PSX (a cui abbiamo dedicato una recensione) non li ha nessuno. Durante il combattimento, nella modalità Practice, potrete fermarvi e visualizzare le mosse, in modo da impararle. La cosa comoda è che, sullo schermo, in basso, appariranno i vari movimenti e i vari pulsanti che utilizzate, in modo da farvi capire, in caso di errore, cosa avete sbagliato. Andiamo a parlare delle altre modalità, allora. La modalità Arcade è quella tradizionale, in cui dovrete affrontare, al meglio dei tre round, gli avversari. Potete scegliere tra 15 personaggi, più 3 segreti, che potrete sbloccare terminando più volte il gioco. Ci sono parecchi personaggi dei precedenti MK, come Cage, Liu Kang, Jax, Sonya, Raiden, Scorpion, Reptile e SubZero (anche se questi ultimi due sono in versione rinnovata) e nuovi personaggi, quali il terribile Quan-Chi, Shinnok, Tanya, Fujin e altri. I tre personaggi segreti, mi pare quasi scontato dire chi sono, comunque si tratta di Goro, Noob Saibot e di un terzo di cui non vi svelo nulla.

Gli sputi di Reptile hanno assunto un aspetto piuttosto bolleggiante. Raiden ha appena elettrizzato Sonya con un bel colpo. Chissà la bolletta dell'ENEL?!?

Avevo preparato un box dedicato ai vari personaggi, ma mi sono sparite le foto che avevo preparato e, siccome non ho più voglia di mettermi a grabbarle, mi tocca lasciare stare. Della struttura di gioco, ne parliamo poi in seguito, per cui prima finiamo di parlare delle modalità di gioco. La modalità Team, vi permette di giocare con una squadra di lottatori, a vostra scelta, che combatteranno contro un’altra squadra controllata dalla CPU. Colui che vince un combattimento passa a quello successivo, contro un nuovo avversario e così via, fino alla fine dei lottatori. La modalità Endurance presenta tre tipi di gioco: il Single, il Team e l’Ultimate. L’Endurance si svolge a partita secca, ovvero, il primo che cade a terra, ha perso definitivamente. La differenza tra le tre modalità è che le prime due si svolgono alla medesima maniera di quelle normali, mentre l’Ultimate è una partita secca a eliminazione diretta. Al termine degli incontri, verranno visualizzate le statistiche relative a ciò che avete appena fatto. Il Tournament invece, va da 4 a 8 giocatori e si svolge come un normale torneo con quarti, semi-finali e finali. Nelle modalità Arcade e Single Endurance potrete scegliere il livello di difficoltà dopo aver selezionato il personaggio. Con l’aumento del livello di difficoltà diventano maggiori anche i nemici da battere e, ovviamente, più difficili. Possiamo quindi parlare della struttura di gioco. Come avevo detto all’inizio, la tridimensionalità di MK4 è molto simile a quella di Wargods, ovvero il picchiaduro è fondalmente 2D, ma avete la possibilità di spostarvi lateralmente nelle tre dimensioni per schivare i colpi che vi sono inflitti dall’avversario. Un nuovo elemento che è stato introdotto dai programmatori all’interno del gioco è la presenza di oggetti all’interno dell’arena di battaglia, che possono essere tirati su dai lottatori e così scagliati o utilizzati contro l’avversario. Certe volte saranno presenti anche delle armi, come spade o lance, che rendono il gioco piuttosto simile ad un altro successo Namco, ovvero Soul Blade.

Sonya è stata letteralmente splattata contro il video da un Raiden sempre più incavolato. Le mosse speciali risultano anche piuttosto spettacolari graficamente, come in questo caso.

Le vecchie mosse finali, ovvero le Fatality, sono rimaste, anche se sono state eliminate mosse come le Friendship o le Babality, che risultavano difficili da rendere in 3D. Le Fatality (da eseguire al solito "Finish Him!") e le mosse speciali dei personaggi già presenti nelle scorse edizioni di MK, sono rimaste praticamente le stesse, quindi il famoso Aiubabalee! di Raiden si potrà eseguire alla solita maniera. Il gioco risulta molto divertente e la quantità di sangue presente, risulta maggiore di quella dei precedenti giochi, anche se, per i più puritani, rimane sempre la possibilità di disattivare il realistico (ehm!) sangue rosso con del più rassicurante sangue di colore verde, cosa che, se a livello di significato non fa cambiare nulla, a livello di aspetto, fa invece cambiare tutto. Beh, mi sembra di avervi detto tutto, per cui vi lascio al commento.

Titolo: Mortal Kombat 4
Software House: GT Interactive
Sviluppatore: Eurocom
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 120, Windows 95, 16 Mb Ram, 25 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 5, Cd-Rom 2x.

Requisiti consigliati: Pentium 150, 16 Mb Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D 4 Mb, Sound Blaster 16, Cd-Rom 4x.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Windows 98, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 32. Con questa configurazione MK4 si è comportato ottimamente.


Grafica -
L’aggiunta della terza dimensione conferisce un aspetto meno realistico (ricordiamo che nei precedenti episodi, i personaggi erano digitalizzati) al gioco, ma in compenso la fluidità è maggiore. Gli effetti grafici di fumo e trasparenza sono resi molto bene e le schede 3D sono sfruttate a dovere, anche se il gioco è comunque dignitoso anche in versione software.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono i soliti della serie e sono sempre intonati all’atmosfera gore del gioco.

Musica -
Le tracce audio non sono molto esaltanti anche se fanno il loro lavoro.

Giocabilità -
Un joypad con più di sei pulsanti è vivamente consigliato, se volete godere l’ottima giocabilità del titolo.

Longevità -
Dipende da quando vi stufate. Potete stufarvi dopo poco o dopo averlo finito parecchie volte, visto che potrete così scoprire i personaggi segreti e visualizzare i filmati finali dei vari personaggi.

Real. Tecnica -
Il gioco non è assolutamente esoso né in versione D3D, né in versione software. La Eurocom ha fatto un buon lavoro.

Ric. Hardware -
Un P166 con 16 Mb Ram (e scheda acceleratrice D3D, che non fa mai male) dovrebbe bastare.

Totale -
Scrivo questo commento dopo aver scritto la recensione da una settimana. Questo perché la copia di MK4 presente in redazione era misteriosamente scomparsa per poi rimaterializzarsi solo in giornata odierna. MK4 è senza dubbio il miglior picchiaduro 3D per PC. La grafica è molto buona e la giocabilità è la stessa, se non migliore della versione coin-op, per cui direi che i presupposto ci sono tutti. Difetti ce ne sono, ma visto che sembra che su PC nessuno sia capace di fare quello che la Namco ha fatto su PSX con Tekken 3, possiamo essere contenti. Ne consiglio l’acquisto a tutti quelli a cui piacciono i picchiaduro, altrimenti cercate da un’altra parte. Se avete un PC e vi piacciono i picchiaduro, acquistatelo senza remore, altrimenti compratevi una PSX e Tekken 3 e diventate scemi davanti a questo capolavoro del genere. Byez.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.