
Bentornati a noi, dal vostro
simulatore-dipendente Alex, che purtroppo, questa volta, non si esibirà in evoluzioni
spericolate a bordo di un velivolo, ma starà in panciolle, comodamente seduto sulla
poltrona di generale di flotta a comandare un gruppo dattacco. Fleet Command, della
Janes vi mette in grado di gestire una o più navi in tutte le situazioni
dattacco o difesa. FC si potrebbe paragonare, per intenderci, alla sezione di F-22: Total Air War dove voi volavate
sullAWACS e dirigevate le operazioni. Come nella migliore tradizione della
Janes laspetto simulativo di FC è molto curato sotto ogni aspetto. Nonostante
si tratti di uno strategico in tempo reale, si discosta molto dal filone inaugurato da
Command & Conquer e tutti i vari cloni; anche se graficamente non regge il confronto,
dal punto di vista strategico potremmo immaginare di trovarci in una di quelle
fantomatiche stanze dei bottoni dalle quali si decide il futuro. Tutto quello che si vede
e si fa in FC è reale ed operativo. Ma da dove incominciare a parlare di questa
interessantissima strategica? Iniziamo dalle unità a vostra disposizione in gioco, che
potrebbe essere in CWG di 5 unità fino alla singola portaerei, oppure, più CWG insieme.
Lunità più importante di un CWG (Gruppo dAttacco Navale) è la portaerei che
funge anche da quartier generale durante le vostre missioni. Va difesa ad ogni costo,
perché la perdita dellunità piò addirittura far fallire la missione
prematuramente oltre che ad un punteggio esageratamente basso come valutazione alla fine
di questa. Nella sezione Campagna. avrete a disposizione tutte portaerei della classe
Nimitz. La Nimitz dispone di una propulsione nucleare, sì avete letto bene,
che la potrebbe spingere per ben 10 anni di fila senza sosta. Questa classe di unità
rappresenta le più grandi esistenti, capaci di portare fino ad 85 aerei e fino a 2000
persone a bordo. Sebbene sia una forza durto notevole, la sua principale arma di
difesa ed offesa è costituita dagli stormi di aerei imbarcati; in caso di necessità
dispone di missili terra-aria per la difesa a medio raggio, e dei cannoni comandati dal
computer per la difesa ravvicinata. Gli aerei imbarcati sono i seguenti:
1 - F/A 18 Hornet: in grado di agire sia come interdizione aerea, sia come attacco al
suolo, lF-18 rappresenta la proiezione della forza dellunità. Molto massiccio
è in grado di subire notevoli danni ed essere in grado di rientrare alla base;
2 - F-14 Tomcat: la difesa della portaerei è assegnata a questo caccia a lungo raggio, in
grado di intercettare fino a 6 aerei ostili allo stesso tempo e di ingaggiarli. Viene
usato di solito anche per funzioni di scorta;
3 - E-2C Hawkeye:
rappresenta senza ombra di dubbio gli occhi e le orecchie della flotta avendo a
disposizione un radar con una copertura vasta, riuscendo nel contempo a stare entro il
raggio delle difese della flotta;
4 - S-3 Viking: la principale funzione di questo velivolo è la caccia ai sottomarini e
lesplorazione avanzata;
5 - EA-6B Prowler: un aereo per ogni tempo, che fornisce i mezzi per la guerra elettronica
bloccando i sistemi delle altre unità. Può essere impiegato con funzioni di supporto sia
per le forze di terra che di aria;
6 - Elicotteri: sono utili sia per la guerra ai sottomarini che per il recupero di piloti
che per le missioni speciali;
Ormai creduti obsoleti ed inutili, grazie alla tecnologia moderna è rinata una classe in
via di congedo: gli incrociatori. Grazie allinstallazione dei famigerati Tomahawk
lincrociatore è in grado di fornire vari servizi quali supporto a truppe di terra o
anfibie, attacchi a lungo raggio e risposta a minacce multiple, compiti indipendenti e
ruolo di guida. La classe dei cacciatorpedinieri fa la guardia alle navi più grosse,
proteggendole da minacce subacquee e aeree. Nei sistemi dellunità, oltre a quelli
per la caccia ai sottomarini, anche il sistema di lancio verticale per i missili ed il
sistema AEGIS per i Tomahawk. La fregata è una nave molto limitata, ma non potendo
affrontare compiti multi missione, viene di solito usata nella guerra ai sottomarini,
oppure nella scoperta di minacce a lungo raggio non essendo usata nelle vicinanze di un
CWG. Ci sono due tipi di sottomarini: quello dattacco usato nella caccia dei propri
simili, e quello lanciamissili da flotta usato come deterrente strategico dato il suo
carico nucleare. Dopo questa rapida carrellata di mezzi passiamo al gioco vero e proprio.
Il menù principale del gioco è costituito da otto voci: Tutorial, Missione Singola,
Campaign, Multiplayer, Mission Editor, Janes Reference, Admirals Log e,
chiaramente, opzioni. La sessione multiplayer è ormai diventata un must per tutti con la
connessione TCP/IP e sicuramente non ha bisogno di spiegazioni. La sessione Janes
Reference è molto interessante perché vi fornisce le informazioni, le foto e la resa
grafica in 3D delloggetto di tutti i mezzi presenti nella simulazione. Il Log
dellAmmiraglio non è altro che il vostro rendimento in battaglia, con statistiche
successi e fallimenti. Il Mission Editor è un comando veramente potente, in grado di
realizzare nuovi scenari con i quali cimentarvi (vi basteranno quelli delle campagne e
delle missioni singole, ve lo dico io...). Innanzitutto dovrete scegliere in quale parte
del globo terrestre ambientare la scaramuccia, dopodiché potrete posizionare i vari
mezzi.
Una volta
posizionato un mezzo, poterete appioppargli un nome, la velocità, la profondità, la
strategia che sta applicando e la probabilità di inclusione. La probabilità di
inclusione delloggetto ci fa capire se esso appare subito sulla mappa ad inizio di
missione, oppure se lo dovrete rilevare voi dopo. Con lEditor di Missioni, la
longevità del gioco risulta inoltre quasi infinita. Il Tutorial vi insegna passo a passo
come usare tutte le unità singolarmente e poi tutte insieme. Purtroppo il parlato è in
inglese. Comunque sia, prima di iniziare una delle campagne, che possiedono tutte un
elevato grado di difficoltà, è bene portare a termine tutte le missioni singole. Infatti
le missioni singole sono in numero elevato, e contrassegnate da alcune stelle per
conoscerne il grado di difficoltà. Una stella equivale ad una missione facile, 4
stelle
fate voi. Molte missioni sono anche basate su missioni reali, come
lattacco degli inglesi alle isole Falkland. Le Campagne a disposizione sono quattro
e se non finirete la prima con una percentuale di successo di almeno il 60%, non potrete
accedere alla successiva. La prima si chiama Bay of Bengal e vi assicuro che ci saranno
non poche persone che vorranno il vostro scalpo. Se fallite e pensate di riprovare perché
conoscete già la posizione delle navi nemiche, purtroppo devo deludervi; il gioco le
posiziona in modo casuale, ogni volta che iniziate di nuovo la campagna. Detto questo,
posso assicurarvi, maniaci degli strategici in tempo reale, che prima di abbandonare il
gioco i vostri genitori faranno prima a togliere la spina dal nostro amato PC (a me è
successo, infatti...). Le musiche di sottofondo non sono presenti nel gioco durante la
missione, ma per quel che riguarda la musica nei menù siamo alle solite: classico
motivetto ripetitivo. Il sonoro del gioco è un altro discorso. Favoloso: il rumore dei
motori della nave fa vibrare il tavolo, i propulsori dei jet fanno venire la voglia di
guardare fuori per vedere se ne sta passando uno realmente e le comunicazioni sono reali,
REALI. Ottima lidea di far comparire scritti sul monitor gli ordini, oltre che
sentirli nel parlato. Ben fatto Janes, e molti complimenti. Graficamente, Fleet
Command risulta comunque ben realizzato. Il vostro monitor viene diviso in una finestra
principale più tre finestrelle poste sotto a quella principale. La finestra principale
mostra il teatro delle operazioni con una visuale dal satellite. La visuale si può
avvicinare ed allontanare a piacimento. Nella finestra principale ci sono anche tutti i
mezzi coinvolti, e rappresentati da alcuni simboli particolari, descritti nel manuale. I
simbolini azzurri rappresentano noi stessi, i gialli sono quelli sconosciuti, mentre i
verdi sono neutrali ed i rossi sono comunisti, er..., scusate nemici.
Tutta
lazione si svolge via mouse; se i simbolini saranno gialli, il puntatore del mouse
diventerà un occhio col quale ordinare ad una unità di andare a perlustrare. Anche se
lunità risulta sconosciuta, noi la potremo vedere lo stesso, cliccandoci sopra.
Lunità sconosciuta verrà rappresentata nella finestrella nel centro in basso, con
una immagine standard per tutti. Una volta riconosciuta, lunità verrà mostrata
come realmente è fatta. La finestrella a sinistra rappresenta la mappa regionale ed ha
una grandezza fissa. La finestrella in mezzo ci fornisce poi la rappresentazione 3D
dellunità con una grafica poligonale. Il mezzo viene rappresentato bene
graficamente, ma peccato per la finestrella un po piccola. In quella di destra
vengono rappresentati i dati dellunità come velocità, direzione, armamento, danni
subiti, carburante ed ordini che sta eseguendo al momento. Lintelligenza del nemico
è sviluppata in maniera ottimale, riuscendo ad evitare o ad eliminare i nostri sforzi per
eliminarlo, e riesce a fare un lavoro di coordinamento tra le sue truppe, che è veramente
formidabile. Ogni nostra azione fa si che generi una reazione calibrata ma decisa,
soltanto raramente è una dimostrazione di forza esagerata, del tipo marea di missili in
arrivo. FC darà sicuramente del filo da torcere a parecchie persone, facendole impazzire
per trovare una falla nelle difese ostili. Bene, e ora passiamo al commento. |
Titolo: Fleet Command
Software House: Electronic Arts
Sviluppatore: Jane's
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi:
Pentium 166, 16 Mb Ram, 280 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Mouse,
Windows 95/98.
Requisiti
raccomandati: Pentium 200, 64 Mb Ram, Acceleratore Grafico 3DFX.
Gioco provato su:Pentium II 266, 64 Mb Ram, Matrox Millennium II 8 Mb, Sound Blaster
Live!, 4 Point Surround System, Cd-Rom Pioneer 36X, Diamond Monster 3D 2 8 Mb, Windows 98.
Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento, se non
in presenza di un certo numero di unità su schermo.
Grafica - 
Chiara ed efficace, senza troppi fronzoli.
Effetti Sonori - 
Superlativi, bombe e motori non sono mai stati così reali. Complimenti anche per la
qualità della campionatura delle voci.
Musica - 
Si tratta del solito motivetto snervante.
Giocabilità - 
Impegnativo per il principiante, impegnativo per lesperto. Non tutti hanno voglia di
sorbirsi tutorial impegnativi e missioni difficili per riuscire a giocare bene. Alcune
funzioni possono essere gestite dal computer per rendere il gioco meno pesante.
Longevità - 
Le missioni singole sono impegnative e difficili da concludere, per non parlare delle 4
campagne; poi abbiamo anche il multiplayer più la possibilità di creare noi gli scenari:
infinita.
Real. Tecnica - 
Ottima. Alla Janes sanno veramente come realizzare le simulazioni.
Ric. Hardware - 
Un Pentium 166 con 3DFX e 64 Mb di Ram sono tranquillamente sufficienti per giocarci.
Totale - 
Fleet Command è unottima simulazione di gestione di flotta, attraverso diversi tipi
di scenari. Tutto è al posto giusto e tutto gira bene. Un buon lavoro fatto dalla
Janes. Longevità infinita, ottimo spessore rendono FC un must per gli appassionati
di simulazioni.
Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile. |