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Recensione di: Matteo "Evanz" Evangelisti


In questi ultimi giorni dell'anno (per me che scrivo, visto che il capo mi ha appena detto che questa recensione la vedrete nell'anno nuovo...), in attesa della fine del mondo, nessuno pensa di fermarsi per un momento e naturalmente neanche la redazione di AVOC, nonostante sia da qualche giorno vittima delle allucinazioni post-pranzo di Natale. Dunque a me è toccato Tonic Trouble, con tutta la sua confezione verde pisello e il marchio Ubi Soft stampato in fronte, a ricordo dell'ultima esplosiva creazione di questa casa, ovvero il bellissimo Rayman 2: The Great Escape, che tanto è piaciuto al nostro caporedattore. E devo dire subito che le analogie fra quest'ultimo e Tonic Trouble non sono poche. Difatti l'"uomo raggio", se ben vi ricordate, presentava fin dal primo episodio una simpatica ed originale struttura corporea costituita dall'assenza di collo, braccia e gambe. Guarda caso anche il simpaticissimo Ed, protagonista di TT, è privo di arti e ricorda molto (forse troppo...) Rayman. Diciamo che TT può essere considerato il fratellino minore di Rayman, oppure il tentativo di riutilizzare tutto un progetto (come quello necessario per mettere in piedi il gioiello principale della collezione di mamma Ubi Soft...) allo scopo di non buttare via un'idea fruttuosa. Ma perché siamo chiamati ad aiutare buffo mostricciattolo dalla pelle azzurra? Ed è il classico pasticcione vittima di un amore impossibile e per questo frustrato e perennemente abbattuto (e naturalmente, come se questo già non bastasse, sfigato come Wile E. Coyote...); proprio durante una delle sue ennesime dichiarazioni d'amore fallimentari, fuggendo dal marito dell'amata, armato di spranga, egli trova la lattina del Tonico, rinchiusa in una vetrina, all'interno di una delle numerose stanze della sua città/astronave (ho detto astronave, perché Ed è un alieno...). Abbattuto e completamente privo di ogni speranza, il giovane alienoide ingurgita senza esitare il contenuto della lattina (guarda tu le coincidenze...) e BAM!, il gioco è fatto: il misterioso intruglio presenta subito i suoi effetti sconquassando il povero Ed, che preso da convulsioni (come Paco0 davanti alle foto di Selen...) getta il barattolo fuori dall'astronave, che stava proprio transitando nelle immediate vicinanze della Terra. Cosa ti va a fare 'sta lattina? Infrangendo ogni buona regola del senso comune, attraversa illesa l'atmosfera terrestre e cade ai piedi dell'uomo più idiota della terra, il beone Grogh, una sottospecie di ubriaco fallito, che in preda ad una crisi d'astinenza da alcol trovando nel misterioso liquido un valido sostituto alla sua bevanda preferita, se lo scola senza pensarci due volte. 

Ma, purtroppo (o per fortuna, altrimenti il gioco finirebbe qui...), il tonico ha uno strano effetto sui terrestri; il Grogh (mezzo vichingo e mezzo ultrà del Cesena...) si trasforma in un energumeno senza braccia, senza gambe, senza collo e molto incazzereccio. Ora, come da copione, essendo il povero Grogh un idiota, cosa ti va a combinare? Butta la lattina in un fiume che magicamente si muta in un flusso di colorata Sangria e trasforma con tutti i suoi effetti collaterali il mondo intero. Alla vista dei terribili effetti post-tonico sul nostro povero pianeta, c'è da mettersi a ridere, vi basti solo sapere che ogni cosa si anima e rivendicando i secoli di schiavitù subiti sotto il comando dell'umanità prende il controllo del pianeta. Le verdure, da sempre grandi vittime di questi soprusi, si mettono a capo della rivolta e sotto la guida di Grogh, che in qualche modo si vuol prendere una rivincita con tutti quelli che lo avevano emarginato, vanno in giro a combinare casini sotto un cielo abitato da nuvole con le guance e pecore volanti. Mentre la Terra subisce queste mutazioni, sull'astronave Ed ne passa di tutti i colori e, accusato di aver causato un disastro a livello planetario viene inviato sulla terra in una missione suicida per recuperare il tonico, necessario per sintetizzarne un antidoto capace di far tornare alla normalità il nostro pianetucolo. Naturalmente qualcosa va storto ed Ed si ritrova sul cucuzzolo di una montagna, con l'unico ordine di arrangiarsi e l'obbligo di portare sull'astronave la lattina, qualunque sia il prezzo da pagare. Qui inizia l'azione vera e propria, con uno dei livelli più divertenti del gioco. Siamo infatti impegnati in una discesa ai cento all'ora giù per il pendio della montagna a bordo di un piatto, occasionalmente trasformato in bob. Giunti a valle, conosciamo Susy, una graziosa ragazza che ci dice di essere la figlia del famoso Doc (che originalità...) il più importante scienziato della terra, imprigionato nel suo laboratorio dalla valigia robot, la sua ultima invenzione, impazzita in seguito al contagio da Tonico. Grazie all'aiuto di Doc e Susy dovremo raggiungere il quartiere generale di Grogh, prendere la lattina, e riportare finalmente la pace sulla terra. E' subito evidente che questo gioco punti tutto sulla simpatia e sia indirizzato ad un pubblico giovane. Ed, un pupazzo colorato, con papillon giallo a pois rossi ed occhi sgranati, è il classico eroe da bambini. TT è in pratica un platform 3D, che a tratti, o per alcuni livelli, si trasforma in gioco d'azione. Il mondo in cui ci si trova è coloratissimo e ben realizzato, ma altrettanto non si può dire delle caratteristiche tecniche. 

Ed inoltre ha la particolare capacità di trasformarsi in un bestione muscoloso quando mangia qualche chicco di pop-corn, ma ancora devo capire perché egli estragga il mais scoppiettato da macchinette delle merendine con sopra aerografato il logo del "Lion", il famosissimo snack al cioccolato; che si tratti di un bieco espediente pubblicitario? O forse siamo di fronte ad una crudele mossa delle famigerate multinazionali distributrici di questi prodotti che questa volta vogliono traviare i bambini di tutto il mondo con biechi messaggi subliminali (è lo sponsor del gioco...ndBill)? E' una buona domanda, ma penso che non avremmo mai una risposta. Essendo TT un platform in 3D la prima cosa che salta all'occhio è la gestione delle visuali da telecamera esterna, che a mio parere è molto scomoda e a volte veramente fastidiosa. E' molto facile perdere il controllo del personaggio o addirittura perdere completamente l'orientamento all'interno di un livello. L'introduzione di immagini bitmap in movimento, e di conseguenza piatte, stona molto e rovina gli ambienti in tre dimensioni (molto curati...). Ad un certo punto mi sono trovato davanti ad una palla che rotolando doveva sbarrarmi la strada, quando mi sono accorto di non trovarmi davanti ad un oggetto in 3D, ma ad uno squallidissimo sprite (renderizzato malissimo...), che tra l'altro scompariva a tratti nelle pareti, rivelando dunque parecchi problemi a livello di clipping. E' un peccato trovarsi di fronte a cose di questo genere in un gioco che, senza infamia né lode, potrebbe benissimo reggere il confronto con molti suoi simili, ma in questi termini TT perde parecchi punti, e anche la possibilità di prendersi un voto molto alto Una cosa che mi ha fatto molto piacere è stata senza dubbio l'ottima realizzazione delle tracce musicali che costituiscono una colonna sonora davvero gradevole, perfettamente amalgamata con il gioco. Non posso di certo dire che sia TT un gioco molto longevo data la particolare semplicità del suddetto e l'immediatezza dei livelli. Dunque, tirando le somme Tonic Trouble è un giochino simpatico e allegro, ma a tratti ci accorgiamo di quanto sia stata affrettata (affrettata, mica tanto... ci hanno messo due anni...ndBill) la sua realizzazione e dei numerosi difetti presenti. Consiglio tuttavia l'acquisto del suddetto ad un pubblico molto giovane o a coloro che non sanno mai quale gioco regalare al figlio dell'amico che compie gli anni e che ama giocare col computer, ma che è ancora troppo piccolo per giocare a Quake III Arena o a Rayman 2, notevolmente migliore, ad esempio. Concludo facendovi gli auguri di un felice anno nuovo, sempre con AVOC. Byez. 

Titolo: Tonic Trouble
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: idem
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 99.900



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 280 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6 (Direct 3D), Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 3D, Acceleratore Grafico comp. D3D o 3DFX.

Gioco provato su: K6-2 400, 128 Mb Ram, CD-Rom 24X, Matrox Mystique G-200 8 Mb, Sound Blaster 16.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Al 90% ben realizzata, allegra e simpatica, ma il restante 10% toglie veramente il fiato. L'eccessiva superficialità applicata in alcuni aspetti fa veramente arrabbiare. Potrei considerare la versione in vendita un demo giocabile, ma sicuramente incompleto.

Effetti Sonori -
Gli effetti sono ben campionati, oltretutto il 3D Sound rende veramente tanto.

Musica -
Le musiche sono veramente belle e ben fatte.

Giocabilità -
Il controllo di Ed subisce il forte handicap dovuto alla maledetta gestione della telecamera esterna.

Longevità -
Vabbè che il gioco è bello se dura poco, ma così uno non si accorge neanche di averlo installato. E' troppo facile e soprattutto i livelli sono corti e troppo pochi.

Real. Tecnica -
Chi ha programmato la gestione delle telecamere dovrebbe prendersi un paio di ripetizioni. Sarei inoltre curioso di sapere perché sono state introdotti quegli sprite in movimento orribili ed assolutamente gratuiti.

Ric. Hardware -
Se volete navigare sul velluto, procuratevi almeno un PII 266, con 64 Mb e una scheda 3D.

Totale -
Poteva beccarsi un otto, ma la cattiva gestione delle telecamere e alcune grosse pecche nella realizzazione finale mi hanno fatto pensare e ho tolto un voto. In ogni caso consiglio vivamente Tonic Trouble ad un pubblico giovane (diciamo dai 6 ai 12 anni...).


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.


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