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Recensione di: Stefano "Rad" Bromuri


Chi osa svegliare Pdor, figlio di Cmer, nato sulle sacre sponde del lago Ftar? Come avrete capito da questa frase molto chiara, sono alle prese con un "esaltante GDR" della serie Might and Magic (potente e magico, ma che cosa siete voi inglesi, dei contadini?) esattamente il settimo capitolo della saga. Iniziamo..., con l'installazione: il gioco come sempre, parte in Autorun, come al solito vi chiede se volete una installazione massima o minima (330 Mb, 540 Mb...) e siccome io sono Pdor, figlio di Cmer..., ho scelto l'installazione gnomica.... Comunque, installato il gioco, questo non parte utilizzando il primo CD che alla fin fine serve solo per l'installazione, ma bensì con il secondo, io l'ho scoperto dopo quindici o sedici tentativi... (l'ignoranza impera...ndBill). Arriviamo alla materia importante:1) Il gioco ha tutto il parlato e i testi in italiano. 2) La intro (questa non l'ho skippata semplicemente perché non ho il manuale quindi non capirei una mazza del gioco...) illustra chiaramente un episodio che non c'entra assolutamente nulla con l'inizio, infatti c'è un altro filmato che vi mostrerà chiaramente il vostro primo obbiettivo: sarà quello di partecipare ad una divertente caccia al tesoro su un'isola sconosciuta, alla quale non farebbe male una bonifica, perché ci sono milioni di insetti pericolosi, un chiaro esempio sono le mosche drago, un incrocio fra un bufalo con le ali e un drago senza... Dopo l'esaltante introduzione (sinceramente io non ci ho capito nulla, quindi non chiedetemi niente...) ci sarà quello che c'è in quasi tutti i GDR. Si parte quindi con la creazione del personaggio, dei personaggi a dire la verità, infatti sarete costretti ad usare un party di 4 personaggi. Potete sceglire la razza (Goblin, nani, elfi, umani...), la classe, le caratteristiche (che variano da razza a razza e possono partire da un minimo di cinque ad un massimo di trenta, con un bonus iniziale di 50 punti da distribuire fra i quattro personaggi...), le abilità e ovviamente il volto. In particolare le classi hanno ciascuna una caratteristica più importante rispetto alle altre: per maghi sarà l'intelligenza, per i ladri la velocità e la precisione, per gli jedi la forza, eccetera. Le abilità invece, variano da classe a classe e sono inizialmente quattro, fra cui due prestabilite per le armi e due a scelta dell'utente. 

Man mano che si prosegue nel gioco, le abilità migliorano con l'esperienza (io volendo eccedere nell'uso dell'alchimia appena appresa,che quindi era molto scarsa, ho inventato la fusione nucleare! Mandando gli atomi del mio mago in vacanza tutti in una parte diversa del cosmo conosciuto... e tutto perché mi stavano venendo pozioni sempre più utili mischiando alla cieca tutti i reagenti che possedevo... Fino all'ultimo...). Come ultima cosa, c'è da dire che ogni razza è più o meno adatta a una particolare classe, tanto per fare un esempio, è sconsigliatissimo fare un goblin mago. Passiamo alla prima parte del gioco: il tutto inizia sull'isola di Smeraldo, dove i regnanti hanno indetto una caccia al tesoro per il controllo di una contea o qualcosa di simile. Starà ovviamente a voi cercare tutti gli oggetti che servono sull'isola, abitata da innumerevoli e schifosissimi mostri. Inoltre dovrete ricercare notizie sui partecipanti scomparsi, e qui viene il bello: dovrete affrontare un enorme drago rosso pronto a cuocervi a puntino (questa storia mi ricorda tanto AD&D!), che sarà situato in una tetra caverna a Est dell'isola. Il fatto più brutto è che il drago è maledettamente forte! Io, prima di capirlo sono morto un paio di volte (circa 15...). Interessante, non c'è che dire. L'ampiezza delle locazioni fa ricordare per certi versi il caro e vecchio Elder Scrolls: Arena, della Bethesda, con l'aggiunta del fatto che ci sono molti meno bugs (Daggerfall ha fatto la storia per i bugs...ndBill). La cosa più importante di questo giochillo è indubbiamente la magia: come al solito esistono esitono due tipi di magia, e cioè quella clericale e quella propria degli stregoni, che a loro volta sono divise in più scuole. Quella dei maghi è più ampia e comprende le sfere di Aria,Acqua,Terra e Fuoco, mentre quella clericale è più ristretta e comprende soltanto Mente e Corpo, cioè incantesimi e risale alla notte dei tempi, quando nacque il primo gioco di ruolo, Tunnels and Trolls!). Per apprendere gli incantesimi dovrete iscrivervi tramite una piccola somma di denaro alle scuole di magia presenti un po' in tutto il gioco. Sarà inoltre possibile imparare nuove abilità pagando un'ingente somma (dalle 450 alle 900 monete...) a chi è in grado di insegnarvi quello che vi interessa (palestre, armaioli, scuole di magia, botteghe, ecc.). La lista delle abilità è notevolmente grande: questo è sicuramente un fattore positivo che interessa da vicino ogni giocatore, infatti a seconda delle abilità che sceglierete per i vostri personaggi sarete più o meno agevolati. Cosa importante: in alcuni giochi di ruolo sono presenti, come in questo molte abilità, ma però quando si tenta di utilizzarle, si scopre che purtroppo i bug sono tutti andati a finire proprio li, ma chissa perché? Molto semplice: queste sfumature sono molto difficili da programmare, lo stesso Baldur's Gate è limitato in questo, ed ebbene questo Might and Magic non lo è affatto, anzi, non c'è (almeno per ora...) neanche un bug in questo aspetto. Mi sento di dire che i programmatori hanno fatto un bel lavoro. Ma veniamo alla croce che affligge il giochillo suddetto: la grafica! In un era di 3Dfx e di tutte le altre schede 3D, ritengo che si poteva anche fare meglio. Infatti, si noterà subito una mancanza di dettaglio quasi deludente: i PNG sono bidimensionali, sembrano dei pezzi di cartone incollati a un bastone, e vi assicuro che in un ambiente 3D, la cosa sta malissimo, inoltre è facile fare confusione con la visuale, che è inesorabilmente in soggettiva, e non che questo sia un danno, però si ritrovano fin da subito gli stessi problemi che affliggevano il buon vecchio Arena! Tanto per farvi un esempio: capiterà spessissimo di morire senza neanche sapere da chi siete stati colpiti, per poi venire a scoprire che siete stati uccisi da una banda di grosse pantegane di fogna! Inoltre anche gli oggetti, oltre ai personaggi, sono bidimensionali, quindi potrete immaginare la confusione! La cosa che mi ha lasciato più perplesso però, non è tanto la bidimensionalità di personaggi e mostri, ma bensì il fatto che questi siano anormalmente disegnati male, inoltre nel gioco non esiste quasi proporzione, infatti si fa molta fatica a capire la distanza che intercorre fra un personaggio e un qualsiasi altro oggetto che non sia in tre dimensioni, l'esempio lampante di quello che dico è quello del drago pixelloso nella caverna della prima missione: non si capisce mai se stia caricando o si stia allontanando! 

Oppure un altro lampante esempio, sta nei vari labirinti sparsi in tutto il gioco: si fa una fatica assurda a capire da che parte si debba andare! In tutto questo tristume c'è però una cosa positiva, tutto è estremamente fluido e scorrevole, nessun problema di caricamento, mai (questo su un PIII 450, però...). Volendo aggiungere l'ultima cosa sulla parte grafica, si può dire che i filmati di intermezzo sono veramente godibili e ben fatti, anzi le battute dei vari personaggi fanno addirittura ridere da quanto sono argute (vi assicuro che per farmi ridere ce ne vuole...). Dal punto debole, passiamo invece al punto forte del gioco: il sonoro. Qualcosa di particolarmente riuscito direi, in quanto riesce a essere innovativo in questi tempi così saturi di sonoro 3D e cose affini: 1) Le voci dei personaggi sono qualcosa di esilarante (Es: situazione di battaglia, un vostro personaggio viene ferito a morte e cosa dice? "Non mi hai fatto niente!"...); 2) I suoni sono molto appropriati, ma anche molto strani (es: situazione di battaglia, volete inserire la pausa? Bene, premete Invio e partirà una strombettata a volume altissimo, con la conseguente apparizione di una manina in atteggiamento di "Alt"...); 3) Gli effetti sonori delle magie sono sempre quelli, quindi si può dire che sono azzeccati. Le musiche: beh, sono belle, non stancano, sono in tema col gioco e si può dire che non siamo male. 

Dopo aver superato questa lunga parentesi sulle musiche e il sonoro, adesso è il turno della giocabilità: il fatto che si possano pregenerare i personaggi è già di per se un fattore notevolmente positivo, che rende molto più longevo e giocabile l'intero gioco, ma se poi ci aggiungiamo anche la presenza di particolari abilità come Furto, Anatomia, Alchimia, e cosi via, raggiungiamo quasi i livelli di un cult (non per niente questo è il settimo capitolo della saga...). Però anche qui ci sono delle pecche: 1) Quando si incontrano dei mostri questi sono sempre organizzati in mostruose mandrie di circa mille esemplari l'una (tutti poco simpatici...) (es: sull'isola di Smeraldo, nella palude a Ovest ci sono i draghi mosca, che presi da soli non sono nulla, ma a grappoli fanno male...); 2) La presenza di notevoli difetti grafici, come già detto, rende ardue molte operazioni, anche quelle riguardanti il semplice girovagare. Cosa importante che non devo assolutamente dimenticarmi: questo è uno dei pochissimi giochi in cui i mostri non se la prendono solo con il party, ma anche e giustamente con gli indifesi PNG che si trovano nelle vicinanze, oppure si scannano fra di loro come i figli del signore! Questo non succede neanche in Baldur's Gate! Facendo un rapido riepilogo di quanto detto e valutando tutti i punti di forza e i punti deboli di Might & Magic, io direi che ci sono tutte le credenziali per un gioco divertente per il suo genere, e anche notevolmente longevo, date le ampie possibilità di svolgimento. Ma passiamo al commento.

Titolo: Might & Magic VII: For Blood and Honor
Software House: Ubi Soft / 3DO
Sviluppatore: New World Computing
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 340 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Sonora 16-bit, Acceleratore Grafico comp. D3D.

Gioco provato su: Pentium III 450, 64 Mb RAM, Voodoo 3 3000 16 Mb, Sound Blaster AWE 64, Windows 98, Cd-Rom 32x. Con questa configurazione, il gioco non ha avuto problemi.


Grafica -
Mi dispiace, ma purtroppo non offre niente di buono, anzi sembra un gioco di qualche anno addietro.

Effetti Sonori -
La parte meglio riuscita del gioco! Molto bene.

Musica -
Belle le musiche che colpiscono nel segno fin dall'inizio del gioco.

Giocabilità -
Gioco immediato anche se con qualche pecca in qua e in là, diciamo che può reggere il confronto coi suoi predecessori.

Longevità -
Un gioco che se vi prende, vi tiene incollato al computer, mentre se non vi prende rimane incollato allo scaffale dei CD.

Real. Tecnica -
Peccato per la grafica scadente, questo parametro avrebbe potuto essere un otto, ma purtroppo ci sono troppi difetti in qua e in là.

Ric. Hardware -
Basse: direi che un P200 con 32 Mb di Ram basta e avanza.

Totale -
E' un voto più che meritato anche se il gioco pecca troppo nella parte grafica, che ultimamente sembra invece essere il primo fattore per accattivarsi la simpatia dei giocatori, ma il gioco è consigliato agli appassionati del genere.


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.


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