
Vi è mai capitato di pensare di trovarvi di fronte
ad un gioco e poi alla resa dei conti, il gioco è completamente
diverso? Be', a me non è successo spesso, però questo Braveheart si
è rivelato una sorpresa, anche se, come vedremo, non del tutto
positiva. Di primo acchito, infatti, pensavo a qualcosa sulla
falsariga di Myth (e relativo seguito…) della Bungie, e comunque ad uno strategico classico, magari con
l'introduzione della grafica 3D, che ultimamente sta tanto a cuore ai
programmatori. In parte mi sono sbagliato. Infatti al primo colpo
d'occhio salta fuori qualcosa di più simile al vecchio (ma mai
dimenticato…) Defender of the Crown per Amiga (miii, il mio primo
gioco per Amiga che ricordi!), con una mappa strategica
dell'Inghilterra divisa nei territori appartenenti ai vari clan, tra i
quali, naturalmente, anche il vostro. Parlando degli aspetti relativi
a publisher e sviluppatori, il gioco è pubblicato dalla solita Eidos
Interactive, che ha tentato di pubblicare qualcosa di più vario, per
non fossilizzarsi sui soliti action/adventure 3D. La software house
che si è occupata dello sviluppo, invece, è la scozzese Red Lemon
(la stessa di Aironauts su PSX…), che aveva dato inizio a questo
gioco con il titolo abbastanza anonimo di Tartan Army, ma che poi,
grazie alla licenza ufficiale del film interpretato da Mel Gibson e
vincitore di diversi premi Oscar, ha acquisito il titolo della
pellicola omonima. Ma torniamo a parlare del gioco. La prima particolarità è la scelta del clan: ogni fazione ha
infatti caratteristiche peculiari, che si riflettono anche sui suoi
capi. Alcuni sono molto forti, ma poco "svegli", altri
eccellono nella scaltrezza e nei rapporti diplomatici, e così via.
Naturalmente la scelta iniziale dovrà essere ben ponderata, in quanto
si ripercuoterà pesantemente sulla vostra tattica di gioco. Ma non
pensate che il problema si limiti alla sola espansione (vostra e/o
degli altri clan…), visto che il principale antagonista sarà
l'Inghilterra (insomma l'avete visto o no il film?...,, ahem a dire la
verità, io no, anche se so come va a finire (male) e il succo della
vicenda…). Quindi, ricapitolando, avrete due modi per vincere: o
conquistare la corona di Scozia, raggruppando sotto la vostra egida
tutti i clan scozzesi, oppure sconfiggere definitivamente
l'Inghilterra.
Al primo acchito (a dire la verità non solo al
primo...) il gioco si presenta abbastanza "incasinato" nella
sua gestione. Ovvero, l'interfaccia di gioco è tutto tranne che
intuitiva e per le prime ore dovrete "combatterla" duramente
(sappiate che senza manuale siete spacciati…). Essenzialmente nel
gioco si trascorre la maggior parte del tempo a “spaciugare” tra
le schermate di gestione del territorio, passando poi alla
manutenzione di ogni singola città in vostro possesso. A dire la
verità la prima impressione è stata positiva, e cioè quella di una
grande profondità di gioco, con innumerevoli variabili da tenere in
considerazione…, poi, complice anche una opzione tra quelle per
settare la difficoltà di gioco(e cioè lasciar gestire completamente
in automatico le città…), mi è venuto un terribile sospetto: ma
non è che per metterci un sacco di possibilità, nessuna di queste è
veramente valida??? Purtroppo sì, e non sapete quanto mi dispiace
affermare una cosa del genere, perchè le idee presenti sono giuste,
ma sviluppate male, a partire dall’interfaccia veramente ostica (lo
so, l’ho già detto, ma non posso fare a meno di pensare che un
qualcosa di un po’ più agile avrebbe innalzato questo gioco dalla
mediocrità all’olimpo dei grandi classici…), il giocatore viene
infatti sommerso da menu e sottomenu assolutamente incomprensibili,
tanto che non vengono evidenziati neppure gli “hot spot” al
passaggio del mouse, e il tutto da l’impressione di troppo, tutto in
una volta e pure molto confuso. Senza considerare che il programma è
affetto da alcuni fastidiosi bug, che “sbattono” a Windows senza
alcun segnale di preavviso; notate bene, la copia in mio possesso non
e’ affatto una beta, bensì il gioco finale con tanto di manuale
tradotto in italiano (come il gioco del resto…). Non per niente,
sono già comparsi sulla rete le prime patch, che risolvono
parzialmente i problemi dei bug, ma chiaramente non possono fare nulla
per sistemare la giocabilità complessiva. Comunque, dopo il primo
(molto lungo…) periodo di apprendistato, comincerete a capirci
qualcosina in più facendo progressi nella gestione delle risorse, e
vi butterete nella mappa 3D del combattimento, dove dovrete imparare
di nuovo tutto da capo, visto che i comandi sono totalmente diversi!
Il gioco rimane lo stesso carino e abbastanza divertente, ma si
capisce fin da subito che un maggiore periodo di playtesting non gli
avrebbe affatto nociuto, anzi! Una delle cose che mi ha colpito di più
è la totale dinamicità della campagna, visto che non avrete alcuna
missione prestabilita, ma sarete voi a decidere se attaccare,
difendere, oppure perlustrare.
E qui si nota uno dei tanti pregi /
difetti del gioco: infatti la campagna è si totalmente libera, ma
questo vuol dire affrontare solo i tre tipi di missione che vi ho
elencato sopra, senza alcuna alternativa. Sarò anche un
tradizionalista, ma secondo me, per gli strategici sono molto migliori
le campagne preimpostate, dove i game designer si possono sbizzarrire
nel creare le situazioni più articolate ed interessanti, tanto per
non fare dei nomi, Red Alert (e Tiberian Sun fra pochi giorni. Non sto
più nella pelle!!!…) e Starcraft su tutti. Un'altra delle cose che
mi ha stupito è la possibilità di scelta concessa al giocatore
riguardo la gestione economica e politica dei propri possedimenti.
Com'è possibile che un gioco dove la parte manageriale dovrebbe far
parte in modo imprescindibile della giocabilità, possa essere
totalmente devoluta alla gestione computerizzata senza perdere la
propria identità, è un mistero che solo quelli della Red Lemon
potrebbero risolvere (e nutro qualche dubbio anche sugli stessi autori
del gioco…). A questo punto qualcuno potrebbe dire: ma insomma
questi furbacchioni della Eidos, avrebbero potuto metterci un Tutorial,
per aiutare il giocatore ad entrare nei complessi meccanismi di gioco!
La risposta sorge spontanea (parafrasando Lubrano…): il Tutorial c'è,
peccato che sia veramente poco utile ai fini della comprensione dei
meccanismi di gioco… Anche parlando dell'aspetto grafico - sonoro, si presentano luci ed ombre (più ombre, a dire la verità....),
con un aspetto fin troppo dettagliato per quel che riguarda la
presentazione dei menu e sottomenu in 2D (tanto che, come prima vi
accennavo, tutto questo perfezionismo va poi ad inficiare la
comprensibilità dell'interfaccia…), alla scarna grafica 3D, che
nelle scene di battaglia diventa però molto spettacolare, a parte il
fatto che tutto sembra muoversi al rallentatore, rovinando la
possibilità di presentare battaglie epiche. Il sonoro invece è
piuttosto deludente, abbattendo (soprattutto nei momenti della
battaglia vera e propria…) l'adrenalina del giocatore a livelli
infimi; pensate, mentre due eserciti da centinaia di guerrieri si
scontrano, si sente solo qualche "clang" e "argh",
ogni tanto e mancano totalmente musiche epiche di sottofondo o altri
effetti che avrebbero reso il paesaggio più naturale (il vento, gli
uccelli, qualche corso d'acqua.....) insomma, coinvolgimento uguale a
zero; e per un gioco di guerra, non è poco, come limite...... A dare
la mazzata definitiva al gioco ci pensa l'intelligenza artificiale del
computer, fin troppo lesta a massacrare il giocatore inesperto, che
sta ancora capendo i meccanismi di gioco, attaccando la prima e unica
città, con eserciti almeno tre volte superiori al vostro… Ma
passiamo al commento sulla colonnina laterale, che è meglio.
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Titolo:
Braveheart
Software House: Eidos
Interactive
Sviluppatore: Red
Lemon Studios
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium
166 MMX, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 250 Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX 6 e D3D, Windows 95/98, Mouse.
Requisiti consigliati: Pentium II
266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico
Comp. D3D o 3DFX di seconda generazione.
Gioco provato su: Pentium II 350
(overclockato a 392 Mhz), 64 Mb Ram, Matrox G200 Mystique 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom 32x
MAX Samsung, Sound Blaster Live!, Gamepad, Joystick Sidewinder 3D Pro. Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
Il motore 3D fa il suo dovere, movendo senza
problemi centinaia di truppe, senza però eccellere nella velocità (non
siamo a livelli di slow motion, pero….), per il 2D ovviamente non c’è
problema, anche se è un peccato per la confusione nei menu.
Effetti Sonori - 
I ragazzi della Red Lemon, si sono dimenticati che
nel 1999 un gioco per essere “importante” deve avere anche un
accompagnamento sonoro quantomeno decente; qui si è lavorato (e mi
duole dirlo…) molto male sugli effetti (e quello sarebbe il frastuono
della battaglia? Ma fatemi il piacere!!!!).
Musica - 
Si è invece lavorato abbastanza bene sulle musiche
(d’ambiente, ma alla lunga noiosette e soprattutto totalmente assenti
nelle battaglie…), ma il tutto poteva essere fatto meglio.
Giocabilità - 
Quella che si dice, un’occasione perduta; se fosse
stato testato un po’ di più, e magari da persone estranee al team di
programmazione, si sarebbero evitate tante incomprensioni nei menu di
gioco e perfezionato il sistema di controllo. Questo senza considerare,
che secondo il modesto parere del vostro affezionatissimo (p.s. Stanley
addio!!!!) (e noi attendiamo Eyes Wide Shut…ndBill) recensore, per gli
strategici in tempo reale la grafica in 2D (o comunque simil 2D, come in
TA: Kingdoms) rimane ancora imbattibile e mille volte da preferire
rispetto a quella 3D.
Longevità - 
Una discreta longevità di fondo vi garantisce parecchie ore di gioco.
Real. Tecnica - 
Purtroppo una delle “grandi piaghe” del nostro
secolo, cioè la programmazione affrettata, ancora una volta è presente
in diversi punti del gioco. Una perifrasi per dirvi semplicemente, che
se ogni tanto vi ritrovate davanti il desktop di Windows, non dovete
stupirvi più di tanto……, è la vita!
Ric. Hardware - 
Un PII 266 con almeno 64 Mb di Ram e una scheda 3D è consigliato per
evitare di giocare in slow-motion.
Totale - 
Le promesse rivoluzionarie del gioco sono state in
parte deluse, anche se nel complesso, il gioco risulta abbastanza
godibile, soprattutto per chi vuole qualcosa di un po’ diverso dai
soliti strategici in real-time. A proposito, non perdetevi la prossima
(nel senso di a breve termine…) recensione di TIBERIAN SUN!
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.
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