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Recensione di: Andrea "Maro" Maroni


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Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana ... Questa è la frase che apre tutti gli episodi dell’immortale serie di Star Wars (Guerre Stellari per i non anglofili...) e che è diventata storica per tutti gli amanti del capolavoro di George Lucas. Come tutti saprete, la saga di Star Wars narrava le epiche battaglie tra i Ribelli e l’Impero in un futuro in cui l'universo è stato completamente esplorato e gli alieni non sono più una semplice favola ma si mescolano tranquillamente agli esseri umani. Ormai tutti sanno chi sia Luke Skywalker e come vada a finire la guerra con l’Impero governato dall'imperatore Palpatine, ma nessuno sa che cosa ci sia dietro a questa battaglia che coinvolge l’intero universo e tutte le popolazioni che lo abitano. Chi non si è chiesto come Darth Vader, alias Anakin Skywalker e padre di Luke, si fosse fatto sopraffare dal lato oscuro della forza e come Palpatine fosse salito al potere col suo regime di tirannia e distruzione. Ma la domanda che più di tutte nasce spontanea è come mai il primo episodio della serie iniziasse dal quarto episodio per concludersi col sesto. Tutti questi interrogativi stanno per trovare chiare risposte nella nuova trilogia di Star Wars, della quale Lucas aveva annunciato l’uscita subito dopo aver terminato la precedente e che oggi, anno 1999, diventa una realtà con il primo episodio: “La Minaccia Fantasma” (“The Phantom Menace” in originale....), che in questo momento viene proiettato nelle sale cinematografiche in tutti gli Stati Uniti (e che si appresta a battere gli incassi fatti registrare dal kolossal Titanic); film che il nostro grande capo ha già potuto vedere (in un modo poco ortodosso, ma non vi dico come... Si sa, io non riesco ad aspettare...ndBill). “La Minaccia Fantasma” è effettivamente il primo vero episodio della serie che, con venti anni di ritardo, narra delle vicissitudini che hanno coinvolto l’intero universo prima che accadessero i fatti di cui già siamo a conoscenza. Tutto ha inizio quando la Federazione dei Mercanti si mobilita per invadere il pacifico pianeta di Naboo, governato dalla giovane e bellissima regina Amidala (su cui, sia me che te, evitiamo commenti, perchè potremmo scendere nel V.M.18...ndBill). Per risolvere la questione, il consiglio degli Jedi invia due dei suoi guerrieri più forti per negoziare col nemico.

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Questi due temerari sono Qui-Gon Jinn e il suo giovane allievo Obi-Wan Kenobi, nel film interpretati da due grandi attori del calibro di Liam Neeson (tra i suoi film ricordiamo Schindler's List, Michael Collins e Suspect...) e Ewan McGregor (tra i suoi, invece, ricordiamo Trainspotting , Una Vita Esagerata e Velvet Goldmine...). A bordo della nave mercante su cui erano stati inviati come ambasciatori di pace, i due Jedi vengono a conoscenza di un complotto architettato dai mercanti per impossessarsi del pianeta Naboo ai danni della regina Amidala e, pur rischiando le penne, decidono di recarsi sul pianeta e trarre in salvo la regnante. Da qui in poi varie vicissitudini (tra le quali un atterraggio di fortuna nella palude di Naboo...) porteranno i tre eroi (i due Jedi con la regina...), accompagnati da aiutanti fedeli, ad abbandonare il pianeta e a rifugiarsi sull'ormai noto Tatooine, dove incontreranno il piccolo Anakin Skywalker ,che racchiude dentro sé potenzialità nascoste e che sarà destinato a cambiare la vita di tutti loro. Il cattivone di turno è Darth Maul, Signore dei Sith, dall’aspetto inquietante (ha la faccia rossa a strisce nere e un testa un set di corna poco rassicuranti) (in pratica, è un tifoso milanista... ndBill). Questa è, a grandi linee, la trama, raccontata da uno che il film non lo ha ancora visto e che ne parla per sentito dire. Comunque, per darvi un assaggio di ciò che il film riserva, la Lucasarts ha pensato bene di fare uscire un gioco, rigorosamente per PC (almeno per il momento, visto che la versione PSX, a tre giorni dall’uscita è stata rimandata a Settembre...ndBill), che ricalca la trama originale del film e ci fa percorrere i suoi tratti salienti, svelando purtroppo anche qualche elemento su cui era meglio tacere. Qualche tempo fa il gioco era stato presentato dai programmatori della Lucasarts come un’avventura in 3D alla quali si univano elementi di pura azione; adesso che il gioco è uscito ed è stato provato, posso tranquillamente affermare che si tratta di un puro action/adventure 3D, alla Heretic II. Tutto inizia sulla nave da guerra della Federazione dei Mercanti , dove i nostri eroi vengono intrappolati e rischiano la pelle per mano dei droidi-soldato che escono da tutti i buchi, come le formiche. Ovviamente il vostro scopo, nei panni di Obi-Wan, è quello di uscire vivi da questo inferno. Nel corso dell’avventura avrete l'opportunità di controllare quattro personaggi, ovvero il già citato Obi-Wan, Qui-Gon, la principessa Amidala e la sua guardia del corpo, il Capitano Panaka. Qui-Gon e Obi-Wan si avvalgono dei poteri Jedi ,che consentono loro di compiere straordinarie evoluzioni e di eccellere nel combattimento, che svolgono con maestria, grazie soprattutto alla celeberrima spada laser che portano con sé ovunque, che è potentissima negli scontri ravvicinati e contro più di un avversario al tempo stesso, rivelandosi utilissima anche nel respingere i proiettili dei nemici (che spesso finiranno per essere uccisi dalle loro stesse armi...). La loro arma speciale è la spinta di forza, che stordisce tutti gli avversari che si trovano nelle vicinanze.

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La regina Amidala purtroppo non possiede la forza dei due eroi (ma ne possiede un’altra, nevvero Maro? ndBill), anche se può utilizzare le armi da fuoco che troverà lungo il percorso. Il consiglio è quello di evitare gli incontri ravvicinati col nemico per quanto possibile. La sua arma speciale le consente di stordire i droidi a lei vicini. Il capitano Panaka è un maestro nel corpo a corpo, anche se le sue capacità non si avvicinano minimamente a quelle dei due Jedi. Lungo il vostro cammino avrete la possibilità di trovare armi e power-ups che agevoleranno non poco la vostra impresa altrimenti impossibile. Oltre che essere costellati di nemici, i livelli sono ricchi di personaggi amichevoli, che possono darvi preziose informazioni per andare avanti o incaricarvi (più o meno espressamente...) di missioni secondarie, che potrete scegliere di compiere o meno. Portando a termine una missione secondaria poterete ottenere numerosi pezzi di equipaggiamento e, parlando con certe persone, potreste ricevere informazioni utili per completare il livello con danni limitati. I livelli totali sono tredici , attraverso i quali verrete completamente trasportati negli splendidi paesaggi in cui sarà ambientato il film. Salirete a bordo di ultratecnologiche navi spaziali, visiterete il piccolo ma suggestivo pianeta di Naboo, tornerete a Tatooine, il pianeta più insidioso della galassia, farete un viaggio persino nella capitale dell’Impero Coruscant e infine tornerete a Naboo, per scontrarvi con Darth Maul in una battaglia che accetterà un solo vincitore. Dopo avere esaminato in maniera a dir poco prolissa la trama di La Minaccia Fantasma, è arrivato il momento di discutere gli aspetti tecnici del gioco. TPM era stato presentato come “L’Avventura” (o almeno, il tuo caporedattore te l’aveva presentata così, visto che neanche lui sapeva bene di cosa si trattasse...ndBill) di Star Wars, e personalmente mi aspettavo un gioco dove bisognasse utilizzare più la testa che la tastiera. In realtà non è così. Gli elementi Adventure, spesso, si riducono alla semplice ricerca di pulsanti per aprire porte o alla ricerca di una strada per arrivare alla fine del livello. Per il resto questo titolo si potrebbe definire come un buon sparatutto - gioco d’azione in 3D; i dialoghi sono infatti spesso semplici accessori per fare evolvere la trama a mano a mano che si gioca (anche se è possibile selezionare le battute del personaggio...) e non sono mai così lunghi da spezzare il ritmo della partita in atto. Si potrebbe quasi dire che la meccanica di gioco sia simile se non identica a quella già vista in Jedi Knight (di cui la Lucas ha appena annunciato il seguito, che sarà dedicato, guarda caso, ad Obi-Wan Kenobi...). Con il procedere attraverso i livelli, questi diventano sempre più ardui e lunghi, perciò posso garantire che non sarà facile portare il fondoschiena sano e salvo a casa , soprattutto quando vi troverete a combattere soli contro venti nemici; per questo motivo ci metterete un po’ di tempo a finirlo, almeno che non siate tra quelli che rimangono inchiodati al monitor finchè non terminano almeno un livello. Purtroppo non esiste un menu che vi possa permettere di selezionare il livello di difficoltà e così una volta che avrete finito il gioco, difficilmente vi verrà voglia di giocarlo nuovamente (salvo che non facciate parte dei fanatici che descrivevo prima...). Le armi che potrete raccogliere lungo la strada sono svariate, anche se non moltissime, tuttavia nessuna eguaglia il pezzo principale dell'armamento: la spada laser. Questa è in realtà l’unica arma che veramente vi serve per sopravvivere, in quanto utile anche per la difesa dai colpi nemici, e ciò vi porterà a snobbare per gran parte del gioco tutte le altre armi. La lunghezza del gioco non dipende quindi dalla difficoltà dei livelli, ma dalla vostra voglia o meno di esplorarli a fondo; potrete scegliere di aprirvi un varco tra i nemici senza mai fermarvi oppure di ragionare e cercare di esplorare a fondo i livelli per scovare i power-ups o portare a compimento una sotto-missione (ovviamente la seconda scelta richiede più tempo e pazienza...). La grafica di gioco si presenta in una maniera davvero ambigua: gli ambienti sono ben sviluppati e richiamano le atmosfere del film; la grafica dei personaggi è realizzata con un engine 3D a dir poco obsoleto, tanto da farli sembrare dei Playmobil.

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Una nota di demerito va anche alle animazioni, realizzate in maniera troppo superficiale (sospetto che il motion-capture non sia stato usato...), le quali conferiscono ai personaggi un'aria meccanica che li fa somigliare a qualche tipo di droidi. Molto intelligente è invece il sistema delle inquadrature durante il gioco, che consente al giocatore di vedere sempre il proprio personaggio dal punto di vista più conveniente per lo svolgimento delle azioni (se ci sono molti nemici la telecamera si allontanerà in modo da consentire un’ampia visuale della situazione...). Purtroppo tra un livello e l’altro non vengono proposte immagini dal film, ma brevi scene d'intermezzo realizzate con lo stesso engine del gioco; ciononostante vi verranno proposti fotogrammi tratti dal film durante i caricamenti più lunghi (che generosità!). Senza ombra di dubbio è il fattore divertimento uno degli aspetti più piacevoli del gioco; infatti sono molto rari gli attimi di pausa tra un combattimento e l’altro e come se non bastasse i caricamenti sono sempre tanto veloci da non interrompere mai l'azione di gioco. L'altro aspetto che merita di essere citato è quello che riguarda la colonna sonora, la quale ricalca quella originale del film insieme agli effetti sonori (mi riferisco soprattutto ai rumori dei laser); immancabile la schermata dei titoli iniziali che caratterizza tutti i titoli della serie (ludici e cinematografici). Vi rimando ora al commento per scoprire se The Phantom Menace è il gioco che fa per voi.

Titolo: Star Wars: Episodio 1 - La Minaccia Fantasma
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: Big Ape Studios
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio comp. DirectX 6, Acceleratore 3D comp. D3D, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 3D, Acceleratore Grafico Comp. D3D di seconda generazione, Cd-Rom 8x.

Gioco provato su: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Cd-Rom 24x, Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, Sidewinder Gamepad. Con questa configurazione TPM non ha dato problemi di alcun tipo.


Grafica -
Niente di eccezionale. Molto belli gli effetti di luce e di buona fattura gli sfondi. Le animazioni dei personaggi sono poco realistiche e la grafica appare troppo quadrettosa. Le scene di intermezzo avrebbero potuto essere sviluppate meglio.

Effetti Sonori -
Gli ambienti sono ricchi di rumori di sottofondo che fanno immedesimare ancora di più il personaggio nel gioco. Il doppiaggio non è quello originale (purtroppo...) e spesso i doppiatori sembrano quasi leggere le battute senza recitarle. Per il resto, buoni gli effetti provocati dagli spari e dalle esplosioni.

Musica -
E’ la solita musica di Guerre Stellari, scritta dal grande John Williams, che dire di più!

Giocabilità -
Il sistema di controllo è abbastanza user-friendly e non richiede una grossa pratica per essere appreso e sfruttato a dovere. Tutto OK, quindi.

Longevità -
Come vi dicevo già nella recensione, tutto dipende da come affronterete i livelli. TPM si potrà rivelare un gioco sia lungo che breve, a seconda delle vostre scelte.

Real. Tecnica -
I programmatori della Lucasarts (anche se dello sviluppo di TPM si è occupata la Big Ape Studios...) ci hanno abituato a ben altri standard; e non si sono impegnati più di tanto in questo caso.

Ric. Hardware -
Nessun problema anche su PC di fascia bassa. Su un P200 MMX con 32 Mb Ram e Voodoo 2, TPM va come un treno.

Totale -
Devo dire che mi aspettavo qualcosa di più da questo gioco. Di certo, è divertente, giocabile come pochi altri, la colonna sonora è da favola, ma manca quel tocco che lo rende speciale. La grafica, pur rimanendo su discreti livelli ha delle cadute clamorose sotto l’aspetto dei dettagli, mente gli elementi “adventure” sono veramente pochi. Quelli che si presentano come enigmi sono in realtà abbastanza banali, perciò le cellule del nostro cervello avranno ben poco da lavorare. La cosa di cui avrete veramente bisogno in TPM è una buona prontezza di riflessi per evitare le raffiche di laser nemiche e per eseguire salti di una precisione millimetrica. Resta comunque il fatto che con il proseguire del gioco, potrete calarvi completamente nel mondo del nuovo film della serie, cosa che per gli appassionati della Forza non è poco. Per giocare, non avrete bisogno del solito Ninja-PC; perchè giri bene, basta un Pentium 200 MMX con 32 Mb di Ram, una 3DFX e 300 Mb su Hard Disk (per l’installazione completa...). Il gioco è consigliato a tutti gli amanti degli action-game (in quanto l’azione qui, di certo, non manca...) e, ovviamente, agli estimatori della serie (e non dovrebbero essere pochi...); c’è da dire che la Lucasarts ci aveva abituato a ben altri standard (citare Grim Fandango è doveroso, soprattutto perchè sembra che alla Lucasarts stiamo già lavorando a Monkey Island 4, che sarà interamente in 3D..! Yuppi!!!).


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.