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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Come avrete sicuramente visto, ultimamente, non mi si vede più scrivere di sovente qui su AVOC, a causa della mancanza cronica di tempo, che mi impedisce di poter giocare per un certo periodo ad un qualsiasi gioco, in modo da poterne realizzare la recensione. Approfittando di un breve periodo di riposo forzato (leggasi: sono a casa malato, con febbre....) e del ponte del 6-7-8 Dicembre, sono riuscito a giocare abbastanza a due giochi e, finalmente, a scriverne la recensione. Il primo è stato Trespasser (la recensione la trovate qui), mentre questo secondo gioco, che ora mi accingo a recensire, è Powerslide, un titolo che, onestamente (almeno fin da quando è comparso il demo.....), attendevo con malcelata ansia. Vi dico fin da ora che io sono stato (e lo sono ancora adesso, tant’è che ogni tanto, ormai mi diverto a giocare in multiplayer contro avversari provenienti da tutto il mondo, sulla rete) un grande appassionato di Pod, il gioco della Ubi Soft, uno dei primi titoli accelerati presenti sul mercato, caratterizzato da una giocabilità e da un divertimento senza paragoni. In attesa che la software house francese decida di rendere pubblico qualche screenshot di Pod 2 (già annunciato da tempo, anche se non si è detto nulla della data d’uscita), posso dirvi che questo Powerslide potrebbe essere un piacevolissimo diversivo, aspettando Pod 2 (l’unica cosa che posso dirvi con certezza su questo gioco è che ci sarà ancora molto, ma molto da aspettare).

In alcune piste, avrete anche la possibilità di saltare per avvantaggiarvi... La Speedway è la parente alla lontana dei circuiti ovali americani....

Chi di voi ha buona memoria, si ricorderà senz’altro che, circa un anno e mezzo fa, durante l’E3 di Atlanta del 1997, furono mostrati, da una misconosciuta software house (la Emergent Software), i primi screenshot di questo gioco, in piena Pod-mania. Il gioco mostrava già le sue potenzialità, però, non aveva ancora trovato un publisher adeguato, anche se la 3DFX utilizzava le prime alpha per far capire al pubblico le potenzialità del Voodoo 1. Per cui, per un buon annetto, silenzio assoluto: quelle quattro immagini circolate sulla rete erano l’unica testimonianza dell’esistenza del gioco. Ma quest’estate, in corrispondenza dell’ultimo E3, la GT Interactive, uno dei maggiori publisher al mondo, ha acquisito i diritti per la distribuzione del gioco e, dopo il cambio di nome da parte degli sviluppatori (in RatBag Software), lo sviluppo di un nuovo engine grafico assolutamente fenomenale (chiamato Different Engine) e l’uscita del demo, Powerslide è finalmente uscito nei negozi ed è pronto per essere scannato e testato dal sottoscritto. Dopo la breve installazione (il gioco occupa tra i 90 e i 260 Mb sul vostro HD), potrete subito avviare velocemente il gioco. Non c’è nessun tipo di intro, che possa farvi capire qual è la storia che sta dietro a tutto ciò, per cui si passa subito al menu principale. E’ possibile giocare da soli, oppure in multiplayer, anche se posso dirvi, sinceramente, che anche il gioco “solo” è tutt’altro che noioso. Scegliendo la prima possibilità, dovremo scegliere il tipo di gara che vogliamo affrontare (Gara Singola, Campionato e Prova a Tempo), quindi il livello di difficoltà. Avrete allora la possibilità di scegliere il circuito su cui correre, l’auto con cui gareggiare e il personaggio che la guiderà (questo non cambia nulla delle caratteristiche della macchina, solamente la skin esteriore...), scegliendo tra una gamma di schizoidi che, in teoria, dovrebbero essere i vari componenti della RatBag, ovviamente fotoritoccati a dovere (c’è anche un buon nugolo di belle ragazze: se alla RatBag, la situazione è questa, vado a lavorare lì.....).

Sotto questo tunnel, al primo posto, guidiamo la gara, stando attenti a chiunque tenti di passarci. Nel Dam Track, potrete sfruttare questa muraglia per effettuare sorpassi.

E quindi, la gara... Ma, aspettate un attimo, non vi ho detto come avvengono tutte queste selezioni. Una delle cose, a mio avviso positive, del gioco è quello di avere bloccati, fin dall’inizio i livelli di difficoltà superiori al Principiante (il più basso), 9 dei 12 circuiti presenti, 4 delle 8 auto presenti, e così via. Tutto, infatti, sarà sbloccato se vincerete i campionati (sempre più difficili) ai vari livelli di difficoltà. Ovviamente, esistono anche dei cheats, che possono essere attivati internamente (e dopo vi spiegherò come...) al gioco, ma non sarebbe la cosa più onesta. Per cui, dovrete battervi senza esclusione di colpi per cercare di arrivare tra i primi due della classifica, vincendo qualche bel premio (un po’ di frutta non fa mai male...) e qualche cheat gustoso. E fino a qui, sembrerebbe tutto normale. Almeno inizialmente, infatti, il gioco è impostato come un Pod: dovrete cercare di tenere duro e arrivare tra i primi nelle varie gare e, le uniche armi che potrete utilizzare saranno l’astuzia, la velocità (se togliete il piede dal gas anche solo per una frazione di secondo, perderete, in termini di tempo, una vita.....) e una buona dose di sportellate per far desistere chi vi sta sempre alle costole. Allora voi direte, il gioco è noioso perchè bisogna fare sempre le stesse cose, e così via dicendo. Io vi rispondo di no, siccome i circuiti sono molto vari e il vostro stile di guida dovrà essere necessariamente diverso in tutte le piste su cui correrete; l’ambientazione poi (che ricorda molto quella di film come Mad Max o il noiosissimo (l’ho appena visto) mattone The Postman (L’Uomo del Giorno Dopo è il titolo italiano), con Kevin Costner), che dà l’idea di una terra devastata dalle guerre e dalla bomba atomica (simil-Fallout) e le piste sono tutte differenti l’una dall’altra, ognuna con proprie peculiarità e punti dove potrete far valere le vostre abilità per guadagnare posizioni; inoltre, le auto (tutte dal design a metà strada fra l’old style e il futuristico), bene o male, non hanno grosse differenze, ma in alcuni casi, la maggiore accelerazione o la maggiore tenuta di strada di una di queste, potrebbe sicuramente farvi comodo. Ma l’idea geniale che hanno avuto alla RatBag, non è assolutamente questa, ma è qualcosa che potrebbe farvi rimanere attaccato al monitor per parecchio, anche dopo aver vinto tutti i campionati e attivato tutte le piste e le auto.

Un bel tramonto apocalittico è quello che ci vuole. Molto d'atmosfera..... Sbagliando questo salto non farete un grosso volo: perderete solamente un po' di tempo.

State tranquilli, non si tratta di foto delle segretarie che lavorano alla RatBag o qualche foto proibita delle playmate di Playboy, ma si tratta del fatto che, per conoscere i cheat, dovrete sudare sangue, siccome questi sono nascosti nei posti più impensati di ogni pista. Ovviamente, se volete avere una vita facile, vi basta guardare la nostra pagina dei cheats (che presto tornerà a nuova vita, non temete....), ma se non sopportate di barare (io sono un baro incredibile, ma in questi giochi mi piace combattere fino all’ultimo...), verrete a conoscenza dei cheats vincendo i vari campionati (verranno archiviati, anche se dovrete digitarli tutte le volte che giocate) oppure, come vi ho detto, andandoli a cercare nei posti più impensati (non vi dico dove ne ho trovato uno....) dei circuiti (vi consiglio il Devil’s Elbow, l’avambraccio del diavolo, se volete proprio cercare....). Questo è stato fatto per aumentare la longevità di un gioco che, se proprio dobbiamo essere sinceri, non è molto originale e, soprattutto, non molto longevo. Anche perchè questi cheats attiveranno modalità particolari, che vi permetteranno l’utilizzo di armi per blastare i nemici o di qualche benzina superdotata per dare il doping alla vostra auto, e così via. E’ molto divertente vedere i vostri avversari inermi e poi distruggerli perchè non si vogliono spostare dalla sede stradale. Eh, eh! L’AI degli avversari, anche ai livelli di difficoltà minori, è molto ben calibrata, e il ricorso a sportellate, per farvi strada, dovrebbe essere piuttosto frequenti, anche perchè questi non esiteranno assolutamente a giocare sporco per intralciarvi la strada. Le visuali disponibili nel gioco sono quattro, anche se tre rappresentano in pratica la stessa, siccome la Chase (così è chiamato questo tipo di visuale) viene fatta a diverse distanze, mentre l’ultima è quella a full screen, in prima persona, che non vi consiglio assolutamente, siccome la sua velocità potrebbe far fuori anche gli stomaci più duri (mai come giocare a Doom 2 su un portatile con uno schermo che, oltre a farvi venire il mal di mare, causa anche il famoso effetto vomito....).

La nostra auto si è capovolta ma, niente paura, si rimetterà in piedi da sola. La visuale in prima persona è sconsigliabile ai deboli di stomaco..... Troppo veloce.

Parlando della grafica, posso dirvi che l’engine progettato dagli sviluppatori è sicuramente notevole. Chiamato “Different Engine”, questo è caratterizzato da un’alta velocità anche su macchine dalla potenza non proprio elevata (una scheda acceleratrice è pressochè obbligatoria, visto che il gioco, in versione software, in 640x480, scatta sul mio ninja PII 400), dotato di texture molto dettagliate ed effetti quali riflessi in tempo reale, sorgenti di luce sempre attive e supporto di tutte le nuove tecnologie grafiche. Il gioco, infatti, supporta l’accelerazione 3DFX tramite Glide, quella generica tramite Direct3D, mentre per i possessori del nuovo K6-2 3DNow! di AMD, il gioco risulta ottimizzato per questa CPU. Dal punto di vista sonoro, il gioco supporta le EAX, le nuove librerie sonore 3D della Creative, che ha utilizzato nelle sue nuove Sound Blaster Live!, con la quale il gioco diventa veramente un’esperienza da non perdere. La musica, poi, è molto bella e, anche se realizzata con lo standard Red Book (il CD Audio, per intenderci....), con una SBLive!, dà veramente l’idea del 3D. Dal punto di vista del sistema di controllo, il gioco supporta tutte le periferiche dotate di Force-Feedback e, sia con una tastiera che con un joypad, oltre che un joystick o un volante, il gioco si controlla perfettamente e si ha sempre la piena padronanza della vostra auto. Detto questo, quindi, mi pare di avere detto abbastanza su Powerslide. Vi lascio quindi al commento.

Titolo: Powerslide
Software House: GT Interactive
Sviluppatore: Ratbag Software
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, 300 Mb Hard Disk, Cd-Rom 8x, Scheda Audio 3D, Acceleratore grafico 3D AGP o PCI dell'ultima generazione (meglio se 3DFX), periferica di controllo dotata di Force-Feedback.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con questa configurazione il gioco non ha avuto problemi.


Grafica -
Il “Different Engine” è una piacevole scoperta. Alla RatBag devono avere lavorato veramente sodo per realizzare questo motore grafico, che speriamo sia utilizzato in qualche altro gioco. Grafica pulita, con molti effetti e ottima velocità: che volete di più?

Effetti Sonori -
Con una scheda sonora 3D (vedi Sound Blaster Live!), Powerslide diventa un’esperienza molto particolare. Per il resto, però, il gioco non scherza sotto questo aspetto.

Musica -
Buona e adatta al gioco. Null’altro da dire.

Giocabilità -
Pochi tasti da utilizzare e tutte le migliorie tecnologiche come il Force-Feedback sono supportate. Inoltre la macchina è sempre pienamente controllabile e, soprattutto, non dovete quasi mai togliere il piede dal gas.

Longevità -
L’aggiunta di qualche modalità particolare al gioco, fa molto piacere, anche perchè la ricerca dei vari cheats all’interno dei circuiti vi terrà impegnati per un po’. Inoltre l’AI dei nemici è molto buona e sopra la media, per un gioco di questa categoria.

Real. Tecnica -
Fluido anche su PC non proprio ninja, praticamente nessun bug e tanto altro ancora. Un plauso alla RatBag per tutto questo.

Ric. Hardware -
Ritengo che un P200 con 32 Mb Ram e 3DFX basti e avanzi per giocare con una media di 30 Fps.

Totale -
Powerslide si è rivelato una piacevolissima sorpresa. Un gioco basato su un concept trito e ritrito, ma che sa coinvolgere alla grande ed è dotato di qualche tocco di originalità che rappresenta una piacevole variazione sul tema. Alla RatBag ci sanno fare e mi sorprende che fino a quest’estate nessuno si sia accorto di questo gioco che io attendevo dalla comparsa dei primi screenshots. La grafica è molto buona, la giocabilità è superlativa, il gioco è fluido anche su macchine non proprio high-end e, soprattutto, non ci sono bug (o almeno, io non ne ho trovati). Se vi piace il genere, deve essere vostro; se non vi piace, è lo stesso, potreste cambiare velocemente idea.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.