Ultimamente, come
avrete sicuramente letto, nella relativa recensione, mi
è capitato tra le mani Manx TT, conversione del coin-op della Sega, che ho falcidiato
senza pietà, con un bel 3. Mi sento molto severo negli ultimi tempi e quindi, se un gioco
non è all'altezza del termine di paragone della categoria, lo falcidio senza pietà.
Quando ho giocato per la prima volta a Redline Racer, sono partito con un grosso
pregiudizio in testa, dopo aver visto Manx TT, ovvero quello che nessun gioco di moto
potrebbe intaccare il primato raggiunto da Moto Racer (almeno fino all'uscita di
Superbike, il simulatore motociclistico della Milestone, gli autori di Screamer 2 e
Screamer Rally). Redline Racer non riesce neanche lontanamente ad intaccare la prima
posizione di Moto Racer, ma ha comunque alcuni aspetti positivi che gli consentono di
poter prendere la sufficienza.
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La
grafica di Redline Racer è molto bella. Notate i riflessi del sole sulla sabbia, il
lens-flare e il cielo. |
Un'altra
immagine tratta dalla pista marittima. Notate gli effetti di trasparenza della cascata.
Realizzati ottimamente. |
Il
gioco è sviluppato dai Criterion Studios, già autori di Subculture, Scorched Planet e di
quell'obbrobrio di Speedboat Attack. L'engine grafico utilizzato, infatti, è sempre il
ben conosciuto Renderware, già usato in tutti questi giochi, ottimizzato per schede
acceleratrici. Redline Racer sfrutta il Direct3D e riesce a sfruttarlo molto bene, a mio
avviso, anche se le richieste di sistema sono eccessive. Il gioco è un arcade e non è
eccessivamente difficile a tutti i livelli di difficoltà. Potete scegliere il team per
cui gareggiare (ci sono team dai nomi assurdi: vedi il Team Diaggi, con bandiera
tricolore. A voi le debite conclusioni), la moto (ce ne sono di diversi tipi, con varia
potenza) e la pista su cui gareggiare (ce ne sono sei. Tre piste sono libere fin
dall'inizio, mentre le altre sono da sbloccare, vincendo le gare nella modalità Arcade.
Esiste anche una modalità Time Trial, che vi dà la possibilità di allenarvi per
l'Arcade. Il gioco prevede anche il collegamento in rete o via TCP/IP. La grafica è molto
buona e, come già detto, e come potrete vedere dalle foto, sfrutta debitamente il
Direct3D, con ottimi effetti di lens-flare.
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Una
bella caduta multipla! Fortunatamente io sono quello sulla moto verde, sono riuscito ad
evitarla. Le moto hanno i fari accesi e appena la luce è maggiore li spengono. |
Nella
pista ambientata nel deserto americano, gli ambienti esterni sono realizzati molto bene.
Anche qui il lens-flare creato dal sole è ottimo. |
Gli
effetti sonori e la musica sono assolutamente convenzionali. La giocabilità, se si ha un
joystick munito di force-feedback, supportato direttamente dal gioco, è discreta. La
longevità non è eccessiva, ma è molto più elevata di quella di Manx TT. La
realizzazione tecnica non è lo stato dell'arte e le richieste hardware, visto quello che
c'è da muovere e considerando che c'è un'accelerazione hardware, sono eccessive.
Passiamo al commento. |
Titolo: Redline Racer
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Criterion Studios
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi:
Pentium 133, 16 Mb Ram, 50 Mb Hard Disk, Scheda Acceleratrice D3D, Scheda Audio comp.
DirectX 5, Windows 95, Cd-Rom 2x.
Requisiti
raccomandati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Acceleratore Grafico 3DFX o Riva 128, Sound
Blaster 16, Sidewinder Force Feedback Pro.
Gioco provato su:
Pentium 200, 32 Mb Ram, Sound Blaster Awe 32, Orchid Righteous 3D 4 Mb, Sidewinder Force
Feedback Pro. Con questa configurazione il gioco si muove abbastanza fluidamente nel gioco
in singolo (senza altre moto sulla pista), ma scatta senza ritegno se ci sono altre moto
sulla pista. Il supporto Force Feedback è realizzato ottimamente.
Totale -
Redline Racer non è un gioco malvagio. Potremmo dire che si trova a metà tra Moto Racer
e Manx TT. Possiede aspetti positivi, come la grafica e la giocabilità, mentre altri sono
di livello basso - pessimo, come la longevità o la realizzazione tecnica. Un gioco a cui
dare un'occhiata, se vi capita tra le mani, e niente più. La sua sufficienza, però, se
la prende.
Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale
recensibile. |