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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Ed eccoci qua, a parlare di un gioco atteso dal mondo intero, con una grande recensione in anteprima italiana qui su AVOC. Ne avevamo già parlato diffusamente in una preview, che vi consiglio di andarvi a leggere nuovamente, prima di procedere alla lettura della recensione. Ma, prima di iniziare, mi sembra logico effettuare i ringraziamenti alle persone che mi hanno permesso di svolgere questa recensione in anteprima. Un grazie particolare alla CTO di Bologna, che ci ha permesso di giocare, in un afosissimo pomeriggio di inizio Agosto (non vi sto a raccontare tutta la storia, ma sappiate che mi sono fatto circa 3 Km a piedi dalla fermata del bus alla sede della CTO e non erano tutti in pianura, visto che c’erano due cavalcavia, non sapendo della distanza dal centro di Zola Predosa alla sede del distributore di Lucasarts, Cryo e EA), una beta recensibile del gioco. Un altro grazie in particolare a Silvia Voltan, gentilissima e stupenda PR della CTO e al prode Gabriele Vegetti (che avevamo intervistato qualche tempo fa, per cui mi sembra logico mandarvi a leggerla, se non l’avete già fatto), responsabile principale della localizzazione e del doppiaggio di Grim Fandango, che hanno reso possibile questa recensione. Ringrazio inoltre l’amico Simone "Mone" Paganelli, che mi ha fatto da supporto morale nel viaggio in una Bologna afosa e con temperature prossime a quelle dell’inferno e anche le Ferrovie dello Stato (incredibile, eh?) che, per una volta, hanno fatto in modo che un treno non arrivasse a destinazione in ritardo. Ma ora, bando alle ciance, e andiamo a cominciare.

"La morte viene, silenziosa come un'alce e dai vivi ci separa con il taglio di una falce....". Citazione da Elio per mostrarvi questa immagine tratta dalla intro. "Luca Matteo Ferrari, assicuratore. Impazzito per la fragola".

Con dita ossute io stringo il mio amore
Con piedi senz'anima attraverso la stanza
La musica è ferma, e così è il mio cuore
Un suono sordo, un passo di danza

La pelle era dolce come pallido mango
Quando alla fine lo strinsi al mio seno
Ma ora danziamo questo triste fandango
Quattro anni ancora, poi riposeremo

Olivia Ofrenda

State tranquilli, non sono diventato poeta tutto d’un colpo e fortunatamente quello non è il mio pseudonimo. Questa è una poesia che viene recitata (nel secondo anno del gioco) da uno dei personaggi del gioco (su cui ho realizzato un bel box, che potete leggere cliccando qui), cioè Olivia Ofrenda. Grim Fandango è la nuova avventura della Lucasarts, la software house di capolavori come la saga dei tre Monkey Island, Jedi Knight, X-Wing, Tie Fighter, The Dig, Full Throttle e tanti altri (penso comunque che queste parole siano del tutto superflue, perché se non sapete cosa è la Lucasarts, potete considerarvi proprio degli ignorantoni) e segna un netto troncamento dal passato, siccome in confronto alla bidimensionalità delle avventure del passato, questa risulta interamente in 3D, dai personaggi agli ambienti, e per questo fa largo uso dell’accelerazione 3D tramite D3D, anche se il gioco risulta comunque molto degno e giocabile anche in versione software. Colui che ha ideato il gioco, proprio non può essere considerato uno sconosciuto, siccome si tratta di Tim Schafer, autore di un gioco come Full Throttle, rivoluzionario per il suo tempo, ma considerato, a detta di tutti, eccessivamente facile. Come Full Throttle, anche Grim Fandango risulta rivoluzionario per i nostri tempi, siccome si tratta della prima avventura in vero 3D mai realizzata (sono pianificate, da parte della Sierra, nota rivale della Lucas fin dalla fine degli anni ’80, due avventure in 3D, ovvero il terzo capitolo della saga di Gabriel Knight e l’ottavo della saga di King’s Quest, ma il gioco Lucas si deve considerare il capostipite della categoria, visto che è stato il primo ad essere annunciato).

Non appena ho visto questa location, credevo si trattasse di un bug, ma in realtà è proprio così. Citazione da parte dei programmatori agli anni '60 e '70. Vestiti alla Humphrey Bogart in Casablanca, dovrete fare buon uso del vostro fascino e del vostro savoir-faire per ottenere certe informazioni.

Molti mi diranno che la prima è stata Blade Runner, ma a mio avviso non è proprio così, anche se non sto a spiegarvi il perché, siccome non ne ho voglia. Lo stile grafico di Grim Fandango si ispira parecchio a quello di Nightmare Before Christmas, noto film di Tim Burton (che vi consiglio di vedere) e al folklore messicano del "Giorno dei Morti" (Los Dias de Los Muertos), una festa che si celebra nel paese della Tequila e dei Burritos, ogni anno, ai primi di Novembre (quando qui in Italia celebriamo la festa dei Santi e dei Morti), in cui vengono onorati i defunti. Nel primo e nel secondo giorno del mese, i vivi invitano amici e parenti estinti ad unirsi a loro in una grande fiesta, con abbondanza di cibi, fiori, decorazioni e allegre cerimonie. I cimiteri, decorati con incenso e candele si riempiono di vita e si animano di musica e danze. Ogni famiglia festeggia poi i suoi morti in privato, allo stesso modo delle cerimonie pubbliche, unendo magari alcuni oggetti personali del caro estinto e in questo modo gli spiriti vengono invitati a godere dell’onore e dell’immagine di queste offerte per aiutarli nel loro viaggio attraverso la terra dei morti. Il viaggio dura quattro anni e viene svolto attraverso terre oscure, piene di ostacoli da superare. Ogni regione ha le sue prove, ma ognuna di queste ha in comune la prova che consiste nell’attraversamento di un fiume. Sulla riva del fiume attendono due cani: un cane bianco e un cane nero. Il primo cane non potrà aiutare, siccome è vanitoso e non vuole che gli venga sporcato il mantello. Se l’anima è invece stata gentile con i cani nella vita reale, verrà trasportata dal cane nero al di là del fiume, per giungere nel Regno dell’Eterno Riposo. Ovviamente queste sono tutte leggende tramandate ai giorni nostri dalle civiltà del Messico precolombiano, ma è interessante conoscerle per capire l’ottimo lavoro di background che hanno effettuato alla Lucas. La storia di Grim Fandango è ambientata in una sorta di mondo surreale abitato per gran parte da morti e infestato comunque da corruzione e crimine. Gli sceneggiatori del gioco hanno poi preso ispirazione da alcuni capolavori cinematografici del passato (lontano e recente), come Il Grande Sonno, Casablanca, Chinatown e Glengarry Glen Ross (il cui titolo italiano è "Americani". Si tratta di un film tratto da una piece del noto autore teatrale David Mamet, interpretato da grandi attori come Al Pacino, Alec Baldwin, Kevin Spacey e Jack Lemmon, che vi consiglio vivamente di vedere, soprattutto in versione originale, per gustarvi una grande performance recitativa in originale del grande Al), per lo sfondo di corruzione, cupidigia e suspence che sta alla base della stupenda trama del gioco.

Stiamo salendo le scale che ci porteranno su nella sala di controllo. Come vedete, la qualità della grafica è eccezionale. Attendendo che questo cameriere termini il suo lavoro, per impossessarci di una certa bottiglia, girovaghiamo per la cucina.

Manny Calavera è un agente di viaggio, un agente di viaggio nella terra dei Morti, un eterno purgatorio nel quale vengono mandati i morti e lui si occupa di procurare loro un viaggio felice verso il luogo che li aspetta dopo la loro dipartita. Ovviamente egli non è solo e deve lottare, per ottenere i clienti migliori, contro il suo collega di lavoro, Domino Hurley (e come potete vedere, qui il riferimento con Glengarry Glen Ross è più che palese), visto che, per uno strano caso, egli riesce sempre ad ottenere il meglio, mentre al povero Manny spettano solamente i clienti di routine. Tutto ha inizio quando Manny capisce che Domino riesce ad ottenere in modo non proprio onesto i clienti giusti e decide quindi di rubare uno di questi clienti al collega-rivale. Il cliente a cui deve procurare il viaggio felice è in realtà una lei, Mercedes Colomar, la donna che tutti i commessi viaggiatori vorrebbero avere come cliente. Il problema, però sta nel fatto che per sbaglio e per la fretta di concludere, Manny compie un grosso errore e mette la donna nei guai. Viene così scoperto dal suo boss, Don Copal, che per lo sbaglio e a causa soprattutto del furto di un cliente, lo caccia negli scantinati, in attesta di ordini dall’alto. Manny sa che probabilmente sarà "germogliato", l’equivalente di "morto", in questo mondo, ovvero gli verrà sparato un colpo che lo trasformerà in una pianta e darà fine alla sua vita – morte. Ed è proprio qui, che inizia una storia ricca di intrighi, colpi di scena, ricca di personaggi (di cui parleremo in un box apposito), fino ad arrivare allo scontro finale che vi opporrà al cattivo del gioco. In realtà, prenderete il controllo di Manny già all’inizio della storia che vi ho raccontato, ma invece vi ho già praticamente spiegato che dovete fare. Un bell’aiuto, non credete? Vi ritroverete, subito dopo la bella intro, nell’ufficio di Manny e potrete prendere così il controllo del suddetto personaggio. Parliamo un attimo dei filmati. La compressione di questi è proprietaria e, anche se non è proprio come quella dei filmati dei giochi EA, è comunque buona e funzionale e ho controllato sui due CD del gioco, che non occupa neanche molto (e se tenete conto che ci sono circa 50 scene d’intermezzo…..) e rende parecchio. Purtroppo nella beta completa che ho utilizzato per questa recensione, nei filmati mancava la musica e il doppiaggio non era sincronizzato con i movimenti delle labbra dei personaggi. Comunque, se tenete conto che si trattava della beta 0.01, gran parte del lavoro.

La storia di Grim Fandango contiene anche tradimenti di carattere sentimentale. Questa è Olivia, con un losco figuro non ben identificato. L'atmosfera fornita da certe locazioni è veramente eccezionale. Guardate il "Blue Casket Cafè" con le sue fonti di luce rare e scure.

Ho già potuto ascoltare alcuni brani del tema musicale, ma ve ne parlerò al momento opportuno. Comunque, questi problemi saranno logicamente corretti nella versione che andrà nei negozi agli inizi di Ottobre, già completamente in italiano, visto che sia alla Lucasarts che alla CTO sono in fase di agguerrito beta testing. Ritorniamo a noi, ora. Come ho detto, la prima locazione in cui vi troverete è l’ufficio di Manny e qui potrete fare pratica con il nuovo sistema di controllo. Il mouse non viene assolutamente utilizzato e per muovervi dovrete utilizzare la tastiera. I comandi sono descritti nell’help interno, quindi non sto neanche a parlarvene. Credo che comunque, dopo pochi minuti, vi sarete già abituati al nuovo sistema di controllo e lo troverete anche migliore di quello via mouse (il gioco si può anche controllare con il joystick), anche se penso che i puristi degli adventure lanceranno parecchi fulmini alla Lucas per questa scelta. Una cosa che è cambiata dalle precedenti avventure è anche l'inventario. Se in precedenza si trattava di un'unica schermata che conteneva tutti gli oggetti in vostro possesso, in questo caso, a causa dell’introduzione del 3D, c’è da pagare un piccolo prezzo. Tutte le volte che entrerete nell’inventario (ho grabbato un’immagine esplicativa che dovreste trovare da qualche parte qui nella recensione), vedrete la tasca di Manny ingrandita e dovrete scorrere con le frecce direzionali per poter vedere e scegliere l’oggetto che vi interessa. Non so se mi sono spiegato bene, ma l’immagine dovrebbe farvi capire tutto. Una delle comodità del sistema di controllo via tastiera è la completa libertà di movimento, cosa che, a mio avviso, il mouse, non dava. Ma, i gusti sono gusti…. L’avventura si trasforma così in un gioco, per fare un paragone molto all’antica, ad Alone in the Dark o, per rimanere più vicini a noi, Resident Evil. Tutte le volte che vi muoverete, infatti e passerete in certe zone, cambierà automaticamente l’inquadratura grazie alle varie "telecamere" presenti nelle molte locazioni del gioco (circa 200) e voi avrete sempre la migliore prospettiva da cui visualizzare i vostri movimenti. Naturalmente, questo non cambierà il vostro modo di giocare in quello di un titolo come Tomb Raider, cambierà solamente la prospettiva di visualizzazione, visto che in fondo, si tratta sempre di un vecchio e semplice adventure, seppure innovativo grazie all’introduzione della terza dimensione.

Notate quanto il rendering sia magnifico. Se non fosse per la presenza di Manny al centro della piattaforma, direi che si tratterebbe di una vera foto. Manny si catapulta sul ponte della Lambada, per evitare che Mercedes scappi con il suo rivale.

La storia del gioco si divide in quattro anni, a due a due per ogni CD. Il primo e il terzo anno si trovano sul primo CD, mentre gli altri due sono sul secondo. Questa scelta è stata fatta dalla Lucas a causa di ragioni di spazio, visto che le locazioni sono interamente renderizzate e i vari anni sono stati disposti in questo modo a causa della presenza di locazioni comuni tra i vari atti. Il rendering di ogni stanza, di ogni locazione, risulta veramente sontuoso, come potrete vedere dalle foto e in alcuni casi sembra veramente di trovarsi davanti a delle vere e proprie foto (e ricordate che gli sfondi non sono assolutamente accelerati, siccome lo sono solo i personaggi). Tutti i rendering sono stati effettuati con SoftImage e quindi potete capire la cura che alla Lucas hanno riposto per questo aspetto del gioco. La presenza di circa 200 locazioni, con circa 80 enigmi da risolvere garantirà sicuramente una longevità piuttosto alta ed io, soprattutto per mancanza di tempo, siccome ho potuto giocare a Grim Fandango per tre ore, non sono riuscito neanche a portarmi alla metà del primo anno, quindi potete capire che questo, che è sicuramente il parametro più importante per un adventure, non sarà sicuramente basso. Ho potuto poi grabbare varie foto, avendo potuto saltare da una locazione all’altra, grazie a particolari cheat che non verranno, ovviamente, inseriti nella versione finale. Per il resto, comunque, come ribadivo già prima, si tratta sempre e comunque di buona e vecchia avventura. Il nuovo aspetto è dovuto solamente al fatto che si voleva creare qualcosa di innovativo che mantenesse comunque il vecchio stile che piace tanto agli avventurieri. Lo stile di gioco rimane sempre lo stesso: dovrete sempre muovervi all’interno delle varie locazioni, alla ricerca di oggetti che poi vi aiuteranno (abbinati o soli) a risolvere gli enigmi e a portarvi così, avanti nel gioco.

"Near, far, wherever you are. I believe that my heart does go on....." Questi due angioletti sono caratterizzati in modo stupendo e simpatici da ascoltare e vedere.

Gli enigmi si fanno progressivamente più difficili a mano a mano che si va avanti, come poteva essere ovvio pensare. Oltre a quelli che ho risolto personalmente (che comunque mi hanno portato via un certo tempo), ho potuto leggere le soluzioni di parecchi altri enigmi che si trovano avanti nel gioco e devo dirvi che anche il medio avventuriero ci dovrà pensare un po’, prima di riuscire a risolverli. Gli enigmi sono molto più logici di quelli presenti in Monkey 3, ma siccome sono un po’ meno assurdi e un po’ più reali, richiedono comunque un certo ragionamento per capire come risolverli e questa è sicuramente una cosa positiva. I personaggi sono tutti renderizzati e si muovono con una fluidità disarmante e alla Lucas li hanno caratterizzati tutti molto bene, rendendoli profondamente diversi, sia come aspetto che come psicologia, l’uno dall’altro. Questo è poi merito anche dell’ottimo doppiaggio in italiano, il migliore che mi sia capitato di sentire negli ultimi tempi, dove non ci sono errori e tutti i personaggi sono veramente caratterizzati alla grande (riferitevi al box apposito), con molte sfaccettature rivolte al mondo reale. Un’altra cosa grandiosa, una finezza tecnica che i programmatori della Lucas si sono potuti permettere, è anche il realismo dei rumori che si sentono nel mondo di Grim Fandango. Non appena Manny si muoverà, potrete sentire il rumore dei suoi passi e (badate bene…) a seconda del tipo di superficie su cui starà camminando o correndo, il rumore sarà diverso (io l’ho notato soprattutto in una delle prime locazioni che incontrerete, un vicolo che si trova a lato del vostro palazzo. Nel vicolo si trova un tombino e il rumore dei passi che Manny fa sull’asfalto è diverso da quello che questi fanno quando si muovono sul tombino. Come dicono i francesi, chapeau! ndBill). Senza contare che ogni ambientazione possiede dei rumori di sottofondo completamente diversi che vi immergono ancora di più in questa atmosfera da folklore messicano.

Vi parlavo dell'inventario nella recensione. Scorrendo con le frecce, potrete vedere tutti gli oggetti che avete a disposizione.

Ma parliamo un po’ dei dialoghi. Questi potranno cambiare l’atteggiamento che certi personaggi avranno verso di voi e, in caso di vostri errori, dovrete cercare di farli ritornare sui loro passi, in modo da ottenere ciò che volete voi. La storia, come tradizione è lineare, e possiede un unico finale, ma per mantenere una longevità maggiore, i programmatori hanno adottato questa soluzione che garantisce un po’ di sfida (nel senso molto lato del termine) in più. I dialoghi si svolgono nel metodo consueto, cioè a scelta multipla e a mano a mano che utilizzerete le varie scelte, questi diminuiranno. E’ possibile poi interagire con alcuni degli oggetti dello scenario, senza poterli mettere nell’inventario. Un’altra variazione sul tema per aggiungere qualcosa di diverso al gioco. Be’, mi sembra veramente di avere detto tutto, ma proprio tutto del gioco. Vi ricordo che l’uscita è prevista per i primi di Ottobre, completamente in italiano. Per cui vi rimando al lungo commento e, per farvi venire ancora di più l’acquolina in bocca, ad una bella camionata di screenshots che noi di AVOC vi proponiamo in esclusiva. Per cui, andate dove volete e divertitevi.

Titolo: Grim Fandango
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 120 Mhz, Windows 95, 16 Mb Ram, 3 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 5, Cd-Rom 4x.

Requisiti consigliati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D, Sound Blaster 16, Cd-Rom 8x

Gioco provato su: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Windows 95 OSR 2, Cd-Rom Creative Infra 24x, Real Vision Flash 3D 4 Mb, Sound Blaster 16 Vibra. Con questa configurazione GF si è comportato ottimamente.


Grafica -
Lo stato dell’arte per quello che riguarda le avventure. Ambienti renderizzati in modo sontuoso, quasi da sembrare fotografie, personaggi con movenze fluide e sempre dettagliatissimi e ben caratterizzati. La versione D3D è eccezionale, ma anche quella software non scherza.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono curatissimi. Ogni luogo ha i suoi effetti ambientali di sottofondo e, finezza tecnica, si può sentire anche il rumore dei passi, che cambia a seconda della superficie attraversata, di Manny. Il doppiaggio, poi, è di altissimo livello e ogni personaggio possiede una sua ben definita caratterizzazione vocale. Bravo Gabriele!

Musica -
Nella versione da me provata non c’era traccia di tema musicale, ma ho potuto ascoltare alcuni brani della colonna sonora firmata dal solito Clint Bajakian e posso dire che sono veramente eccezionali.

Giocabilità -
Il sistema di controllo via tastiera può piacere o non piacere. A me, sinceramente, piace moltissimo, molto più di quello via mouse. I puristi delle avventure non lo apprezzeranno sicuramente, ma questo nuovo modo di controllare avvicinerà, a mio avviso, molti neofiti al mondo delle avventure.

Longevità -
Ho potuto giocare solo una piccola parte del gioco, nel breve tempo a me concesso, in cui non sono riuscito ad arrivare neanche alla metà del primo anno. Ho potuto dare un’occhiata alla soluzione e devo dire che il gioco sembra veramente lungo e gli enigmi sono tutti ottimi e vi faranno sicuramente mettere in moto la materia grigia. Mi riservo comunque ancora qualche dubbio, in attesa della final version.

Real. Tecnica -
Semplicemente meravigliosa. Un P133 accelerato o non accelerato (fate voi) e 16 Mb di Ram dovrebbero bastare. Potete capire così quanto abbiano lavorato alla Lucas per ottenere la maggiore qualità grafica e contenere le richieste hardware.

Ric. Hardware -
Come ho già detto, un P133 con 16 Mb Ram e scheda D3D o normale è pienamente sufficiente. Io ho provato il gioco su un P200 MMX dove non ha dato problemi di sorta, per quello che riguarda la velocità.

Totale -
Eccoci arrivati al momento della verità. Grim Fandango è veramente il miglior adventure in circolazione? A mio avviso sì, e le ragioni sono tante. Innanzitutto, sotto tutti gli aspetti tecnici, il gioco ha veramente una marcia in più rispetto alla concorrenza. Grafica e sonoro (e relativo doppiaggio, non dimentichiamo) straordinari, giocabilità innovativa per un gioco del genere, longevità più che buona e musica accurata e ben realizzata. Non dimentichiamo che le richieste hardware sono poi molto contenute e consentono di giocare molto degnamente a questo titolo anche a coloro che non possiedono un PC Ninja. Poi c’è la trama, ricca di colpi di scena e veramente coinvolgente, con un sacco di umorismo e citazioni da un gran numero di pellicole cinematografiche di tutti i tempi. Il gioco potrà, a mio avviso, catturare anche coloro che sono stati fino a adesso alla larga da questo genere, grazie al sistema di controllo e all’incredibile grafica. Vi ho convinto a comprarlo? Spero di sì, perché secondo me, questo è un titolo che non può mancare nella collezione di ogni videogiocatore che si rispetti. Dovrete però aspettare fino ad Ottobre per godervi questa meraviglia, visto che la beta a cui ho giocato era (come era logico pensare) ricca di bug, ma più stabile di Win 98 (e questo è un grosso complimento, credetemi, visto che il tale sistema operativo, sbandierato da tutti come molto più stabile e veloce del predecessore, si sta rivelando poco stabile, almeno nei collegamenti ad Internet, dove va in crash ogni due su tre, anche se per il resto va più che bene. Non vorrei fosse colpa mia, ma ne sono poco convinto….), per cui alla Lucas stanno lavorando alacremente per correggere i vari problemi del gioco e portarlo in tempo per la data d’uscita prevista, per permettervi di giocare un titolo totalmente libero da bug, come tradizione per la software house del grande George. Credo di essere stato piuttosto esauriente, quindi. L’AVOC Award mi sembra un premio da tributare di diritto al gioco. Quindi, mi aspetto le vostre impressioni non appena uscirà il gioco ad Ottobre. Ma per adesso, byez!


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


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