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Recensione di: Federico "Saeba" Boschetti


Vi è mai capitato di pensare di trovarvi di fronte ad un gioco e poi alla resa dei conti, il gioco è completamente diverso? Be', a me non è successo spesso, però questo Braveheart si è rivelato una sorpresa, anche se, come vedremo, non del tutto positiva. Di primo acchito, infatti, pensavo a qualcosa sulla falsariga di Myth (e relativo seguito…) della Bungie, e comunque ad uno strategico classico, magari con l'introduzione della grafica 3D, che ultimamente sta tanto a cuore ai programmatori. In parte mi sono sbagliato. Infatti al primo colpo d'occhio salta fuori qualcosa di più simile al vecchio (ma mai dimenticato…) Defender of the Crown per Amiga (miii, il mio primo gioco per Amiga che ricordi!), con una mappa strategica dell'Inghilterra divisa nei territori appartenenti ai vari clan, tra i quali, naturalmente, anche il vostro. Parlando degli aspetti relativi a publisher e sviluppatori, il gioco è pubblicato dalla solita Eidos Interactive, che ha tentato di pubblicare qualcosa di più vario, per non fossilizzarsi sui soliti action/adventure 3D. La software house che si è occupata dello sviluppo, invece, è la scozzese Red Lemon (la stessa di Aironauts su PSX…), che aveva dato inizio a questo gioco con il titolo abbastanza anonimo di Tartan Army, ma che poi, grazie alla licenza ufficiale del film interpretato da Mel Gibson e vincitore di diversi premi Oscar, ha acquisito il titolo della pellicola omonima. Ma torniamo a parlare del gioco. La prima particolarità è la scelta del clan: ogni fazione ha infatti caratteristiche peculiari, che si riflettono anche sui suoi capi. Alcuni sono molto forti, ma poco "svegli", altri eccellono nella scaltrezza e nei rapporti diplomatici, e così via. Naturalmente la scelta iniziale dovrà essere ben ponderata, in quanto si ripercuoterà pesantemente sulla vostra tattica di gioco. Ma non pensate che il problema si limiti alla sola espansione (vostra e/o degli altri clan…), visto che il principale antagonista sarà l'Inghilterra (insomma l'avete visto o no il film?...,, ahem a dire la verità, io no, anche se so come va a finire (male) e il succo della vicenda…). Quindi, ricapitolando, avrete due modi per vincere: o conquistare la corona di Scozia, raggruppando sotto la vostra egida tutti i clan scozzesi, oppure sconfiggere definitivamente l'Inghilterra. 

Al primo acchito (a dire la verità non solo al primo...) il gioco si presenta abbastanza "incasinato" nella sua gestione. Ovvero, l'interfaccia di gioco è tutto tranne che intuitiva e per le prime ore dovrete "combatterla" duramente (sappiate che senza manuale siete spacciati…). Essenzialmente nel gioco si trascorre la maggior parte del tempo a “spaciugare” tra le schermate di gestione del territorio, passando poi alla manutenzione di ogni singola città in vostro possesso. A dire la verità la prima impressione è stata positiva, e cioè quella di una grande profondità di gioco, con innumerevoli variabili da tenere in considerazione…, poi, complice anche una opzione tra quelle per settare la difficoltà di gioco(e cioè lasciar gestire completamente in automatico le città…), mi è venuto un terribile sospetto: ma non è che per metterci un sacco di possibilità, nessuna di queste è veramente valida??? Purtroppo sì, e non sapete quanto mi dispiace affermare una cosa del genere, perchè le idee presenti sono giuste, ma sviluppate male, a partire dall’interfaccia veramente ostica (lo so, l’ho già detto, ma non posso fare a meno di pensare che un qualcosa di un po’ più agile avrebbe innalzato questo gioco dalla mediocrità all’olimpo dei grandi classici…), il giocatore viene infatti sommerso da menu e sottomenu assolutamente incomprensibili, tanto che non vengono evidenziati neppure gli “hot spot” al passaggio del mouse, e il tutto da l’impressione di troppo, tutto in una volta e pure molto confuso. Senza considerare che il programma è affetto da alcuni fastidiosi bug, che “sbattono” a Windows senza alcun segnale di preavviso; notate bene, la copia in mio possesso non e’ affatto una beta, bensì il gioco finale con tanto di manuale tradotto in italiano (come il gioco del resto…). Non per niente, sono già comparsi sulla rete le prime patch, che risolvono parzialmente i problemi dei bug, ma chiaramente non possono fare nulla per sistemare la giocabilità complessiva. Comunque, dopo il primo (molto lungo…) periodo di apprendistato, comincerete a capirci qualcosina in più facendo progressi nella gestione delle risorse, e vi butterete nella mappa 3D del combattimento, dove dovrete imparare di nuovo tutto da capo, visto che i comandi sono totalmente diversi! Il gioco rimane lo stesso carino e abbastanza divertente, ma si capisce fin da subito che un maggiore periodo di playtesting non gli avrebbe affatto nociuto, anzi! Una delle cose che mi ha colpito di più è la totale dinamicità della campagna, visto che non avrete alcuna missione prestabilita, ma sarete voi a decidere se attaccare, difendere, oppure perlustrare. 

E qui si nota uno dei tanti pregi / difetti del gioco: infatti la campagna è si totalmente libera, ma questo vuol dire affrontare solo i tre tipi di missione che vi ho elencato sopra, senza alcuna alternativa. Sarò anche un tradizionalista, ma secondo me, per gli strategici sono molto migliori le campagne preimpostate, dove i game designer si possono sbizzarrire nel creare le situazioni più articolate ed interessanti, tanto per non fare dei nomi, Red Alert (e Tiberian Sun fra pochi giorni. Non sto più nella pelle!!!…) e Starcraft su tutti. Un'altra delle cose che mi ha stupito è la possibilità di scelta concessa al giocatore riguardo la gestione economica e politica dei propri possedimenti. Com'è possibile che un gioco dove la parte manageriale dovrebbe far parte in modo imprescindibile della giocabilità, possa essere totalmente devoluta alla gestione computerizzata senza perdere la propria identità, è un mistero che solo quelli della Red Lemon potrebbero risolvere (e nutro qualche dubbio anche sugli stessi autori del gioco…). A questo punto qualcuno potrebbe dire: ma insomma questi furbacchioni della Eidos, avrebbero potuto metterci un Tutorial, per aiutare il giocatore ad entrare nei complessi meccanismi di gioco! La risposta sorge spontanea (parafrasando Lubrano…): il Tutorial c'è, peccato che sia veramente poco utile ai fini della comprensione dei meccanismi di gioco… Anche parlando dell'aspetto grafico - sonoro, si presentano luci ed ombre (più ombre, a dire la verità....), con un aspetto fin troppo dettagliato per quel che riguarda la presentazione dei menu e sottomenu in 2D (tanto che, come prima vi accennavo, tutto questo perfezionismo va poi ad inficiare la comprensibilità dell'interfaccia…), alla scarna grafica 3D, che nelle scene di battaglia diventa però molto spettacolare, a parte il fatto che tutto sembra muoversi al rallentatore, rovinando la possibilità di presentare battaglie epiche. Il sonoro invece è piuttosto deludente, abbattendo (soprattutto nei momenti della battaglia vera e propria…) l'adrenalina del giocatore a livelli infimi; pensate, mentre due eserciti da centinaia di guerrieri si scontrano, si sente solo qualche "clang" e "argh", ogni tanto e mancano totalmente musiche epiche di sottofondo o altri effetti che avrebbero reso il paesaggio più naturale (il vento, gli uccelli, qualche corso d'acqua.....) insomma, coinvolgimento uguale a zero; e per un gioco di guerra, non è poco, come limite...... A dare la mazzata definitiva al gioco ci pensa l'intelligenza artificiale del computer, fin troppo lesta a massacrare il giocatore inesperto, che sta ancora capendo i meccanismi di gioco, attaccando la prima e unica città, con eserciti almeno tre volte superiori al vostro… Ma passiamo al commento sulla colonnina laterale, che è meglio.

Titolo: Braveheart
Software House: Eidos Interactive
Sviluppatore: Red Lemon Studios
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166 MMX, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 250 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6 e D3D, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico Comp. D3D o 3DFX di seconda generazione.

Gioco provato su: Pentium II 350 (overclockato a 392 Mhz), 64 Mb Ram, Matrox G200 Mystique 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom 32x MAX Samsung, Sound Blaster Live!, Gamepad, Joystick Sidewinder 3D Pro. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Il motore 3D fa il suo dovere, movendo senza problemi centinaia di truppe, senza però eccellere nella velocità (non siamo a livelli di slow motion, pero….), per il 2D ovviamente non c’è problema, anche se è un peccato per la confusione nei menu.

Effetti Sonori -
I ragazzi della Red Lemon, si sono dimenticati che nel 1999 un gioco per essere “importante” deve avere anche un accompagnamento sonoro quantomeno decente; qui si è lavorato (e mi duole dirlo…) molto male sugli effetti (e quello sarebbe il frastuono della battaglia? Ma fatemi il piacere!!!!).

Musica -
Si è invece lavorato abbastanza bene sulle musiche (d’ambiente, ma alla lunga noiosette e soprattutto totalmente assenti nelle battaglie…), ma il tutto poteva essere fatto meglio.

Giocabilità -
Quella che si dice, un’occasione perduta; se fosse stato testato un po’ di più, e magari da persone estranee al team di programmazione, si sarebbero evitate tante incomprensioni nei menu di gioco e perfezionato il sistema di controllo. Questo senza considerare, che secondo il modesto parere del vostro affezionatissimo (p.s. Stanley addio!!!!) (e noi attendiamo Eyes Wide Shut…ndBill) recensore, per gli strategici in tempo reale la grafica in 2D (o comunque simil 2D, come in TA: Kingdoms) rimane ancora imbattibile e mille volte da preferire rispetto a quella 3D.

Longevità -
Una discreta longevità di fondo vi garantisce parecchie ore di gioco.

Real. Tecnica -
Purtroppo una delle “grandi piaghe” del nostro secolo, cioè la programmazione affrettata, ancora una volta è presente in diversi punti del gioco. Una perifrasi per dirvi semplicemente, che se ogni tanto vi ritrovate davanti il desktop di Windows, non dovete stupirvi più di tanto……, è la vita!

Ric. Hardware -
Un PII 266 con almeno 64 Mb di Ram e una scheda 3D è consigliato per evitare di giocare in slow-motion.

Totale -
Le promesse rivoluzionarie del gioco sono state in parte deluse, anche se nel complesso, il gioco risulta abbastanza godibile, soprattutto per chi vuole qualcosa di un po’ diverso dai soliti strategici in real-time. A proposito, non perdetevi la prossima (nel senso di a breve termine…) recensione di TIBERIAN SUN!


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.