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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Se devo essere proprio sincero, ultimamente la Novalogic, la software house americana specializzata in simulazioni (anche se poi, alla prova dei fatti, la componente simulativa è abbastanza risicata....), sta sfornando dei prodotti più che discreti. Se siete dei piloti virtuali, dovreste aver letto, qualche settimana fa, la recensione della coppia F-16 Multirole Fighter / MIG-29 Fulcrum, due simulatori di volo, dalla discreta grafica (anche perchè è supportata l’accelerazione 3D...) e molto facili da utilizzare, vista la loro marcata componente arcade. Il fatto che poi siano venduti in coppia, ad un prezzo inferiore alle 100 Klire (o a circa 50 Euro, fate un po’ voi...), è dovuto al fatto che i due giochi si integrano perfettamente nel gioco in multiplayer, sia via rete IPX che via Internet, attraverso il Novaworld e l’IBS, i due servizi gratuiti per il gioco sulla rete, molto efficienti e veloci, che la software house americana ci offre. Pochi giorni fa (adesso, visto che il tempo si fa sempre più tiranno, mi ritrovo a scrivere su uno dei computer della scuola che frequento, al mattino alle ore 8.40....), è arrivata in redazione la copia recensibile del nuovo titolo della Novalogic, che è stata prontamente intercettata dal sottoscritto e così installata per vedere di che cosa si trattava. Deltaforce, non è un gioco ispirato al film di qualche anno fa che aveva per protagonista Chuck Norris, ma è un simulatore militare in prima persona (anche se è attivabile la visuale in terza, alla Tomb Raider....), molto simile agli ottimi Spec Ops e Rainbow Six, usciti ormai da qualche tempo. Questo genere di gioco è relativamente nuovo e, le software house, compreso il trend piuttosto positivo (devo essere sincero, questo è uno dei generi che, in questo periodo, apprezzo di più...), hanno preparato o stanno preparando prodotti di questo tipo.

Siamo sul ciglio della collina e guardiamo il resto della vallata. Attenzione alle raffiche.... L'assalto al campo peruviano vi costringerà a far fuori un discreto nugolo di terroristi....

Sperando che tutta questa abbondanza non si riveli alla fine un omicidio per il genere (come è successo con gli RTS, i FPS e gli action/adventure 3D alla Tomb Raider....), direi che di carne al fuoco per chi gradisce questo tipo di giochi ce n’è abbastanza: sono già in preparazione i seguiti di Spec Ops e Rainbow Six (di questo, poi, è in uscita un data disk...); alla Sierra, con l’aiuto dell’engine di Unreal, stanno realizzando Navy Seals; la Interactive Magic prepara Flashpoint e altre software house minori si stanno facendo le ossa con simili titoli. Ma torniamo a parlare del gioco oggetto di questa recensione. La prima cosa che salta subito all’occhio guardando il gioco è che, anche questa volta, gli incorreggibili programmatori della Novalogic non hanno ancora fatto uso dell’accelerazione 3D (che non sarà nemmeno disponibile con patch successive....), a causa della presenza del pluripremiato (ma ormai sorpassato...) engine grafico Voxel, giunto alla versione 3, ma sviluppato internamente dalla software house americana. Inutile dire che questa scelta causerà le ire di molti, fra cui il sottoscritto, visto che la grafica di Deltaforce, probabilmente, con il supporto delle schede 3D avrebbe potuto tranquillamente essere alla pari con quella di Spec Ops o Rainbow Six. Dopo una breve intro, comunque, veniamo subito portati al menu di selezione del soldato con il quale vogliamo affrontare le nostre missioni. La creazione di un soldato, sarà anche il nostro salvataggio personale, siccome al termine di ogni missione, verrà aggiornato il log relativo all’uomo che abbiamo scelto. Potete creare anche un certo numero di soldati, e poi utilizzarli a vostro piacimento. Passando al menu principale, oltre alle opzioni, che ci consentono di modificare gran parte degli aspetti del gioco, per quello che riguarda grafica, sonoro, controlli, settaggi relativi alla difficoltà (AI dei nemici, compagni di squadra presenti o non presenti, power-ups e così via...), che comunque vengono spiegati tutti dall’esile, ma esauriente manuale. Sono poi presenti (e anch’esse modificabili....) alcune macro che potranno essere utilizzate nel gioco in multiplayer, per comunicare con i vostri compagni di missione e così via. Parliamo prima del gioco in multiplayer e diciamo che, oltre alle consuete possibilità di giocare via rete, cavo seriale e modem, è possibile giocare via Internet, sia attraverso il TCP/IP che con l’aiuto del Novaworld, il servizio multigiocatore offerto dalla Novalogic. Ho provato quest’ultimo sistema di gioco e vi devo dire che, pur avendo un provider abbastanza lento, non ho sofferto di problemi di ping. Per quello che riguarda il gioco in singolo, sono disponibili una serie di missioni ambientate in varie parti del mondo.

Stiamo correndo via perchè ci hanno trovati. Meglio scappare! Abbiamo ammazzato un terrorista e questo è il risultato....

Potrete cominciare nel luogo in cui desiderate ma, per accedere alle prove successive, dovrete terminare inizialmente, e in sequenza, le varie missioni ambientate in Perù, per poi potervi recare in Ciad, Indonesia, Uzbekistan e, al freddo, in Novaja Zemiya. Dopo aver scelto quale missione affrontare, quindi, vi sarà mostrato il briefing, che vi riferirà gli obbiettivi di questa. Da questa schermata poi, potrete vedere una mappa, che mostra i waypoint dai quali dovrete passare durante il gioco e potrete scegliere quale armamento portarvi per i vostri assalti ai campi nemici. Ogni arma possiede alcuni modi differenti di tiro (tranne i fucili Remington e Barrett....), che vi permetteranno di utilizzare con parsimonia, o meno, i colpi (che non saranno illimitati) in vostro possesso. L’M4, ad esempio, vi permette di sparare a raffica, lanciare granate e, da buon cecchino, utilizzare colpi singoli di precisione. A seconda della missione, poi, vi sarà consigliato un certo tipo di armamento, quello ottimale per ciò che state andando ad affrontare, che avrete comunque la libertà di modificare a vostra scelta. L’armamento è composto da un’arma primaria, selezionabile tra vari tipi di mitragliatori e fucili; un’arma secondaria, selezionabile tra mine, granate, lanciarazzi e cose simili e, infine, un’arma di supporto, che vi servirà in caso non potrete più utilizzare le altre due, ovvero una pistola, tra le due disponibili. L’utilizzo delle armi richiede una certa oculatezza, siccome molte volte sarà meglio utilizzare un colpo singolo (ma preciso), che una raffica di proiettili, che potrebbero porre fine velocemente alle vostre riserve. Durante la missione, potrete comunicare con i vostri compagni di squadra, chiedendo loro di coprirvi, in caso di incursioni folli in mezzo a raffiche nemiche. Queste, oltre che udibili, sono anche visibili, con un effetto grafico a mio avviso un po’ grezzo (se mi permettete questo termine....), ma che comunque vi aiuterà a cercare di evitarle, siccome bastano due colpi presi bene, e sarete spacciati. Potrete giocare a Deltaforce come in un normale sparatutto 3D (rigorosamente consigliato...) oppure in terza persona, anche se quest’ultima, sinceramente, non è stata implementata molto bene. I tasti utilizzati sulla tastiera sono parecchi, anche perchè le funzionalità presenti sono maggiori di quelle disponibili in un normale shooter 3D.

Visione notturna con tanto di zoom sul campo indonesiano. Attenzione.... E qui ci hanno finiti. Meglio ricominciare la missione...

Il sistema di controllo consigliato è il solito connubio fra tastiera e mouse, con il quale potrete giocare con agilità ed in modo molto agevole. L’HUD di cui disponiamo è molto completo e, oltre alla visuale con cui giocate, potrete far apparire alcune finestre che, come nel PiP presente nei videoregistratori, visualizzeranno la mappa e la vostra posizione tramite il sistema GPS, oppure vi permetteranno di passare agli occhi dei vostri compagni di squadra, per decidere come agire, a seconda della loro posizione. Tutto questo è molto importante per l’impostazione strategica della missione visto che, in parecchi casi, i vostri uomini saranno fatti fuori dai nemici e vi ritroverete soli e in difficoltà, contro un’orda di terroristi pronti a farvi saltare le cervella da un momento all’altro. Nell’HUD sono visualizzati: il numero dei colpi a vostra disposizione; una sorta di bussola, per farvi capire dove state andando e direzionarvi ai vari waypoints; i messaggi dei vostri compagni di squadra e alcune frasi che indicheranno la vostra situazione. Anche le voci dei compagni di squadra faranno da contorno alla missione, per immergervi ancora di più nell’atmosfera di assalto del gioco. Le missioni hanno un obbiettivo da completare e, se non starete attenti ai colpi nemici, la vostra missione terminerà prematuramente. Potrete assumere posizioni differenti, per evitare i colpi nemici, e molte volte, strisciare a terra vi salverà la vita. Le missioni sono di difficoltà crescente a mano a mano che si avanza nel gioco, mentre le ultime sono veramente toste da terminare. Disporrete poi di una sorta di Sniper Mode, molto preciso, per visualizzare i bersagli a lunga distanza e dei soliti occhiali per la visione notturna, indispensabili se volete capire qualcosa nelle missioni ambientate quando la luce del sole non c’è più. Ora presumo di avervi delucidato abbastanza riguardo a Deltaforce, e quindi vi lascio al commento.

Titolo: Deltaforce
Software House: Novalogic
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 120 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Cd-Rom 8x, Scheda Sonora 16-bit, Scheda Video 2 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.


Grafica -
Il mancato utilizzo dell’accelerazione 3D penalizza parecchio la grafica, che comunque si attesta su livelli discreti, anche perchè il Voxel, pur non essendo accelerabile, rimane comunque e sempre un ottimo engine grafico.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono realistici e immergono perfettamente nell’atmosfera militare del gioco.

Musica -
Una discreta musica nei menu e fine....

Giocabilità -
Il sistema di controllo misto mouse e tastiera vi consente di giocare al meglio. E’ d’uopo, poi, avere la mappatura della tastiera sotto mano, visto che i tasti utilizzabili sono veramente tanti.

Longevità -
Io non ci ho messo molto a terminarlo, ma tenete conto che vi ci vorrà almeno una settimana o più per arrivare alla fine. Con il multiplayer, poi, il divertimento è ancora maggiore.

Real. Tecnica -
L’ho sempre detto e lo ribadirò sempre: l’utilizzo del Voxel penalizza il tutto e, anche se non ci sono bug o problemi di sorta, un maggiore sbattimento in questo aspetto da parte dei programmatori era richiesto.

Ric. Hardware -
La mancanza dell’accelerazione 3D vi permette di avere una buona fluidità solo a partire da un PII 266 in su. La prossima volta, però, non usate più il Voxel....

Totale -
Arrivati al termine, mi risulta molto difficile giudicare questo Deltaforce. Il gioco è bello e divertente e si lascia giocare, ma la mancanza dell’accelerazione 3D penalizza sicuramente il titolo della Novalogic. Per il resto, nulla da dire: il titolo è al livello dei più noti Spec Ops e Rainbow Six, anche se molto più simile al primo che al secondo. Detto questo, se vi piace il genere di gioco, siccome di titoli ci questo tipo ce ne sono pochi, almeno adesso, compratelo a scatola chiusa, altrimenti dirigetevi sugli scaffali del vostro rivenditore di fiducia e guardatevi in giro...


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.