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Recensione di: Matteo "Evanz" Evangelisti


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La Accolade di Test Drive, mamma di alcuni giochi che ebbero il potere di incantarmi e di farmi rimanere incollato al mio vecchio 386 (pace all’anima sua...), se ne esce con un nuovo sparatutto 3D, distribuito in Italia da C.T.O., che a quanto si dice ha il potere di tenere testa ai migliori della classe. Redline: Gang Warfare 2066 è sviluppato dalla Beyond Games ed è uno dei titoli che ha avuto una tra le gestazioni più lunghe negli ultimi anni, visto che è ormai dall’E3 del 1997 che ne parlano alla Accolade. Dopo i due demo usciti all’inizio dell’anno, gli sviluppatori si sono degnati di terminarlo, per permetterci così di giocarlo. E così mentre l’ormai famosissima sigla di X-Files sollecita le mie orecchie, in questa afosa notte di una domenica di giugno, cerco di concentrarmi sulla tastiera fissando il monitor con attenzione per assorbire milioni di pixel al secondo, in un unico flusso di immagini che giungono incessantemente al mio cervello (wow!). Il gioco si apre con un’introduzione realizzata con cura approssimativa e in breve mi pone di fronte al menu principale. Fin qui tutto nella norma, perchè mi trovo davanti il più banale menu che ci si possa immaginare, con i classici pulsanti: iniziando la partita singola ci addentriamo in breve nello splatteroso mondo di Redline.

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Da quello che riesco a trarre dal manuale di istruzioni, posso cercare di fare il quadro della situazione e mi accorgo in breve di essere incappato nella solita storia che, più o meno diluita in 3 o 4 pagine di racconto, sta a significare sempre la stessa cosa: se nel mondo qualcuno scopre qualcosa di rivoluzionario va a finire che salta fuori una megacorporazione, e il 90% delle persone normali ci rimette la pelle (almeno questo sembra il pensiero ricorrente nelle menti della maggior parte degli ideatori che abbia mai incrociato nella mia vita di videogiocatore...). Il gioco inizia dopo un lungo ed estenuante caricamento, che si divide addirittura in quattro categorie che attivano gli innumerevoli calcoli da compiere per realizzare il complesso mondo virtuale di Redline. Terminata la lunga attesa finalmente conosco il vero gioco, ma ahimè, mi imbatto subito nel primo problema: il solito sfrigolio, tremolio, ronzio di pixel che già un'altra volta mi aveva dato dei problemi scorrendo a pazza velocità sulle textures, ma niente paura: pare che il problema sia circoscritto ai possessori di Matrox G200, scheda che deve probabilmente avere qualche difetto nei driver (almeno così dice il capo...), e quindi sarà sufficiente sostituirli con quelli più aggiornati. Giunto alle prime immagini che lentamente ci presentano in un giro di 360 gradi il nostro paladino tutto muscoli e niente cervello, ricevo il primo flusso di immagini: la grafica è di una nitidezza sorprendente e, cosa ancora più apprezzabile, molto fluida. Mentre al di fuori del garage nel quale mi ritrovo un pazzo sta cantando “Cumbaia my lord” (cosa canta? ndBill) e minaccia alcuni ostaggi (che già bollono in uno schifosissimo pentolone pieno di budella...) sento le punte delle mie dita prudere ardentemente e non resisto, monto a bordo dell’auto parcheggiata vicino a me e sfondo il portone. In un attimo sono nella mischia, vedo zombie rossi da tutte le parti, alcuni cercano di infrangermi il parabrezza con una raffica di proiettili, altri si limitano a finire sotto le mie ruote e a rendere variopinta la carrozzeria (cosmico! Fa tanto Carmaggeddon!). Ecco incontrata subito una delle particolarità del gioco: la possibilità di lasciare libero il giocatore di scegliere se combattere a bordo di qualche veicolo (dove peraltro la precisione, almeno con le armi standard, è piuttosto limitata...) o scorrazzare a piedi. Mi sporgo in avanti e faccio saltare in aria qualche nemico, finché non mi trovo ricoperto di sangue e budella dalla testa ai piedi. Sparando contro un serbatoio di propellente mi accorgo però di un’altra squisitissima cosa: l’ambiente è quasi completamente distruttibile e modificabile di volta in volta a seconda delle esplosioni causate dal mio impeto irrefrenabile.

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Cambio arma e mi accorgo che il manico del mio fucile a pompa muta in un orgasmo di meccanismi e pistoni tramutandosi in una nuova macchina semina morte. Ora posso sparare nuovi proiettili per ottenere lo stesso risultato: uccidere senza pietà, perchè questa è la realtà della guerra urbana. La musica mi pompa sempre di più e il tintinnio dei proiettili che cadono in ripetizione ai miei piedi è come una droga per le mie orecchie. Il mio personaggio cresce man mano che il gioco va avanti e la mia abilità nel sfrittellare di colpi zombie ed affini cresce a dismisura. Ma questo grande minestrone di ottime qualità finisce per distrarmi dal mio scopo principale, e colgo quindi una strana sensazione che dall’iniziale sensazione di pienezza e completezza mi porta ad avvertire la mancanza dell’ingrediente giusto che farà mancare il bersaglio dell’AVOC Award a questo gioco. Come già detto, non manca niente a questo titolo sotto l’aspetto puramente tecnico, ma sembra uscito da un laboratorio e manca di quello spessore che oserei definire anima di un gioco. E’ difficile da spiegare come situazione, le foto scattate del resto non possono fare altro che darmi torto: difficile trovare una grafica di simile qualità ad una fluidità tale (pare che sia anche più bella di quella di Half-Life) (anche se io non sono proprio d’accordissimo... ndBill), ma io sono del parere che un videogioco debba avere qualcosa di più per potersi legare al giocatore. Pensate a quelli che al giorno d’oggi navigano ore e ore alla ricerca delle ROM di qualche vecchio videogame d’epoca, solo per il gusto di rivivere tali esperienze, e riflettete su questo a lungo. Ho come l’impressione però, che gli ideatori, come sempre più spesso in questo genere di titoli, abbiano puntato soprattutto sul multiplayer, che offre numerose possibilità ed altrettante innovazioni. I combattimenti simultanei nelle formule standard supportano fino a 16 combattenti diversi sullo stesso campo, via LAN oppure su Internet. Giunge ora a grande richiesta l’elenco dei bug che vanno a chiudere mestamente il sipario di un titolo che ha tutto ma non ha tutto, e ho detto tutto (scusate il gioco di parole, licenza poetica Fabio?) (mancanza di idee, Teo? ndBill).

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Avendo apprezzato con gaudente piacere che i mie colpi contro i muri lasciavano effetti tangibili sulla superficie offesa ho scaricato ben centotrentasette colpi su di una parete, allorché mi sono accorto di un erroruccio, notando che i bozzoli lasciati dal proiettile non erano appiccicati al muro ma svolazzavano in primo piano, dato che il fumo provocato dall’impatto passava dietro. Ad ulteriore prova della mia teoria vi è il fatto che avendo deciso di colpire un cilindro che ruotava su se stesso vedevo il cilindro continuare a girare ed il bozzolo rimanere fermo a mezz’aria, schifuuuus!!. Comunque, dovrebbe già essere fuori la solita patch per risolvere questi problemucci da poco. In sostanza non so cosa dire (ah, andiamo bene... ndBill). Redline potrebbe essere lo shooter 3D di fine millennio, ma necessità di quello spessore che gli farebbe meritare un titolo di questo genere, e per me si becca solamente la palma relativa alla miglior realizzazione tecnica (storia dei bozzoli a parte...). Allora ci sentiamo a presto, a molto presto, con la recensione di…. Rullo di tamburi…. Trrrrrr…trrrrrr…. Hidden & Dangerous (guardate come è contento! ndBill)…. Ta-daaan..! (grazie Fabio per avere creduto un’altra volta in me, e scusate tutti per il ritardo, ma la scuola….! Comunque oggi è finita!).

Titolo: Redline: Gang Warfare 2066
Software House: Accolade
Sviluppatore: Beyond Games
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 200 MMX, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 300 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 3D, Acceleratore Grafico Comp. D3D 4 Mb, CD-Rom 8x.

Gioco provato su: K6-2 400, 128 Mb Ram, CD-Rom 24X, Matrox Mystique G-200 8 Mb, Sound Blaster 16.Con questa configurazione, Redline mostra uno strano sfarfallio delle texture, imputabile probabilmente alla scheda video. Per il resto, nessun problema.


Grafica -
Il bug dei bozzoli fa sorridere, ma niente a che vedere col resto! La grafica di questo gioco fa venire i brividi! Il massimo dei voti con lode, che non guasta mai!

Effetti Sonori -
Tutto nella norma e tutto OK per quanto riguarda effetti sonori ed integrazione con le schede per il 3D Sound.

Musica -
Le tracce audio sono abbastanza pompate e infondono una certa energia mentre giocate.

Giocabilità -
Tutto OK.

Longevità -
Sinceramente non giocherò più a Redline perché, come ho già detto, manca quel che di non so cosa (capito?) (forse non giocherai più perchè mi sono ripreso il CD... ndBill), e comunque potrebbe trattarsi solo di un’impressione passeggera, nel frattempo già altri confermano la mia tesi.

Real. Tecnica -
Pochi problemi o bug, a parte quello dei proiettili.

Ric. Hardware -
Io non riscontro nessun problema a parte il famoso sfarfallio sulle textures, se qualcuno ha mai avuto un simile problema può scrivermi un suggerimento (ma il problema è relativo alla Matrox o alle DirectX?)? Il caricamento è solo un po’ lento la prima volta, ma il resto è nella norma. Consiglio vivamente un’acceleratore 3D. Ed un buon lettore CD. Facciamo anche una buona scheda sonora?

Totale -
Tutto OK, l’8 se lo merita, ma un pizzico di impegno in più ed il dieci era suo, pazienza!


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


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