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Recensione di: Leonardo "FromWin" Prati


Ed eccoci qua, dopo il periodo Natalizio, che ha portato nei nostri cuori bontà e allegria, e non c'è cosa più indicata che recensire un gioco che abbia come filone portante la guerra vera e propria. Come il suo predecessore Delta Force, DF2 ci porta al comando di una delle forze d'elite degli Stati Uniti d'America. Armati fino ai denti, siamo chiamati a cimentarci in svariate campagne, sia da soli oppure via Internet assieme a migliaia di utenti, collegati nei server dedicati preparati da Novalogic, chiamati Novaworld, in alcuni testa a testa di guerra tattica. Delta Force 2, a parte le nuove armi a disposizione e le nuove missioni che siamo chiamati a completare, ricalca esattamente il suo predecessore e questo potrebbe, a mio parere, portare a intendere il nuovo titolo Novalogic come un vero e proprio data disk inducendo l'utente finale a snobbare questo titolo per non ritrovarsi con due giochi pressoché identici. Ma dopo questo doveroso preambolo passiamo alla recensione vera e propria di questo titolo. Come ogni gioco di guerra che si rispetti Delta Force 2 è suddiviso in varie missioni; per l'esattezza sono venti, completamente indipendenti e in più altre 25 suddivise in due campagne militari. Sinceramente non c'è una gran differenza nel giocare una campagna militare o una singola missione e l'unica cosa è, che nella prima possibilità siamo chiamati a trovare e a completare piccole missioni all'interno della missione più estesa. Appena partiamo con la missione, lo schermo del nostro amato computer si presenta suddiviso in varie sezioni. Una è dedicata alle informazioni generali della nostra squadriglia e nel caso del gioco in multiplayer, viene usato anche per scambiare messaggi tra gli utenti collegati in quel momento. Poi, con la pressione del tasto F12, possiamo visualizzare in un apposito riquadro in alto a sinistra, che cosa sta riprendendo la nostra telecamera di sorveglianza, al patto di averne posizionata una, oppure possiamo utilizzarla per far apparire viste supplementari, per renderci conto meglio della situazione che dobbiamo affrontare. 

Poi c'è la classicissima finestra che c'indica quale arma stiamo utilizzando, con i rispettivi proiettili a disposizione; poi, una cosa che a mio avviso risulterà molto utile è una mappa GPS che ci indicherà esattamente la nostra posizione, ma soprattutto traccerà le linee dei nostri punti di incontro, definiti waypoint, che si trovano nelle nostre missioni, fornendoci l'aiuto a recarci verso l'obiettivo prestabilito, senza perderci nella vastità delle mappe di gioco. Durante la missione, premendo il tasto C avremo accesso allo schermo di comando, dove è visualizzata dettagliatamente la mappa della missione, con le tracce dei nostri waypoint e la situazione globale delle truppe impegnate in quella missione. Cliccando su un oggetto o su una persona sulla destra dello schermo apparirà la situazione dell'edificio o, nel secondo caso, del soldato, indicandoci l'energia rimasta, l'arma in uso, e così via. Una cosa degna di nota nella modalità multiplayer è la possibilità di inviare, oltre che ai soliti messaggi di testo, la nostra voce (a patto di possedere una scheda audio in grado di gestire il full-duplex...). Mi sento di giudicare la modalità multiplayer come la miglior opzione di questo titolo: c'è la possibilità di scegliere tra varie modalità di gioco, come ad esempio quella Cooperative, che ci porta a completare le missioni assieme ad altri soldati comandati da persone reali, oppure la modalità Deathmatch, cioè il classicissimo tutti contro tutti con una gestione dei punteggi in stile Fantacalcio. Ogni azione determina un certo numero di punti, come in un tradizionale Deathmatch, portandoci a sparare a tutto quello che si muove, ma sicuramente questa opzione fa spiccare un bel salto in avanti per quello che riguarda la longevità del gioco. Poi, abbiamo la modalità Capture the Flag, che consiste di rubare la bandiera della squadra avversaria e nello stesso tempo difendere la propria, oppure la modalità Seek & Destroy, ma qui non c'è bisogno di alcun commento, e per ultima, c'è l'opzione Flagball che è una sorta di ruba bandiera, giocato nelle tranquille città del Medio Oriente, armati di mitragliatori pronti ad abbattere un avversario, pur di accaparrarsi la tanto sudata bandiera. Arriviamo ora alla pecca del gioco: la grafica. In un momento in cui l'accelerazione video 3D la fa da padrona, la Novalogic continua a intraprendere una politica commerciale decisamente ardua utilizzando, come nel primo episodio, il sistema Voxel limitandosi ad accelerare solamente alcuni oggetti, come case, torrette e altri edifici che andiamo ad incontrare durante le nostre missioni. Questa pecca porta il giocatore a rinunciare all'utilizzo delle risoluzioni superiori agli 800x600 pixel, risoluzione peraltro sconsigliata a chi non disponga almeno di un Pentium II con 64 Mb di Ram, data la scarsa fluidità che ne deriverebbe. In sostanza, come si può vedere dalle immagini, la grafica di questo titolo è decisamente al di sotto dei titoli usciti in questo periodo, ed a nulla valgono le circa 200.000 lire, eventualmente investite in una periferica di accelerazione video 3D dell'ultima generazione, perché non viene sfruttata. Purtroppo questa carenza in fatto di definizione grafica ci porta a scrutare l'orizzonte con i nostri mirini telescopici per decifrare esattamente che cosa stiamo per colpire. 

Molte volte mi è capitato di scambiare delle semplici ombre in nemici da abbattere ad ogni costo, scaricando l'intero caricatore Come nel primo episodio, in Delta Force 2 ci si trova a spostarsi in direzione degli obiettivi, muovendosi per mappe tempestate da pattuglie e cecchini nemici. E individuarli o meno può significare la nostra sopravivenza ed è per questo che oltre alla vista possiamo avvalerci di una buona gestione dell'audio 3D, che ci permette di individuare la provenienza degli spari. A differenza della gestione grafica, Delta Force 2, per quello che riguarda l'ambito sonoro, è decisamente al di sopra della media e i sound designer della Novalogic, hanno saputo sfruttare al meglio le potenzialità che offrono le schede audio dell'ultima generazione. Mi sento di consigliare l'uso di un bel paio di cuffie con audio al massimo per entrare nel bel mezzo dell'atmosfera dei territori virtuali del gioco. Appena ho iniziato a giocare con Delta Force 2, la mia speranza era nel riscontrare un miglioramento dell'intelligenza artificiale dei nostri compagni e nemici presenti nel gioco e comandati dalla CPU, ma a mio malgrado, molte pecche riscontrate in DF si ripresentano nel secondo episodio In molti casi i nemici ci trattano, quasi fossimo invisibili, sino a quando non attiriamo la loro attenzione sparando all'impazzata, e se non facciamo questo molto spesso ci troveremo ad appostarci a pochissimi metri dai nostri nemici senza nemmeno essere notati; molte volte, poi, facendo secco un nemico, i compagni che sono nelle immediate vicinanze manco se ne accorgono e non si degnano nemmeno di guardare da dove è partito il colpo. Una nota di merito è sicuramente da accreditare alla vasta varietà di armi a disposizione e di dispositivi di vario genere. Passiamo così dalla classicissima mitragliatrice M4 (chi è che non ne possiede una in casa al giorno d'oggi...) ad una più sofisticata, come il fucile anfibio per attacchi in zone paludose. Oltre alle armi abbiamo, come detto prima, altri oggetti a disposizione, come il tracciatore laser (quelli che si comprano dai Vu Cumprà nelle nostre rinomate spiagge...), oppure la telecamera di sorveglianza, giubbe antiproiettili, silenziatori e chi più ne ha più ne metta. Per finire, questo gioco è a mio avviso un titolo che per gli amanti del genere risulterà sicuramente appetibile e mi permetto quindi di consigliarlo anche ai possessori del primo episodio anche se, in certe occasioni, può risultare una fotocopia dello stesso. Peccato per la mancata implementazione dell'accelerazione hardware che ormai imperversa in tutti i titoli e in tutti i generi di giochi presenti sul mercato. In questo momento, comunque, aspettiamo fiduciosi il terzo episodio della saga Delta Force. Andiamo allora dritti dritti, verso la valutazione finale. 

Titolo: Delta Force 2
Software House: Novalogic
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium II 233, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 270 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium III 500, 128 Mb Ram, Sound Blaster Live!, SVGA 16 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb SLI, Sound Blaster PCI 128, Cd-Rom 32x. Con questa configurazione il gioco ha presentato rallentamenti alle risoluzioni più alte.


Grafica -
Sotto l'aspetto grafico era d'obbligo aspettarci sicuramente molto di più, ma assolutamente non si può pretendere niente di meglio dal Voxel.

Effetti Sonori -
Sicuramente la sezione maggiormente curata dagli sviluppatori di Delta Force 2. Assolutamente perfetto e coinvolgente al massimo.

Musica -
La musica vi accompagna solo nei menu. Non molto importante.

Giocabilità -
Beh, qui sicuramente un buon voto ci sta tutto anche se inizialmente manovrare il nostro militare risulterà un po' macchinoso, ma ci si fa subito la mano (di grande aiuto la pagina centrale del manuale che ci offre il disegno della tastiera con tutti i comandi assegnati ai tasti...).

Longevità -
Le missioni presenti sono parecchie e piuttosto difficili, per cui vi impegnerete molto.

Real. Tecnica -
Da segnalare la deficienza artificiale dei militari e le imperfezioni a livello grafico dovute ai limiti del Voxel
.

Ric. Hardware -
Qui ci vuole almeno un PIII 500, con 128 Mb di Ram ed una SVGA potente (no 3D, ahi, ahi, ahi!) per godervi al meglio il gioco.

Totale -
Ci si aspettava senza dubbio qualche cosa di più da questo titolo, anche se in linea di massima mi sento di consigliarlo agli amanti del genere. Peccato perché le premesse per fare di questo titolo un best seller siano state vanificate dai vari aspetti sopraelencati.


Ringraziamo Novalogic per averci fornito il materiale recensibile.


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Immagine N°6
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