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Recensione di: Luca "Angel" Novali


Dopo un breve periodo di pausa gentilmente concessomi dal nostro caporedattore eccomi tornato sul campo di battaglia per recensire il nuovissimo prodotto sviluppato dalla Iguana Entertainment e timbrato dalla Acclaim, reduce dal buon successo avuto da Turok 2, uscito non più tardi di un mese fa. Il gioco in questione è Southpark. Guardiamo innanzitutto qualche caratteristica tecnica prima di entrare nella descrizione della storia del gioco vero e proprio. South Park sfrutta l’engine 3D del precedente Turok 2: evidentemente i programmatori si sono resi conto di aver fatto un buon lavoro e hanno rispettato la regola che “engine” che vince non si cambia (o si parlava di squadre?? Ok, però ci siamo capiti!). Comunque non tutto è così perfetto come può sembrare e, anche se è brutto iniziare subito a svelare uno dei pochi errori che ho scoperto, devo dire che ho riscontrato alcuni bug a livello di grafica: vi potrà capitare, ad esempio, di oltrepassare un muro passandoci semplicemente attraverso!! Visto che errori di questo tipo sono stati riscontrati anche in Turok 2 era forse possibile fare qualcosa per evitare che questo si ripetesse! L’installazione del gioco richiede circa 100 Mb di spazio libero sul vostro HD e, dopo aver selezionato il vostro driver video e lanciato il gioco vi verranno presentati alcuni brevi filmati introduttivi e di presentazione delle case che hanno contribuito all’uscita di questo nuovo titolo. A questo punto vale veramente la pena soffermarsi qualche riga per segnalarvi il filmato pubblicitario della Iguana Entertainment e, chi di voi abbia già avuto il modo di giocare a Turok 2, conoscerà veramente molto bene la macabrità dei filmati che caratterizzano questa casa sviluppatrice e si potrà anche immaginare in che stile sarà questa animazione: ci troviamo in un calmo e placido paesaggio di montagna innevato dove si erge maestosa la scritta “Iguana Entertainment” e, i quattro piccoli protagonisti del gioco (che più avanti avremo la possibilità di conoscere meglio), si dirigono da bravi curiosi vicino a questa scritta monumentale. Un po’ troppo vicini a giudizio della spaventosa iguana che appare all’improvviso e che ….. (Curiosi, vero?? Compratevi il gioco! e sappiate che non smetterete troppo presto di ridere e/o sghignazzare).

Signori e signore… vi presento i nostri piccoli e simpatici protagonisti!! …e questi sono sempre loro in una sequenza animata. I dialoghi sono in inglese ma i sottotitoli ci possono aiutare.

Terminate tutte le varie presentazioni e terminata la vera introduzione al gioco caratterizzata da una orecchiabile canzoncina country, vi verrà visualizzato il menù principale dove potremo scegliere fra la “Modalità Storia”, la “Modalità Multiplayer” e il menù delle Opzioni. Nel menù “Opzioni” potremo occuparci delle configurazioni dei controlli, del sonoro e dei dettagli grafici senza poi contare altre piccolezze non troppo influenti ai fini del gioco come la distanza della nebbia (utile solo per variare il numero dei frame/minuto dando maggiore o minore fluidità al gioco), il tipo e il colore del mirino, il linguaggio e la presenza o meno dei sottotitoli ai discorsi dei protagonisti che, purtroppo, NON saranno in lingua italiana (Sigh!) (giusto così... ndBill). Nella modalità “Storia” potremo giocare con un solo giocatore. Scegliendo questo tipo di gioco affronterete cinque eccitanti episodi di South Park, suddivisi in un certo numero di “sottolivelli”, dove troverete ad attendervi alcuni loschi e alquanto pericolosi individui come gli “Evil Clones” (o, italianizzato, cloni malvagi...) i vili “Turkey” (i tacchini...), alcune mucche o, addirittura, alcune veloci macchine radiocomandate! La storia inizia in un poco rassicurante venerdì 13 e, guarda un po’ la coincidenza, c’è pure la luna piena, un’eclissi solare e il ritorno, dopo 666 anni, della “cometa della sfortuna”: potrete immaginare che è lecito stare in ansia! Man mano che la storia si dipanerà davanti ai vostri occhi scoprirete che cosa vi servirà per sconfiggere i vostri avversari. Prima di entrare nel gioco potrete scegliere in quale modalità giocare (inizialmente è davvero più che sufficiente la modalità “easy”: la modalità “hard” è veramente MOLTO complicata...) e dovrete scegliere il vostro personaggio, scegliendo fra Cartman, Kenny, Kyle o Stan. In questo gioco i bambini devono proteggere la città da tutti gli strani e pericolosi nemici che cercheranno di ridurla in macerie. I vostri avversari si sono organizzati in una specie di esercito costituito da soldati, i “Minion”, e da comandanti, i “Tank”. Questi ultimi sono molto pericolosi poiché sono così potenti da poter distruggere le case e perché possono generare nuovi Minion! Se volete salvare la città DOVETE distruggere i Tank prima che possano raggiungerla.

Questo losco individuo è piuttosto pericoloso! Emana onde che possono provocare parecchi danni: state attenti, usate quest’arma e muovetevi con i passi orizzontali. Ecco i protagonisti in un’altra sequenza animata.

Mi raccomando, cercate in tutti i modi di evitare che questo succeda perché altrimenti dovrete superare il “Penality Round” che rappresenta la vostra ultima possibilità per salvare la città. Vi troverete nei bassifondi di Southpark, dove i Tank stanno danneggiando e distruggendo gli edifici: dovrete eliminarli prima che la barra dei danni della città (Town Damage Bar) posta in alto sullo schermo raggiunga lo zero. Se non ci riuscirete, la ridente Southpark sarà solo un ricordo e la partita finirà. All’inizio della vostra avventura, la prima cosa che dovrete fare sarà cercare qualche amico: una volta che li avrete trovati potrete portare appresso più gadget che vi saranno davvero utili (anzi, fondamentali) per la riuscita della missione. L’energia di ogni bimbo è, ovviamente, limitata e quando avrà raggiunto lo zero (partendo da 100) la vostra partita finisce. Nella schermata del gioco avremo una buona strumentazione per controllare nel migliore dei modi la situazione. Fra questi abbiamo un radar dove i nemici più temibili, come i Tank, appaiono come puntini rossi, i tacchini e gli altri nemici meno aggressivi saranno rappresentati da puntini gialli mentre i puntini blu e verdi rappresentano rispettivamente i tuoi amici e le innocue creature della foresta. Un altro display disponibile (e davvero utile) è quello che ci fornisce un dettagliato resoconto su tutte le armi in nostro possesso e soprattutto i colpi rimasti per ognuna di esse. Alla fine di ogni sottolivello e di ogni episodio comparirà una schermata grazie alla quale potrete sapere quanti nemici avrete distrutto e quanti “tank” sono riusciti a raggiungere la città. Nonostante la modalità “Single Player” sia davvero molto avvincente, nulla è se confrontata con la modalità Multiplayer nella quale potrete sfidare i vostri amici a eccitanti partite multigiocatore ambientate nel folle mondo di Southpark. In questa modalità potrete avviare un server per lanciare la vostra personalissima “follia multigiocatore” oppure selezionare l’opzione Join per prendere parte a una partita in corso su uno dei server già inizializzati e che troverete nell’elenco; tutto quello che dovrete fare sarà scegliere il vostro nome di battaglia e il personaggio.

Signori: “Tank” in assetto di “cova” sullo sfondo e uno stupido “Mignon” con aria minacciosa in avvicinamento a ore 12. Questo è il “Penality Round”. Il Tank sta distruggendo la città e noi dobbiamo abbatterlo prima che la città venga totalmente rasa al suolo.

Se decidete di creare una nuova partita potrete decidere alcune modalità di gioco (per dirne una: potrete scegliere se la partita è un gioco di squadra o se ogni bambino penserà per la sua “salute”) e dovrete premere il tasto “Launch” per dare il via al massacro! Ovviamente potrete giocare in modalità multigiocatore anche tramite Internet e sarà possibile partecipare ad avventure con persone sparse in tutti gli angoli del globo. Sfortunatamente, su Internet si trova veramente tanta gente impegnata a giocare e questo fa si che il collegamento possa avere qualche rallentamento. In qualsiasi partita multigiocatore verrà visualizzato un numero rosso a fianco al ritratto del vostro personaggio che indica la velocità alla quale il vostro computer comunica con quello che ha creato la partita. Questo valore cambia in continuazione; tenete presente che, per un gioco divertente, il numero dovrebbe essere circa 300 o meno. In generale, meno sono le persone collegate a Internet più basso sarà il “numero rosso” e più fluido e divertente sarà il gioco. Ultima questione: i dialoghi. Come ho già detto, purtroppo, non è disponibile la lingua italiana e questo vi costringerà ad ascoltare le voci dei piccoli protagonisti in una lingua a scelta fra inglese, francese o tedesco. In ogni modo i dialoghi non sono fondamentali per l’esito del gioco (non ci vuole molto a capire che dovrete sparare a tutto quello che si muove sullo schermo...) però se riusciste a comprendere il loro significato vi potrete divertire veramente molto, molto di più!!! A questo punto ho detto veramente tutto e non mi rimane che farvi precipitare al commento per svelare finalmente il voto raggiunto da questo davvero avvincente Southpark. Alla prossima!!!

Titolo: Southpark
Software House: Acclaim
Sviluppatore: Iguana Entertainment
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore 3D comp. D3D.

Gioco provato su: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Matrox Mystique 220 4 Mb, Sound Blaster 16, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Windows 98, Cd-Rom 24x. Con questa configurazione non ha dato problemi.


Grafica -
La grafica è molto buona, sfrutta l’engine 3D già utilizzato dalla Acclaim per Turok 2 e, anche in questo titolo, i risultati sono davvero soddisfacenti. Perde solo leggermente di qualità quando i nemici si avvicineranno troppo a voi: l’immagine infatti non sarà più così nitida e pulita.

Effetti Sonori -
I dialoghi sono veramente molto simpatici e divertenti, peccato che è richiesta una buona conoscenza dell’inglese o del francese per comprenderli! Anche gli effetti sonori sono ben fatti.

Musica -
La musica è avvincente e adatta al tipo di gioco. Peccato che, e questo è un problema comune a molti altri titoli, col passare del tempo acquisti un po’ di monotonia.

Giocabilità -
La giocabilità è pressoché assoluta: i tasti da usare non sono un numero esorbitante e vi troverete ancora meglio se utilizzerete l’accoppiata mouse/tastiera: mouse per muovere lo sguardo, sparare (con l’arma principale e con quella secondaria) e saltare e tastiera per camminare e per muoversi lateralmente. Se adotterete questa soluzione di gioco tutto vi sembrerà più semplice.

Longevità -
Gli episodi che vedranno protagonisti i tuoi quattro simpatici “bimbi” sono cinque e ognuno è costituito da un buon numero di sottolivelli: non impiegherete troppo poco tempo per terminare l’ultimo episodio, senza poi contare che tutti i nemici (in tutti i livelli di gioco) sono davvero aggressivi.

Real. Tecnica -
Qualche brutto errore a livello di grafica è presente: a volte (ma molto raramente) vi può capitare di dover passare attraverso pareti dopo un primo momento di smarrimento per non trovare una via d’uscita. In ogni modo, nel complesso, è il gioco stato curato in maniera più che sufficiente.

Ric. Hardware -
Per far girare bene questo gioco nel vostro computer è sufficiente un misero P200 MMX accelerato 3D oppure un più consistente PII (anche non accelerato). Nel mio non astronomico P233 aiutato da una 3DFX non ha presentato nessun rallentamento nemmeno con la migliore risoluzione grafica.

Totale -
Siamo giunti al momento di tirare le somme. Il gioco è davvero simpatico e, cosa ancora più importante, è stato curato con la massima cura dai tecnici della Acclaim. Non vi stancherete presto di giocarci: Southpark non è affatto monotono e i nemici (soprattutto i mostri finali...) anche nella modalità “Easy” sono veramente tosti. Perde qualche colpo quando si tratta degli errori tecnici presenti e nelle musiche che, anche se realizzate bene, se ascoltate a lungo possono risultare un po’ monotone. Ultima cosa: non richiede un grosso computer per essere giocato senza tutti quei brutti rallentamenti che tutti noi conosciamo. Nel complesso è da considerare un buon lavoro. Vorrei mettere un 7 ½ ma visto che il dispotismo poco illuminato del caporedattore ho deciso di assegnare un gustoso 8.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.