
Salve e buon giorno a
tutti. Oggi sono qui seduto davanti al mio computer per parlarvi di un titolo che potrà
conquistare le gioie di molti appassionati di simulazioni aeree. Ecco l’ultimo
arrivato dalle fabbriche (anche se non sono proprio fabbriche, ma fa lo stesso...) della
ormai nota a tutti Empire Interactive, un titolo che certamente promette bene dal punto di
vista della giocabilità, infatti APACHE/HAVOC (questo è il suo nome) vi permette di
confrontarvi in svariate missioni, una diversa dall’altra, che spesso e volentieri
richiedono astuzia e precisione. Vi ritroverete a dover prendere delle decisioni e
scegliere quale sarà il vostro destino che, a parer mio, nelle prime partite sarà molto
corto. Ma bando alle ciance, giovani virgulti, siccome è giunta l’ora di parlarvi di
un gioco che merita assolutamente la vostra attenzione. Incominciamo a parlare
dell’ottima trama, vero punto forte del gioco, che riuscirà a intrattenervi ore e
ore incollati alla sedia fino all’usura completa della retina. Cercherò di
riassumervi in poche migliaia di caratteri quelli che saranno i vostri compiti principali,
che dovrete portare a termine nel corso delle vostre partite. Il cuore di APACHE/HAVOC è
una modellazione completamente dinamica della guerra, senza alcun esito predefinito. Il
conflitto infurierà attorno a voi e ogni vostra azione avrà la sua influenza sul gioco,
a seconda della vostra abilità e del momento in cui agirete. Il sistema di campagna
dinamica è stato sviluppato proprio per rappresentare l’andamento di una vera guerra
e immergere il giocatore nella simulazione. Quando entrerete in una campagna, verrete
trasferito a una base. Man mano che procederete nel gioco, vi sposterete da base a base,
ciascuna delle quali prevede un proprio corredo di ordini. Per alzare il livello di sfida,
le campagne sfrutteranno un sistema temporale legato al vostro ciclo di missioni. Il
vostro progresso nell’ambito di una campagna verrà costantemente seguito: se non
riuscirete a completare qualche missione o se continuerete a colpire le unità amiche,
prima o poi verrete tolti dal servizio attivo, e degradati a semplice sbuccia patate. No,
scherzo!. Comunque è assolutamente importante scegliere ed effettuare missioni che
avranno il massimo effetto sul nemico. La perdita di preziosi elicotteri o la mancata
protezione delle forze terrestri limiteranno gravemente le possibilità della vostra
fazione e potrebbero costarvi la vittoria finale. Questo è tutto quello che riguarda i
vostri compiti. Inizialmente il gioco si presenta bene, incominciando subito con la
possibilità di scegliere tra varie modalità di gioco, nelle quali potrete poi, grazie al
menu delle Opzioni, selezionare tutte le classiche configurazioni relative alla
risoluzione con la quale vorrete visualizzare il gioco, e alla scelta di togliere la
musica durante una partita (cosa che solitamente faccio prima di ogni missione per
aumentare la già alta realisticità del titolo).
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Osservate le
luci sopra alla pista, non sono carine? |
Questa è
una suggestiva visuale notturna dall’interno dell’elicottero. |
Bene, usciti
dal menu Opzioni possiamo gettarci direttamente all’interno di una missione. Fra le
tante elencate c’è pure la possibilità di poter fare pratica col vostro gioiellino
senza aver timore che qualche malintenzionato pilota vi ammacchi le cromature. Questa
opzione vi sarà molto utile le prime volte quando dovrete fare pratica col velivolo. Dopo
aver selezionato la vostra missione vi sarà mostrato un piccolo elenco costituito da tre
sottomissioni: “Crisi Cubana”, la “Guerra dell’Oppio” e, infine,
“Oro Nero del Caspio”. Qui non dovrete fare altro che sceglierne una, e subito
dopo vi verrà chiesto quale tra i due elicotteri (l’Apache e l’Havoc..),
vorrete usare. Siamo quindi arrivati finalmente nel menù di settaggio del nostro
elicottero, dove potrete scegliere il tipo di artiglieria che vorrete montare. Dopo aver
cliccato, quindi, sul pulsante che vi permette di lanciare la missione, giunge il fatidico
momento di provare il vostro coraggio gettandovi come un missile lanciato terra-aria
contro i vostri nemici, cercando di farli diventare dei perfetti colapasta volanti. Vi
troverete in mezzo ad una pista di atterraggio dove dovrete cercare di alzarvi in volo
possibilmente prima che faccia notte (se non lo è già). Le prime volte risulterà
difficile decollare in modo decente, quindi vi occorrerà fare pratica visto che nel corso
della vostra missione dovrete rifarlo. Eccovi finalmente nella cabina di pilotaggio del
vostro velivolo: ora potrete scegliere fra le svariate inquadrature che il gioco vi offre,
tra le quali le varie esterne, spettacolari, ma forse meno comode ai fini della
giocabilità (anche se consiglio la Chase, caldamente, ai novellini), oppure interna, ma
vi rende il tutto più difficile per via della visuale molto ridotta che è comunque non
da buttare. Inizialmente il gioco vi sembrerà più difficile di quanto non sia,
soprattutto quando dovrete colpire un avversario in pieno volo, ma vedrete che con un
pizzico di volontà e di pratica in poche ore riuscirete a diventare dei veri e propri
assi del volo. Graficamente il gioco si presenta abbastanza bene. Dico abbastanza perché
il paesaggio è in effetti molto scarso di dettagli, per non parlare dei palazzi che con
l’avvicinarsi, si compongono, e non è proprio il massimo vedere montagne e colline
in certi casi leggermente ottagonali ma, anche questo è un difetto grafico che molte
altre simulazioni di volo da sempre hanno.
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Qui siamo a
Cuba, e in basso a destra della foto potete vedere verniciato su di un palazzo un volto
molto noto a Cuba (ma dove lo vedi, scusa? ndBill). |
Questo è
l’Apache visto dal fianco. |
Il fattore
deludente di questo titolo è il motore grafico che risulta alquanto scarso ma, a parte
queste piccole imperfezioni che vi assicuro durante il gioco non noterete, la grafica è
alquanto buona. Personalmente quello che mi ha stupito di più graficamente di questo
gioco sono le missioni che si svolgono intorno al momento della sera o, addirittura, di
notte. Trovo che tutte quelle lucine degli edifici accese, comprese quelle lampeggianti
del nostro elicottero, siano molto belle da vedersi durante quei pochi minuti liberi che
avrete fra una sparatoria e l’altra. Un giudizio positivo anche al sonoro,
soprattutto a quello delle pale dell’elicottero, che è un piacere da ascoltare
mentre si va a zonzo per le immense missioni, anche se forse si poteva fare qualcosa di
più… mah?. Durante la vostra guerra dovrete prestare spesso attenzione al livello
del carburante per evitare spiacevoli sfracelli al suolo, e non solo. Ogni tanto sarebbe
meglio fare ritorno alla propria base per rifornirsi di munizioni e, nel caso ce ne sia
bisogno, di qualche riparazione qua e la. Uno degli aspetti molto coinvolgenti del gioco
è il fatto di poter comunicare via radio con gli altri piloti vostri alleati, e anche di
poter scambiare due chiacchere con il quartier generale. Molto interessanti sono anche i
dispositivi anti-intercettamento tra i quali: un disturbatore radar, che non è altro che
una rudimentale carta metallizzata da applicare sull’apparecchio per evitare di
essere intercettati, e dei razzi luminosi che furbescamente potrete lanciare per depistare
i radar nemici. A vostra completa disposizione avrete pure una mappa dettagliata della
zona, aggiornata in tempo reale, con tracciate tutte le tappe della vostra missione e la
locazione dei vostri amici e avversari più vicini, e questo vi sarà molto utile nel
corso delle missioni, quando avrete immediato bisogno di soccorsi e non saprete dove
cercarli. Ora passiamo ad un argomento fondamentale nel campo videoludico che è senza
ombra di dubbio la longevità, che in questo gioco sembra essere molto alta: infatti come
già detto a inizio recensione rimarrete ore e giorni davanti allo schermo nella speranza
di arrivare a concludere qualche missione, che vi posso garantire, non essere per niente
facili. Questo titolo vi concentrerà molto sulla tattica di combattimento ed è proprio
questo il difficile e il bello del gioco, che tra l’altro sarà anche quello che vi
divertirà di più e farà in modo che lo rigiochiate una seconda volta, insomma chi di
voi non ha mai sognato di vivere una guerra chiaramente finta, ma molto realistica?…
nessuno? Be’, comunque non sapete cosa vi perdete, giovani rampolli
dell’aviazione , perché è proprio questo il succo di APACHE/HAVOC ovvero
l’immergersi dalla testa ai piedi in una guerra volante. Il gioco vi permette pure di
poter sfidare i vostri amici in un combattimento senza censure, grazie all’opzione
che permette a due giocatori tramite modem di scambiarsi qualche leggera e poco amichevole
fucilata, anche se non posso dirvi come sia il gioco in multiplayer per il semplice motivo
che non dispongo attualmente di un modem, ma penso che potrebbe essere molto coinvolgente,
anche se sicuramente riscontrerete qualche rallentamento a causa dello scarso motore
grafico. Se non ne avete ancora abbastanza di me, vi posso dire che APACHE/HAVOC su un
computer come il mio, un Pentium 200 con 80 Mb di Ram ed un lettore CD 36X con tanto di
3DFX, gira abbastanza bene, ma con qualche rallentamento quando vi sono parecchi velivoli
in cielo e quindi, se vorrete ottenere degli ottimi risultati grafici vi converrebbe avere
almeno un Pentium 2 con 128 Mb di Ram, allora sì che il divertimento scenderà in pista
su tutti i fronti. Vi lascio quindi al commento finale. |
Titolo: Apache/Havoc
Software House: Empire Interactive
Sviluppatore: Razorworks
Distributore: CD Verte
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb Ram,
Scheda Video e Audio comp. DirectX 6, 180 Mb Hard Disk, Windows 95/98.
Requisiti raccomandati: Pentium 200
MMX, 32 Mb Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D, Sound Blaster 16, Joystick analogico o
digitale.
Gioco provato su: Pentium 200, 80 Mb Ram,
Sound Blaster 16, Diamond Monster 3D 4 Mb, Windows 98, Cd-Rom 36x. Con questa
configurazione il gioco ha presentato qualche rallentamento nelle situazioni di maggiore
affollamento dello schermo.
Totale - 
Personalmente questo gioco non è il mio
genere, ma è un ottima simulazione di elicotteri che piacerà sicuramente agli
appassionati del volo. Con ciò non voglio dire che ad una persona nuova nel campo non
debba piacere, ma forse potrebbe puntare su qualcosina di più, come ad esempio giochi del
calibro di Mig-29 Fulcrum oppure al
fantastico Falcon 4.0 (che recensiremo ASAP, non temete... ndBill) anche se per vedere
l’aereo ci vorrebbe come minimo un Pentium 233, ma se l’aereo volete anche
usarlo penso che un Pentium 2 con tutto il cucuzzaro grafico dietro non guasterebbe. Con
questo ho finito e mando un saluto a tutti quelli che mi hanno letto, sempre che ce ne
siano stati (lo spero anch’io... ndBill)!
Ringraziamo CD Verte per averci fornito il materiale recensibile. |